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Genitali - Tecniche per la chiarificazione dei tessuti



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 01/04/2010, 13:36 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
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Nome: Livio Mola
Glaphyrus ha scritto:
Più che chiarificazione questa è macerazione dei tessuti.

No, è una chiarificazione per mezzo della macerazione (dei tessuti molli), non è la stessa cosa.
La macerazione, infatti, è il mezzo per ottenere la chiarificazione: chiarificare non ha il medesimo significato di chiarire o schiarire .

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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


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MessaggioInviato: 02/05/2010, 12:01 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
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Località: Castel Mella (Brescia)
Nome: Livio Mola
Avrei bisogno ancora della vostra pazienza.
Finalmente ho potuto fare qualche prova (4 addomi da esemplari femmina secchi riammorbiditi) con potassa al 10% e cicli di 10' con alcool isopropilico (65-80-puro).
2, per curiosità, li ho passati anche in Eugenolo (10'), col risultato di avere lo studio che "odora" di noce moscata ...
Noto che le 23 ore di potassa del ciclo più lungo (20 l'altro) non sono ancora sufficienti: proverò con 26, 30 e così via.

Gli addomi sono riutilizzabili?
Grazie.

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MessaggioInviato: 02/05/2010, 15:07 
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Iscritto il: 28/08/2009, 13:45
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Nome: Guido Sabatinelli
Hai scelto un procedimento molto complicato per ottenere risultati sicuramente mediocri e non capisco perche'.

Ti consiglio:
1. immersione in potassa al 5-10% il tempo necessario, dipende dal tipo di tessuti e gandezza del pezzo.

2. passaggi in acqua distillata quanto basta a eliminare la potassa

3a. passaggio in acido acetico glaciale (qualche secondo) e poi inclusione in Euparal o Balsamo
3b. alternativa che ti consiglio: inclusione direttamente in dimetil idantoina formaldeide

Poi fai come ti pare. ciao, Guido

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
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MessaggioInviato: 02/05/2010, 15:25 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
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Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Liangi ha scritto:
2, per curiosità, li ho passati anche in Eugenolo (10'), col risultato di avere lo studio che "odora" di noce moscata ...


Direi piuttosto che odora di chiodi di garofano (l'eugenolo è olio di chiodi di garofano), o di ..... studio dentistico!!!

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 02/05/2010, 20:29 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Guido Sabatinelli ha scritto:
Hai scelto un procedimento molto complicato per ottenere risultati sicuramente mediocri e non capisco perche'. ...
Concordo :ok: . Io mi fermo al punto 2 di Guido, conservo i pezzi in alcool e li osservo in glicerina.

Roberto :to:

PS: e funziona anche con le blatte, ma non è che questi cicli di alcool isopropilico ti fissano i tessuti? Tu i tessuti li devi eliminare !

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MessaggioInviato: 03/05/2010, 0:07 
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Nome: Livio Mola
Guido Sabatinelli ha scritto:
Hai scelto un procedimento molto complicato per ottenere risultati sicuramente mediocri e non capisco perche'

Credevo di aver chiaramente espresso la mia assoluta inesperienza ... e pure la grossa difficoltà nel reperire i materiali, nonostante canali piuttosto "facilitati".
Ringrazio comunque tutti per la cortesia delle risposte :lov2:
I risultati "sicuramente mediocri" del "procedimento molto complicato" sono questi: se c'è di meglio ben venga, dato che il risultato che mi serve è quello della figura "b" e "h".


SWScan00304.JPG


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MessaggioInviato: 03/05/2010, 0:17 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
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Località: Castel Mella (Brescia)
Nome: Livio Mola
Maurizio Bollino ha scritto:
Liangi ha scritto:
2, per curiosità, li ho passati anche in Eugenolo (10'), col risultato di avere lo studio che "odora" di noce moscata ...


Direi piuttosto che odora di chiodi di garofano (l'eugenolo è olio di chiodi di garofano), o di ..... studio dentistico!!!

:ok:
Ecco!
(intendo i chiodi di garofano!)

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MessaggioInviato: 03/05/2010, 5:46 
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Nome: Guido Sabatinelli
Mi sembra di vedere dei problemi di diffrazione del dati dalla poca solubilita' di acqua nel mezzo di montaggio. Forse devi disidratare di piu'.
Comunque se sei soddisfatto e' solo una questione di pratica. Io ho tutta la collezione delle larve di zanzare in balsamo del Canada' ma certo ora non lo rifarei piu'.


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MessaggioInviato: 03/05/2010, 10:36 
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Nome: Livio Mola
Hemerobius ha scritto:
Io mi fermo al punto 2 di Guido, conservo i pezzi in alcool e li osservo in glicerina.

PS: e funziona anche con le blatte, ma non è che questi cicli di alcool isopropilico ti fissano i tessuti? Tu i tessuti li devi eliminare !


Stassera provo con altri due addomi in potassa al 10% (per comodità ne avevo fatto un litro ... :gh: ) e li guardo domani sera sul tardi, quando rientro. Avranno oltre trenta ore ...
Poi lavo e metto in alcool al 70%: vediamo cosa succede. Alla peggio posso lasciarli ancora per qualche ora in potassa, l'importante è che schiariscano molto.

Il ciclo dell'alcol isopropilico lo aveva usato Bohn, nel lavoro che cito più sopra, per disidratare, con i risultati che vedi (scrive, però, di aver lasciato in KOH al 10% per 24 ore a 40°C): dato che di isopropilico ne avevo preso un litro (l'avevo provato, come con parecchi altri prodotti, nelle ispezioni su infestazioni da Cimex lectularius :lol1: ) ... ho pensato che valesse la pena provare, prima di affollare i già colmi scaffali del mio studiolo con altri flaconi e flaconcini.
Immaginati l'espressione di mia moglie quando le chiedo un "prodotto" che non ho ...

Dato che ancora non ho una gran quantità di materiale (ma che sta arrivando), questo è il momento per fare esperienza: ho necessità di capire e ottimizzare i tempi per ottenere il risultato desiderato, dato che il tempo a disposizione, purtroppo, è sempre troppo poco.

Ancora grazie di cuore a tutti per i preziosi consigli.
Con te, Roberto, ho anche un grosso debito di riconoscenza per i lavori che mi hai procurato :lov2: .

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MessaggioInviato: 03/05/2010, 16:36 
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Nome: Guido Sabatinelli
io ti consiglio ancora di non passare direttamente dalla potassa all'alcool che rischi precipitati.
dopo la potassa lasciali in acqua distillata per eliminare il sapone.
facci sapere, Guido

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MessaggioInviato: 03/05/2010, 17:26 
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Nome: Marco Uliana
Domanda: perchè usare potassa al 10%, magari in ambiente riscaldato e attendere molte ore?

Io per macerare i tessuti molli dei genitali di coleotteri e lepidotteri uso una soluzione satura di NaOH, a freddo. Partendo dal pezzo secco lo bagno con un po' di alcool e lo immergo nella "salamoia". Da mezz'ora a 2-3 ore, in media, la macerazione raggiunge il risultato voluto, col vantaggio di non dover aspettare ore e, spesso, di iniziare e finire l'esame durante un'unica sessione di lavoro.
Lo risciacquo più volte in acido acetico 3-5 % (=aceto), quindi in acqua... ed è pronto per l'osservazione.


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MessaggioInviato: 03/05/2010, 20:03 
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Nome: Livio Mola
Guido Sabatinelli ha scritto:
io ti consiglio ancora di non passare direttamente dalla potassa all'alcool che rischi precipitati.
dopo la potassa lasciali in acqua distillata per eliminare il sapone.
facci sapere, Guido

Grazie Guido.
Scusa, non mi sono spiegato bene: dopo il passaggio in potassa lavo sempre in acqua distillata, quindi passerei in alcol (magari definitivamente, come suggerisce Roberto).
L'obiettivo è rendere il più visibile possibile alcuni pezzi della regione anale del maschio ed il complesso degli scleriti genitali della femmina.

Avevo rimesso in potassa un addome per altre 4 ore (aveva subito tutto il ciclo, eugenolo compreso), quindi passato in acqua per il lavaggio: è diventato eccessivamente trasparente, consumando anche i caratteri che m'interessano; sotto lo stereo, pian piano, ho visto aree che diventavano scure puntino dopo puntino, quasi come se i pixel dello schermo si annerissero uno ad uno per aree, espandendosi verso l'esterno di ciascuna "macchia". Evidentemente si tratta di una reazione, ma che non ho la competenza per spiegare.

Devo ammettere che l'intera faccenda mi sta affascinando non poco ...

Grazie ancora.

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MessaggioInviato: 04/05/2010, 5:24 
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Località: Ginevra, Svizzera
Nome: Guido Sabatinelli
e allora a questo punto l'equilibrio tra concetrazione di potassa, tempo di macerazione, temperatura dell'operazione, in funzione dello spessore dei tessiti e trasparenza che vuoi ottenere dipendera' solo dalla tua esperienza. Per un certo periodo ho utilizzato l'Euparal verde che colora tenuamente i tessuti migliorandone la visione.
Se hai possibilita' vai in un vecclio laboratorio di Parassitologia e fatti prestare un po' di mezzi di montaggio da provare.
ciao, Guido

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MessaggioInviato: 06/05/2010, 1:14 
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Rieccomi.
Questa è una femmina di Ectobius (dovrebbe verosimilmente trattarsi di E. baccettii), passata in potassa 24 ore a temperatura ambiente, poi lasciata in acqua distillata per 10' circa.
Non ho fatto fotografie all'addome (avrei dovuto staccarlo dal resto del corpo prima della potassatura ... :sick: ), che credo avrebbe necessità di un paio d'ore meno di potassa.
Meglio così, data la qualità di queste :lol:
Le mandibole sono esattamente come le desideravo :hp:
Appena ho un po' più di maschietti della stessa zona a disposizione ... gioco un po' anche con loro :lol:
Qui si vede male a causa di quel detrito di sinistra che un po' confonde, ma negli Ectobius le mandibole portano 3 denti una e 5 l'altra. La disposizione e conformazione dei denti dovrebbe (ripeto: dovrebbe) costituire un carattere specifico rilevante.
Piuttosto: dopo un po' il materiale si inscurisce, forse ha bisogno di alcool ...
Il prossimo passaggio sarà capire come trattare l'addome maschile e femminile e come "fissare" i preparati.

Sono molto, molto contento: grazie ancora per l'aiuto.


DSCF5921.JPG

mandibole1.JPG


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MessaggioInviato: 07/05/2010, 7:39 
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puoi anche provare a colorarli, io utilizzavo il verde che se strafrormi in B/N ti permette di lavorare meglio con il contrasto. Siccome hai monoscromatico, in questocaso giallo, ti consiglio di utilizzare scala di grigio che l'occhio umano vede meglio.

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