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Prati e boschi del Monte Fumaiolo http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpbb3/viewtopic.php?f=413&t=90202 |
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Autore: | marco villa [ 20/05/2020, 21:40 ] |
Oggetto del messaggio: | Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Il Monte Fumaiolo (1407 metri) è un massiccio montuoso posto tra Romagna e Toscana, noto soprattutto poiché sul suo versante toscano nasce il fiume Tevere. Nel corso degli anni l'ho visitato molteplici volte ed in varie sue stazioni, rimanendo sempre colpito dalla varietà di ambienti e di faune di questo rilievo, tanto che, non appena ho avuto la possibilità di visitarlo, ne ho fatto la mia prima tappa entomologica post-quarantena. Ma prima di cominciare con il resoconto della mia uscita, vi lascio qualche considerazione biogeografica. Il Monte Fumaiolo, per via della sua collocazione geografica e la sua altitudinae, rappresenta un importante luogo di incontro tra tre differenti tipi di popolamenti animali e vegetali: uno caratteristico dell'Appennino settentrionale, uno che si insinua dalla adiacente Toscana e uno che risale dal vicino Appennino umbro-marchigiano. Questo diviene evidente guardando ai carabidi del genere Percus, che localmente sono presenti con le specie passerinii, paykullii e dejeanii, ognuna gravitante in una delle tre zone sopraelencate. Alcune peculiarità geologiche, quali la presenza di isolati promontori calcarei (rarissimi nel restante appennino tosco-romagnolo), rendono il Monte Fumaiolo piuttosto simile alle montagne che si incontrano più a sud, a partire dal Monte Carpegna fino alle Marche. La congiunzione di queste flore e faune, conviventi o relegate in uno specifico ambiente o piano altitudinale, è a mio parere uno degli aspetti più interessanti del suddetto massiccio. Ma veniamo al resoconto. Domenica 17 maggio parto in direzione della vetta del Monte Fumaiolo. Parcheggio poco prima di arrivare alle faggete e abetine che coronano la sommità del monte, in una località denominata "I Sassoni" per via della diffusa presenza di isolate formazioni calcare che talvolta vanno a formare robuste torri spianate in cima. Questa zona aspra e rocciosa rappresenta un'oasi relativamente calda e arida immersa in un contesto boschivo ombroso e ricco d'acqua. Mi inoltro per un sentiero in direzione sud, che inizialmente attraversa una zona boscosa per poi giungere ad estesi pascoli. In questa foto satellitare presa da Google Earth ho evidenziato il sentiero percorso. Il bosco circostante si presenta ricco di essenze arboree. Sul lato più scosceso prevalgono i faggi. Sull'altro, oltre ai faggi, sono presenti abeti, pini, ciliegi e aceri. E' presente una certa quantità di necromassa al suolo. Lungo il sentiero vi era una piccola radura dove, tramite il retino da sfalcio, ho potuto raccogliere la mia prima Phytoecia cylindrica, alcune Anthaxia (Melanthaxia) e altri coleotterini. Proseguendo si raggiunge un grandissimo prato adibito a pascolo (anche se in quella zona di bestiame non ne ho visto). Qui raccolgo una grandissima quantità di coleotteri di ogni sorta. Trovo un'altra Phytoecia cylindrica, una bella Musaria affinis, delle Agapanthia villosoviridescens e anche delle Agapanthia violacea, mai viste prima. I pascoli della zona presentano spesso alcune depressioni umide circondate di vegetazione palustre. In questi ambienti, mediante l'uso di trappole, ho raccolto Carabus italicus in quantità. Tra prato e bosco abbondano le orchidee. Orchis purpurea. Orchis mascula. Dactylorhiza sambucina. Ai confini tra il bosco e il pascolo si osserva una colata da argilla priva di vegetazione dove si vedono volare flotte di imenotteri di varie specie intenti a nidificare. In una zona di prato mesofilo, battendo la vegetazione, raccolgo anche Anaglyptus mysticus e Tetrops praeustus. Il mio principale obbiettivo erano le blattine ma evidentemente era troppo presto dal momento che ho trovato solo esemplari giovani. Su un giovane pero si erano assembrati questi Rhynchitidae. Alle 18.00 decido di tornare a casa. Lungo il sentiero del ritorno mi concedo qualche minuto per sollevare alcune pietre della faggeta e trovo qualche carabide e un bellissimo tisanuro depigmentato (che riesco a raccogliere senza romperlo ma che, chissà per quale motivo, a casa mi ritrovo senza cerci). Purtroppo è stata una giornata abbastanza nuvolosa. Sicuramente con più sole sarebbe saltata fuori più roba. Inoltre ho l'impressione che la stagione fosse piuttosto indietro. In ogni caso non posso lamentarmi del risultato. Come vedete ho raccolto praticamente di tutto. Mi ha colpito l'abbondanza di imenotteri sinfiti, con moltissimi esemplari di specie differenti (compreso uno xyleide). Spero di poterci tornare presto e magari di esplorare altre zone vicine. Credo sia un luogo molto promettente. Marco ![]() |
Autore: | Apoderus [ 20/05/2020, 22:38 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Bel resoconto Marco. marco villa ha scritto: Su un giovane pero si erano assembrati questi Rhynchitidae. mi piacerebbe vederli preparati ![]() ![]() |
Autore: | hypotyphlus [ 20/05/2020, 22:57 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
marco villa ha scritto: Credo sia un luogo molto promettente. Sicuramente. ![]() ![]() Bel resoconto. ![]() |
Autore: | marco villa [ 20/05/2020, 23:07 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Apoderus ha scritto: mi piacerebbe vederli preparati Aprirò una discussione dedicata ![]() ![]() |
Autore: | Clickie [ 21/05/2020, 1:20 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Ma nel legno morto ci sfrugugli ? Ah, ci può essere di tutto. Solo un suggerimento: durante le tue passeggiate, prova semplicemente a sollevare (con delicatezza) i rami di medio diametro caduti al suolo ed osservane la faccia che stava a contatto col terreno. Ci trovi spesso Zopheridae dei varie specie e Criptorhynchini altrettanto vari. Perfettamente immobili, vederli può essere uno sforzo, a volte. In prossimità di qualche grosso tronco di faggio crollato e marcescente, ho trovato così anche Lucanidae (Platycerus e Synodendron, almeno). Comunque, gran bel posto, le tue foto mi hanno aumentato la salivazione. Porc….. Ciao, A. |
Autore: | Clickie [ 21/05/2020, 1:23 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Dimenticavo: facci vedere "da presso" le Anthaxia- Melanthaxia. Hai visto mai, dato che c'è l'abete, che si tratti di A. helvetica apennina (a mio parere buona specie) ? Ariciao, A. |
Autore: | gabrif [ 21/05/2020, 11:42 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Cita: Questo diviene evidente guardando ai carabidi del genere Percus, che localmente sono presenti con le specie passerinii, paykullii e dejeanii, ognuna gravitante in una delle tre zone sopraelencate. Ciao, non tanto lontano da lì (Alpe della Luna) io ho trovato anche il quarto della serie, il P. andreinii. Nella tua immagine d'insieme, vedo anche Malachiidae e Dasytidae. Molto bene ![]() ![]() ![]() |
Autore: | marco villa [ 21/05/2020, 12:49 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Clickie ha scritto: Ma nel legno morto ci sfrugugli ? Ah, ci può essere di tutto. Solo un suggerimento: durante le tue passeggiate, prova semplicemente a sollevare (con delicatezza) i rami di medio diametro caduti al suolo ed osservane la faccia che stava a contatto col terreno. Ci trovi spesso Zopheridae dei varie specie e Criptorhynchini altrettanto vari. Perfettamente immobili, vederli può essere uno sforzo, a volte. In prossimità di qualche grosso tronco di faggio crollato e marcescente, ho trovato così anche Lucanidae (Platycerus e Synodendron, almeno). Comunque, gran bel posto, le tue foto mi hanno aumentato la salivazione. Porc….. Ciao, A. Purtroppo non ci ho guardato molto. Ho provato a scortecciare dei ciliegi ma erano abbastanza secchi. Dovrei passarci un pomeriggio intero nel bosco. Per ora sotto corteccia di abete ho trovato i due Rhagium, moltissime Stictoleptura rubra e un bel Serropalpus barbatus. La prossima volta che ci torno solleverò la legna come dici tu ![]() Anche le trappole aeree, soprattutto nel bosco di aceri, darebbero ottimi risultati a mio parere. Tra un paio di settimane mi organizzo. Clickie ha scritto: Dimenticavo: facci vedere "da presso" le Anthaxia- Melanthaxia. Hai visto mai, dato che c'è l'abete, che si tratti di A. helvetica apennina (a mio parere buona specie) ? Ariciao, A. Sicuramente c'è, visto che è nota di altre località a pochi chilometri dal Monte Fumaiolo. Altre Melanthaxia note della zona sono: godeti, istriana e quadripunctata. Anche la nigritula è segnalata di quelle parti. Oltre ad abete bianco (e forse qualche rosso) ci sono anche pini e ginepri. Farò un post dedicato ai miei esemplari chiedendo l'identificazione ![]() gabrif ha scritto: Cita: Questo diviene evidente guardando ai carabidi del genere Percus, che localmente sono presenti con le specie passerinii, paykullii e dejeanii, ognuna gravitante in una delle tre zone sopraelencate. Ciao, non tanto lontano da lì (Alpe della Luna) io ho trovato anche il quarto della serie, il P. andreinii. Nella tua immagine d'insieme, vedo anche Malachiidae e Dasytidae. Molto bene ![]() ![]() ![]() Sì, l'andreinii è presente un po' più a sud, non lontano del Monte Fumaiolo, anche se non l'ho mai trovato. I Malachiidae e i Dasytidae li ho presi proprio pensando a te ![]() Marco ![]() |
Autore: | Orotrechus [ 21/05/2020, 13:00 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Ciao, in faggeta non hai mai trapplato in profondità? Mario |
Autore: | marco villa [ 22/05/2020, 11:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Prati e boschi del Monte Fumaiolo |
Orotrechus ha scritto: Ciao, in faggeta non hai mai trapplato in profondità? Mario No, anche se mi sarebbe piaciuto provare. Per la zona è noto Duvalius jolandae. ![]() |
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