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Quesito sugli areali di distribuzione http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpbb3/viewtopic.php?f=8&t=4307 |
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Autore: | Apollo11 [ 29/12/2009, 2:42 ] |
Oggetto del messaggio: | Quesito sugli areali di distribuzione |
Ciao a tutti, spero di non aver sbagliato sezione per la mia domanda, né tantomeno di aver messo un titolo non adeguato! Il mio quesito è proprio strano, ma da sempre me lo pongo, e vorrei sapere che ne pensate voi: mi sono sempre chiesto se esistono ancora oggi aree dove nessun ricercatore sia passato per verificare le specie di insetti presenti. Mi spiego con un esempio pratico: io vivo ad Avola, in provincia di Siracusa. Informandomi, ho notato che questa zona non è stata mai stata soggetta a censimenti o cose simili. E' possibile che nessuno abbia mai verificato quali insetti sono presenti in questa area, e quindi un giorno si potrebbe scoprire, per assurdo, che in questa zona è presente una specie endemica? Grazie anticipatamente! |
Autore: | Fumea crassiorella [ 29/12/2009, 9:56 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Apollo11 ha scritto: Mi spiego con un esempio pratico: io vivo ad Avola, in provincia di Siracusa. Informandomi, ho notato che questa zona non è stata mai stata soggetta a censimenti o cose simili. E' possibile che nessuno abbia mai verificato quali insetti sono presenti in questa area, e quindi un giorno si potrebbe scoprire, per assurdo, che in questa zona è presente una specie endemica? Grazie anticipatamente! Perché no? Mi sembra plausibile!!!! ![]() ![]() |
Autore: | aug [ 29/12/2009, 10:07 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Mettiamola così: mai dire mai (soprattutto in scienze biologiche in senso lato) ma per ragionevolmente sospettare la possibilità di una presenza di endemiti ci vorrebbero delle buone ragioni bio-geografiche (isolamento, storia geologica etc.) o la sussistenza di ambienti particolari (che so, presenza di specie vegetali "strane"). Se veramente nessuno ha cercato in passato, o non ci sono registrazioni, sarebbe un'ottima ragione per cominciarlo, uno studio... |
Autore: | Glaphyrus [ 29/12/2009, 10:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Ciao Corrado! Il punto è che non basta passare una volta, e nemmeno 100 in un posto per essere sicuri di aver trovato tutte le specie che ci vivono. Infatti anche in Italia, nonostante la lunga tradizione entomologica professionale e amatoriale, si continuano a descrivere nuove specie di insetti del nostro territorio, qualche volta anche da posti intensamente sottoposti a ricerche precedenti. Pensa poi alle specie raccolte una sola volta e poi mai più ritrovate (e non perchè nessuno sia più andato a cercarle)... ne esistono anche in Italia. Questo ti fa capire quanto difficile sia "esaurire" tutta una fauna. |
Autore: | Notoxus59 [ 29/12/2009, 11:15 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Ciao Corrado, pensa che quando nel Giugno del 2003 ho trovato una nuova specie di Carabidae il Platyderus Magrinii che è una bestia di 7mm quindi non piccola, in un posto studiato, censito, battuto da tutti da almeno 150 anni (chi non ci è mai stato alzi la mano) il Blockhaus sulla Majella ![]() Anche io ti consiglio di iniziare a ricercare nella tua zona ![]() ![]() |
Autore: | Ivan [ 29/12/2009, 11:36 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Ciao Corrado, tutto è possibile, anche trovare qualche cosa di nuovo e sicuramente sarebbe una grande soddisfazione. La cosa certa è ogni dato proveniente da una zona poco prospettata come la tua è un dato sicuramente interessante! Personalmente mi occupo di Carabus e quindi se hai qualche info ti prego di farmelo sapere. Buone ricerche! Ivan |
Autore: | Velvet Ant [ 29/12/2009, 12:42 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Ciao Corrado ![]() In effetti la tua zona non è stata mai oggetto di indagini approfondite e non rientra nelle località classiche presenti costantemente nella letteratura entomologica siciliana. Questo perchè, fra gli entomologi siciliani del passato e del presente, nessuno è vissuto in quell'area o in località limitrofe. E solo chi risiede in un territorio può riuscire, nel tempo, a delineare un quadro dell'entomofauna presente, anche se limitatatamente al gruppo di cui si occupa. Per la zona del siracusano, posso fornirti alcune indicazioni sui pochi che, a mia conoscenza, in passato, vi hanno condotto indagini. Nel 1843 soggiornò, nelle province orientali della Sicilia, il lepidotterologo tedesco Philipp Christoph Zeller (1808-1883). Pubblicò i risultati delle proprie ricerche nel 1847 e nel 1854, descrivendo nuove forme di Ropaloceri ed Eteroceri. Questi materiali sono oggi al British Museum (N. H.) di Londra. A dire il vero, vi fu un entomologo che visse in provincia di Ragusa (credo proprio l'unico) e che pubblicò un unico contributo contenente i risultati di alcune osservazioni entomologiche sulle pagine de "Il Naturalista Siciliano". Si tratta del Professor Vincenzo Assenza. Di lui sappiamo solo che viveva a Scicli, in provincia di Ragusa e che dovette riuscire a radunare una piccola collezione con reperti dell’entomofauna di quei territori. Nel suo lavoro del 1891: "Materiali per una fauna Entomologica dei dintorni di Noto (Siracusa). Catalogo metodico", rimasto peraltro incompleto, si occupò di descrivere la fauna entomologica dei dintorni di Noto, riportando un elenco di 444 specie appartenenti agli Ordini dei Coleotteri, Imenotteri, Lepidotteri, Ortotteri ed Emitteri. Inutile dire che anche di questa interessante collezione locale (come di altre decine di collezioni siciliane del passato) non rimane oggi più alcuna traccia. ![]() In epoca più recente mi risultano altri contributi più o meno specifici sulle aree limitrofe, come: Rizzo M.C. e Migliore L., 1992. I macroinvertebrati come indicatori ecologici nel mappaggio di qualità del Fiume Anapo (Siracusa, Sicilia) Parenzan P., 1998. Osservazioni preliminari sulla macrolepidotterofauna della Riserva Naturale di Vendicari (Siracusa) etc. Molti reperti di coleotteri del siracusano sono infine presenti nella grande collezione del carissimo Vittorio Aliquò, che soggiornò diversi anni, per lavoro, a Siracusa. Qualcosa (in particolare coleotteri Idroadefagi) anche nella mia, raccolti durante un anno in cui risiedetti, per lavoro, a Ragusa. Se ti servono informazioni più dettagliate, sono a tua disposizione ![]() |
Autore: | Isotomus [ 29/12/2009, 13:03 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Caro Riccardo, ho dato un'occhiata nel mio archivio informatico dei Cerambycidae italiani. Ho trovato solo Herophila tristis di "Avola vecchia", per cui di 280 specie (circa) di Cerambycidae italiani, solo uno sarebbe presente nei dintorni della tua città. Sarebbe ora che qualcuno se ne interessasse, anche perché della provincia di Siracusa conosco specie molto interessanti, del tipo Blepisanis melanocephala o Phytoecia malachitica (Cerambycidae, Lamiinae, Phytoeciini). Se ti servono indicazioni non devi far altro che chedere. Ciao e buon lavoro. |
Autore: | gomphus [ 29/12/2009, 14:01 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Apollo11 ha scritto: ... mi sono sempre chiesto se esistono ancora oggi aree dove nessun ricercatore sia passato per verificare le specie di insetti presenti. Mi spiego con un esempio pratico: io vivo ad Avola, in provincia di Siracusa. Informandomi, ho notato che questa zona non è stata mai stata soggetta a censimenti o cose simili. E' possibile che nessuno abbia mai verificato quali insetti sono presenti in questa area...? ciao corrado oltre a quanto hanno ottimamente esposto gli amici che mi hanno preceduto, c'è un altro punto da chiarire verificare le specie di insetti presenti? il punto è di quali insetti! in italia le specie note di insetti sono alcune decine di migliaia, i coleotteri dovrebbero essere intorno ai 15000, di cui oltre 1300 i carabidi; fra gli imenotteri, i soli icneumonidi sono poco meno di 1900; e così via ![]() ora, in ciascun gruppo molte specie si rinvengono con maggiore o minore facilità ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() è chiaro quindi che se uno cerca di tutto, ben difficilmente applicherà quelle tecniche di ricerca specializzata che gli permetteranno non dico di trovare “tutto” quello che c’è in zona, ma anche solo di avvicinarcisi ragionevolmente; se invece effettua ricerche specializzate di un gruppo, gli altri rimarranno inevitabilmente scoperti quindi, concludendo questo sproloquio, è molto probabile, anzi praticamente sicuro, che qualcuno sia venuto dalle tue parti a cercare carabidi (magari non quelli endogei...) o cerambici o farfalle diurne, senza poi pubblicare i risultati; ma quanti mai ci saranno venuti a cercare neurotteri, magari quelli piccolini e di aspetto insignificante, o icneumonidi, betilidi, sinfiti, cimici... o anche solo si saranno preoccupati di raccoglierli e di fare poi studiare quanto raccolto ![]() quindi, senza nulla togliere all’utilità di un inventario generale dell’entomofauna della zona, non sarebbe male individuare in aggiunta un particolare gruppo che appare poco studiato e concentrare le raccolte specializzate su quello ![]() |
Autore: | Apollo11 [ 29/12/2009, 16:48 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
Che dire amici del forum, grazie per le risposte esaurienti e soprattutto per avermi indicato un po' di testi al riguardo, pensavo che di questa zona della Sicilia sudorientale non esistesse assolutamente nessun documento scritto! ![]() |
Autore: | Eopteryx [ 09/01/2010, 21:34 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
gomphus ha scritto: verificare le specie di insetti presenti? il punto è di quali insetti! in italia le specie note di insetti sono alcune decine di migliaia, i coleotteri dovrebbero essere intorno ai 15000, di cui oltre 1300 i carabidi; fra gli imenotteri, i soli icneumonidi sono poco meno di 1900; e così via ![]() Erano 1900... secondo Pagliano siamo a più di 2000. Nel 2006 A.I.Khalaim ha descritto un genere nuovo di icneumonide Tersilochinae, genere Palpator, con 2 sp. diverse una di Tunisia e un'altra di Segesta (P.sicilicus) presa da Kerrich nel 31 e in attesa di un'anima pia in quel del British Museum... quindi... |
Autore: | Dilar [ 10/01/2010, 18:54 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
gomphus ha scritto: ma quanti mai ci saranno venuti a cercare neurotteri, magari quelli piccolini e di aspetto insignificante Come? Come?? CHI SAREBBE INSIGNIFICANTE??? ![]() ![]() ![]() ( ![]() |
Autore: | gomphus [ 10/01/2010, 19:10 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Quesito sugli areali di distribuzione |
non ho detto "quelli insignificanti" ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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