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Carlo Monari
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Inviato: 21/03/2012, 13:20 |
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Iscritto il: 10/08/2010, 14:39 Messaggi: 3170 Località: Milano
Nome: Carlo Monari
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Con un subscutello così direi che può essere solo un Tachinidae. E qui io casco male, ci vorrebbe qualche specialista. In giro ce n'è, ma non frequentano il forum. Sarebbe bene secondo me aprire una discussione in Diptera.info.
_________________ Ciao
Carlo
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andreah
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Inviato: 22/03/2012, 11:05 |
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Iscritto il: 10/06/2011, 10:05 Messaggi: 830 Località: Monterotondo (RM)
Nome: andrea hallgass
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Carlo Monari ha scritto: Con un subscutello così direi che può essere solo un Tachinidae. E qui io casco male, ci vorrebbe qualche specialista. In giro ce n'è, ma non frequentano il forum. Sarebbe bene secondo me aprire una discussione in Diptera.info. Ciao Carlo .... ho trovato in rete queste tavole dicotomiche per le famiglie dei Calyptrate. Seguendole uscirei per Sarcophagidae sulla base della piumosità dell'arista prima di arrivare al punto del subscutello; carattere importante solo nel caso di Sarcophagidae ad arista liscia .... ho interpretato correttamente? 
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skapc66
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Inviato: 22/03/2012, 12:13 |
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Iscritto il: 09/11/2011, 14:02 Messaggi: 1470 Località: Barrafranca (EN) - Belpasso (CT)
Nome: Salvatore Capici
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Interrompo la discussione seria ... Per fare i miei complimenti per le foto. Immagino siano state fatte con soffietto, slitta micrometrica + focus stacking. Se questi sono i potenziali risultati, corro a rompere il salvadanaio di mio figlio  e mi attrezzo ! scusate di nuovo ma non ce la facevo, le foto sono proprio eccezionali
_________________ Salvatore Capici
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Pietro Niolu
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Inviato: 22/03/2012, 18:18 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:05 Messaggi: 2588 Località: Alghero
Nome: Pietro Niolu
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A mio avviso, per l'aspetto generale, si tratta di una Sarcophaga sp. Per giudicare sulla presenza o meno del postscutello da Tachinidae è necessaria una prospettiva laterale. Per me è senz'altro un Sarcophagidae --> 4 setole notopleurali con sequenza dall'avanti all'indietro corta lunga corta lunga. Non capisco se si tratta di una femmina o di un maschio, l'ultimo segmento addominale di colore rossatro potrebbe essere diagnostico (S. africa?). Ammesso che sia un maschio (i tarsi mu sembrano troppo piccoli) e riesci a preparare e fotografare con altrettanto dettaglio i genitali è doveroso che tu la posti su Diptera.it.
_________________ Ciao Pietro
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andreah
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Inviato: 22/03/2012, 19:40 |
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Iscritto il: 10/06/2011, 10:05 Messaggi: 830 Località: Monterotondo (RM)
Nome: andrea hallgass
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Pietro Niolu ha scritto: ... Ammesso che sia un maschio (i tarsi mu sembrano troppo piccoli) e riesci a preparare e fotografare con altrettanto dettaglio i genitali è doveroso che tu la posti su Diptera.it. Grazie della conferma Pietro .... per le foto non ci sarebbero problemi ma per i genitali non saprei da che parte cominciare 
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Carlo Monari
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Inviato: 22/03/2012, 20:33 |
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Iscritto il: 10/08/2010, 14:39 Messaggi: 3170 Località: Milano
Nome: Carlo Monari
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Come ho già dichiarato non sono specialista di alcunchè e tanto meno di Caliptarati, sui quali continuo a scornarmi senza particolari successi; certamente il parere di Pietro è molto più autorevole del mio. Tuttavia per quanto riguarda l'arista è pieno di Tachinidi con l'arista piumosa e l'Oosterbroek nel suo 'The European Families of the Diptera' non considera la piumosità dell'arista per discriminare i Caliptrati. Detto questo non sono in grado di contestare le affermazioni di Pietro; so troppo poco di tutto questo gruppo. Però quel subscutello mi sembra un po' troppo grosso per scartare senz'altro i Tachinidi.
_________________ Ciao
Carlo
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Carlo Monari
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Inviato: 23/03/2012, 8:47 |
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Iscritto il: 10/08/2010, 14:39 Messaggi: 3170 Località: Milano
Nome: Carlo Monari
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Ho cercato di fare altre verifiche e la conclusione è che come studente di Caliptrati non sono ancora pronto per l'esame, devo studiare di più. Intanto mi sono sbagliato sul subscutello; ho 'letto' male la foto. Pietro ha ragione, per rilevare quel carattere occorre una vista di profilo. Ho poi trovato i riferimenti alle setole notopleurali ad ulteriore conferma della sua diagnosi. Quanto al carattere dell'arista piumosa evdentemente una chiave può essere costruita dando precedenza ad un carattere piuttosto che ad un altro, ci saranno poi altri rientri se occorre tornare su una strada abbandonata ad un livello superiore. In ogni caso grazie Andrea per la chiave illustrata che hai segnalato, mi sembra molto interessante.
_________________ Ciao
Carlo
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mauriziomei
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Inviato: 30/03/2012, 14:24 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:10 Messaggi: 570
Nome: Maurizio Mei
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Per identificare le Sarcophaga (e i sarcophagidae in generale) l'esame dei genitali, maschili e femminili, è obbligatorio... senza, l'identificazione è impossibile. Quando la mosca è "fresca" è facile estendere i terminali maschili (con uno spillo ad es.), senza staccarli dal corpo, per farli poi seccare nella posizione estesa (magari tenendoli a posto con l'aiuto di un altro spillo). Se la mosca è già secca, bisogna invece riammorbidirla in camera umida (un barattolino con dentro un po' di scottex carta bagnata) e poi fare l'estrazione; in questo caso i risultati sono di solito buoni per lo studio ma meno per la bella foto, perché durante la manipolazione l'esemplare reidratato un po' si danneggia sempre, può scurirsi la colorazione, saltano delle setole ecc. Chi studia Sarcophaga fa l'estrazione di routine durante la preparazione degli esemplari. La preparazione dei terminali femminili è più complicata e prevede una vera dissezione e la preparazione su un vetrino... Note tecniche per rispondere a una perplessità di Andrea... Ciao maurizio
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andreah
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Inviato: 30/03/2012, 14:51 |
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Iscritto il: 10/06/2011, 10:05 Messaggi: 830 Località: Monterotondo (RM)
Nome: andrea hallgass
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mauriziomei ha scritto: Per identificare le Sarcophaga (e i sarcophagidae in generale) l'esame dei genitali, maschili e femminili, è obbligatorio... senza, l'identificazione è impossibile. Quando la mosca è "fresca" è facile estendere i terminali maschili (con uno spillo ad es.), senza staccarli dal corpo, per farli poi seccare nella posizione estesa (magari tenendoli a posto con l'aiuto di un altro spillo). Se la mosca è già secca, bisogna invece riammorbidirla in camera umida (un barattolino con dentro un po' di scottex carta bagnata) e poi fare l'estrazione; in questo caso i risultati sono di solito buoni per lo studio ma meno per la bella foto, perché durante la manipolazione l'esemplare reidratato un po' si danneggia sempre, può scurirsi la colorazione, saltano delle setole ecc. Chi studia Sarcophaga fa l'estrazione di routine durante la preparazione degli esemplari. La preparazione dei terminali femminili è più complicata e prevede una vera dissezione e la preparazione su un vetrino... Note tecniche per rispondere a una perplessità di Andrea... Ciao maurizio ciao Maurizio .... grazie delle informazioni .... ci rifletto un pò 
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