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Messaggio |
elleelle
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Inviato: 27/03/2011, 22:18 |
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4931
Nome: luigi lenzini
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Questi sono diversi da quelli fotografati la volta precedente, ed erano praticamente immobili. Diversa specie o diversa fase di vita?  luigi
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Raubmilbe
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Inviato: 27/03/2011, 22:39 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Si Luigi questi sono decisamente diversi da Lobogynioides andreinii, mai visti e dalla foto non riesco a capire di cosa si tratta! Se sono deutoninfe, per quello che se ne sa, non possono essere Diploginiidi, perchè questo stadio non vive sull'ospite. Ma mi sembra qualcosa di completamente diverso, forse molto interessante. Spero che tu li hai raccolti....Vero?
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)
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elleelle
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Inviato: 27/03/2011, 23:09 |
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4931
Nome: luigi lenzini
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Ne ho raccolto casualmente uno o due insieme all'ospite. Ammesso che non si sia perso ....... Che dovrei fare?  luigi
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Raubmilbe
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Inviato: 27/03/2011, 23:21 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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_________________ Massimo Plumari ________________________________________
Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)
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Velvet Ant
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Inviato: 27/03/2011, 23:49 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Probabilmente dico un'eresia, non essendo questo affatto, per me, un terreno conosciuto. Potrebbero essere Argasidae (Ixodida)? La loro forma mi ricorda enormemente quella di un Argas persicus da me raccolto alla Foce del Belice, anche se le dimensioni erano, in quel caso, assai maggiori.
_________________ Marcello Romano
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Raubmilbe
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Inviato: 28/03/2011, 0:18 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Assolutamente no Marcello, tutte le zecche (Ixodida) sono, in tutti gli stadi, parassiti ematofagi obbligati di vertebrati terrestri.
Questi Acari ti ricordano un argaside probabilmente per la forma appiattita, ma credimi non ci azzeccano niente con le zecche. Quello che può essere vero è che una foto di questo tipo può far passare una specie per tutt'altra ed è per questo che gli Acari andrebbero identificati in altro modo. Per lo stesso motivo può trattarsi di qualcosa di comune che io così non riconosco, anche se su l'Hololepta non ho mai visto niente di simile. Nonostante raccolgo Acari da diversi anni tutte le volte che faccio un campionamento ho sempre delle sorprese, per questo motivo sarebbe meglio che elleelle ne andasse a cercare ancora....
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)
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Pactolinus
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Inviato: 28/03/2011, 1:39 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Raubmilbe ha scritto: ...per questo motivo sarebbe meglio che elleelle ne andasse a cercare ancora.... Giusto! Così trova anche qualche altra Hololepta...!!! 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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elleelle
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Inviato: 28/03/2011, 10:01 |
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4931
Nome: luigi lenzini
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Colpo di scena! Ricontrollando l' Hololepta e anche l'altro isteridino piatto (non ricordavo di aver preso anche lui) ho trovato gli acari "tradizionali", quasi quella specie di scudo che copriva in buona parte le zampe fosse una sovrastruttura protettiva che hanno perso una volta messi nel barattolino. Magari, sto dicendo una sciocchezza, ma gli acari sono capaci di tutto .....  luigi
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Raubmilbe
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Inviato: 28/03/2011, 12:24 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Premetto che ho come l’impressione che non riusciremo a capire a quale specie realmente appartenevano gli Acari di cui si parla in questa discussione  . Da quello che ho capito l’ Hololepta non è stata messa in etere e gli Acari riscoperti in un secondo momento sembrano essere i soliti Lobogynioides andreinii  . Quello che può essere successo, ma è solo un’ipotesi, è che si trattava delle deutoninfe di questa specie che hanno compiuto l’ultima muta perdendo l’ultima esuvia ninfale  . Io ho avuto la fortuna di trovare alcune deutoninfe di L. andreinii proprio in questo momento e si vede bene come l’ultima esuvia ninfale è proprio una specie di involucro che contiene l’adulto in tutto il suo splendore. Tuttavia, alcune cose mi lasciano però perplesso: -le deutoninfe in questo momento particolare dello sviluppo e in quelli precedenti non hanno l’aspetto degli Acari fotografati da Luigi, soprattutto per quella forma nettamente triangolare. Ripeto però che degli esemplari preparati per lo studio possono apparire molto diversi da quelli fotografati in natura; -mi sarei aspettato che l’ultima muta fosse compiuta non sull’ospite, in quanto su quest’ultimo potrebbe essere più difficile da portare a termine e in qualche modo rischioosa. Comunque la mia ipotesi potrebbe essere confermata con la raccolta di altri esemplari prelevati subito dall’ospite e messi subito in alcool 70°. Se così non fosse potremmo esserci persi un aspetto molto interessante della biologia di Lobogynioides andreinii  .
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)
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