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Maw89
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Inviato: 01/02/2010, 13:39 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Volevo chiedervi se quando raccolgo specie a me sconosciute (il 99% delle volte  ), è opportuno che in fase di preparazione estragga,se possibile, sempre i genitali almeno di qualche esemplare, in maniera che, se servono per la determinazione, siano a disposizione senza dover scollare, riammorbidire, estrarre e ripreparare l'insetto, che da secco è, mi sembra, pure piu fragile? Scusate la domanda banale,ma come per tutte le altre che vi ho posto, essendo agli inizi vorrei impostare la collezione al meglio fin da subito. Grazie,Nicola
_________________ Nicola Dal Zotto
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Notoxus59
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Inviato: 01/02/2010, 14:01 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6358 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Ciao Nicola, da parte mia se non conosco la specie (io parlo delle due Famiglie di cui mi occupo) oppure ho dei dubbi, perchè molto similare ad un'altra, estraggo subito i genitali in fase di preparazione, anche perchè è meno facile che gli edeagi abbiano bolle d'aria al suo interno, pregiudicando alle volte la determinazione. Comunque se avete un po di pazienza farò un reportage in PDF anche su questa tecnica, coadiuvato dalle foto. Sempre se vi interessa  .
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gomphus
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Inviato: 01/02/2010, 14:28 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao nicola bella domanda  ... la risposta dipende dalle tue conoscenze in merito mi spiego: se non conosci una data specie ma hai conoscenze generali sulla famiglia  , e quindi sai cosa va estratto e come bisogna estrarlo, estrarre alcuni esemplari al momento di prepararli è sicuramente utile ma se invece su una data famiglia le tue conoscenze sono + o - pari a zero  , piuttosto che rischiare di fare malanni irreparabili, magari "ripulendo" l'edeago da quelli che in realtà erano pezzi di importanza fondamentale, sarà meglio lasciare che l'estrazione la faccia lo specialista 
_________________ ***************** maurizio
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Fumea crassiorella
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Inviato: 01/02/2010, 14:53 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8702 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Notoxus59 ha scritto: se avete un po di pazienza farò un reportage in PDF anche su questa tecnica, coadiuvato dalle foto. Sempre se vi interessa  A me personalmente interessa eccome  !!! Intanto mi equipaggio di pazienza  !!!!
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Maw89
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Inviato: 01/02/2010, 15:02 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Grazie mille delle risposte! Allora forse è meglio non estrarre "tutto" ma solo le famiglie che imparo pian piano anzi, molto piano, a conoscere. Ma c'è cosi tanta differenza dell'estrazione nelle varie famiglie? Io solitamente cerco di conservare per tutti: l'edeago vero e proprio, le 2 protuberanze che si trovano di fianco (parameri?) e quella specie di forcina (spiculum gastrale?) ,perdonate i termini,ma non sono sicuro si chiamino cosi, lasciando all' interno il "sacchetto interno" che se non ho capito male è importante per la diagnosi. Almeno a me, interessa molto il PDF!!! Lo attenderò con tutta la pazienza che serve 
_________________ Nicola Dal Zotto
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Pactolinus
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Inviato: 01/02/2010, 19:33 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Caro Nicola, confermo quanto detto dagli altri amici. Per quello che mi riguarda personalmente ( Histeridae), preferisco fare l'estrazione sempre, innanzitutto perché spesso è solo l'esame dei genitali, che ti toglie il dubbio con quelle specie che si differiscono solo per quache strietta, un po' più lunga o un po' più corta che però, a volte, può essere un po' più corta o un po' più lunga.....  E poi perché mi fa piacere avere una "panoramica" completa dell'esemplare Comunque l'estrazione degli Histeridae non è così banale: nella foto puoi vedere, sotto l'esemplare, il cartellino con, da sinistra a desrta: edeago, 8° urosterno e spiculum gastrale. I primi due con i caratteri "importanti" l'ultimo un po' meno. Tieni presente che l'edeago si trova incapsulato dentro l'8° urosterno, con lo spiculum "addossato" il tutto unito da sottili membrane. E quando devi estrarre una bestiolina di meno di un mm....  In questi casi, quando hai a che fare con pezzi molto piccoli, è assai di aiuto il "Genitase"
Genitase.pdf [79.56 KiB]
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Un caro saluto! 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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pierone950
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Inviato: 05/02/2010, 0:19 |
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Iscritto il: 15/11/2009, 23:48 Messaggi: 105 Località: Loreggia (PD)
Nome: Pietro Visentini
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Crdo che il problema dell'estrarre abbia anche un'altra sfaccettatura che non ho trovato citata: come conservo quello che tiro fuori in modo che io o qualcunaltro possa studiarlo? Si deve tenere presente che se in molte specie (in genere, le più grandi) si possono preparare "a secco" anche i pezzi estratti: edeago, parameri etc., per le specie più piccole le cose non stano proprio così. Ad esempio negli Staphylinidae Aleocharinae nelle femmine possono essere estratte (con le opportune precauzioni) le spermateche, pezzi che se non vengono preparati su microvetrino, non possono essere proficuamente studiati. Ed è proprio la preparazione su microvetrino il particolare più complicato, tanto che forse non basta un pdf per illustrarlo, senza nulla togliere all'utilità di tale materiale (ben venga chi lo propone!!!). Ma anche di molti edeagi c'è necessità di preparare un vetrino permanente, dato che spesso si deve poter studiare l'armatura interna degli edeagi (morfologia e posizione relativa di denti, faneri, spicole, ecc.) per poter descrivere adeguatamente le caratteristiche di una specie. Questo significa che l'edeago va "schiarito" prima che montato, facendo attenzione alla microbolle d'aria che si formano al passaggio dal medium schiarente al liquido conservante sul vetrino e possono alterare la visione del pezzo al microscopio o rendere impossibile l'esecuzione di buone microfotografie. Se non ricordo male era uscita una bella serie di lavori sull'argomento sui contributi pr giovani entomologi allegati al bollettino SEI degli anni '60 e '70. Provo a vedere se li trovo e poi li inserisco nel forum. Mandi a tutti Pierone
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Maw89
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Inviato: 05/02/2010, 20:09 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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pierone950 ha scritto: Se non ricordo male era uscita una bella serie di lavori sull'argomento sui contributi pr giovani entomologi allegati al bollettino SEI degli anni '60 e '70. Provo a vedere se li trovo e poi li inserisco nel forum.

_________________ Nicola Dal Zotto
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arcing
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Inviato: 05/02/2010, 21:08 |
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Iscritto il: 27/08/2009, 16:11 Messaggi: 494 Località: LOMBARDIA - Besana in Brianza (MB)
Nome: Alberto Buffetti
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pierone950 ha scritto: Se non ricordo male era uscita una bella serie di lavori sull'argomento sui contributi pr giovani entomologi allegati al bollettino SEI degli anni '60 e '70. Provo a vedere se li trovo e poi li inserisco nel forum. Pierone GRAZIE! 
_________________ Ciao. Alberto ______________________________________________________________________________________________________________ Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti. (Charles Robert Darwin)
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