Forum Entomologi Italiani

Salve a tutti,

questo è stato il mio tentativo di raffigurare un Percus passerinii a puntini. Come al solito se avete suggerimenti su come migliorare la tecnica o se notate dei difetti di proporzioni non esitate a scriverli!

China, a3 (circa).

Io non me ne intendo di disegno e non posso darti consigli

Ma questa tavola da trovo davvero pregevole

Complimenti Giovanni

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Andrea

Ciao Giovanni, vedo con piacere che gli studi sul disegno e sull'illustrazione scientifica proseguono .
Il risultato è molto bello, pare una tavola di qualche volume antico di entomologia. Notevole è l'attenzione ai particolari, la precisione nei contorni e il rispetto dei caratteri principali della famiglia del coleottero.


Dal canto mio, visto che sottoponi l'opera al nostro giudizio, qualche consiglio (se voi) te lo posso dare ben volentieri, anche se devo dire, non so se tu ne abbia effettivamente bisogno, dati i risultati.
Ci sono degli aspetti nel disegno che potrebbero essere migliorati. D'altronde se qui si parla di tecniche di macrofotografia, perché non discutere anche di tecniche di disegno naturalistico?

Alcuni di questi aspetti (se non gli unici) riguardano le luci e le ombre.
Ecco io cosa avrei "aggiunto", tanto per rifarmi all'elemento originale della raffigurazione (Dimmi però se l'effetto originale era voluto, se no mi astengo dall'esprimere ulteriori considerazioni ):

Ciao Alessio,

ti ringrazio moltissimo per la prova che hai realizzato sull'immagine che ho postato e devo dire che con il gioco di luci ed ombre che hai creato i riflessi risultano molto più verosimili. Tendo sempre a riempire un pò troppo le zone illuminate e me ne sono accorto proprio grazie ad il tuo intervento.

Ringrazio anche Andrea per i complimenti ma ancora prima di diventare un disegnatore decente devo fare moltissima pratica!

Gio

In pratica, paragonando i disegni (di cui purtroppo non capisco nulla) alle foto, è come se la prima fosse una foto fatta con luce estremamente diffusa, l'altra con luce più direzionale. Come in fotografia, c'è da trovare il giusto compromesso. Solo che i disegni richiedono molta più pazienza!

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Eccomi, scusate il ritardo, non sono stato a casa in questi ultimi giorni.

Esattamente come ha intuito Maurizio, la differenza principale tra i due disegni sta nell'illuminazione del soggetto. Ho voluto di proposito aumentare il contrasto, ritoccando le luci e le ombre, per dargli un aspetto più lucido. La prima cosa che ho notato nel Percus passerinii, infatti, è stata la differenza in lucentezza delle elitre rispetto al resto del corpo. Magari non sarà il carattere fondamentale e distintivo della specie (premettendo che non ci capisco nulla di carabidi ), ma è comunque un elemento da tenere in considerazione, visto che balza subito all'occhio.
Per metterlo in risalto bisogna agire necessariamente sul chiaroscuro, che risulterà diverso tra le due zone.
L'effetto lucido (o anche bagnato, se vogliamo, tanto sono simili) è dato principalmente dal livello di intensità del "bianco" e del "nero", oltre che da altri fattori.
Questi due componenti vanno ad intensificarsi naturalmente nelle zone di contatto (per effetto del contrasto), ma nei materiali lucidi raggiungono una concentrazione maggiore che in quelli opachi (appunto perché riflettono di più).
Ad esempio i punti luminosi saranno molto più marcati sul pronoto, dove raggiungono quasi il bianco assoluto, che sulle elitre, dove appaiono di un grigio chiaro. Allo stesso modo le ombre, quasi vicine al nero sul pronoto, di colore grigio scuro sulle elitre.

In secondo luogo dobbiamo considerare tutti quei piccoli espedienti che adottiamo per aumentare l'effetto volumetrico, sempre giocando con i due toni.
L'aggiunta del riverbero, ad esempio, è uno di questi, ed è fondamentale per aumentare la tridimensionalità del disegno (in fotografica, come si sa, si tende ad esaltarlo aggiungendo ad esempio pannelli bianchi riflettenti).
Un altro, se lo sfondo è molto chiaro, come in questo caso, è marcare la zona di confine tra il bianco del foglio e le parti luminose, o in ombra, aggiungendo una leggerissima sfumatura scura verso l'interno (preferibilmente solo dove serve). Viceversa se lo sfondo è scuro.