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Gremu
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Inviato: 04/10/2010, 15:24 |
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Iscritto il: 06/05/2010, 16:28 Messaggi: 349
Nome: Stefano Mammola
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Non ricordo se già l'avevo chiesto in qualche altra discussione, oppure no. Io la ripropongo, sperando di non creare un doppione.
Sapete delucidarmi sulla funzione dello stridio emesso da alcuni cerambicidi quando vengono presi in mano? é un detterrente anti predatorio, un richiamo, un segnale d'allarme o cosa?
Se potete darmi qualche informazione, o consgliarmi qualche articolo al riguardo, ve ne sarei grato.
Ciao!
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Eopteryx
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Inviato: 04/10/2010, 16:11 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:02 Messaggi: 1428 Località: Verona - Roma - Foggia e sporadicamente Padova
Nome: Filippo Di Giovanni
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Non so la risposta precisa, cioè nel caso dei cerambici. Ma molti animali quando catturati emettono suoni. In etologia il comportamento è noto con il termine di "Adaptation unto Death" e sul suo valore adattativo sono state formulate diverse ipotesi (ultimo tentativo di spaventare il predatore, gesto "altruistico" nei confronti dei cospecifici o dei parenti, modo per richiamare l'attenzione di altri predatori che interferiscano con il precedente, ecc.)
A presto, Pippo
_________________ "Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)
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Isotomus
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Inviato: 04/10/2010, 17:18 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Non mi pare che questo argomento sia stato trattato approfonditamente nel caso specifico (in caso contrario sarò lieto di conoscere la letteratura di riferimento). Penso, tuttavia, che si tratti di un richiamo sessuale più che di un mezzo di difesa contro eventuali predatori anche perché, se lo fosse, l'evoluzione ne avrebbe dotato tutti gli insetti. Un apparato stridulatorio è presente nella maggioranza dei Cerambycidae; ne sono dotati tutti i Lamiinae, la maggior parte dei Lepturinae (manca, per esempio, in Xylosteus, Leptorhabdium e Callidium), è sempre assente nei Vesperinae, Prioninae e Parandrinae.
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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Gremu
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Inviato: 04/10/2010, 18:01 |
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Iscritto il: 06/05/2010, 16:28 Messaggi: 349
Nome: Stefano Mammola
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Grazie mille Pippo: mi sono trovato un bell'articolo dell'Adaptation Unto death, molto interessante! E grazie Gianfranco per la risposta così dettagliata. Quindi questo significa che lo stridio è emesso costantemente dal Cerambycidae in periodo riproduttivo, e che lo possiamo apprezzare solo quando lo prendiamo in mano perché è poco intenso?
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Fumea crassiorella
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Inviato: 04/10/2010, 18:29 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Lo stridio dei cerambicidi, quanto a possibile funzione, può essere accostato a quello degli imenotteri mutillidi?
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Isotomus
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Inviato: 04/10/2010, 18:36 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Gremu ha scritto: Grazie mille Pippo: mi sono trovato un bell'articolo dell'Adaptation Unto death, molto interessante! E grazie Gianfranco per la risposta così dettagliata. Quindi questo significa che lo stridio è emesso costantemente dal Cerambycidae in periodo riproduttivo, e che lo possiamo apprezzare solo quando lo prendiamo in mano perché è poco intenso? La verità è che i Cerambycidae (come tutti gli insetti) sono in periodo riproduttivo fin dal momento in cui sfarfallano. In realtà, specialmente per le specie più grosse, è possibile sentire il "suono" anche semplicemente restando in silenzio sotto le piante che frequentano. Mi è capitato più volte con Aromia moschata, con i grossi Cerambyx e, talora con i Dorcadion (in questo caso non sotto una pianta, ovviamente). E' pur vero che quando li prendiamo in mano il suono si sente distintamente, ma non è escluso che lo stridio, più che un tentativo di difesa, sia prodotta semplicemente dai movimenti dell'insetto nel tentativo di divincolarsi.
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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FORBIX
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Inviato: 04/10/2010, 18:46 |
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Iscritto il: 17/02/2009, 0:05 Messaggi: 8521 Località: Isola d'Elba - Arcipelago Toscano
Nome: Leonardo Forbicioni
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Dirò senz'altro una stupidaggine e spero me ne vogliate scusare fin da ora. A me capita spesso di "farli stridere" anche poco prima di prepararli, soprattutto Cerambyx, ed ho notato che tale suono, deriva dal movimento (in "tilt", cioè in senso verticale) del pronoto, che probabilmente fa attrito con la parte posteriore del capo o con quella anteriore delle elitre....o sotto a queste ultime! Ho detto una Ca.....volata??
_________________ "Stay hungry, stay foolish". Steve Jobs, 2005 ___________________ jjuniper8(at)gmail.com Twitter: @weevil_forbixcell. 339/5275910 ___________________
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Velvet Ant
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Inviato: 04/10/2010, 19:04 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Fumea crassiorella ha scritto: Lo stridio dei cerambicidi, quanto a possibile funzione, può essere accostato a quello degli imenotteri mutillidi? Per le femmine di Mutillidi, è stato dimostrato che lo stridio può essere interpretato come un vero e proprio "segnale aposematico" (di allarme) utilizzato per tenere lontani i predatori. Sebbene con il termine "segnali aposematici" ci si riferisca normalmente a segnali di tipo ottico, possiamo considerare tali anche quelli acustici e chimici. L'argomento è stato diffusamente trattato, nella sua tesi di Dottorato, da Gunther Tschuch. Questa tesi, scritta in tedesco, è liberamente scaricabile sul web da qui. P.S. - La tesi contiene anche un capitolo dedicato agli aspetti culturali fra "uomini e mutillidi" che potrebbe interessarti, Roberto 
_________________ Marcello Romano
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Fumea crassiorella
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Inviato: 04/10/2010, 19:08 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Isotomus
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Inviato: 04/10/2010, 19:24 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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FORBIX ha scritto: Dirò senz'altro una stupidaggine e spero me ne vogliate scusare fin da ora. A me capita spesso di "farli stridere" anche poco prima di prepararli, soprattutto Cerambyx, ed ho notato che tale suono, deriva dal movimento (in "tilt", cioè in senso verticale) del pronoto, che probabilmente fa attrito con la parte posteriore del capo o con quella anteriore delle elitre....o sotto a queste ultime! Ho detto una Ca.....volata?? In parte si; la testa non c'entra e neppure le elitre. L'apparato stridulatore è nel mesonoto (nascosto dalla parte inferiore del pronoto), in parole povere è la parte superiore dello scutello.
_________________ Gianfranco Sama
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FORBIX
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Inviato: 04/10/2010, 19:34 |
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Iscritto il: 17/02/2009, 0:05 Messaggi: 8521 Località: Isola d'Elba - Arcipelago Toscano
Nome: Leonardo Forbicioni
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Grazie Gianfranco! Ora che me lo hai spiegato......vedrai che la prossima volta non dirò più cavolate! 
_________________ "Stay hungry, stay foolish". Steve Jobs, 2005 ___________________ jjuniper8(at)gmail.com Twitter: @weevil_forbixcell. 339/5275910 ___________________
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Eopteryx
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Inviato: 04/10/2010, 19:58 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:02 Messaggi: 1428 Località: Verona - Roma - Foggia e sporadicamente Padova
Nome: Filippo Di Giovanni
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Isotomus ha scritto: perché, se lo fosse, l'evoluzione ne avrebbe dotato tutti gli insetti Perchè ? Molti mammiferi hanno questo comportamento ma non tutti i mammiferi. Molti uccelli ma non tutti gli uccelli, ecc, ecc. L'evoluzione opera con quello che ha a disposizione. Ciò detto. Posto che l'emissione di suoni è un richiamo sessuale, può sempre essere cooptato, una volta comparso il carattere, anche per fare qualcos'altro (sto usando le mie dita per scrivere su una tastiera QWERTY ma non credo sia lo scopo per il quale siano state create in origine). Ciò detto, tornando a Cerambicidi (e Mutillidi) quoto in pieno quello che dice Gianfranco, probabilmente i loro "lamenti" sono solo il disperato tentativo di divincolarsi che mette in moto il sistema meccanico di produzione dei suoni. Molto più consistente il discorso sull'adaptation unto death se riferito a uccelli o mammiferi. Alla prossima, Pippo 
_________________ "Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)
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elleelle
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Inviato: 04/10/2010, 21:59 |
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4965
Nome: luigi lenzini
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Io aggiungerei altri insetti stridulanti. Alcuni eterotteri Reduvidae, come Peirates sp.; coleotteri come il Copris hispanus, che stridula sfregando l'estremità dell'addome contro le elitre. Ho in mente anche alcuni coleotteri acquatici che hanno un apparato stridulante, ma non ricordo quali; se Hidrophilidae o Haliplidae. C'è poi l' Acheronthia atropos che stride sfregando la spiritromba arrotolata. Da come usano questa capacità, sembra che lo facciano per difesa; per sorprendere e spiazzare il predatore.  luigi
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Fumea crassiorella
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Inviato: 04/10/2010, 22:07 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Io aggiungo i Trox (il cribrum, se preso in mano, emette uno stridio, non so le altre specie....)....
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Julodis
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Inviato: 04/10/2010, 23:43 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Aggiungiamo alla lista alcuni Chrysomelidae, in particolare le Lilioceris (non stupisce più di tanto, vista la parentela coi Cerambycidae). Più strano è il fatto che lo facciano gli altri insetti che avete citato. Tra quelli acquatici, l'unica specie che conosco è Hygrobia hermanni. La mia opinione è che lo stridio sia, almeno in alcuni casi, un tentatvo estremo per scampare ad un attacco, se spaventando l'aggressore (più probabile) o con qualche altra modalità di azione, non so. Nei Chrysomelidae stridulanti il rumore, che come nei Cerambycidae si produce col movimennto dell'articolazione pro-mesotoracica, è chiaramente legato a situazioni di pericolo. Avvicinando le dita ad una Lilioceris tranquilla sul suo giglio a volte il rumore inizia ancora prima del contatto. In queste e in alcuni Cerambycidae, lo stridio è più forte e rapido quando l'insetto viene afferrato, e di solito continua per un po' dopo che è stato lasciato, ma diminuisce gradualmente di intensità man mano che l'insetto si tranquillizza. Lo stesso capita con molti Cerambycidae, specialmente i Morimus e le Saperda. Le Hygrobia emettono il suono molto intensamente quando afferrate, ma lo fanno anche mentre nuotano per fuggire ad un potenziale pericolo, anche se in misura minore.
E' possibile che in certe specie svolga anche una funzione di attrazione sessuale, ma credo che più in generale sia un tentativo di salvezza in extremis.
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