Lucanus tetraodon ha scritto:
babunco ha scritto:
---Coperchio. Ho visto che è possibile acquistare scatole con coperchio in vetro o cieche. La mia collezione non ha una valenza estetica e pensavo di scartare il coperchio in vetro. Quali sono vantaggi e svantaggi?
Per il motivo di cui sopra, è ovvio che una scatola entomologica, prima di essere usata,
deve essere munita di coperchio. Le scatole cieche sono per coloro che volessero costruirsi il coperchio da sè, in vetro o materiali simili (vedi plexiglass).
Giovanni, hai frainteso quello che ha scritto Camillo. Non intendeva se era meglio una scatola con coperchio in vetro o una senza coperchio, ma se era meglio prenderle col coperchio in vetro o fatto dello stesso materiale del fondo!
I vantaggi e gli svantaggi delle due soluzioni sono abbastanza evidenti:
- col coperchio in vetro vedi subito che c'è dentro, per cui spesso, per osservare velocemente gli esemplari, non è necessario aprire la scatola. Oltre ad un risparmio di tempo ed una maggiore comodità, questo si traduce in una maggiore sicurezza per gli insetti (minore possibilità che casualmente ci entri qualche ospite indesiderato, e soprattutto che aprendola si possano dare scossoni alla scatola con conseguenti danni al contenuto)
- col coperchio opaco, oltre al fatto che possono costare meno (ma di poco, e su un numero limitato di cassette non fa una gran differenza), sono più leggere, ne esistono anche col fondo doppio, ovvero con la possibilità di attaccare gli insetti sia sul fondo che sul coperchio, risparmiando spazio (soluzione che io non apprezzo, in quanto quel poco di spazio risparmiato si traduce in una scomodità notevole e una minore sicurezza nella conservazione degli esemplari), ma il vantaggio principale è che, non lasciando entrare la luce, nel corso degli anni gli insetti si conservano meglio, perchè non vengono alterati dai raggi UV (quelle col coperchio in vetro sarebbe meglio tenerle sempre una accostata all'altra, in verticale, come libri su una libreria, o in orizzontale, in un mobile apposito, meglio se all'interno di un armadio chiuso. Comunque, se lasciate con la superficie in vetro esposta, ad esempio appese alle pareti, mai al sole diretto o in una stanza molto luminosa, altrimenti dopo qualche anno vedrai in che condizioni saranno gli insetti!)
In quanto alla qualità, purtroppo per capirlo devi averle in mano. Io le dividerei in due categorie (disponibili sia con coperchio in vetro che non):
- quelle costruite in vari materiali (fibra, cartone pressato, ecc.) e rivestite con la classica carta nera o di un violaceo scuro che fa tanto museo.
- quelle costruite in legno, con fondo generalmente in fibra, lasciate al naturale (o con uno strato di vernice trasparente).
La scelta è una questione personale, perchè se ben fatte entrambe svolgono egregiamente la loro funzione. Per capire se siano più o meno buone, bisogna tenerle in mano e provare ad aprirle e richiuderle. Devono essere col coperchio che corrisponda così bene alle guide da incontrare una certa resistenza nell'aprirle e chiuderle, dovuta all'aria che entra/esce con difficoltà, ma non così aderenti da essere troppo difficoltose da aprire, perchè in quel caso può capitare, prima o poi, che ci sfuggano cercando di farlo, con conseguenze immaginabili per il contenuto, anche se non ci cascano.
Devi anche considerare il tipo di fondo e il suo rivestimento.
Ormai è generalizzato l'uso del plastozote, per cui praticamente non c'è scelta (in passato erano di sughero o altri materiali). Se ne vendono col plastozote "a vista", oppure ricoperto da una foglio di carta incollato, che può essere bianco o a quadretti. Quello a quadretti è più comodo perchè rende più facile sistemare gli insetti ordinati su righe e colonne (più usato da chi raccoglie Coleotteri, Emitteri, ecc., soprattutto se di piccole dimensioni), ma alcuni ritengono più elegante il fondo bianco uniforme. Inoltre dopo tanti anni la carta tende ad ingiallire, e ci sono vecchie scatole che hanno ormai il fondo color paglia costellato da centinaia di buchi, finchè poi comincia a sgretolarsi e va necessariamente sostituito.
Tieni comunque conto che dopo un po' che metti, togli e sposti insetti in una scatola col fondo ricoperto di carta, ti ritrovi una miriade di fori degli spilli, che esteticamente non piacciono a tutti.
Io per molto tempo ho usato scatole autocostruite con fondo a quadretti, ma da qualche anno sono passato a scatole col fondo in plastozote senza rivestimento in carta.
Un'ultima cosa. A volte si trovano in commercio (non dai venditori "seri") delle scatole entomologiche in materiale sintetico, che una volta chiuse sono totalmente ermetiche, nel senso che non passano né aria né umidità, neppure attraverso la porosità (inesistente) dei materiali usati. Queste sono da evitare, perchè se resta un po' di umidità negli insetti che ci sistemi, non se ne andrà mai, con conseguenti rischi di muffe. Lo stesso può capitare se si apre la scatola quando fa caldo. L'aria che entra, quando poi si raffredda, subisce un aumento di umidità relativa, con formazione di condensa, ed ancora rischio di muffe.
Daniele Maccapani ha scritto:
Ovviamente, Giovanni, non Maurizio!