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Vendita di uova di lepidotteri online?



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MessaggioInviato: 29/07/2011, 21:37 
 

Iscritto il: 10/10/2010, 20:26
Messaggi: 143
Località: Verona
Nome: Gianluca
Salve a tutti! Parlavo con un amico che mi diceva di aver visto dei negozi online dove vendevano uova di lepidottei? Credete che sia possibile? Sono interessato a questo fatot dell'alevamento dei lepidotteri per aiutare il ripopolamento delle campagne! Se avete qualche sito da propormi :D


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MessaggioInviato: 31/07/2011, 12:29 
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Iscritto il: 20/06/2011, 16:35
Messaggi: 618
Località: Aci S. Antonio (CT)
Nome: Leotta Roberto
Si esistono ...vendono materiale vivo anche per serre di farfalle ,da crisalidi a uova , personalmente non ho mai comprato materiale quindi sconosco le modalita' di pagamento e condizioni di arrivo della merce normalmente quando voglio cimentarmi come pura esperienza in allevamento di bestie di rilievo, avendo molti amici che frequentano borse e altro, con un po' di attesa ho occasione di averlo, anche se molto spesso gli allevamenti di bestie alpine, in Sicilia causa temperatura invernale mite non vanno a buon fine..e visto che il materiale ha poca validità scientifica considerato ,che proviene da allevamenti spesso di 3 o 4 generazione spesso riaccopiato con matrice di diversa localita' per manterne fertilità ,non ha rilevanza scientifica...ora non ricordo il nome delle ditte che operano nel settore, che spesso vendono anche materiale entomologico, ma su internet dovresti facilmete reperire info...riguardo il ripopolamento di aree locali , tema che ho avuto modo di averne esperienza, ma di difficile monitoraggio del risultato e dell'efettivo insediamento ...l'argomento eticamente dalle sfacettature polivalenti ,deve essere affrontato con cautela a D.O.C. per spece in ambito di cio che si vuole inserire nelle aree esaminate, ricordando che la legge italiana vieta l'inserimento di spece non autoctone se non per motivi particolari previo autorizazione ministero ambiende su richiesta di istituti di ricerca...anche se poi... dal lato pratico non troverai mai nessuno ligio ed esperto che controlli tale fattura.


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MessaggioInviato: 31/07/2011, 13:39 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28
Messaggi: 3222
Nome: Marco Uliana
Gianluca, ti sconsiglio di immettere in natura animali recuperati da fonti commerciali.
Infatti, corri il rischio di mescolare popolazioni di origini geografiche diverse, ibridando quelle naturali con altre provenienti da aree ignote. In alcune farfalle che si spostano molto ciò può non essere un problema, ma altre sono sedentarie e quindi non soggette naturalmente a "inquinamento" del patrimonio genetico.
Pensa per esempio alle Zerynthia polyxena: fino a qualche anno fa si pensava fosse un'unica specie, ora sappiamo che in Italia ce ne sono due, che occupano aree geografiche ben distinte... non sarebbe stato positivo se qualcuno in passato le avesse mescolate o ibridate, anche se spinto da nobili intenti.

Comunque, l'immissione di qualche decina di individui avrà per lo più il bilancio di costarti un grande sforzo e di risultare irrilevante per gli scopi che ti prefiggi: se gli ambienti hanno di essere "ripopolati" vuol dire che si sono "spopolati", e se si sono spopolati delle cause ci sono, e continueranno ad agire. Sarebbe come versare acqua in un secchio bucato per tentare di mantenerlo pieno.

Un utile modo per aiutare le nostre farfalle è quello di fornire loro piante alimentari, sia per i bruchi che per gli adulti. ;)


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MessaggioInviato: 31/07/2011, 16:12 
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Iscritto il: 20/06/2011, 16:35
Messaggi: 618
Località: Aci S. Antonio (CT)
Nome: Leotta Roberto
MARCO... ha perfettamente raggione nello scosigliarti tale pratica aldila' degli sforzi di riuscita' del tuo intento ,che a mia esperienza sono quasi sempre vani ,anche se si dovesse trattare di spece dal patrimonio genetico certo e gia ben delineato ...e nel tentativo sepur motivato da intenti positivi ,il rischio di fare danno e' maggiore del beneficio, spece se non hai una approfondita conoscenza del territorio e delle spece che introduci, meglio tutelre quello che si ha nel territorio con misure di diversa applicazione, che introdurre popolazioni dalla provenienza sconosciuta e ancorpiu' dalla determinazione non chiara, perche' come recentemente e' strato dimostrato, ma gia da tempo risaputo da noi lepidotterologi siciliani la popolazioni di Arctia villica sono differenti dalla Actia angelica e d'attuale popolazione siciliana Actia konewkaii ma perfettamente ibridabbili (e parliamo di spece di grossa taglia che si pensava fosse capitolo chiuso)....


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MessaggioInviato: 01/08/2011, 9:52 
 

Iscritto il: 10/10/2010, 20:26
Messaggi: 143
Località: Verona
Nome: Gianluca
Glaphyrus ha scritto:
Gianluca, ti sconsiglio di immettere in natura animali recuperati da fonti commerciali.
Infatti, corri il rischio di mescolare popolazioni di origini geografiche diverse, ibridando quelle naturali con altre provenienti da aree ignote. In alcune farfalle che si spostano molto ciò può non essere un problema, ma altre sono sedentarie e quindi non soggette naturalmente a "inquinamento" del patrimonio genetico.
Pensa per esempio alle Zerynthia polyxena: fino a qualche anno fa si pensava fosse un'unica specie, ora sappiamo che in Italia ce ne sono due, che occupano aree geografiche ben distinte... non sarebbe stato positivo se qualcuno in passato le avesse mescolate o ibridate, anche se spinto da nobili intenti.

Comunque, l'immissione di qualche decina di individui avrà per lo più il bilancio di costarti un grande sforzo e di risultare irrilevante per gli scopi che ti prefiggi: se gli ambienti hanno di essere "ripopolati" vuol dire che si sono "spopolati", e se si sono spopolati delle cause ci sono, e continueranno ad agire. Sarebbe come versare acqua in un secchio bucato per tentare di mantenerlo pieno.

Un utile modo per aiutare le nostre farfalle è quello di fornire loro piante alimentari, sia per i bruchi che per gli adulti. ;)



Va bene! Grazoe del consiglio! Io di genetica non capisco un gran chè.. comunque il mio era un intento di ripopolare la mia zona con dei macaoni ma a questo punto potrei piantare delle piante di finocchio selvatico o cartota per poi prelevare le larve e aiutare il ripopolamento, dato che ho sentito che non tutte le uova deposte sono prossime alla nascita perchè infestate da altri parassiti.


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MessaggioInviato: 01/08/2011, 11:21 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
Messaggi: 8156
Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
VanHelsing ha scritto:
Va bene! Grazoe del consiglio! Io di genetica non capisco un gran chè.. comunque il mio era un intento di ripopolare la mia zona con dei macaoni ma a questo punto potrei piantare delle piante di finocchio selvatico o cartota per poi prelevare le larve e aiutare il ripopolamento, dato che ho sentito che non tutte le uova deposte sono prossime alla nascita perchè infestate da altri parassiti.


:ok: :ok: :ok: Molto meglio questa soluzione!!! Rilasciare nell'ambiente esemplari che non possono riprodursi, come già sottolineato, è uno sforzo inutile. I nostri amici insetti hanno potenzialità riproduttive inimmaginabili: metti a loro disposizione la loro pianta, e te ne ritroverai svolazzanti ovunque. Se invece l'ambiente è privo di piante alimentari..... sarebbe un pò come pretendere di popolare la Luna con una colonia di umani, dicendo loro: sfruttate le risorse locali, crescete e moltiplicatevi!!!!

_________________
Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 01/08/2011, 13:17 
 

Iscritto il: 10/10/2010, 20:26
Messaggi: 143
Località: Verona
Nome: Gianluca
Maurizio Bollino ha scritto:
VanHelsing ha scritto:
Va bene! Grazoe del consiglio! Io di genetica non capisco un gran chè.. comunque il mio era un intento di ripopolare la mia zona con dei macaoni ma a questo punto potrei piantare delle piante di finocchio selvatico o cartota per poi prelevare le larve e aiutare il ripopolamento, dato che ho sentito che non tutte le uova deposte sono prossime alla nascita perchè infestate da altri parassiti.


:ok: :ok: :ok: Molto meglio questa soluzione!!! Rilasciare nell'ambiente esemplari che non possono riprodursi, come già sottolineato, è uno sforzo inutile. I nostri amici insetti hanno potenzialità riproduttive inimmaginabili: metti a loro disposizione la loro pianta, e te ne ritroverai svolazzanti ovunque. Se invece l'ambiente è privo di piante alimentari..... sarebbe un pò come pretendere di popolare la Luna con una colonia di umani, dicendo loro: sfruttate le risorse locali, crescete e moltiplicatevi!!!!

Bell'esempio :D


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