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problemi con acetato di etile
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Autore:  forgix [ 17/05/2017, 10:43 ]
Oggetto del messaggio:  problemi con acetato di etile

Buongiorno a tutti i membri del forum,

Apro questa discussione poiché, come si capisce dal titolo, sto avendo dei problemi con l'acetato di etile (penso, ma magari il problema è un altro).
Questa mattina mi sono svegliato e ho visto nei barattoli con dentro gli insetti una Potosia che si era risvegliata e stava muovendo le zampe freneticamente danneggiando un bel Chrysomelidae (unica specie raccolta :x ). Premetto che uso l'acetato di etile da un anno circa e molto raramente ho avuto problemi simili.
In aggiunta a tutto ciò, ho notato che nell'ultimo periodo alcuni coleotteri (un Melolontha penso hippocastani maschio, una cetonia aurata e quello che penso sia un Byctiscus populi) raccolti e messi in contenitore con etere hanno aperto le ali prima della morte (sono riuscito a sistemare quelle del Melolontha grazie alle discussioni sul forum ;) ).
Per descrivervi meglio il mio problema vi racconto come tratto le bestie:
1) raccolta esemplari e trasporto a casa (vivi)
2) spostamento in barattoli (di vetro tipo miele, sughi e marmellata) dove metto una strisciolina di carta igienica con un pezzetto imbevuto di etile acetato. (in questi barattoli di solito metto più insetti, specie se non ci sono predatori tipo carabidi o stafilinidi ma forse è il caso di evidare anche con i cetonidi e altri insetti più grandi :no1: )
Aggiungo ultimi particolari che potrebbero essere la chiave del tutto :roll:
Le striscioline di carta le incastro in modo che un pezzo resti fuori dal barattolo (ovviamente non la parte imbevuta di etere) cosicchè non vadano direttamente a contatto con gli insetti (che ho letto sul forum non essere esattamente il massimo). Può essere che il problema sia questo sistema che lascia qualche fessura che provoca una più rapida fuoriuscita dei vapori dell'etile acetato?
Un'ultima cosa: io tengo gli insetti nei barattoli per due giorni di solito (è il caso della Potosia risvegliata) in modo da essere sicuro (ma ormai non più :cry: ) di non avere spiacevoli sorprese quando li preparo (di solito appunto dopo questi due giorni). Questi barattoli talvolta li dimentico in veranda dove al mattino presto (7-8.30) punta il sole, potrebbe essere che la luce e la temperatura contribuiscano a ridurre l'efficacia dell'etere? Oppure è forse che riapro sempre il barattolone che lo contiene e quindi è evaporato? (scusate le domande magari surreali ma davvero non so più a che cosa pensare!)
Spero che qualcuno possa darmi qualche dritta, se qualcosa non è chiaro (tipo il discorso delle striscette) posso mandarvi foto che rendono meglio l'idea!
Grazie a tutti per l'attenzione :hi:

Autore:  Orotrechus [ 17/05/2017, 12:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

Secondo il mio parere la chiusura dei tuoi barattoli non è ermetica e quindi l'acetato di etile evapora.
Usa barattoli in polietilene, magari col doppio tappo e vedrai che non ti succederanno più inconvenienti. Nel barattolo aggiungi segatura o carta igienica in modo che gli insetti non si rovinino per contatto e ogni volta che apri il barattolo aggiungi qualche goccia di acetato d'etile.
Non ho capito perchè non uccidi gli insetti al momento della cattura, ma aspetti quando sei a casa!
Ciao
Mario

Autore:  forgix [ 17/05/2017, 12:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

Orotrechus ha scritto:
Secondo il mio parere la chiusura dei tuoi barattoli non è ermetica e quindi l'acetato di etile evapora.
Usa barattoli in polietilene, magari col doppio tappo e vedrai che non ti succederanno più inconvenienti. Nel barattolo aggiungi segatura o carta igienica in modo che gli insetti non si rovinino per contatto e ogni volta che apri il barattolo aggiungi qualche goccia di acetato d'etile.
Non ho capito perchè non uccidi gli insetti al momento della cattura, ma aspetti quando sei a casa!
Ciao
Mario


Ciao Mario innanzitutto ti ringrazio per la risposta! :D
Ho un paio di barattolini in polietilene ma sono decisamente troppo piccoli per le specie anche solo di medie dimensioni. Inoltre i materiali in polietilene possono essere molto differenti e non ho ben capito come sono i barattoli che intendi... Potresti per caso postare una foto così vedo dove e se riesco a trovare qualcosa di simile dalle mie parti?
Io li ho sempre portati a casa prima di ucciderli perché avevo letto (forse sul M. Chinery Guida Insetti d'Europa) che si conservano meglio trasportati a casa vivi (anche se in realtà non penso cambi nulla, almeno per gli insetti che raccolgo io) e poi appunto per non dover andare in giro con l'acetato di etile che da quanto ho capito sarebbe opportuno aggiungere ogni volta che si cattura un insetto. Dici che sia meglio ucciderli subito? E se si, perché?
Grazie ancora :hi:

Autore:  Stefano79 [ 17/05/2017, 13:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

secondo me è un problema di quantità oltre che di tenuta dei tappi. Per insetti di medio-grandi dimensioni secondo meuna goccia è un po poco.


forgix ha scritto:
poi appunto per non dover andare in giro con l'acetato di etile che da quanto ho capito sarebbe opportuno aggiungere ogni volta che si cattura un insetto. Dici che sia meglio ucciderli subito? E se si, perché?


basta portarsi dietro dei provettoni con carta assorbente o segatura (come ha scritto Mario) con dentro alcune gocce di acetato di etile. Via via che raccogli li metti dentro almeno non si danneggiano fra loro.
:hi:

Autore:  forgix [ 17/05/2017, 20:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

Stefano79 ha scritto:
basta portarsi dietro dei provettoni con carta assorbente o segatura (come ha scritto Mario) con dentro alcune gocce di acetato di etile. Via via che raccogli li metti dentro almeno non si danneggiano fra loro.
:hi:


Non mi resta che trovare qualche contenitore più adatto e provare allora. Per quanto riguarda invece il discorso delle ali che si aprono prima della morte qualcuno ha qualche idea?
Grazie ancora a tutti :hi:

Autore:  f.izzillo [ 17/05/2017, 20:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

forgix ha scritto:
Stefano79 ha scritto:
basta portarsi dietro dei provettoni con carta assorbente o segatura (come ha scritto Mario) con dentro alcune gocce di acetato di etile. Via via che raccogli li metti dentro almeno non si danneggiano fra loro.
:hi:


Non mi resta che trovare qualche contenitore più adatto e provare allora. Per quanto riguarda invece il discorso delle ali che si aprono prima della morte qualcuno ha qualche idea?
Grazie ancora a tutti :hi:

Per le ali che si aprono non c'è niente da fare ma è facile rimetterle a posto e poi, se l'etere è ben dosato, il fenomeno è marginale. Per quanto riguarda i contenitori, relativamente ad animali grandi, usa quelli chiamati falcon. Cercali in internet.

Autore:  Julodis [ 17/05/2017, 23:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

I problemi secondo me sono due:
1 - poco etere
2 - barattoli troppo grandi (se ho ben capito, sono quelli di vetro col tappo in metallo tipo quelli di verdure sottaceto e simili)

Io, quando prevedo di prendere una quantità di roba non eccessiva e di andare in un solo posto, di solito mi porto una provetta Falcon con dentro un pezzetto di carta igienica su cui ho spruzzato mezza pipettata di etere, o anche meno (dipende da quanto fa caldo). In genere basta per l'intera raccolta.

Le provette Falcon vanno bene per tutta la coleotterofauna italiana ad eccezione dei grossi maschi di Lucanus e forse dei più grandi esemplari di Scarabaeus sacer (questi ultimi ormai introvabili, eccetto forse in Sardegna ed in rarissimi casi altrove), che sono troppo larghi, e con qualche problema per qualche Cerambycidae dalle antenne molto lunghe. Per questi, meglio portarsi dietro qualche barattolo più grande, da 100 o 250 ml.

Ecco come sono le Falcon

Barattoli adatti di maggiore capacità possono essere questi da 250 ml o questi da 100 ml.

(il venditore, italiano, è uno di noi del Forum)

Non capisco perché sul Chinery consiglino di portare a casa gli esemplari vivi. Non ha molto senso, anche perché non si sa mai cosa possono combinare stando vivi insieme in uno spazio ristretto, e non mi riferisco solo ai predatori. Prova a vedere cosa sono capaci di fare i Cerambyx o i Morimus in un barattolo con altri insetti. Perfino i pacifici Buprestidi si azzannano senza pietà (hanno pur sempre mandibole che devono permettergli di scavarsi un foro d'uscita dal legno). I peggiori sono i Chrysobothris, ma perfino le piccole e graziose Anthaxia si tagliano zampe ed antenne se si incontrano in spazi troppo ristretti da cui non possono andarsene. Esistono anche specie grandi e pacifiche, come le Melolontha o gli Julodis, tipo il mio avatar, che non mordono mai, ma anche agitandosi possono comunque danneggiare insetti più piccoli e delicati.

In caso di raccolte abbondanti, a forza di aprire e chiudere il contenitore può capitare che l'etere si esaurisca. Portati appresso un piccolo barattolino con contagocce (incorporato o a parte), che chiuda bene, e aggiungine un po' quando serve.
Altrimenti, se non ti va di portarti in giro l'etere, c'è l'alternativa del carbonato di ammonio. Io ho caricato ieri una Falcon con una quantità di cristallini di (NH4)2CO3 pari a circa mezza Eppendorf (sono provettine da 2 ml), oggi sono stato tutta la giornata in Abruzzo, mettendo insetti (piccoli ma tanti) nella stessa provetta Falcon, e la carica di carbonato d'ammonio è rimasta quasi invariata, e mi basterà per settimane (il carbonato d'ammonio, a contatto con aria umida, libera ammoniaca, che uccide gli insetti più o meno come l'etere. Satura il contenitore, e quando lo apriamo in parte se ne va, come l'etere, però quando richiudiamo, in pochi minuti si rigenera, finché non sono finiti i cristalli. L'unico inconveniente che ha è che gli insetti impiegano un po' di più a morire, ma si agitano anche un po' meno). Si trova in commercio senza problemi e, non essendo né liquido né infiammabile, è anche meno problematico da trasportare se si deve prendere un aereo.

Autore:  aug [ 18/05/2017, 14:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

Maurizio, scusa due curiosità:
usando il carbonato di ammonio (o meglio le sue esalazioni) i coleotteri restano morbidi e preparabili?
usi il prodotto per dolci?
Grazie
:hi:

Autore:  Julodis [ 18/05/2017, 15:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

aug ha scritto:
Maurizio, scusa due curiosità:
usando il carbonato di ammonio (o meglio le sue esalazioni) i coleotteri restano morbidi e preparabili?
usi il prodotto per dolci?
Grazie
:hi:

Restano morbidi più o meno come con l'etere usato correttamente (ovvero non mettendone troppo).
Io ho preso un barattolo da 1 kg sul web, pagato mi pare meno di 10 Euro, ma non ricordo da chi. Ricordo che era un venditore italiano, forse su Ebay. E' nei soliti barattoloni bianchi di plastica da prodotti chimici. Ad occhio un chilo potrebbe bastare per una trentina d'anni di raccolte.

Non ne sono sicuro, ma quello aimentare credo che sia bicarbonato di ammonio, non carbonato.

Autore:  forgix [ 19/05/2017, 9:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: problemi con acetato di etile

Ancora grazie a tutti per le risposte! Ieri sera sono finalmente riuscito a ordinare le provette e alcuni contenitori da 100 e 250 ml (dal suddetto rivenditore, dato che io prima della risposta di Maurizio le Falcon le avevo solo trovate in pacchi da 500 provette :shock: ). Ora non mi resta che aspettare che arrivino ed esercitarmi nel dosare in modo ottimale l'etere (così vedrò se riesco a diminuire il fenomeno dell'apertura delle ali di cui si parlava). Interessante la questione del carbonato di ammonio, non ne avevo nemmeno mai sentito parlare come sostituente dell'etile acetato!
Vi ringrazio un ultima volta per i preziosi consigli nell'attesa di poterli mettere in pratica! :hi:

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