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Sigarai italiani. 4. Apoderus erythropterus



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MessaggioInviato: 12/04/2010, 18:26 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Nome: Silvano Biondi
Questo sarà un post molto più breve dei precedenti della stessa serie. E' dedicato alla seconda specie del genere Apoderus presente sul nostro territorio, Apoderus erythropteus (Gmelin, 1790). Fino a poco fa la specie veniva attribuita a Zschach, 1788, ma questo è di gran lunga l'aspetto meno interessante della faccenda. Non ho nessuna foto mia della specie, per il valido motivo che non l'ho mai vista in natura. Rimedio rimandandovi a questo sito di splendide foto, dove potete apprezzare le caratteristiche di erythropterus. La specie, come coryli, è diffusa in buona parte dell'Eurasia. In questo caso, direi, molto più frequente in Asia che in Europa. Nella mia collezione sono presenti diversi esemplari provenienti da paesi asiatici, nessuno da paesi europei. Da noi è (forse dovrei dire era) presente in Europa centrale. Il fatto è che è legata ad un ecosistema in via di liquidazione, quello delle torbiere, degli stagni e laghetti, dei prati umidi. Altra caratteristica peculiare, si sviluppa su piante erbacee e non arbustive o arboree come la maggior parte delle specie della sua famiglia.

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/04/2010, 18:41 
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Nome: Silvano Biondi
Dal punto di vista morfologico si distingue abbastanza agevolmente da A. coryli, tanto che è stato inserito in un altro sottogenere (ma anche questo mi pare poco interessante). L'adulto è di dimensioni nettamente inferiori (in media 4 mm contro i 7 di coryli). La colorazione è diversa, in quanto erythropterus è nero, con le sole elitre di un rosso brillante; c'è da dire però che coryli è specie cromaticamente molto variabile. Inoltre la disposizione delle strie sulle elitre è decisamente diversa. Nonostante tutto ciò, ritengo che non sia impossibile, soprattutto per un non specialista, confondere le due specie, e quindi in Italia, prendere erythropterus per coryli. Da cui, prima richiesta: se avete in collezione degli Apoderus piccoli, con le caratteristiche descritte, fatemelo sapere. Da quanto detto risulta anche che la specie si prende con metodi diversi da coryli: quest'ultimo si prende usando l'ombrello su nocciolo, carpino o ontano, mentre erythropterus falciando erbe in ambienti umidi. Per quanto riguarda l'Italia, la specie mi è nota solo di due località: Pesarini ne ha raccolto un esemplare nei dintorni di Gorizia, Luigioni lo segnala nel suo Catalogo dal Piemonte.
Ancora una peculiarità di questa specie: contrariamente a quasi tutti gli attelabidi, l'adulto è attivo nella tarda primavera e nell'estate, fin quasi all'autunno.

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/04/2010, 18:54 
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Nome: Silvano Biondi
Visto che l'ho inserito in questa serie, anche erythropterus è un sigaraio. Poco si sa però della sua biologia, visto che è poco comune. I suoi barilotti, ovviamente, sono più piccoli di quelli di quelli di coryli, fatti su foglie di piante erbacee, e costruiti con una tecnica leggermente diversa (ma su questo mi riprometto di tornare con considerazioni più generali).
Un episodio curioso che forse chiarisce una caratteristica della specie. Come dicevo più sopra, non avevo mai visto esemplari europei, fino a quando, in visita al Museo di Praga, ho aperto una scatola. All'interno una sola specie, A. erythropterus: 450 :shock: esemplari raccolti nello stesso giorno e nella stessa località della Moravia. A parte le considerazioni di natura "conservazionistica", evidentemente è una specie che quando c'è può risultare molto numerosa.
Ora, la parola agli amici del forum: controllate le collezioni e, tra un po' di settimane, falciate a più non posso in ambienti umidi (soprattutto, ma non solo, a ridosso dell'arco alpino). Buona fortuna :bln:
:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/04/2010, 19:25 
 

Iscritto il: 18/10/2009, 17:10
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Nome: Petr Kresl
Hi Silvano :birra:

Yes this sp. is very interesting. In my collection I have also some ex. from Asia (Tuva, Mongolia....). From central Europe I saw ex. from Hungaria and S Slovakia (recent findings).

From big series in NMPC I was determine about 20 exs. - I think from locality Prostějov (Moravia). Unfortunatelly this locality don´t exist now :cry: :cry:

Foto of this sp. is in pages mr. Borowiec: http://www.biol.uni.wroc.pl/cassidae/Co ... pterus.htm .

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Ciao Petr


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MessaggioInviato: 12/04/2010, 19:34 
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Nome: Silvano Biondi
Many thanks, Petr :)
:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/04/2010, 19:50 
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Visto che in altre discussioni si sta parlando di liste rosse, ecco qui una lista rossa dei Curculionoidea dove compare la specie in questione.
:hi:

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MessaggioInviato: 04/06/2010, 20:54 
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Nome: Silvano Biondi
Più o meno da questi giorni comincia il periodo in cui la specie potrebbe essere raccolta. Quindi riporto a galla la relativa discussione, nella speranza che qualche collega se lo ritrovi nel retino da sfalcio o, ancora meglio, riesca nell'impresa di fotografarlo (mai successo in territorio italiano).
La caccia è aperta :)

:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 24/05/2011, 18:08 
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Ripropongo anche quest'anno la ricerca di A. erythropterus.
Ricchi premi :lol: a chi lo trova.
La caccia è aperta.

:hi:

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MessaggioInviato: 21/07/2012, 16:36 
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Nome: Silvano Biondi
Non voglio mancare anche quest'anno l'invito a cercare questa benedetta introvabile specie.
Approfitto per segnalare che è stata raccolta anche in Svizzera.
Premi sempre più ricchi per chi se la troverà nel retino da sfalcio

:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 21/07/2012, 18:07 
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Nome: Maurizio Gigli
Ciao Silvano. Non sarebbe il caso di spostare questa discussione in "Sto cercando"?

Io, per esempio, persa tra le varie discussioni sistematiche, non l'avevo proprio vista, fino a poco fa.

Anche se di zone adatte qui ce ne sono ben poche, ora che lo so terrò gli occhi aperti.
Si sa su che piante vengono costruiti i barilotti?
A proposito di barilotti. Questa primavera ho visto (e ho pure fotografato, anche se devo ritrovare le foto) un barilotto costruito su una foglia di Styrax officinalis, qui a San Vittorino (RM). Hai idea di cosa potesse essere? Ho anche raccolto il rametto, che ho messo in un vasetto con la base in acqua, nella speranza che qualunque cosa fosse potesse completare il ciclo, ma il barilotto è seccato senza che ne uscisse niente (comunque ce l'ho ancora, e non l'ho aperto)

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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MessaggioInviato: 21/07/2012, 21:22 
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Nome: Silvano Biondi
Hai ragione, Maurizio: la discussione era nata, con altre simili, per illustrare le specie italiane di "sigarai", poi ha preso una piega diversa. Ovviamente niente in contrario che venga, tutta o in parte, spostata.
A. erythropterus vive e costruisce i barilotti su diverse piante palustri. Tra le altre: Potentilla palustris, Sanguisorba officinalis, Filipendula ulmaria, Lythrum salicaria.
Per decidere se i barilotti a cui ti riferisci sono opera di attelabidi bisognerebbe vedere le foto. Diversi altri artropodi (ragni, bruchi di lepidotteri, imenotteri, perfino ortotteri) sono in grado di arrotolare le foglie per costruire un riparo per sè o per la prole; il criterio determinante è che in genere solo gli attelabidi prima di arrotolare la foglia ne incidono il lembo con modalità caratteristiche e specifiche. Se ritrovi la foto, mi piacerebbe vederla (altrimenti, anche una foto del rotolo disseccato dovrebbe essere sufficiente).

:hi:

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MessaggioInviato: 14/10/2024, 20:08 
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Nome: Silvano Biondi
Riprendo solo per segnalare un dato che finora mi era sfuggito: Antonio Porta nel Supplemento alla Fauna Coleopterorum Italica (1949: pag. 339) riporta una segnalazione di Schatzmayr da Fagagna (UD).

:hi:

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