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francescoparisi
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Inviato: 11/03/2014, 15:47 |
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Iscritto il: 15/11/2012, 11:12 Messaggi: 302
Nome: francesco parisi
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Andrea Pergine
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Inviato: 11/03/2014, 16:12 |
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Iscritto il: 22/05/2009, 21:00 Messaggi: 2752 Località: Pergine Valsugana (TN)
Nome: Andrea Carlin
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_________________ Andrea Carlin, Pergine Valsugana (TN) carlin.andrea(AT)gmail.com
Nota: tutti gli esemplari inseriti nelle discussioni aperte da me sono da ritenere "Andrea Carlin legit" se non diversamente specificato.
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francescoparisi
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Inviato: 11/03/2014, 16:29 |
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Iscritto il: 15/11/2012, 11:12 Messaggi: 302
Nome: francesco parisi
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Maurizio Bollino
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Inviato: 11/03/2014, 16:44 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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francescoparisi ha scritto: E tieni presente che i piselli dei coleotteri pensano in modo differente da quelli dei lepidotteri, quindi devono essere tratti in modo differente 
_________________ Maurizio Bollino
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francescoparisi
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Inviato: 11/03/2014, 16:50 |
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Iscritto il: 15/11/2012, 11:12 Messaggi: 302
Nome: francesco parisi
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Maurizio Bollino
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Inviato: 11/03/2014, 17:03 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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francescoparisi ha scritto: :sh:  Non volevo dire nulla di sconveniente!!! Solo sottolineare che, se sei abituato a preparare i genitali dei lepidotteri su vetrino, spesso con i coleotteri ti troverai a gestire pezzi più voluminosi, più chitinizzati, che dovranno essere conservati in liquido, e a volte potranno addirittura essere incollati su cartoncino. Insomma, per chi, come me e te, è abituato alle squame, passare alle elitre è (quasi) come cambiare universo!
_________________ Maurizio Bollino
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francescoparisi
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Inviato: 11/03/2014, 17:48 |
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Iscritto il: 15/11/2012, 11:12 Messaggi: 302
Nome: francesco parisi
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Daniele Maccapani
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Inviato: 11/03/2014, 18:51 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Tralasciando i metodi "spartani" con cui ho trattato gli edeagi fino ad ora  , dato che si avvicina entomodena, voglio cercare di evolvermi un po' cercando prodotti adatti in tale occasione. Il mio problema non è tanto come preparare l'edeago, ma piuttosto come e dove incollarlo... Vado quindi a fare qualche domanda che per voi sarà banale... 1) posso farmi i cartellini trasparenti con plastiche di recupero per risparmiare (ad esempio dai coperchi dei formaggi spalmabili e simili), o poi non troverò nessuna colla adatta per incollarci sopra insetti e/o edeagi? (ho fatto prove, come consgliatomi sul forum, con polistirolo sciolto in estere acetico... Ma la "colla" ottenuta poi non tiene per nulla sulla plastica!) 2) che colla devo cercare? L'euparal di cui parla Augusto nel suo fantastico documento? Si trova sempre con questo nome, o è un nome commerciale che cambia a seconda della ditta che lo produce? E' un materiale solubile in acqua, o una volta che vi si è incluso un edeago non lo si può più "liberare"? Vi si possono preparare edeagi di ogni dimensione? O sopra una certa dimensione conviene incollarli con colle normali su cartellini bianchi? Si usa anche per incollare gli insetti interi sui cartellini trasparenti, o per questo scopo si usano colle diverse? (ho visto che si usa molto questo tipo di preparazione per i crisidi, quindi sul forum non manca certo chi può rispondermi!  ) Per ora mi fermo... Grazie! 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Chalybion
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Inviato: 11/03/2014, 20:47 |
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Iscritto il: 08/12/2013, 1:52 Messaggi: 7365 Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
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Rispondo a Daniele visto che Francesco è stato esaudito. Ciao Daniele, posso dirti qualcosa a proposito di cartellini in plastica da materiali di recupero. Io uso solo tale tipo, da scatole per camicie per lo più. Vi è un unico rischio: a volte le plastiche, non essendo tutte uguali, si alterano alla luce o col tempo, cambiando colore (giallino) e diventando fragili sotto sforzo. Ho imparato a distinguere i tipi migliori ma non saprei descriverli. In genere evito quelli troppo sottili e rigidi che più frequentemente danno tale problema. Ultimamente non mi si è più presentato, forse la chimica ha migliorato in fatto di plastiche. Colle entomologiche ed Euparal aderiscono senza problemi (idrosolubili entrambi) ma qui c'è chi può dire di più di me: certo l'Euparal costa di più per usarlo come incolla insetti interi. Giorgio. 
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Julodis
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Inviato: 11/03/2014, 23:07 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Daniele, l'Euparal viene usato per i genitali perchè sufficientemente trasparente per permettere di vederne le caratteristiche. Le colle che si usano normalmente per incollare gli insetti in genere non vanno bene per includere i genitali, o perchè restano nebulose o parzialmente opache (e quindi per esaminare il pezzo dovresti sciogliere la colla e ripulirlo ogni volta), o perchè seccando perdono troppo volume, mentre l'Euparal mantiene un certo spessore e permette di fare una "goccia" dalla superficie liscia, solo un po' convessa, che non deforma troppo l'immagine. Credo che nessuno lo usi per incollare gli insetti. Anche perchè il costo sarebbe spropositato. Daniele Maccapani ha scritto: L'euparal di cui parla Augusto nel suo fantastico documento? Si trova sempre con questo nome, o è un nome commerciale che cambia a seconda della ditta che lo produce? L'Euparal si chiama Euparal. Non è l'unica sostanza usata a questo scopo. Ad esempio c'è anche il Balsamo del Canada, una volta molto usato, ma ora molto meno, perchè l'Euparal è di uso più semplice (anche se più costoso) e incolore. Fotografare una vecchia inclusione di genitali in Balsamo del Canada è un po' come fotografare un fossile in ambra. Daniele Maccapani ha scritto: Vi si possono preparare edeagi di ogni dimensione? O sopra una certa dimensione conviene incollarli con colle normali su cartellini bianchi? Per edeagi grandi e molto sclerificati non servono accorgimenti particolari. Io quelli degli Julodis li incollo direttamente su un normale cartellino bianco, come fossero insetti completi. Del resto, faccio lo stesso con i loro ovopositori, perchè sono robusti quanto e più degli edeagi, ma è un caso particolare. Anzi, spesso li estraggo senza staccarli, e li lascio seccare così, insieme all'insetto. Dimensioni a parte, devi considerare quanto sono chitinizzati. Se lo sono bene, allora possono essere semplicemente incollati su un cartellino. Seccando non si deformano. Ma se sono poco chitinizzati, seccando possono curvarsi o, comunque, deformarsi, cosa a cui si rimedia includendoli in queste resine.
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Daniele Maccapani
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Inviato: 12/03/2014, 0:52 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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FORBIX
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Inviato: 12/03/2014, 8:42 |
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Iscritto il: 17/02/2009, 0:05 Messaggi: 8521 Località: Isola d'Elba - Arcipelago Toscano
Nome: Leonardo Forbicioni
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Daniele Maccapani ha scritto: ........ prima di fare gli acquisti ad entomodena!   Tanto ad Entomodena l'Euparal non lo trovi.....o almeno io l'ho sempre cercato invano!! 
_________________ "Stay hungry, stay foolish". Steve Jobs, 2005 ___________________ jjuniper8(at)gmail.com Twitter: @weevil_forbixcell. 339/5275910 ___________________
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Glaphyrus
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Inviato: 12/03/2014, 10:04 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3223
Nome: Marco Uliana
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Daniele, nei coleotteri gli edeagi spesso si studiano a secco, senza includerli Euparal o simile. Semplicemente si incollano sul cartellino insieme al loro proprietario (di solito a fianco dello spillo) o su un cartellino aggiuntivo al di sotto. Poichè i pezzi sono molto lisci e spesso è necessario incollarli in modo che stiano eretti poggiando solo sulla base (per vederli da più angolazioni), io uso vinavil: rispetto alla media delle colle entomologiche, è più resistente ed elastica, fa meglio presa sulle superfici liscie (da cui è facilmente rimovibile), permette un incollaggio sicuro anche su superfici piccole.
Per i pezzi che devi includere (coleotteri molto piccoli, o edeagi che devi studiare per trasparenza) puoi usare sia plastiche trasparenti (tenendo conto i rischi che ha già segnalato Chalybion), oppure includerli in goccia trasparente su cartoncino bianco: spesso il fondo bianco riflette sufficiente luce per un'osservazione per trasparenza. Come mezzo di inclusione ti consiglio anche il DMHF, se ne è già parlato sul forum. A differenza di altri ha il vantaggio di essere idrosolubile, io lo uso e mi trovo bene. È però meno facile da trovare, lo commercializza Entomopraxis.
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Daniele Maccapani
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Inviato: 12/03/2014, 23:26 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Beh, che dire... E' evidente che ne so ben poco, di queste cose..! In sostanza, quello che mi interessa è iniziare ad incollare gli edeagi su cartellini trasparenti, per osservarli meglio; e il dubbio principale era "con cosa" incollarli. La colla che uso normalmente non credo terrebbe (è di tipo vinilico, bianca insomma... Si chiama "erkules", ho sempre usato questa e ho continuato ad usarla perche in almeno un'occasione ne ho "sentito" parlare bene sul forum, anche se in linea di massima le viniliche non mi sembrano molto apprezzate...), quindi devo prenderne un'altra, e non so come orientarmi (esperienza 0!). Avevo scioccamente inteso l'euparal semplicemente come una colla adatta per questo scopo, non mi era chiaro servisse appositamente per le inclusioni! 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Julodis
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Inviato: 12/03/2014, 23:46 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Glaphyrus ha scritto: Come mezzo di inclusione ti consiglio anche il DMHF, se ne è già parlato sul forum. A differenza di altri ha il vantaggio di essere idrosolubile, io lo uso e mi trovo bene. È però meno facile da trovare, lo commercializza Entomopraxis. Il DMHF è ottimo, anche perchè in foto è praticamente invisibile. A volte però capita che durante l'essiccamento si formino delle microbolle che lo rendono lattiginoso a basso ingrandimento, e che si vedono così a forte ingrandimento, rovinando la foto (quello è l'apice di un ovopositore di Anthaxia).
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