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Anthaxia (Anthaxia) oberthuri Schaefer, 1938 Dettagli della specie

26.V.2014 - ITALIA - Lazio - RM, Carpineto Romano, Semprevisa, 1100 m


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MessaggioInviato: 27/05/2014, 15:20 
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Nome: Alessandro Pinna
Hmm, mi fai venire un'idea. Potrei sistemare le trappole gialle al mattino appena arrivo in auto al punto di partenza della mia escursione, poi cammino in salita per un paio d'ore ed al rientro le recupero. In questo modo ottimizzo i tempi, non devo tornare sul posto e, seppur per poche ore (circa 3/4), lascio comunque le trappole un tempo sufficiente per poter attrarre qualche cosa.
La prossima volta ci provo e poi ti faccio sapere se becco qualcosa di interessante!

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AleP


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Nome: Maurizio Bollino
AleP ha scritto:
Hmm, mi fai venire un'idea. Potrei sistemare le trappole gialle al mattino appena arrivo in auto al punto di partenza della mia escursione, poi cammino in salita per un paio d'ore ed al rientro le recupero.


Puoi anche fare di meglio: le sistemi lungo il percorso, una ogni 100 metri, così campionerai lungo un transetto dal punto di partenza al punto di arrivo, o quasi. Rientrando le ritiri.

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Maurizio Bollino


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Nome: Maurizio Gigli
AleP ha scritto:
Hmm, mi fai venire un'idea. Potrei sistemare le trappole gialle al mattino appena arrivo in auto al punto di partenza della mia escursione, poi cammino in salita per un paio d'ore ed al rientro le recupero.

E' il modo in cui normalmente le uso io, ed anche molti altri. Lo facevo anche quando viaggiavo. Arrivavo in un posto, piazzavo le trappole, poi mi mettevo a cercare e le ritiravo prima di ripartire. Se il posto e il momento sono giusti, basta poco tempo perchè funzionino.
Una volta, in una pineta turca, io e miei genitori ci siamo fermati per una mezz'ora per mangiare qualcosa per pranzo, e appena arrivati ho messo due o tre trappole gialle. Al momento di ripartire una era completamente nera di Melanthaxia, tra cui c'era anche qualche Buprestidae e qualche altro Coleottero.
Se è il momento buono, arrivano perfino mentre le stai mettendo, ancora prima di metterci l'acqua.

Quest'anno, visto che posso andare ad insetti, di fatto, una sola mattina a settimana, il lunedì, per prendere i floricoli che girano la mattina ogni tanto esco nel tardo pomeriggio, metto le trappole gialle, e torno a prenderle il giorno dopo, così lavorano per tutto l'orario buono. Il problema, oltre al fatto che possono scoprirle e toglierle, o essere calpestate dagli animali al pascolo, è che devo andare due volte nello stesso posto a distanza di un giorno, ma se non è lontano, si può fare. Si possono lasciare anche un paio di giorni. Di più non conviene, un po' perchè si seccano, un po' perchè aumentano le probabilità che vengano scoperte da uomini o animali (se usi ciotolette piuttosto profonde e non troppo larghe, come faccio io, altrimenti l'acqua evapora tutta in poche ore).

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 27/05/2014, 15:59 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Maurizio Bollino ha scritto:
Puoi anche fare di meglio: le sistemi lungo il percorso, una ogni 100 metri, così campionerai lungo un transetto dal punto di partenza al punto di arrivo, o quasi. Rientrando le ritiri.

Troppo distanti. Rischi di non ritrovarle. Io di solito, quando ne mettevo tante e rischiavo di perderne parecchie, seguivo un sentiero, il bordo di un bosco o altra formazione lineare, e poi le mettevo a distanze più o meno fisse, contando i passi. Che so, una ogni 20 passi, o anche più, o meno, secondo gli ambienti. Così per riprenderle dovevo semplicemente partire dalla prima (o dall'ultima) e contare lo stesso numero di passi. Arrivato a quel punto, sapevo che doveva essercene una lì vicino, e avanti così. Se una spariva, proseguivo con un'altra serie di passi per arrivare alla successiva.

Ovviamente, così bisogna cercare di metterle tutte su una linea, più o meno retta se si è in un ambiente uniforme, senza punti di riferimento particolari, o anche una linea spezzata se si segue qualcosa come un sentiero, una linea tagliafuoco, che in genere è comunque dritta (sono ottimi percorsi per gli insetti volatori, e quindi ottimi posti per mettere le trappole), una scarpata, il margine di un bosco, ecc.

Tieni conto che trappole messe nella stessa zona possono rendere in modo totalmente diverso, a seconda se sono lungo un corridoio di volo oppure no. Possono esserci differenze di varie decine di volte più o meno insetti. E devono essere al sole, almeno nelle ore buone, altrimenti prendi solo mosche.

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MessaggioInviato: 27/05/2014, 17:04 
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Julodis ha scritto:
Maurizio Bollino ha scritto:
Puoi anche fare di meglio: le sistemi lungo il percorso, una ogni 100 metri, così campionerai lungo un transetto dal punto di partenza al punto di arrivo, o quasi. Rientrando le ritiri.

Troppo distanti. Rischi di non ritrovarle. Io di solito, quando ne mettevo tante e rischiavo di perderne parecchie, seguivo un sentiero, il bordo di un bosco o altra formazione lineare, e poi le mettevo a distanze più o meno fisse, contando i passi. Che so, una ogni 20 passi, o anche più, o meno, secondo gli ambienti.


Il problema è che ha parlato di una salita di due ore! In due ore quanti "20 passi" farà? Gli servirebbe un bidone da 200 litri e 1000 piattini......

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MessaggioInviato: 27/05/2014, 18:16 
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Si ma tieni conto che se quando arriva in cima, torna giù, mettendole lungo tutto il percorso, le ultime messe, e prime ad essere ritirate, ci starebbero pochi minuti, e non ne varrebbe la pena. Inoltre, dicendo che abbia intenzione di sistemarne 15, per cui ci vogliono 2-3 litri di acqua, secondo le dimensioni, gli converrebbe metterle tutte all'inizio del percorso, o quasi, in modo poi da continuare leggero, senza doversi portare il peso dell'acqua per buona parte del percorso.
Ancora, conviene mettere le trappole in modo uniforme per tutto il percorso? Non sta mica facendo uno studio scientifico quantitativo. Per me è meglio metterle concentrate nelle zone che sembrano promettere meglio, anche se a volte si possono avere sorprese.
Considerando però che ad Alessandro non mi pare interessino i Crisidi o altri Imenotteri, ma solo Coleotteri, più che altro xilofagi, e che tra questi ultimi in queste trappole ci vanno quasi solo Buprestidi (fondamentalmente Anthaxia e Acmaeoderini), zone prive di alberi od arbusti, in Italia, non sono fruttuose (a meno che non si voglia prendere il Coraebus elatus), per cui gli conviene metterle a gruppi nei punti probabilmente migliori, non troppo distanti l'una dall'altra (neanche troppo vicine, altrimenti interferiscono tra loro). Nel caso di un percorso che sale in montagna, la zona migliore sarebbe quella più bassa, con bosco misto, ed eventualmente sul margine di boschi di conifere (se presenti). Più in alto, se c'è faggeta, servono a poco (per i Buprestidi), a meno che non ci siano anche aceri, sorbi o altre specie insieme. Più su ancora, se vi sono pascoli di montagna, sono del tutto inutili (vanno bene solo per gli Imenotteri e qualche Chrysomelidae).

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Julodis ha scritto:
Si ma tieni conto che se quando arriva in cima, torna giù, mettendole lungo tutto il percorso, le ultime messe, e prime ad essere ritirate, ci starebbero pochi minuti, e non ne varrebbe la pena. Inoltre, dicendo che abbia intenzione di sistemarne 15, per cui ci vogliono 2-3 litri di acqua, secondo le dimensioni, gli converrebbe metterle tutte all'inizio del percorso, o quasi, in modo poi da continuare leggero, senza doversi portare il peso dell'acqua per buona parte del percorso.
Ancora, conviene mettere le trappole in modo uniforme per tutto il percorso? Non sta mica facendo uno studio scientifico quantitativo. Per me è meglio metterle concentrate nelle zone che sembrano promettere meglio, anche se a volte si possono avere sorprese.
Considerando però che ad Alessandro non mi pare interessino i Crisidi o altri Imenotteri, ma solo Coleotteri, più che altro xilofagi, e che tra questi ultimi in queste trappole ci vanno quasi solo Buprestidi (fondamentalmente Anthaxia e Acmaeoderini), zone prive di alberi od arbusti, in Italia, non sono fruttuose (a meno che non si voglia prendere il Coraebus elatus), per cui gli conviene metterle a gruppi nei punti probabilmente migliori, non troppo distanti l'una dall'altra (neanche troppo vicine, altrimenti interferiscono tra loro). Nel caso di un percorso che sale in montagna, la zona migliore sarebbe quella più bassa, con bosco misto, ed eventualmente sul margine di boschi di conifere (se presenti). Più in alto, se c'è faggeta, servono a poco (per i Buprestidi), a meno che non ci siano anche aceri, sorbi o altre specie insieme. Più su ancora, se vi sono pascoli di montagna, sono del tutto inutili (vanno bene solo per gli Imenotteri e qualche Chrysomelidae).

Esatto, pensavo proprio ad una ascensione molto ripida che dai circa 100 arriva a 1000 mt. Metterei i piattini solo all'inizio, nel bosco misto termofilo (Pinus, Quercus, Ostrya, qualche Ulmus e Acer), cosi da liberarmi subito anche del peso visto che al ritorno di solito ho lo zaino pieno di legna!

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Lo immaginavo. Comunque anche sui 1000 m possono esserci posti buoni.
Se c'è modo di trovare acqua lungo il percorso o alla fine, puoi sempre portarti appresso qualche ciotoletta gialla (tanto pesano pochissimo) e una piccola boccettina di sapone liquido, per poter mettere trappole anche più su. Mal che vada ci puoi prendere dei Crisidi, molto apprezzati da tanti nel Forum.

A proposito, se non ti è ancora capitato di prendere Anthaxia candens, una delle più belle specie europee, potresti provare con le trappole. E' una specie non floricola, ma tempo fa ho letto o sentito che le hanno prese con piattini blu in centro Europa.

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Julodis ha scritto:
Lo immaginavo. Comunque anche sui 1000 m possono esserci posti buoni.
Se c'è modo di trovare acqua lungo il percorso o alla fine, puoi sempre portarti appresso qualche ciotoletta gialla (tanto pesano pochissimo) e una piccola boccettina di sapone liquido, per poter mettere trappole anche più su. Mal che vada ci puoi prendere dei Crisidi, molto apprezzati da tanti nel Forum.

A proposito, se non ti è ancora capitato di prendere Anthaxia candens, una delle più belle specie europee, potresti provare con le trappole. E' una specie non floricola, ma tempo fa ho letto o sentito che le hanno prese con piattini blu in centro Europa.

Ehmmm...viewtopic.php?f=73&t=52893&hilit=Anthaxia+candens.

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