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StagBeetle
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Inviato: 25/04/2010, 20:15 |
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7180 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
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Da un ramo di pioppo morto preso questo inverno, mi sono nati degli Acanthoderes clavipes. Volevo provare ad allevarli. Ha senso? Come fare?? Quando nasceranno??? Grazie!! 
_________________  Giacomo
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Plagionotus
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Inviato: 25/04/2010, 20:50 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Bè, li lasci vivi per un po', anche 3/4 settimane se vuoi, e loro poco dopo che sono nati dalla legna se ci sono sia maschi sia femmine cominceranno ad accoppiarsi e a deporre sulla legna dell' allevamento, l'anno prossimo, o l'anno prossimo ancora arriverà molto probabilmente l'altra generazione 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Julodis
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Inviato: 25/04/2010, 23:22 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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dadopimpi ha scritto: Bè, li lasci vivi per un po', anche 3/4 settimane se vuoi, e loro poco dopo che sono nati dalla legna se ci sono sia maschi sia femmine cominceranno ad accoppiarsi e a deporre sulla legna dell' allevamento, l'anno prossimo, o l'anno prossimo ancora arriverà molto probabilmente l'altra generazione  Infatti molti xilofagi che nascono in allevamento se non li prendi subito si accoppiano e riproducono indipendentemente dalla nostra volontà. (Chissà perchè quando nasce qualche bestia a cui si tiene molto non si riesce mai ad avere insieme maschi e femmine  )
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StagBeetle
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Inviato: 26/04/2010, 8:16 |
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7180 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
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Però ho usato dei rami la cui corteccia si è completamente sfaldata, e credo sia necessaria per i primi stadi larvali... Dovrò prendere altra legna...
_________________  Giacomo
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Julodis
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Inviato: 26/04/2010, 8:47 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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StagBeetle ha scritto: Però ho usato dei rami la cui corteccia si è completamente sfaldata, e credo sia necessaria per i primi stadi larvali... Dovrò prendere altra legna... Cerca di prendere dei pezzi in condizioni diverse, così la femmina può scegliere quello in condizioni più adatte per lo sviluppo delle larve.
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Entomarci
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Inviato: 27/04/2010, 20:54 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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Mi spiace disilluderti ma saresti il primo a riuscirci nella storia dell'entomologia... A quanto ne so io i lamini non si allevano in cattività, a causa della loro fenologia immaginale. Infatti hanno bisogno di un periodo di tempo di attività in cui gli adulti si nutrono e maturano sessualmente, solo trascorso il quale si verificano gli accoppiamenti e quindi la ovodeposizione. Con i cerambicini è relativamente semplice invece perchè tendono ad accoppiarsi e deporre pochi istanti dopo lo sfarfallamento, senza bisogno di nutrirsi o spostarsi. E' chiaro che teoricamente è possibile, ma ripeto, a quanto mi risulta non ci è mai riuscito nessuno finora, nemmeno personaggi di grande esperienza in materia... Ma tentar non nuoce, in ogni caso, gli Acanthoderes o Aegomorphus che siano si sviluppano in grossi rami piuttosto malmessi ma dotati di corteccia, umidi ma non marci, di pioppo, preferibilmente bianco...
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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StagBeetle
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Inviato: 28/04/2010, 19:39 |
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7180 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
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Ho visto due coppie in copula!! Ma si sa, i maschi sono più focosi...  Magari le femmine non sono mature... 
_________________  Giacomo
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gomphus
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Inviato: 28/04/2010, 22:19 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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saresti il primo a riuscirci nella storia dell'entomologia? BEH, CHE ASPETTI  ? se gli adulti hanno bisogno di nutrirsi... suppongo che sia il caso di nutrirli  ! hai visto due coppie in copula, però magari le femmine non sono mature? guarda che potrebbe benissimo essere... non sto scherzando, non è affatto necessario che al momento dell'accoppiamento la femmina sia matura, dato che la spermateca serve proprio a mantenere vitale lo sperma fino al momento in cui servirà, fai conto che addirittura i carabi a volte si accoppiano in autunno, e la femmina diventa matura e depone le uova solo nella primavera successiva, dopo avere svernato quindi, se dopo l'accoppiamento non vedi la femmina deporre, continua a nutrirla sostanziosamente e spera che buon pro le faccia!
_________________ ***************** maurizio
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Isotomus
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Inviato: 29/04/2010, 17:48 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Entomarci ha scritto: Mi spiace disilluderti ma saresti il primo a riuscirci nella storia dell'entomologia... A quanto ne so io i lamini non si allevano in cattività, a causa della loro fenologia immaginale. Infatti hanno bisogno di un periodo di tempo di attività in cui gli adulti si nutrono e maturano sessualmente, solo trascorso il quale si verificano gli accoppiamenti e quindi la ovodeposizione. Con i cerambicini è relativamente semplice invece perchè tendono ad accoppiarsi e deporre pochi istanti dopo lo sfarfallamento, senza bisogno di nutrirsi o spostarsi. E' chiaro che teoricamente è possibile, ma ripeto, a quanto mi risulta non ci è mai riuscito nessuno finora, nemmeno personaggi di grande esperienza in materia... Ma tentar non nuoce, in ogni caso, gli Acanthoderes o Aegomorphus che siano si sviluppano in grossi rami piuttosto malmessi ma dotati di corteccia, umidi ma non marci, di pioppo, preferibilmente bianco... Confermo le perplessità di Entomarci. Personalmente non sono mai riuscito a far riprodurre Lamiinae (non solo Lamiini; ma immagino sia stato un lapsus) in cattività. Eppure sono 35 anni che allevo Cerambycidae. Questo vale anche per Lepturini e Prionini per quel che ne so. Mi consta, tuttavia, che gli spagnoli allevino Dorcadionini.
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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Plagionotus
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Inviato: 29/04/2010, 18:51 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Gli spagnoli pensano solo ai Dorcadionini?  . A parte gli acherzi, forse perchè molti sono legati a pinate erbacee? Ma alcune specie molto resistenti tipo i Morimus non si potrebbe provare ad allevarli? potrebbero vivere anche solo con la rosura o no? Scusate la raffica di domande 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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StagBeetle
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Inviato: 30/04/2010, 12:36 |
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7180 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
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Non so che pensare!? Quelli si accoppiano a tutto spiano! Ogni volta che apro il terrario vedo una-due coppie!! Però faccio in tempo a prendere la fotocamera che scappano! Spero di fare foto decenti... Intanto accontentatevi di questa! Ho messo dei pezzetti di mela che sembrano gradire  , e ho deciso di tenere la lasciare la legna da cui sono sfarfallati: sono rami di pioppo con la corteccia in sfaldamento... Ho una coppia di Morimus e vorrei provare a riprodurre anche questi... 
_________________  Giacomo
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Entomarci
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Inviato: 02/05/2010, 14:25 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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Secondo me il fatto che si accoppino è innanzitutto da dimostrare, dalla foto sembra solo che il maschio sovrasti la femmina e non che stiano effettivamente "consumando". Questo fenomeno lo sto riscontrando io stesso in questi giorni con esemplari di Oplosia cinerea nati da ramaglia di tiglio, in cui le coppie sono solo apparentemente in copula, ma di fatto per l'appunto non ho riscontrato unione degli apparati, cosa che invece sto osservando, per esempio, in esemplari di Asemum tenuicorne nati la notte e la mattina gia' in copula completa. Da qui poi ad osservare vere e proprie ovodeposizoni il passo sarebbe ancora piu' lungo. Tutto questo per dire che se fino ad ora non è documentato allevamento in cattività di rappresentanti della subfam. lamiinae non è solo un fatto episodico, e non è cerro da attribuire a difetto di tentativi, e parlo per esperienza diretta (vedi oplosia) ed indiretta (Sama, Bassetti). Con questo non voglio dire che non sia possibile in termini assoluti, e sarebbe interessante documentare gli esperimenti con foto e commenti come stai facendo perchè la cosa può avere sviluppi, come sempre nell'entomologia, sorprendenti! D'altra parte dubito di alcuni "facili" topic che ho letto in passato dove personaggi saltati fuori dal nulla, senza prove, foto, referenze citano allevamenti caserecci di specie improbabili come saperda carcharias da tronchetti morti da camino di pioppo (?).
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Julodis
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Inviato: 02/05/2010, 19:23 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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dadopimpi ha scritto: Gli spagnoli pensano solo ai Dorcadionini?  . A parte gli acherzi, forse perchè molti sono legati a pinate erbacee? Ma alcune specie molto resistenti tipo i Morimus non si potrebbe provare ad allevarli? potrebbero vivere anche solo con la rosura o no? Scusate la raffica di domande  Da quel che ho capito, il problema non è nell'alimentazione della larva (i Lamiinae escono tranquillamente dai legni dei nostri prelievi esattamente come Cerambycinae e Prioninae) ma nella fecondazione delle femmine e successiva deposizione delle uova. Ho cercato di far mente locale, e, delle varie specie di Lamiinae che mi sono uscite, più o meno casualmente, negli ultimi 30 anni di prelievi di legno per Buprestidi, non ne ricordo neanche una che mi abbia fatto con certezza più di una generazione (quindi, da uova deposte in natura). Chissà perchè, considerando che altri Cerambycidae, ad esempio i Clytini, si riproducono regolarmente per più generazioni in allevamento. 
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