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Tc70
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Inviato: 28/01/2014, 19:08 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52 Messaggi: 4518 Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
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hutia ha scritto: hai ragione è con le farò più ne in privato ne in pubblico ho deciso di eclissarmi E perchè mai  ...non hai fatto nulla di male... 
_________________ Tc70
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Daniele Maccapani
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Inviato: 28/01/2014, 19:15 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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hutia
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Inviato: 28/01/2014, 20:08 |
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no tranquilli non ce l'ho con voi..con nessuno qui
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patacchiola
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Inviato: 29/01/2014, 15:25 |
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Iscritto il: 09/01/2010, 13:11 Messaggi: 233
Nome: daniel patacchiola
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Strano che nessuno ha menzionato Eupotosia mirifica grosso cetonino noto di lazio,con almeno 5 o 6 località alcune rimaste integre e inalterate e di un unica località della toscana anch essa anche se non come gli anni 60 abbastanza integra e nonostante abbia provato a trappolare in alcune delle zone dove era stata presa tra cui i monti della tolfa,la zona della valle santa boccea nei dintorni di Roma,la besta non si vuole far prendere forse estinta????spero di no dopotutto in Spagna non si sapeva neanche che c fosse fino a una 15 anni di anni fa mentre adesso la trovano dappertutto cmq io non demordo prima o poi deve uscir fuori,..........
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Alessio89
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Inviato: 29/01/2014, 15:59 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05 Messaggi: 2580 Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
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patacchiola ha scritto: Strano che nessuno ha menzionato Eupotosia mirifica... L'ha citata Marco nella prima pagina Tc70 ha scritto: hutia ha scritto: hai ragione è con le farò più ne in privato ne in pubblico ho deciso di eclissarmi
eh si, e chi li determina i cantharidi poi? Daniele Maccapani ha scritto: L'unica cosa che devi eclissare è questa tua decisione! + 1 
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f.izzillo
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Inviato: 29/01/2014, 16:08 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Ma possibile che nessuna specie di coccinella si estingua mai? 
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 29/01/2014, 16:25 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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L'Eupotosia mirifca sono sicuro che prima o poi uscirà fuori, magari da qualche posto inaspettato. Anzi, non mi meraviglierebbe se comparisse proprio qui sul Forum.
Comunque, vediamola in positivo. Dei 221-222 taxa italiani appartenenti ai Buprestidae, nessuno è da considerare estinto, anche se qualche specie si può considerare a rischio perchè nota di solo una o pochissime località e legata ad ambienti particolari o ad una specie vegetale a diffusione limitata.
Sarebbe interessante vedere quali siano i gruppi (famiglie, ecc.) con la maggiore presenza di specie possibilmente estinte o a forte rischio di estinzione. Credo che comunque ci sarebbe da tenere conto del fatto che certi gruppi sono molto più indagati di altri, per cui magari la possibile estinzione di uno Staphylinidae di 2 mm si può notare meno di quella di un Cetoniidae di 2-3 cm.
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Velvet Ant
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Inviato: 29/01/2014, 16:45 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Julodis ha scritto: Sarebbe interessante vedere quali siano i gruppi (famiglie, ecc.) con la maggiore presenza di specie possibilmente estinte o a forte rischio di estinzione... Penso che i due ambienti più devastati in questi ultimi decenni siano stati, in Sicilia, come altrove, quello delle zone umide e, più in generale, delle acque dolci e quello dei litorali sabbiosi e degli ambienti retrodunali. Tenuto conto di questo, penso che più che un singolo gruppo, siano a rischio di estrema rarefazione, se non proprio di estinzione, tutte quelle specie più strettamente legate agli ambienti umidi costieri del retroduna. Posso testimoniare personalmente di avere constatato la scomparsa di molte specie di Idroadefagi fino a qualche decennio fa presenti in numero nelle zone umide lungo la costa della Sicilia meridionale ed oggi completamente prosciugate. Fu proprio questa vera e propria "desertificazione" di molte delle località che periodicamente frequentavo da ragazzo, ad indurmi ad abbandonare gli Idroadefagi (veramente erano loro che mi avevano abbandonato  ) e a dedicarmi a bestiole proprie degli ambienti più aridi e desertici.
_________________ Marcello Romano
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Julodis
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Inviato: 29/01/2014, 22:23 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Lo stesso è successo anche nel Lazio, ma un po' prima che in Sicilia. Soprattutto zone umide come stagni, laghetti e paludi. Altri ambienti devastati sono le sponde sabbiose dei fiumi (tanto che ormai di Cicindele qui si trovano praticamente solo le specie che vivono sulla spiaggia e le campestris) e le foci. I litorali sabbiosi sono anch'essi molto degradati, un po' perchè nel periodo del boom economico (e dell'edilizia abusiva) hanno costruito, in certe zone, a ridosso della spiaggia, un po' perchè quasi tutte le coste basse hanno almeno una strada litoranea che separa la spiaggia da quella che era una volta una bellissima fascia di vegetazione retrodunale, che quindi, dove è rimasta, ha perso la continuità con la spiaggia, peraltro devastata dalla balneazione e soprattutto dalla pulizia periodica. Le zone montane e le aree boschive sono invece cambiate poco.
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