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Apoderus
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Inviato: 03/09/2013, 13:26 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6162 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Ho l'impressione che questa discussione sarà particolarmente gradita a Raubmilbe. Dunque, sto facendo foto a varie specie di Ulomascus, cercando di prendere confidenza con la loro anatomia. Stamattina ho scollato l'ennesimo esemplare (una femmina) e l'ho girata per fotografare il lato ventrale. Il "clandestino" ha resistito, abbarbicato lì, alla cattura del curculionide, ha condiviso il suo destino nel sughero con etere, è passato inosservato alla preparazione, è rimasto un anno e mezzo nella scatola insieme con il suo ospite. Non so se si può dire qualche cosa sulla sua identità dalle foto inadeguate (non sono attrezzato per queste dimensioni), ma è ovvio che se la bestia interessa qualcuno (Massimo prima di tutti) sono disponibile a consegnargliela. Sarebbe anche bello che, essendo totalmente sconosciuta la biologia degli Ulomascus, si potesse arguire qualcosa in proposito dall'identità del clandestino. 
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Silvano
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Apoderus
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Inviato: 03/09/2013, 14:13 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6162 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Dimenticavo: dimensioni del curculionide circa 5 mm. 
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Silvano
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Raubmilbe
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Inviato: 04/09/2013, 11:47 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Apoderus ha scritto: Ho l'impressione che questa discussione sarà particolarmente gradita a Raubmilbe. Ciao Silvano! Davvero moooolto interessante! E’ sicuramente la deutoninfa di una qualche specie appartenente all’ordine Mesostigmata  , dato che è presente un pedicello anale tramite il quale essa è ancorata al suo ospite. Ora questo tipo di struttura ricorre solo nei gruppi Sejoidea, Microgynioidea (attualmente considerate superfamiglie) e Uropodina (infraordine). L’ultimo gruppo lo escluderei, perché non mi sembra un habitus da Uropodina. Opterei, ma è solo una debole ipotesi, per qualcosa di vicino a Microgyniodea (la forma delle setole alla loro estremità è molto caratteristica) o qualcosa di molto vicino. Le specie di questo gruppo (davvero pochissime quelle descritte) sono state trovate all’interno di tronchi marcescenti o nelle gallerie di scolitidi. Quindi se ne potrebbe dedurre che anche gli Ulomascus vivano in questi microhabitat. E’ altamente probabile che si tratta di qualche nuovo taxon (specie e probabilmente anche genere). Se ne nessuno si è ancora fatto avanti, sono molto interessato ad esaminare quel “clandestino”, anche solo per curiosità  . Per staccarlo devi cercare di raschiare alla base del pedicello anale, laddove esso è attaccato all’ Ulomascus, senza toccare il corpo dell’acaro, altrimenti potresti danneggiare le setole. Per conservarlo va bene l’alcool 70%. Naturalmente sarebbe importante procurarsene altri esemplari, anche se non sembrano così frequenti su i tuoi Ulomascus. La presenza del pedicello infatti permette loro di rimanere attaccati anche dopo l’uccisione in etere. A meno che non hai incollato tutto su cartellino come nel caso di questo esemplare….. 
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)
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Apoderus
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Inviato: 04/09/2013, 12:19 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6162 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Grazie Massimo: ottime notizie per entrambi, mi pare Mancando in letteratura qualunque informazione sulla biologia di questi curculionidi, quello che mi dici è già molto interessante (ed orienterà le mie ricerche nella prossima spedizione in Gabon). Ovviamente ne cercherò ancora: ho scollato solo un quarto degli esemplari di Ulomascus che ho in collezione, quindi si può sperare di recuperarne degli altri. Per quanto riguarda questo, ha avuto il buon senso di attaccarsi ad un esemplare della specie più rappresentata, perciò non farò pericolosi tentativi di scollarlo, ma te lo farò avere con l'ospite, ad Entomodena se ci sarai, altrimenti in altro modo. A presto 
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Silvano
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Raubmilbe
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Inviato: 04/09/2013, 13:47 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Apoderus ha scritto: Mancando in letteratura qualunque informazione sulla biologia di questi curculionidi, quello che mi dici è già molto interessante (ed orienterà le mie ricerche nella prossima spedizione in Gabon). Non l'ho precisato, ma per quanto riguarda le gallerie degli scolitidi come possibile microhabitat, mi riferivo solo agli acari. In questo caso sono gli Ulomascus che potrebbero occupare nicchie ecologiche simili a quelle occupate dagli scolitidi o essere l'equivalente ecologico di gruppi più vicini come ad esempio i curculionidi dei generi Brachytemnus e Rhyncolus. Sempre se la mia ipotesi è valida. Gli stadi non foretici di questi acari potrebbero vivere nei microhabitat creati dagli Ulomascus nel legno morto. 
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
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Raubmilbe
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Inviato: 25/09/2013, 1:34 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Ho esaminato il clandestino. Grazie ancora a Silvano che mi ha dato questa opportunità. E' stupendo. Mai visto niente del genere......  . Ovviamente non posso pubblicare alcuna foto.... Appartiene alla famiglia Sejidae, che avevo inizialmente escluso perchè la maggior parte dei suoi rappresentanti ha un aspetto alquanto diverso. La specie che più le somiglia (si fa per dire....) è Sejus solaris Wisniewski & Hirschmann, 1991, descritta dalla Polonia....ma indovinate un po' dove l'hanno trovata? Sotto la corteccia di alberi di Entandrophragma cylindricum importati dal Congo! Si tratta di un'essenza arborea diffusa in gran parte dell'Africa centrale, Gabon compreso! Sotto corteccia hanno trovato le larve, le protoninfe e gli adulti, ovvero tutti gli stadi a vita libera. E le deutoninfe (lo stadio foretico)? Queste le hanno trovate sempre in Polonia......in un'antica collezione di coleotteri, e più precisamente su un cerambicide, Ceroplesis irregularis, probabilmente C. militaris irregularis (ma non ci sono altri dati). In base ad un lavoro del 2006, che riporta i risultati di un'analisi cladistica, S. solaris, insieme ad un'altra specie africana, veniva piazzato nel nuovo genere Africasejus (perchè queste due specie non fittavano con i vari gruppi generati dall'analisi, ma ho visto le descrizioni originali di entrambe e sono piuttosto diverse.....). Ora, io penso che Wisniewski e Hirschmann abbiano attribuito ad un'unica specie le deutoninfe e tutti gli altri stadi a vita libera soprattutto perchè condividono quell'aspetto un po' unico tra le varie specie del genere Sejus (s.l.), dato dalla presenza di lunghe setole marginali (da qui il nome solaris e il motivo per cui non avevo pensato ai Sejidi!). Ma secondo me non avevano fatto il conto con la probabilità che in giro.....potevano esserci altre specie con aspetto simile. Non so se mi sono spiegato bene, ma è altamente probabile che si tratta di due o forse tre specie diverse, e quindi potrebbero esserci ancora novità....anche sul genere.... Propongo di rinominare la discussione così: Africasejus ? sp. (Mesostigmata Sejidae) (deutoninfa) Per Silvano e chi vorrà aiutarlo(ci)  : quando tornate in Gabon date un'occhiata prima di tutto sotto le corteccie di Sapelli (morti o vivi, chi lo sa?) o ancora meglio, vagliate queste ultime e il materiale sottostante. In ogni caso gli Ulomascus e l'acarofauna associata io andrei a cercarla in questi microhabitat  . 
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
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Apoderus
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Inviato: 25/09/2013, 10:19 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6162 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Ottime e promettenti notizie Nei prossimi giorni continuerò la ricerca di esemplari eventualmente presenti su altri Ulomascus. Raubmilbe ha scritto: Per Silvano e chi vorrà aiutarlo(ci) : quando tornate in Gabon date un'occhiata prima di tutto sotto le corteccie di Sapelli (morti o vivi, chi lo sa?) o ancora meglio, vagliate queste ultime e il materiale sottostante. Sicuramente mi darò da fare con le cortecce molto più che nella spedizione precedente (ma confesso la mia ignoranza: cosa caspita sono i "Sapelli"?). Comunicazione di servizio: chi può dovrebbe invertire l'ordine delle immagini, in modo che nelle miniature compaia il clandestino e non il curculionide. Grazie. 
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Silvano
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FORBIX
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Inviato: 25/09/2013, 10:30 |
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Iscritto il: 17/02/2009, 0:05 Messaggi: 8521 Località: Isola d'Elba - Arcipelago Toscano
Nome: Leonardo Forbicioni
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Apoderus ha scritto: Comunicazione di servizio: chi può dovrebbe invertire l'ordine delle immagini, in modo che nelle miniature compaia il clandestino e non il curculionide. Grazie. Prova a controllare!  ...ora dovrebbe essere tutto ok! P.S. - Ti faccio sapere per il Brachycerus  !
_________________ "Stay hungry, stay foolish". Steve Jobs, 2005 ___________________ jjuniper8(at)gmail.com Twitter: @weevil_forbixcell. 339/5275910 ___________________
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Apoderus
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Inviato: 25/09/2013, 11:01 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6162 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Raubmilbe
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Inviato: 25/09/2013, 11:35 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Apoderus ha scritto: Sicuramente mi darò da fare con le cortecce molto più che nella spedizione precedente (ma confesso la mia ignoranza: cosa caspita sono i "Sapelli"?). Scusa Silvano, "Sapelli" è il nome comune di Entandrophragma cylindricum: http://database.prota.org/PROTAhtml/Ent ... cum_En.htmMi è venuta in mente una cosa.....quasi quasi vado a farmi un giro nel magazzino di questa azienda, a qualche chilometro da casa mia http://www.seralvo.com/prodotti.php?l=i ... ylindricum 
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
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Apoderus
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Inviato: 25/09/2013, 12:01 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6162 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Grazie per le informazioni, Massimo. Sarà un caso, ma l'areale di Entandrophragma cylindricum, come appare nel sito che hai linkato, coincide in modo assolutamente preciso con la distribuzione nota del genere Ulomascus. 
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Silvano
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Apoderus
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Inviato: 27/09/2017, 10:25 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6162 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Sabato scorso a Modena ho consegnato a Massimo altri esemplari di Ulomascus con Acari simili a quello da cui è partita questa discussione. Mi ha già scritto che ci sono prospettive interessanti. Chissà che ne arrivino altri dalla prossima spedizione di novembre! 
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Silvano
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Apoderus
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Inviato: 23/01/2022, 16:14 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6162 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Ciao Massimo. Novità su questo Africasejus? 
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Silvano
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