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Pseudophilotes baton (Bergsträsser, 1779)



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MessaggioInviato: 30/12/2024, 15:40 
 

Iscritto il: 21/01/2024, 16:50
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Località: Montecosaro
Nome: Nicolò Beruschi
Il Pseudophilotes baton (Bergsträsser, 1779) è una farfalla diurna appartenente all'ordine dei lepidotteri e alla famiglia Lycaenidae, sottofamiglia Polyommatinae. È anche conosciuta come Scolitantides baton o semplicemente Baton, questo lepidottero è diffuso in tutta Italia, soprattutto nelle catene appenniniche, in Francia, Germania, Svizzera, nel Nord della Spagna e nel nord del Portogallo dai 200 ai 2000 metri sul livello del mare. Il voltinismo di questa specie risulta variabile in base alla località e alla quota altimetrica, questa risulta essere bivoltina (da aprile a giugno e da fine luglio a inizio settembre), mentre risulta univoltina nelle località a quote più elevate (da giugno a luglio). Questo lepidottero può avere apprezzabili variazioni cromatiche locali, regionali, inter e intra-stagionali dalle dimensioni e dai disegni alari più o meno vivaci. La specie è ampiamente presente in luoghi asciutti, erbosi e fioriti, ma anche pendii riparati e vallate rocciose. Le piante nutrirtici di questo lepidottero allo stadio larvale sono Thymus serpyllum, T. vulgaris, Satureja montana, S. hortensis, Lavendula staechas, Mentha longifolia, M. rotonda, Calamintha nepta. Il lepidottero depone le uova soprattutto sui fiori e sui piccioli delle foglie. Il P. baton ha un’apertura alare tra i 19 e i 25 mm, questa varia in base alla stagionalità, al sesso e alla morfologia dell’insetto. La Psa della farfalla maschio Pseudophilotes baton (Bergsträsser, 1779) risulta di un colore azzurro scuro (detto anche blu baton) con alcune sfumature grigio-azzurre, le venature risultano molto evidenti e nei lepidotteri sono utilissime per il mimetismo, in questo caso le scaglie alari ricoprono le venature facendole intravedere leggermente, inoltre vi è presente un margine evidente nero in entrambe le ali, posteriori ed anteriori, con una elegantissima sfumatura verso l’esterno, la parte più esterna della Psa troviamo una linea marginale bianca con delle linee longitudinali che corrispondono alla fine delle venature e risultano di colore nero. Nella Pia dell’esemplare maschio abbiamo molto evidenti delle cellule nere, nell’area basale dell’ala posteriore queste cellule si trovano appena sopra la venatura V1b, nella venatura discocellulare e nello spazio S7 tra le venature V8 e V7. La posizione di queste può variare in base alla sottospecie, alla quota altimetrica e alle variazioni cromatiche della zona, però queste cellule sono identificative della specie, sia nell’esemplare maschio, sia nell’esemplare femmina. Inoltre, nella Pia, in entrambi i sessi, troviamo una cellula allungata negli spazi S5 e S4 dell’ala anteriore. In entrambi i sessi è inoltre presente nella Pia dell’ala posteriore delle cellule totalmente nere in corrispondenza del margine di ogni venatura con delle mezzelune arancioni con un contorno superiore nero molto lieve. Nell’esemplare femmina tutte le cellule nere della Pia sono molto più marcate rispetto all’esemplare maschio. La Psa della farfalla femmina di Pseudophilotes baton (Bergsträsser, 1779), invece, risulta essere di un colore più scuro più simile al grigio-azzurro, spesso risulta di un colore blu baton solo nell’area basale e discale della Psa. Le variazioni cromatiche sono frequenti nonché anche ibridazioni non controllate tra sottospecie simili, portando la creazione di ibridi non identificati con determinate nomenclature. Il monitoraggio di questo lepidottero nei Monti Sibillini risulta poco rilevante e presente solo in alcune aree specifiche. Un altro aspetto del ciclo vitale della Pseudophilotes baton (Bergsträsser, 1779) è la simbiosi con le formiche. Le larve, oltre a nutrirsi delle piante sopraelencate, emettono secrezioni zuccherine che attirano le formiche. Queste formiche, in cambio del nutrimento zuccherino, proteggono le larve da predatori e parassiti portandole anche a volte nelle loro tane. Questo comportamento mutualistico è di grande importanza per la sopravvivenza della specie, poiché le formiche difendono attivamente le larve da minacce esterne, aumentando le probabilità di sopravvivenza durante la fase di sviluppo larvale e pupale. Inoltre, le formiche possono anche favorire la dispersione delle larve, spostandole verso luoghi più sicuri, un ulteriore vantaggio che riduce la mortalità naturale della specie. Questa specie può essere confusa con la Pseudophilotes vicrama (Moore, 1865) la quale risulta molto simile, però quest’ultima non è diffusa in Italia, se non in piccole località alpine. La P. vicrama ha un dimorfismo sessuale totalmente diverso dalla P. baton perché risulta opposta, con l’esemplare femmina più grande di quello maschio.


P.Baton_m - dimensioni medie.png

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