Forum Entomologi Italiani

Studiando la Claviceps purpurea (fungo ascomicete responsabile dell'ergot) ho letto testimonianze di etnomicologi che parlavano di usi tradizionali di funghi con proprietà allucinogene in alcune zone del mondo o in casi particolari.

Mi chiedevo se esistessero insetti che producano veleno o comunque sostanze che contenessero alcaloidi o altri composti allucinogeni o quantomeno psicoattivi.

Essendo un grande amante dell'etnoentomologia sarei davvero curioso di sapere se esistano o meno insetti del genere.

Insetti che producono veleno ce ne sono un'infinità, ma immagino che tu ti riferisca a quelli il cui corpo è velenoso, non a quelli che sono in grado di iniettarlo.

Insetti velenosi in questo senso sono diffusi in vari gruppi. Tra i Coleotteri, molti Meloidae e Chrysomelidae, innanzi tutto.
La cantaridina, sostanza contenuta in diversi Meloidi, ed in particolare nel genere Lytta, è estremamente tossica, anzi, letale, oltre ad essere stata usata anche come pericoloso afrodisiaco (perchè fra i vari effetti collaterali stimola anche l'erezione).

Recentemente si è scoperto che anche molti Buprestidi contengono sostanze tossiche, chiamate buprestine.

Comunque, si è già discusso, mi pare in "entomologia generale", o forse proprio qui in "domande e risposte", di questo argomento, e se cerchi bene dovresti trovare anche dei link a documenti che trattano di questo.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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No, parlavo anche di veleni iniettati, ho trovato diverse discussioni sulle sostanze tossiche, ma io ero interessato unicamente a quelle allucinogene o psicoattive. Mi chiedevo se esistessero anche insetti di questo genere, che ad esempio iniettassero alcaloidi o acidi che possano provocare allucinazioni o comunque indurre variazioni nel funzionamento dei neurotrasmettitori e quindi di conseguenza alterare lo stato di coscienza.

Non ne sono a conoscenza, ma non mi stupirebbe. In fin dei conti, alterare le percezioni o il funzionamento del cervello di un predatore porterebbe a risutati simili a quelli di un normale veleno, per quanto riguarda le conseguenze a lungo termine (ovvero un vantaggio per la popolazione di insetti con queste caratteristiche). Tra quelli che iniettano qualcosa, non mi pare ci sia niente del genere, ma tra quelli che contengono sostanze "difensive" che agiscono per ingestione potrebbero benissimo essercene (credo che si conoscano gli effetti solo di una minima parte di queste sostanze, anzi sicuramente diversi insetti tossici non sono ancora stati riconosciuti come tali).

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Maurizio Gigli
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Incuriosito, ho provato a fare una ricerca, ed è venuto subito fuori che almeno una specie sembra avere questi effetti: il "Bicho de Tacuara", o verme del bambou, che da quanto ho capito è la larva di un lepidottero.

Puoi trovare qualcosa in proposito in italiano, e in inglese.

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Maurizio Gigli
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Grazie mille Julodis. Comunque approfondirò la cosa e vi farò sapere.

Trovata formica allucinogena! Pogonomyrmex californicus

Qui c'è un secondo articolo che ne conferma l'identità.

La specie sarebbe questa qui.

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Maurizio Gigli
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Grande!

Il Bicho de Tacura invece sarebbe il Myelobia smerintha

Esistono testi sui veleni degli insetti che illustrino i loro effetti, che voi sappiate?

Anche se sono particolarmente interessato a quelli ad effetto allucinogeno e/o psicoattivo, sarebbe interessante trovare un testo generale.

Ho fatto una piccola ricerca ma non ho trovato testi del genere...almeno in Italiano...se qualcuno sa qualcosa in inglese me lo segnala?

Vorrei davvero approfondire questo argomento. Se qualcuno fosse interessato lo pregherei di contattarmi, si potrebbe raccogliere insieme del materiale.

Ciao Marco, ho una vasta bibliografia etno-entomologica, soprattutto del bacino del Mediterraneo ma anche mondiale: provo a cercare quello che ti interessa e poi ti dico!

Grazie mille Fumea!

Marco, non è che fra un po' leggiamo sul giornale: "Giovane entomologo lombardo si ingozza di bruchi brasiliani e formiche californiane per avere le visioni!"

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Maurizio Gigli
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Un nuovo tipo di piacere afrodisiaco

Nono, non voglio fare come John Lilly o Hofmann (che tra l'altro è morto a 102 anni!) il mio è solo un interesso teorico ed etnoentomologico. Mi piacerebbe lavorarci con qualcuno seriamente.

Ho dato una fugace controllata a quello che possiedo e ho trovato questo lavoro che ti (vi) allego. Non so se nell'articolo ci sia qualche aspetto che ti possa interessare poiché, come è chiaro dal titolo, si tratta di un lavoro che prende in esame impieghi generalmente medicinali (lo avevo letto tanto tempo fa e quindi non ricordo con precisione tutto il contenuto).
Però, oltre ovviamente a leggere il lavoro, ti consiglio due cose: esaminare con cura la poderosa bibliografia citata in questo contributo alla ricerca di qualche titolo che potrebbe rivelarsi utile e, soprattutto, contattare via mail il primo autore (Costa Neto). E' riportato il suo indirizzo di posta elettronica e, poiché si occupa di etno-entomologia a livello universitario, credo che ti potrà dare informazioni pertinenti!!!
Facci sapere!