Forum Entomologi Italiani

Ciao,
non vorrei sembrare provocatorio nè offensivo.. mi chiedevo da cosa nascesse la vostra passione per gli insetti? se è una "attenzione" che vi portate dall'adolescenza o vi è nata con un evento in particolare? e, seconda domanda, cosa vi trasmette (empaticamente parlando..) questa inclinazione?
grazie

ps
probabilmente vi starete chiedendo perchè quest'essere ( il sottoscritto) è spinto da questa esigenza: sono sempre stato una persona molto curiosa ed ho deciso di approfodire questo mondo, a me lontano. Avendo la passione per la scrittura, ho intenzione di scrivere qualcosa a riguardo, anche se ho ancora idee nebulose...
grazie mille

Parlo personalmente Daniele: per me, tutto è nato quando ero bambino. Ho sempre avuto attrazione per insetti e ragni, li catturavo e li osservavo da vicino.
Alle superiori non ho avuto il tempo di avvicinarmi ulteriormente a questo mondo, ma ora che l'ho riscoperto(grazie anche al forum) sono più che carico a proseguire.

Io ho 16 anni, sono un dilettante, e ti posso dire che la passione per l'entomologia ce l'ho sempre avuta. E' da quando avevo 6 anni che osservo e raccolgo insetti di ogni genere. Secondo me entomologi si nasce, bisogna possedere quell'istinto, quella particolare attrazione e curiosità, che ti spingono ad "entrare in contatto", osservare, e anche studiare il mondo degli artropodi...

ciao Daniele,se sei incuriosito dall'Homo sapiens v.entomologus,ti consiglio di procurarti le seguenti riviste.
Les temps moderns (n.450,I,1984)
Ethnologie Francais(X-XII-1984)

Ciao,
è una bella domanda, ma a mio parere un risposta precisa per quanto riguarda la nascita di questa passione, la puoi avere solo tramite un sondaggio su varie persone, facendo una media finale .
C'è chi come me, che sin da piccolo ha avuto una predisposizione nell'osservare non solo gli animali in generale ma tutto ciò che ti circonda, con particolare attenzione a quelle piccole creature che normalmente, e a gli occhi di molti, passano inosservate; e chi invece l'ha acquisita successivamente. Chi durante lo studio e chi solo provando a collezionarli. Io sicuramente non son in grado di dirti nella maggior parte dei casi da cosa nasce .
Quello che so, che ci accomuna (rispondendo alla seconda domanda) è la sensazione che proviamo nel trovarci di fronte ad un insetto (magari anche raro) ovvero di gioia o felicità (questo è certo) indipendentemente dal colore, dalla dimensione, o dalla forma, ecc.., anche se comunque la passione è qualcosa di molto più profondo.
Ciao
Alessio

Ciao Daniele e benvenuto!
A proposito di scrivere sugli insetti, forse ti potrà interessare questa discussione.
Anche sull'origine della passione entomologica puoi trovare molti interventi esplorando passate discussioni.

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Silvano

Che dire, io ho 15 anni appena compiuti, per quello che ti posso dire io sono sempre stato appassionato dalla natura, poi in seconda media mia madre mi ha portato al museo di storia naturale di Modena, da un entomologo che faceva vedere gli insetti al microscopio, ed è stato amore a prima vista, e poi è stato un crescendo. Ti consiglio di leggerti il libro: Matto per gli insetti di Gianfranco Curletti, specialista mondiale del genere Agrilus .

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Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
Negrita, Rotolando verso sud

Ribadisco un concetto già espresso: bella domanda. Me la sono posta tante volte anche io, cercando di interrogarmi sul perchè di questa mia passione. Personalmente, metto come primum movens certamente la curiosità, l'amore per ciò che è natura, il godimento di una giornata all'aria aperta, la necessità quasi fisiologica di dare un nome a tutto ciò che incontro (pianta, animale o sasso che sia), il piacere della ricerca, l'entusiasmo dopo una scoperta (piccola o grande che sia, basta che sia convinto di aver risolto un enigma).
Ho omesso un altro aspetto: il piacere del bello. L'ho fatto volutamente perchè il concetto di bellezza è relativo, soggettivo, personalissimo. Indubbiamente, ai nostri occhi di entomologi e entomofili, gli insetti, anche i più piccoli e insignificanti, sono belli, intriganti, interessanti.
Non ho però risposto ancora alla vera domanda: perchè gli insetti, e non le conchiglie, le piante, o i minerali? Non so perchè, ma posso certamente dirti (e credo che nessuno degli amici del forum potrà smentirmi) che a casa di qualunque entomologo non troverai solo insetti, ma anche conchiglie, piante, minerali, fossili, foto di uccelli, rettili, semi, frutti secchi e chi più ne ha più ne metta. Insomma, insetti perchè questi li studiamo, o semplicemente li collezioniamo, ma siamo, innanzitutto, amanti di tutto ciò che la Natura ci mette quotidianamente sotto gli occhi.

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Maurizio Bollino

Io la passione l'ho avuta sempre. Tra i miei primi ricordi (oltre a cose "normali" come l'asilo, ecc.) ci sono le mie prime esplorazioni su ragni, bruchi, farfalle e scarabei, stimolato per fortuna da genitori intelligenti.
Ho imparato a leggere con il mitico libretto "Farfalle" del compianto Sandro Ruffo (è la verità). Collezione di farfalle fin dalla prima elementare (mio padre mi aiutava con la preparazione degli esemplari), coleotteri dalla seconda media.
Credo che per la gran parte degli appassionati di entomologia sia stato più o meno lo stesso; in genere è una passione che nasce con noi: o ce l'hai o non ce l'hai. Intendiamoci: qualche caso di vocazione post lauream esiste anche, però è più l'eccezione che la regola.

Ciao
Piero

Confermo tutto ciò che ha scritto l'altro Maurizio, tanto che a casa mia "non troverai solo insetti, ma anche conchiglie, piante, minerali, fossili, foto di uccelli, rettili, semi, frutti secchi e chi più ne ha più ne metta."

Fin da bambino sono stato abituato al contatto con la natura, perchè mio padre trascinava mia madre e me (ed in seguito anche i miei fratelli) in giro per la campagna, boschi e montagne, prima in Lombardia ed in seguito nel Lazio e dintorni, in ogni momento libero che aveva. Senza contare le vacanze estive, passate sia in Italia che in altre zone d'Europa a pescare, cercar funghi, piante, frutti selvatici, ecc. Già da piccolo avevo cominciato a notare questo mondo alieno degli insetti. Le prime osservazioni che ricordo risalgono a quando avevo 8-10 anni e giocavo a nascondino con i coetanei nei prati intorno a casa in quella che allora era l'estrema periferia di Roma (che 45 anni dopo si è spostata molti km più all'esterno). Per non farmi trovare ero capace di stare 2 ore nascosto in mezzo ad una foresta di cardi, e come passare il tempo se non guardando quegli esserini affaccendati a farsi i fatti loro? Pian piano l'interesse è cresciuto. Ho cominciato a documentarmi sulle enciclopedie e qualche altro libro che aveva comprato mio padre (come la gloriosa Vita degli Animali di Ghigi, Pasquini e Raffaele, che avevo praticamente imparato a memoria, o il libretto sui Coleotteri di C. Conci), finchè a 11 anni ho cominciato a raccogliere i primi Coleotteri, e da allora ogni cura è stata vana!
La molla che mi (e credo ci) spinge è soprattutto la curiosità. La voglia di conoscere ciò che ci circonda e di classificarlo e spiegarlo. Vale per tutto, dal perchè il Sole cambia colore secondo l'ora, a perchè una pianta cresce in un certo modo piuttosto che un altro, ma soprattutto riguarda tutto ciò che vive: perchè è fatto in un certo modo, che rapporti ha con gli altri, da dove arriva, ecc. E dal momento che i Coleotteri rappresentano il massimo culmine della diversificazione degli esseri viventi, era abbastanza logico che mi appassionassi a questi.
All'inizio era una passione solitaria. Poi all'università (scienze biologiche a quella che poi è stata chiamata "La Sapienza" ma allora era solo l'Università di Roma) ho conosciuto "altri matti" e la passione ha subito un nuovo impulso. Poi, nel corso degli anni, alti e bassi, ma è continuata contagiando anche mio padre e mia madre, che nei primi anni mi portavano fuori a cercare insetti, e poi mi seguirono a fare la stessa cosa. Nel 1980, dopo vari tentativi, ho finalmente deciso di concentrare le mie attenzioni sulla famiglia dei Buprestidi, e da allora ho continuato su questa strada, anche se ogni tanto mi prende una passione secondaria per qualche altro gruppo. Una dozzina di anni fa, dopo anni da entomologo solitario che aveva contatti epistolari con gente in tutto il mondo ma quasi nessuno in Italia, grazie a Franco Tassi e Daniele Baiocchi sono rientrato nel giro dell'entomologia italiana. Poi quasi un anno fa sono approdato sul Forum.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Al di là di questo mi domandavo secondo voi quale fosse la necessità più viscerale che porta a questo genere di passione.
La classica speculazione mentale da scrittore/regista se volete

Semplicemente la curiosità, che, credo, è insita nell'uomo; quella curiosità che ha fatto sì che la ruota non sia ancora quadrata, quella che ha fatto scoprire il fuoco, il motivo per cui una mela cade a terra, quella che ci ha convinto che la terra non è quadrata, che il sole non gira attorno alla terra, ecc., ecc., ecc. E tutto questo ragionando con il proprio cervello, al di là (e contro) qualsiasi dogma, contro cui (nel terzo millennio) siamo ancora costretti a lottare.

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Gianfranco Sama

"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro"
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Gershom Sholem

Non ho ancora letto cosa sta "di sopra" per non farmi influenzare ...poi rileggerò tutto il post con calma.

Personalmente, ricordo di essermi sempre interessato alle innumerevoli forme della Natura: mio padre, pur senza alcuna conoscenza tecnica, mi accompagnava a passeggiare per campi e boschi cercando di "capire" cosa stavamo osservando.
Prima di me, anche mio fratello maggiore, iniziò molto presto a raccogliere insetti (ancora ricordo i primi ditischi trovati nei fossi, in campagna a due passi da Bologna o la gioia per il primo Cervo volante), ed io ero diventato il suo "cacciatore indigeno" nonché principale fornitore di bestiole. Risale al 1992 (mi sembra) la nascita di una MIA collezione di insetti...con il primo esemplare, un minuscolo stafilinide piuttosto anonimo…e che ancora possiedo, da qualche parte..
Poi anche se il tempo passa, quasi nulla è cambiato e provo ancora una gioia infinita nella ricerca “attiva” degli insetti, in particolar modo di quelli a costumi più "estremi" (coprofagi, endogei, psammofili...).
Cosa ha mosso la prima scintilla ? Difficile dirlo...certo un ambiente famigliare adeguato, una mia particolare mania per il "collezionismo" puro...ma soprattutto una genuina ed enorme capacità nel meravigliarsi: infatti, solo grazie a questo "stupore" posso spiegare la mia insana passione. Io cerco insetti per stupirmi della loro bellezza, delle loro straordinarie abitudini e della loro incredibile varietà…una sorta di droga, dove mi ricarico con continue iniezioni di nuove scoperte (tanto che se vado in astinenza, mi metto a girovagare per la rete, alla ricerca di qualche bestiola curiosa !)

Quindi (e diventa quasi una banalità), perché mi piacciono gli insetti ??
Perché sono bellissimi…

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Loris

Forse farò una domanda banale ma mi chiedevo come si concilia l'amore per questi piccoli esseri e l'eventualità di ucciderli per poterli catalogare (non è affatto provocatorio, e' una domanda realmente genuina).