Ho avuto problemi simili a quelli di Salvatore a casa mia, a Siracusa, qualche anno fa. Tenevo le scatole con i lepidotteri in camera mia, dove l'alto tasso di umidità è costantemente confermato dalla presenza di estese macchie nere sulle pareti (addirittura su una di esse, che all'esterno è libera, il segno della muffa segue i confini tra i mattoni). Avevo trovato muffa bianca su corpo e ali di alcuni esemplari, oltre ad assistere a un fastidioso quanto seccante fenomeno di ingiallimento di corpo e ali delle farfalle (simile all'ingiallimento delle pagine bianche di un libro). Anche i libri, in quella stanza, ingiallivano.
Contrariamente a quanto si dice riguardo all'effetto dell'umidità sugli esemplari, tuttavia, non ho mai notato cambiamenti nella posizione delle ali. Questa è una delle poche cose che non mi sono saputo spiegare finora.
Per la
rimozione della muffa, anch'io ho fatto ricorso a un pennellino, e ho visto che, intervenendo con delicatezza, la muffa viene rimossa senza intaccare le scaglie (le macchie nere di un Parnassius tornarono perfettamente lucide e pulite). Nel mio caso, per il futuro, è bastato conservare gli esemplari "restaurati" in una stanza del pianterreno, dove probabilmente l'umidità è comunque alta (casa mia è tutta umida, perché ho scoperto che i miei genitori non sono mai intervenuti su tetto e pareti per renderla sicura da questo punto di vista con prodotti isolanti), ma le pareti sono sempre bianche, i libri non ingialliscono, e sembra che pure le farfalle si stiano mantenendo perfettamente. Dunque mi sento di poter dire che
la muffa rimossa non torna se le condizioni dell'ambiente non sono più favorevoli alla sua proliferazione.
Riguardo all'ingiallimento, mi è capitato, conversando in internet, di incuriosire gli altri utenti parlando di questo fenomeno. Non ho saputo spiegarlo bene, ma mi sono reso conto che i suoi effetti sono identici a quelli che potete riscontrare negli esemplari antichissimi della collezione di Linneo online. Guardate le condizioni delle ali di
questo Macaone e capirete (certo, quell'esemplare è secolare, ma evidentemente un reperto fresco in una stanza dalle condizioni pessime si riduce in questo modo nel giro di pochi mesi).
Al momento, disponendo di poche scatole con molti esemplari all'interno, tengo le bacheche all'interno di un armadio, in cui un ripiano è lasciato libero per contenere una scatola di
sali igroscopici airmax. Ho notato che cessano di sciogliersi appena l'umidità nell'armadio è regolata, e riprendono subito quando apro l'armadio, cioè all'ingresso di aria nuova, per cui mi sembrano funzionare.
Per sicurezza, poi, ogni scatola contiene tre bustine di
Silica gel da 5g ciascuna. A dire il vero non lo ricambio spesso, circa una volta l'anno, ma ho cercato di sigillare le scatole coprendo qualunque fessurina possibile presente negli angoli, nella speranza che l'aria deumidificata al loro interno resti tale, ovviamente nei limiti imposti dal legno delle scatole stesse (che, come sappiamo, inevitabilmente cede e acquista umidità a contatto con l'ambiente esterno).