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marco villa
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Inviato: 28/02/2016, 20:15 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Julodis ha scritto: marco villa ha scritto: Ho incontrato persino questo Trachys (minutus?) che, sebbene sia una specie banale, ho sempre raccolto esclusivamente battendo le fronde dei salici e pertanto sospettavo si sviluppasse nei rametti sottili di tali piante. Trachys minuta è una specie polifaga che si sviluppa in salici, olmi, meli, noccioli, sorbi, querce, e non so quante altre piante. Però le larve non crescono nei rametti, bensì nelle foglie (le larve di tutte le specie note di Trachys, Habroloma, Brachys e simili sono minatrici fogliari). Non è poi così banale. Grazie per le informazioni. Quindi era sotto la corteccia perché sverna? Pensavo fosse una specie banale perché battendo le fronde dei salici ne venivano giù in numero discreto questo autunno. Ora che lo so proverò a cercarne ancora e a raccogliere tutti gli individui che torvo. 
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Daniele Maccapani
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Inviato: 28/02/2016, 21:35 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Vedo che un giretto sei riuscito a farlo comunque, alla fine  Anche qua il tempo non è stato poi così tragico, infatti mi sono un po' pentito di aver rimandato; speriamo bene per domenica prossima Nella foto con i Tribolium, i tre coleotterini mi sembrano Trixagus sp., Throscidae; i due più in basso non riesco a vederli abbastanza bene... Ciao 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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marco villa
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Inviato: 28/02/2016, 21:51 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Infatti ero certo che questa domenica non ci avrei fatto niente, e invece ieri sera ho guardato il meteo e dalle 10 alle 13 non erano previste piogge, così ho sfruttato questo immaginario spiraglio di bel tempo quando in realtà non è caduta una goccia fino alle 7 di sera! Il meteo comunque da bel tempo per la prossima settimana, così ci facciamo un giro in pineta Se vuoi i presunti Trixagus te li do quando ci vediamo, insieme ad altre specie che ti interessano. Ad esempio dei silvanidi non me ne faccio un granché (di solito tengo un esemplare o due), quindi i Silvanus e l' Uleiota sono tuoi Ciao
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Daniele Maccapani
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Inviato: 28/02/2016, 22:05 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Grazie mille Marco  Io ti porterò quei famosi grilli di Porporana; non saranno nulla di che, ma finché non li vedi non c'è modo di saperlo Per i Trixagus, potrei al massimo confermarti il genere e la famiglia, ma è un gruppo che in realtà non mi interessa e non conosco (li conosco a livello di genere giusto perché li trovo spessissimo sotto corteccia). Per Silvanus e Uleiota, sono molto comuni, ma un esemplare o due di solito li tengo comunque volentieri se li raccolgo in località per me nuove, quindi grazie mille  Ricambierò con ortotteri appena avrò occasione 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Julodis
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Inviato: 28/02/2016, 22:26 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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marco villa ha scritto: Grazie per le informazioni. Quindi era sotto la corteccia perché sverna? Pensavo fosse una specie banale perché battendo le fronde dei salici ne venivano giù in numero discreto questo autunno. Ora che lo so proverò a cercarne ancora e a raccogliere tutti gli individui che torvo. Vista la biologia, può superare l'inverno solo in due modi: o da adulto nella celletta in una foglia secca, probabilmente a terra, o sempre da adulto nascosto da qualche parte. Visto che la larva vive solo nelle foglie vive di piante che in genere d'inverno sono spoglie, non può passare l'inverno allo stato larvale. A proposito, lo sviluppo larvale è breve, e ci possono essere più generazioni in un anno. Questo probabilmente sarà sfarfallato da settembre in poi. Non che sia una specie rara, anzi, però non è neanche comunissima.
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marco villa
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Inviato: 28/02/2016, 23:03 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Daniele Maccapani ha scritto: Grazie mille Marco  Io ti porterò quei famosi grilli di Porporana; non saranno nulla di che, ma finché non li vedi non c'è modo di saperlo Per i Trixagus, potrei al massimo confermarti il genere e la famiglia, ma è un gruppo che in realtà non mi interessa e non conosco (li conosco a livello di genere giusto perché li trovo spessissimo sotto corteccia). Per Silvanus e Uleiota, sono molto comuni, ma un esemplare o due di solito li tengo comunque volentieri se li raccolgo in località per me nuove, quindi grazie mille  Ricambierò con ortotteri appena avrò occasione   Grazie per gli ortotteri. Julodis ha scritto: marco villa ha scritto: Grazie per le informazioni. Quindi era sotto la corteccia perché sverna? Pensavo fosse una specie banale perché battendo le fronde dei salici ne venivano giù in numero discreto questo autunno. Ora che lo so proverò a cercarne ancora e a raccogliere tutti gli individui che torvo. Vista la biologia, può superare l'inverno solo in due modi: o da adulto nella celletta in una foglia secca, probabilmente a terra, o sempre da adulto nascosto da qualche parte. Visto che la larva vive solo nelle foglie vive di piante che in genere d'inverno sono spoglie, non può passare l'inverno allo stato larvale. A proposito, lo sviluppo larvale è breve, e ci possono essere più generazioni in un anno. Questo probabilmente sarà sfarfallato da settembre in poi. Non che sia una specie rara, anzi, però non è neanche comunissima. Infatti mi chiedevo dove andassero a finire queste minatrici quando le loro foglie cadono in autunno. Sta di fatto che proprio non mi aspettavo un micro-buprestide sotto corteccia! Visto che siamo in argomento, è possibile che da me (bassa Romagna) vi sia anche Trachys troglodytiformis o altre specie del genere? Sono tute minatrici fogliari di piante arboree? 
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f.izzillo
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Inviato: 28/02/2016, 23:27 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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marco villa ha scritto: Daniele Maccapani ha scritto: Grazie mille Marco  Io ti porterò quei famosi grilli di Porporana; non saranno nulla di che, ma finché non li vedi non c'è modo di saperlo Per i Trixagus, potrei al massimo confermarti il genere e la famiglia, ma è un gruppo che in realtà non mi interessa e non conosco (li conosco a livello di genere giusto perché li trovo spessissimo sotto corteccia). Per Silvanus e Uleiota, sono molto comuni, ma un esemplare o due di solito li tengo comunque volentieri se li raccolgo in località per me nuove, quindi grazie mille  Ricambierò con ortotteri appena avrò occasione   Grazie per gli ortotteri. Julodis ha scritto: marco villa ha scritto: Grazie per le informazioni. Quindi era sotto la corteccia perché sverna? Pensavo fosse una specie banale perché battendo le fronde dei salici ne venivano giù in numero discreto questo autunno. Ora che lo so proverò a cercarne ancora e a raccogliere tutti gli individui che torvo. Vista la biologia, può superare l'inverno solo in due modi: o da adulto nella celletta in una foglia secca, probabilmente a terra, o sempre da adulto nascosto da qualche parte. Visto che la larva vive solo nelle foglie vive di piante che in genere d'inverno sono spoglie, non può passare l'inverno allo stato larvale. A proposito, lo sviluppo larvale è breve, e ci possono essere più generazioni in un anno. Questo probabilmente sarà sfarfallato da settembre in poi. Non che sia una specie rara, anzi, però non è neanche comunissima. Infatti mi chiedevo dove andassero a finire queste minatrici quando le loro foglie cadono in autunno. Sta di fatto che proprio non mi aspettavo un micro-buprestide sotto corteccia! Visto che siamo in argomento, è possibile che da me (bassa Romagna) vi sia anche Trachys troglodytiformis o altre specie del genere? Sono tute minatrici fogliari di piante arboree?  No
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 28/02/2016, 23:31 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Trachys reflexa - endemico di Sardegna - citato di Salix, non mi meraviglierebbe se fosse polifago come T. minuta.
Trachys troglodytes - potrebbe essere anche da te - su piante erbacee della fam. Dypsacaceae (Scabiosa e simili).
Trachys puncticollis rectilineata - anche questo ci può essere da te - io lo trovo sulle piante di convolvolo, non lontano da casa mia.
Trachys fragariae - distribuzione poco nota, per scarsi reperti, non è detto che non sia pure da te - principalmente su Potentilla e Fragaria.
Trachys troglodytiformis - si trova ovunque, perfino sui bordi delle strade - su malve ed altre Malvaceae selvatiche
Trachys scrobiculatus - anche questo molto diffuso, ma molto meno frequente del precedente - su varie specie di menta selvatica.
Trachys lichtensteini - In Italia, sporadico e localizzato; distribuzione mal conosciuta - su Sanguisorba
Trachys quercicola - sparso qua e là per l'Italia. Penso possa essere anche da te - su Salvia e Stachis.
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marco villa
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Inviato: 29/02/2016, 19:44 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Grazie per le info. Proverò a darmi da fare e spero di trovare almeno il troglodytiformis e lo scrobiculatus. Ultimamente questi piccoletti mi affascinano.
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Julodis
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Inviato: 29/02/2016, 22:33 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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T. troglodytiformis è veramente comune, e se lo cerchi lo trovi sicuramente. Gli altri sono più difficili da trovare, ed il retino da falcio è quasi indispensabile.
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marco villa
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Inviato: 01/03/2016, 18:42 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Immaginavo. Chissà che sfalciando non mi capiti anche un Aphanisticus pigmaeus (segnalato della zona)! 
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Julodis
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Inviato: 01/03/2016, 18:46 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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marco villa ha scritto: Immaginavo. Chissà che sfalciando non mi capiti anche un Aphanisticus pigmaeus (segnalato della zona)!  Io ne ho presi solo due un paio di anni fa, nei detriti galleggianti nel prato di fronte a casa. Falciando, in circa 48 anni, non sono mai riuscito a trovarne uno. Chiedi a Loris Colacurcio come si fa a pigliarli.
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marco villa
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Inviato: 01/03/2016, 18:55 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Ho letto qualche discussione sul forum, comprese quelle di Loris. Anche qui ci sono ambienti prativi che paiono idonei. Alcuni sono sfalciati periodicamente mentre altri sono solo brucati da nutrie e uccelli. Le larve si sviluppano nelle piante erbacee?
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marco villa
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Inviato: 04/03/2016, 22:09 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Nel pomeriggio sono stato nella stazione denominata "Canale dei Mulini", adiacente al corso del fiume Reno. Ho perlustrato una porzione che avrei voluto visitare a gennaio con Daniele, ma il tempo non è stato clemente ed abbiamo fatto in tempo a guardare solo una parte. Oggi invece era soleggiato, tanto che passeggiando davo un'occhiata per vedere se trovavo qualche Dorcadion. Questi non si sono fatti vedere, immagino per la nevicata di ieri. In compenso, scortecciando salici e pioppo, c'era diversa robetta probabilmente giunta da altre parti del corso del Reno e poi approdate grazie a tronchi galleggianti e altra che invece ha abiti igrofili e xilofagi-xilodetriticoli. Ecco come si presentava l'argine del Reno. Tra qualche mese sarà possibile ammirare numerose specie floricole ed altre vaganti al suolo. I tronchi ed i rami morti di salice che ho esaminato. Sotto le cortecce erano presenti anche alcune ninfe di Eumodicogryllus bordigalensis bordigalensis. Persino due lucertole infreddolite. Numerose le larve di Cetoniino. Queste in foto sono presumibilmente di Protaetia (Netocia) cuprea cuprea. Nel punto in cui il Canale dei Mulini entra nel Reno si va a formare una zona impaludata con diversi pioppi e salici ricchi di materiale marcescente. Purtroppo avevo a disposizione solo due ore e non ho avuto il tempo di perlustrare con attenzione anche questo biotopo ma posso dire in passato vi trovai alcune specie interessanti tra cui Osmoderma eremita nei cavi e Carabus cancellatus sotto le cortecce (di quest'ultimo ho trovato solo le due elitre purtroppo  ). Insieme a loro ci saranno diversi carabidi, tra cui spero di trovare Chlaeniellus tristis o altre entità legate ai luoghi umidi. A domani con le foto delle specie raccolte 
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marco villa
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Inviato: 05/03/2016, 16:05 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Come promesso, ecco le foto delle specie raccolte sotto le cortecce di un salice bianco ed un pioppo (credo P. nigra o forse un ibrido). Iniziamo con gli Eterotteri. Questi Aradus erano molto comuni, ma non conosco la specie (solito conspicuus?). Miscellanea con altri Eterotteri. Un Lygaeidae ignoto, due presunti Beotus, due simil- Raglius, una Arma custos, un altro piccolo Lygaeidae e un Reduviidae affine alle Prostemma. Altra robetta che raccolgo per gli interessati. Un bel Dipluro che mi pare appartenga al genere Japyx e tre Calchidoidei. Le onnipresenti Phosphuga atrata atrata. Qualche piccolo stafilinide: Astenus lyonessus e Drusilla canaliculata. Qualche Stafilinide di taglia maggiore: due Astrapaeus ulmi, un bel Bolitobius cingulatus (che ancora mi mancava), un Paederus (Paederus) gr. balcanicus e un Paederus (Paederomorphus) gr. littoralis. I miei primi tre Pselafidi, due giallini che non conosco e un bel Tenebroides fuscus/mauritanicus. Altre famiglie: Scaphidema metallicum (specie comune ma che non mi sembra di aver mai raccolto), un curculionide verde lucente e un Larinus. Passiamo ai Carabidi, molti dei quali, sebbene siano comuni, non li avevo mai raccolti. Due Harpalus dimidiatus, un Harpalus distinguendus e due Pterostichini che non ho ancora provato ad identificare. I comuni Parophonus mendax più un piccoletto che mi sembra sempre un Parophonus ma più piccolo e tutto scuro. Microlestes corticalis ed un'altra specie leggermente più grande e che non conosco. Due che mi sembrano Ocys harpaloides ed altre due specie sulle quali non mi sono ancora cimentato Non c'è certo una varietà pari a quella che incontra Daniele sul Po, ma sono soddisfatto per la presenza di alcune specie a me nuove. Ciao 
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