Guido Sabatinelli ha scritto:
ATTENZIONE, come mi hai detto in MP, si può chiudere il diaframma solo negli obbiettivi di vecchio tipo e non per esempio in quelli della serie EF della Canon. Giusto Maurizio?
Hai ragione Guido. Meglio chiarirlo bene prima che qualcuno si trovi con la sorpresa e poi dia la colpa a me!
Con qualsiasi reflex o mirrorless, usando un opportuno anello adattatore, è possibile montare su corpi macchina digitali di qualunque marca e tipo obiettivi di qualsiasi altra marca, tipo e innesto (sempre a patto di trovare l'adattatore giusto).
I problemi però sono due.
Il primo riguarda la possibilità di mettere a fuoco all'infinito (per le macro il problema non sussiste, ma per le altre foto si). Le varie macchine hanno un tiraggio diverso (con tiraggio si intende la distanza tra il sensore della fotocamera e l'innesto corpo/obiettivo), per cui, se montiamo su un corpo macchina con tiraggio corto un obiettivo nato per una macchina con tiraggio più lungo, non c'è problema. L'adattatore ha uno spessore tale da aggiungere quel che manca al tiraggio del corpo macchina, e l'obiettivo può mettere a fuoco anche ad infinito. Un esempio è corpo macchina Canon con obiettivo Nikon. Il sottile spessore dell'adattatore è calcolato per ottenere il giusto tiraggio per gli obiettivi Nikon. Oppure le reflex Olympus 4/3, che avendo un tiraggio minore di ogni altra reflex, possono montare senza problemi tutti gli obiettivi nati per altre marche. O ancora le mirrorless, che avendo un tiraggio ancora minore, possono anch'esse montare gli obiettivi di tutte le reflex.
Il caso opposto è un corpo macchina con tiraggio maggiore dell'obiettivo. In questo caso l'obiettivo, anche se l'adattatore è sottilissimo, non può avvicinarsi abbastanza al sensore da mettere a fuoco all'inifito. Un caso tipico è corpo macchina Nikon e obiettivo Canon (sia FD, ovvero i vecchi, sia gli attuali EF/EFS). Alcuni adattatori permettono di mettere a fuoco ad infinito perchè contengono una o più lenti che correggono questo problema, ma sono comunque un ulteriore elemnto che deve essere attraversato dalla luce, e può indurre un peggioramento dell'immagine, per cui nel caso di macro, consiglierei di togliere le lenti dall'adattatore, se non lo si trova senza.
Il secondo, più grave, problema è che tutti gli adattatori in commercio permettono l'innesto meccanico dell'obiettivo sul corpo macchina, ma non trasmettono nessun comando. Per cui, l'autofocus non funziona, e l'obiettivo va usato in manuale, ma questo in macro non sarebbe grave. Lo è invece il fatto che premendo il pulsante di scatto il comando per la chiusura del diaframma al valore voluto non può arrivare all'obiettivo. Per cui il diaframma resta aperto al massimo.
Sotto questo aspetto possiamo distinguere quattro casi:
a) obiettivi catadiottrici. Questi contengono un sistema di specchi, che permette di ridurre la lunghezza dell'obiettivo a circa un terzo rispetto ad uno normale di pari focale. Tipicamente usati per teleobiettivi piuttosto spinti. Non hanno diaframma, per cui si usano con l'adattatore esattamente come sul loro corpo macchina nativo. Praticamente inutili nella macro, possono andar bene per foto naturalistiche a soggetti distanti.
b) vecchi o vecchissimi obiettivii da reflex a pellicola, molto economici e con diaframma solo manuale, come pure quasi tutti gli obiettivi da ingranditore. Questi funzionano esattamente come sui corpi macchina d'origine, ovvero bisogna mettere a fuoco col diaframma aperto, poi, senza spostare la macchina, si chiude il diaframma al valore voluto e si scatta (non conviene mettere a fuoco col diaframma già impostato, perchè non si vedrebbe quasi niente, a meno di usarlo abbastanza aperto). Molto difficili da usare nella macro sul campo (andrebbero usati col cavalletto), vanno benissimo nella macro ad esemplari preparati, dove tutto è fermo in posizione, su stativo, cavalletto o altro.
c) vecchi obiettivi da reflex a pellicola dotati di selettore per diaframma automatico o manuale. Si distinguono per una levetta o selettore sull'esterno del barilotto dell'obiettivo, contrassegnata di solito da A ed M (automatico e manuale). Per usarli con un adattatore bisogna impostarli su manuale e così funzionano esattamente come la categoria B. Sono quelli che si trovano più facilmente sul mercato. I più comodi sono quelli con attacco a vite M42 (42x1), detto anche vite Pentax, perchè se ne trovano tantissimi modelli, spesso a prezzo molto buono, ed anche di ottima qualità. Però si possono usare con qualsiasi altro attacco, a patto di trovare l'adattatore giusto. A questo proposito, vi faccio notare che la stessa casa produttrice può aver prodotto più modelli di attacco a baionetta a seconda del periodo, e non sono compatibili tra loro. Per cui, un obiettivo Canon FD necessita di un adattatore per essere montato su una Canon digitale, che ha attacco EF/EFS (invece gli obiettivi EF ed EFS sono identici tra loro come attacco), oppure un obiettivo Olympus OM non può essere montato su una Olympus 4/3 senza l'apposito adattatore. Ed anche in questi casi si perde la trasmissione degli automatismi. L'unica eccezione è Nikon, che ha mantenuto la compatibilità di innesto nel corso degli anni, per cui si può montare un vecchio Micro Nikkor 55/2.8 di 30 e più anni fa su una Nikon digitale attuale e usarlo tranquillamente con diaframma automatico (non con l'autofocus, perchè quell'obiettivo ancora non l'aveva).
d) obiettivi più recenti, delle ultime reflex a pellicola o di quelle digitali. Questi generalmente hanno il diaframma solo automatico, ovvero manca il selettore A/M di cui sopra. Il risultato è che gli obiettivi più moderni, se montati con un adattatore, possono essere usati solo col diaframma aperto al massimo, con le inevitabili conseguenze. Per cui sono sconsigliabili. L'eventuale modifica dell'obiettivo per renderlo a diaframma manuale non è neanche da prendere in considerazione.
Dimenticavo che con l'dattatore giusto si possono montare anche obiettivi da microscopio biologico, per ottenere alti ingrandimenti. Questi in genere non hanno diaframma, e rientrano anch'essi nella categoria A, oppure alcuni ce l'hanno, ma solamente manuale, e rientrano nella categoria B.
Quindi, per concludere, riassumo per chi non avesse voglia di leggersi tutta quella pappardella (leggasi Izzillo):
obiettivi di altro tipo con adattatore, si, ma solo se hanno possibilità di diaframma manuale e se si vogliono usare con la macchina ferma e ben stabile, su soggetti immobili.
