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Apoderus
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Inviato: 23/04/2012, 20:06 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Mikiphasmide
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Inviato: 23/04/2012, 20:21 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Bellissimo e comodissimo per le escursioni! Se ho capito bene, con quello potrei fare una macro ad un insetto leggermente sfocata e renderla "definita e nitida", giusto?
_________________ Michele 
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Julodis
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Inviato: 23/04/2012, 22:48 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Mikiphasmide ha scritto: Bellissimo e comodissimo per le escursioni! Se ho capito bene, con quello potrei fare una macro ad un insetto leggermente sfocata e renderla "definita e nitida", giusto? Da quanto ho capito, il sistema è totalmente diverso da quello fotografico. Un sensore digitale di una fotocamera registra per ogni pixel colore e intensità della luce che lo colpisce, e l'immagine viene messa a fuoco facendo convergere nel punto giusto i raggi di luce sul sensore grazie ad un sistema di lenti di cui si può variare la distanza dal sensore (ed eventualmente fra loro). Questo sistema invece ha un sensore che rileva, oltre a intensità e colore della luce che raggiunge un pixel, anche l'angolo di incidenza della luce (anzi, da quanto ho capito, tutti gli angoli di incidenza dei raggi che arrivano su un punto del sensore). E la messa a fuoco è fissa. Il software interpreta i dati registrati per mettere a fuoco gli oggetti ripresi nell'inquadratura a diverse distanze. I pratica, basta inquadrare e scattare, ed ogni soggetto inquadrato potrà essere messo a fuoco dopo, sul computer di casa, sfruttando i dati registrati ed il software adatto. Quindi potrebbero essere finiti i problemi di scarsa profondità di campo, e non servire nemmeno più lo stacking! Inoltre non essendoci più problema di PDC, gli obiettivi potrebbero avere una grande apertura, quindi essere molto luminosi e consentire l'uso di tempi brevi, credo. Di conseguenza, si riduce anche il problema del mosso. Un sistema innovativo, che potrebbe magari diventare il nuovo standard fotografico, ma per ora credo sia meglio restare sul sistema tradizionale, in attesa che questo nuovo venga perfezionato (bisogna vedere la qualità di dettaglio a cui arriva ora)
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andreah
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Inviato: 23/04/2012, 23:47 |
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Iscritto il: 10/06/2011, 10:05 Messaggi: 830 Località: Monterotondo (RM)
Nome: andrea hallgass
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Da un punto di vista costruttivo è un sistema abbastanza semplice .... si ottiene mettendo una matrice di microlenti davanti ad un normale sensore ..... sulla parte teorico/algoritmica non c'ho capito niente Ma se ho ben capito dovrebbe registrare le informazioni sulla direzione dei raggi incidenti e tramite queste può ricostruire l'immagine alle diverse distanze. Interessante è anche il fatto che avendo l'obbiettivo una dimensione finita può anche creare immagini tridimensionali. Certo che poter tirar fuori uno stack da un singolo scatto sarebbe una libidine ... ma temo che dovremo aspettare ancora parecchio.
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Julodis
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Inviato: 24/04/2012, 7:54 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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andreah ha scritto: Da un punto di vista costruttivo è un sistema abbastanza semplice .... si ottiene mettendo una matrice di microlenti davanti ad un normale sensore ..... sulla parte teorico/algoritmica non c'ho capito niente Ma se ho ben capito dovrebbe registrare le informazioni sulla direzione dei raggi incidenti e tramite queste può ricostruire l'immagine alle diverse distanze. Interessante è anche il fatto che avendo l'obbiettivo una dimensione finita può anche creare immagini tridimensionali. Certo che poter tirar fuori uno stack da un singolo scatto sarebbe una libidine ... ma temo che dovremo aspettare ancora parecchio. Pensa che fregatura, dover mettere in cantina tutta l'attuale attrezzatura! 
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Mimmo011
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Inviato: 24/04/2012, 9:08 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Julodis ha scritto: Mikiphasmide ha scritto: Bellissimo e comodissimo per le escursioni! Se ho capito bene, con quello potrei fare una macro ad un insetto leggermente sfocata e renderla "definita e nitida", giusto? Da quanto ho capito, il sistema è totalmente diverso da quello fotografico. Un sensore digitale di una fotocamera registra per ogni pixel colore e intensità della luce che lo colpisce, e l'immagine viene messa a fuoco facendo convergere nel punto giusto i raggi di luce sul sensore grazie ad un sistema di lenti di cui si può variare la distanza dal sensore (ed eventualmente fra loro). Questo sistema invece ha un sensore che rileva, oltre a intensità e colore della luce che raggiunge un pixel, anche l'angolo di incidenza della luce (anzi, da quanto ho capito, tutti gli angoli di incidenza dei raggi che arrivano su un punto del sensore). E la messa a fuoco è fissa. Il software interpreta i dati registrati per mettere a fuoco gli oggetti ripresi nell'inquadratura a diverse distanze. I pratica, basta inquadrare e scattare, ed ogni soggetto inquadrato potrà essere messo a fuoco dopo, sul computer di casa, sfruttando i dati registrati ed il software adatto. Quindi potrebbero essere finiti i problemi di scarsa profondità di campo, e non servire nemmeno più lo stacking! Inoltre non essendoci più problema di PDC, gli obiettivi potrebbero avere una grande apertura, quindi essere molto luminosi e consentire l'uso di tempi brevi, credo. Di conseguenza, si riduce anche il problema del mosso. Un sistema innovativo, che potrebbe magari diventare il nuovo standard fotografico, ma per ora credo sia meglio restare sul sistema tradizionale, in attesa che questo nuovo venga perfezionato (bisogna vedere la qualità di dettaglio a cui arriva ora)  Sarebbe la soluzione a tutto!!!!!!! Sarebbe fantastico ma credo che........ andreah ha scritto: che dovremo aspettare ancora parecchio. Ma mooooolto tempo!!! 
_________________ Saluti Mimmo
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Nomas
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Inviato: 25/04/2012, 11:16 |
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Iscritto il: 17/07/2011, 15:03 Messaggi: 411 Località: Abbiategrasso
Nome: Renato Regalin
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Si tratta di un sistema fotografico incredibile e davvero innovativo. Praticamene non occorre mettere a fuoco o preoccuparsi troppo dell'inquadratura perchè ogni singolo pixel cattura un'immagine. Da decenni i tecnici si sono scervellati di realizzarlo, ma la scoperta è di un giovane americano (se non ricordo male) e pare che si sia ispirato agli occhi composti dell'insetto. Fa piacere sapere che l'inventore ha permesso la produzione di questa sua invenzione a condizione che venisse posta in vendita ad un prezzo popolare, il prezzo sarebbe ben diverso se la cosa fosse stata scoperta da qualche multinazionale... Ciao, Renato
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Mikiphasmide
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Inviato: 25/04/2012, 12:42 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Nomas ha scritto: Fa piacere sapere che l'inventore ha permesso la produzione di questa sua invenzione a condizione che venisse posta in vendita ad un prezzo popolare, il prezzo sarebbe ben diverso se la cosa fosse stata scoperta da qualche multinazionale... Ciao, Renato Infatti mi sono stupito quando ho letto che il prezzo si aggira sui 400-500 €, praticamente niente, se si pensa quanto costano le macchine fotografiche professionali, e che magari danno risultati peggiori di questo Lytro... 
_________________ Michele 
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Julodis
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Inviato: 26/04/2012, 19:04 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Mikiphasmide ha scritto: Infatti mi sono stupito quando ho letto che il prezzo si aggira sui 400-500 €, praticamente niente, se si pensa quanto costano le macchine fotografiche professionali, e che magari danno risultati peggiori di questo Lytro...  Su questo per ora ho molti dubbi. Come ogni nuova tecnologia, avrà bisogno di essere affinata nel corso di qualche anno. Ricordate i primi schermi a cristalli liquidi? Costavano una enormità e ripetto a quelli a tubo catodico facevano pena come qualità d'immagine, specie in movimento. Ma sfruttando una tecnologia più avanzata li hanno rapidamente surclassati. Magari accadrà lo stesso con questo sistema fotografico (e magari in futuro potrà essere usato anche per riprese di filmati). Del resto anche i primi sensori digitali non reggevano il confronto con le pellicole in quanto a definizione.
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Carlo Monari
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Inviato: 26/04/2012, 20:36 |
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Iscritto il: 10/08/2010, 14:39 Messaggi: 3166 Località: Milano
Nome: Carlo Monari
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Abbiamo visto prodotti apparentemente brillanti scomparire rapidamente e altri su cui pochi avrebbero scommesso colonizzare spazi enormi di mercato. In che categoria stia questo non lo so; mi limito a constatare che a parità di formato e risoluzione dell'immagine finale per poter fare davvero quello che dice la quantità di informazione che il sistema deve memorizzare deve essere molte volte superiore a quanto succede in un apparecchio standard costruito per la stessa risoluzione e lo stesso formato. Visto che la tecnologia attuale dei sensori ha dei limiti precisi di risoluzione, temo che l'effetto 'tutto a fuoco' sia ottenuto a scapito della risoluzione, quindi non penso che il prodotto attualmente si possa porre come obbiettivo quello di confrontarsi con le macchine professionali. Cosa succederà poi tre qualche anno, staremo a vedere.
_________________ Ciao
Carlo
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