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Problemi nell'uso del microscopio binoculare in macrofotografia e possibili soluzioni



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MessaggioInviato: 03/03/2013, 19:53 
 

Iscritto il: 18/11/2012, 13:28
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Nome: Aldo Chiaranda
Questa discussione nasce da quest'altra. Nella separazione, alcune parti dei due discorsi si intrecciano, quindi in caso di dubbi controllate l'altra. [NDC]



In realtá come giustamente dite un 100X sarebbe sufficiente, perché lo volevo utilizzare anche per fare gli esami delle feci di alcuni sauri, non tanto per la spesa degli esami, soprattutto perché molte volte non si riescono a portare in buono stato o é necessario ripeterle varie volte per poter avere risultati affidabili.
Chiaramente per gli insetti con molto meno é piú che sufficente, come scrivevo in altro post, servirebbe per fare foto di qualitá per chiedere aiuti per identificazioni.
Spero che possiate consigliarmi qualche cosa che faccia al caso mio e se impossibile trovarlo a Torino, quando ho definito il prodotto mi metteró in caccia su ebay, magari chiedendo una vostra opinione, la rete pullula di furbetti ;-)
grazie e scusate se passo solo oggi ma mi ero dimenticato di spuntare gli avvisi.


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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 04/03/2013, 1:03 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Per l'esame delle feci dei sauri non so dirti, ma per uso entomologico 50x sono più che sufficienti.

Per uso fotografico, poi, il discorso cambia. I microscopi binoculari non sono il massimo per la forografia. Questo soprattutto a causa dell'unico obiettivo che serve entrambe le vie ottiche. Essendo costituito da lenti di grande diametro, di cui un lato serve una via ottica e l'altro l'altra, risente molto dell'aberrazione cromatica, che di solito è più evidente proprio nella zona perfiferica delle lenti. Anche il mio microscopio, che è già di discreto livello (un Leica MZ6), che usato per osservare gli insetti offre ottimi risultati (luminoso, nitido, con ampio campo visivo), senza che si noti aberrazione cromatica, montandoci una fotocamera fornisce risultati che definire pietosi è poco.
Eccone un esempio:


Noterai sul lato destro una forte tonalità violacea. Sul sinistro c'è una corrispondente banda verdina. (quest'ultima si nota meno perchè ho lavorato un po' sulla foto usando un plug-in che dovrebbe attenuare l'aberrazione cromatica separando i canali colore in tre immagini e spostandole un po' per compensare l'aberrazione. Ma malgrado sia diminuita anche quella viola, è ancora molto evidente).
Più o meno questo prolema si ha con quasi tutti i binoculari, a meno che non abbiano obiettivo apocromatico (che costa almeno quanto un altro microscopio). Alcuni stranamente ne soffrono molto meno, anche tra quelli economici, per qualche strano gioco di abbinamento delle ottiche, presumo.
Infine ci sono dei binoculari che hanno due obiettivi convergenti, uno per ogni via ottica, ma sono o vecchi modelli, oppure modelli estremamente economici, con lenti di scarsa qualità. A trovarne uno buono, potrebbe avere meno aberrazione.
La cosa buffa è che, prima di provare a usare il mio binoculare per fare foto, non mi ero mai accorto di questo fenomeno, perchè essendo le bande verdi e viola in posizione invertita sulle due vie ottiche, guardando con entrambi gli occhi il nostro cervello le annulla, e non le vediamo (i colori sono complementari e si neutralizzano). Ma se guardiamo con un occhio solo si vedono subito. Le fotocamere usano una sola via, di conseguenza questi sono i risultati.

Alla fine, visto che per comprare un obiettivo apocromatico avrei dovuto spendere veramente tanto, ho preferito lasciare il binoculare per l'osservazione diretta, e fare le foto con la reflex su stativo. I risultati non sono neanche paragonabili.

Nomas ha scritto:
Probabilmente il venditore era in buona fede, perché la faccenda della vendita dei progetti Wild/Leica M5 è poco nota.

A proposito, Daniele Baiocchi, che di M5A ne ha ben due e li tiene d'occhio da un pezzo (sta cercando un obiettivo apocromatico usato per il motivo che dicevo prima) mi ha assicurato che quel microscopio era veramente un Wild M5! Per la precisione un modello pre-serie che si differenziava proprio per la mancanza del marchio, la forma della testa binoculare e qualche altro piccolo particolare. I cloni cinesi sono un po' diversi, anche se molto simili (nell'aspetto!). Mi scuso quidi col venditore per aver espresso dei dubbi.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 04/03/2013, 9:07 
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Iscritto il: 14/03/2009, 15:34
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Nome: Andrea Fabbri
@ Aldo Chiaranda
hai un MP
ciao

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Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 05/03/2013, 20:36 
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Iscritto il: 17/07/2011, 15:03
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Nome: Renato Regalin
Ritornando sulla questione del microscopio Wild/Leica M5A, sul mercato quindi ne esistono tre versioni diverse: l’originale, l’originale “anonimo” non marchiato e il clone cinese. Per la versione originale ma anonima, che dovrebbe presentare un numero di serie xx457 sulla testata, tuttavia la questione non è chiara. Wild di norma ha sempre marchiato i suoi prodotti, ma è noto anche che esistono alcuni loro prodotti di serie che non presentano il marchio Wild. Nel caso del microscopio in asta in effetti potrebbe trattarsi di un "pre-serie", oppure di una produzione per “conto terzi” o ancora di una “seconda scelta”. Ho cercato di indagare sulla faccenda, girovagando per il web, ma non sono riuscito a trovare lumi al riguardo. Sapere che esiste in commercio una versione anonima del Wild M5A, con pari qualità ottiche e meccaniche della versione originale, potrebbe essere utile per chi intendesse acquistare quel microscopio ad un prezzo più equo.

Ciao, Renato :hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 05/03/2013, 22:15 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Infatti, non fosse stato per il fatto che quel microscopio ha più o meno gli stessi pregi e difetti di quello che già ho (l'unico difetto, in realtà, è che non avendo obiettivo apocromatico non si riesce ad usarlo per fare foto decenti, ma per l'osservazione diretta è perfetto), avrei sicuramente provato a prenderlo.

Pensare che fino a tre anni fa, sempre su Ebay, si riusciva a prendere gli stessi microscopi a circa metà del prezzo attuale!

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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 05/03/2013, 23:14 
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Nome: Renato Regalin
Per lavoro, nel corso del tempo, ho eseguito fotografie con diversi modelli di microscopi Wild/Leica. I risultati ottenuti, tuttavia, erano spesso piuttosto deludenti. Ora, con le immagini digitali e l’ausilio della tecnica del “focus stacking” diversi problemi legati al formato analogico, in particolare per la profondità di campo, si sono risolti. Resta spesso una scarsa nitidezza ed aberrazioni cromatiche qua e là. Personalmente penso che per ottenere buone immagini con uno steromicroscopio Wild non è sufficiente l’obbiettivo planapocrocromatico, ma occorre anche avere il traslatore dell’obbiettivo "Type-S ". Tale slitta permette di spostare il percorso ottico utilizzato per la fotografia in asse con l'obiettivo principale e quindi di sfruttare la parte centrale della lente dell’obbiettivo qualitativamente migliore. Per caso, qualcuno ha già sperimentato tale accessorio? Come sono i risultati?

Ciao, Renato :hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 05/03/2013, 23:20 
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Aggiungo una foto dell'accessorio sopraddetto.


Wild Type-S.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 05/03/2013, 23:36 
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Neanche sapevo esistesse! In fin dei conti è una soluzione semplice e funzionale. Un semplice raccordo con due attacchi spostati, in modo che l'obiettivo sia sull'asse di una delle due vie ottiche. Probabilmente con questo non servirebbe nemmeno un obiettivo apocromatico, per fare foto decenti. Chissà se c'è pure per il mio MZ6?
Mi viene solo un dubbio: le due vie ottiche non dovrebbero essere convergenti sull'obiettivo? Come hanno risolto il problema? Forse con un prisma interno al traslatore?

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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 06/03/2013, 0:41 
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Per il Leica MZ6 c'è il "microscope carrier AX". Il dispositivo non ha alcun prisma interno è semplicemente una slitta che permette l'osservazione assiale. Naturalmente, così facendo, puoi utilizzare solo uno dei due percorsi ottici ma con enormi vantaggi non solo fotografici ma anche per eseguire, per esempio, misurazioni micrometriche più accurate e precise.

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MessaggioInviato: 06/03/2013, 0:48 
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Altro enorme vantaggio è che puoi usare il tubo da disegno (camera lucida) fochettando senza problemi perchè i diversi piani di fuoco si sovrappongono uno all'altro sempre ben allineati.

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MessaggioInviato: 06/03/2013, 17:13 
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Nome: Maurizio Gigli
Nomas ha scritto:
Per il Leica MZ6 c'è il "microscope carrier AX".

La tua informazione mi è stata molto utile. Ho individuato il pezzo sul catalogo, ed ho già chiesto informazioni alla Leica. Se non costa una cifra esorbitante, sto pensando di prenderlo.

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MessaggioInviato: 07/03/2013, 17:49 
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Non starebbe meglio nella sezione "sto cercando"? :hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 07/03/2013, 19:29 
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elitra ha scritto:
Non starebbe meglio nella sezione "sto cercando"? :hi:

Per come era nata, si, ma poi la discussione è cambiata e ora è meglio lasciarla dove sta. Anzi, poi sarà il caso di pensare ad un titolo diverso.

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 Oggetto del messaggio: Re: microscopio cercasi a Torino
MessaggioInviato: 07/03/2013, 23:22 
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Un’idea potrebbe essere quella di scindere questa discussione, per la parte sulla funzionalità della visione assiale nei micro stereo. Sull’uso del dispositivo AX applicato al Leica MS5 per fotografia, proprio oggi, ho avuto modo di far due chiacchiere con Michele Zilioli, mago della fotografia al microscopio stereo e a quello a scansione. In breve evitando lo “shift” dei diversi piani di fuoco e sfruttando la parte centrale dell’obbiettivo acromatico le foto vengono una meraviglia. Naturalmente conta moltissimo la sapiente disposizione delle luci.

Ciao, Renato :hi:

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MessaggioInviato: 08/03/2013, 7:35 
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Nome: Maurizio Gigli
Intanto io ho avuto un primo contatto con Leica Italia. Ora sto aspettando che mi comunichino il prezzo. Certo che se quel pezzetto costa 500 Euro mi conviene continuare a fare le foto su stativo, come faccio ora!

Ora procedo alla suddivisione della discussione.

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