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babunco
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Inviato: 18/07/2013, 15:33 |
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Iscritto il: 25/07/2012, 11:11 Messaggi: 538 Località: Roma
Nome: camillo de berardinis
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Se non ci saranno intoppi dell'ultimo momento nel mese di agosto dovrei trascorrere un paio di settimane alle isole Azzorre, in Portogallo. Mi piacerebbe raccogliere qualche lepidottero (più che altro Noctuoidea), ma ahimè sono alle prime (anzi primissime) armi e in proposito ho una marea di dubbi; mi sono documentato parecchio su questo forum ma solo una parte dei dubbi se ne sono andati. Provo a riassumerne qualcuno e ringrazio sin da ora in anticipo quanti mi aiuteranno...
---Trasporto falene: è corretto riporle in bustine ad ali chiuse (una per ogni bustina) e poi "stivare" le bustine in un contenitore fra strati di ovatta (o altro materiale morbido) per non farle sbattere e rovinare? O esistono metodi migliori e collaudati? ---Dogana: siamo all'interno della Unione Europea e non dovrebbero esserci problemi a trasportare il contenitore nel bagaglio imbarcato; oppure esistono controindicazioni? ---Etere acetico: come lo trasportate in aereo? ---Essiccamento esemplari; una volta raccolti gli esemplari (e uccisi in un barattolo) c'è qualche procedura per farli essiccare o si ripongono semplicemente nel contenitore? ---Non ho ancora mai preparato materiale riammorbidito; troverò difficoltà particolari quando, a Roma dopo qualche tempo, proverò a prepararli?
Per ora basta così...spero mi perdonerete se alcune domande appaiono banali...
ciao Camillo
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Hemerobius
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Inviato: 18/07/2013, 15:37 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Io ho trovato seri (cioé invalicabili) problemi solo a trasportare il manico del retino nel bagaglio a mano. Acetato di etile e eventualmente alcool li puoi trasportare facilmente sotto mentite spoglie in piccole quantità. Sul trasporto dei lepidotteri passo, non è il mio campo. Volevo chiederti se caccerai alla luce. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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hutia
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Inviato: 18/07/2013, 17:42 |
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secondo me uscirà un lavoro sugli insetti di quell'aeroporto trovati con il tuo manico del retino, occhio almeno nei ringraziamenti dovrai esserci
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Tc70
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Inviato: 18/07/2013, 18:00 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52 Messaggi: 4517 Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
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Per ipotesi: Fossi in te dopo che hai raccolto e imbustato il tutto,il giorno prima di partire,farei un piccolo pacchetto e me lo spedirei tramite posta a casa....visto che sarà pure leggero,lo invierai come lettera postale prioritaria e forse ti arriva prima che tu scenda dall'aereo....non è per mia esperienza.....ma forse sarebbe un buon metodo per non passare dalle dogane aeroportuali... 
_________________ Tc70
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Julodis
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Inviato: 18/07/2013, 18:15 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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babunco ha scritto: 1 ---Trasporto falene: è corretto riporle in bustine ad ali chiuse (una per ogni bustina) e poi "stivare" le bustine in un contenitore fra strati di ovatta (o altro materiale morbido) per non farle sbattere e rovinare? O esistono metodi migliori e collaudati? 2 ---Dogana: siamo all'interno della Unione Europea e non dovrebbero esserci problemi a trasportare il contenitore nel bagaglio imbarcato; oppure esistono controindicazioni? 3 ---Etere acetico: come lo trasportate in aereo? 4 ---Essiccamento esemplari; una volta raccolti gli esemplari (e uccisi in un barattolo) c'è qualche procedura per farli essiccare o si ripongono semplicemente nel contenitore? 5 ---Non ho ancora mai preparato materiale riammorbidito; troverò difficoltà particolari quando, a Roma dopo qualche tempo, proverò a prepararli? 1 - E' il sistema che si usa normalmente per il trasporto 2 - nel bagaglio che va in stiva, nessun problema. In quello a mano lo sconsiglio 3 - contenitore che chiuda bene (in aereo, per quanto pressurizzato, la pressione diminuisce sensibilmente, e quando si è in quota, a 8.000 e più metri, è circa come in alta montagna, per cui, niente barattoli con tappo a pressione, ma solo con tappo a vite, o meglio ancora, con doppio tappo, uno a pressione, tenuto da uno a vite, altrimenti si stappano), da mettere sempre nel bagaglio in stiva. Se vuoi puoi usare una bottiglietta di dopobarnba o di profumo, per dare meno nell'occhio. 4 - Io eviterei di farli seccare completamente sul posto. In fin dei conti, due settimane, se poni le bustine in una scatola che chiude bene (vanno benissimo le scatole di plastica per alimenti), con un po' di etere che impedisca lo sviluppo di muffe, te li ritrovi a casa ancora morbidi. Poi metti tutta la scatola in freezer e scongeli quando hai tempo di prepararli, come se li avessi presi da poco. 5 - se fai come ho detto in 4, eviti il problema. Comunque, se sono stati uccisi nel modo dovuto, anche da secchi si riammorbidiscono abbastanza bene.
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Maurizio Bollino
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Inviato: 18/07/2013, 19:53 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Julodis ha scritto: babunco ha scritto: 1 ---Trasporto falene: è corretto riporle in bustine ad ali chiuse (una per ogni bustina) e poi "stivare" le bustine in un contenitore fra strati di ovatta (o altro materiale morbido) per non farle sbattere e rovinare? O esistono metodi migliori e collaudati? 2 ---Dogana: siamo all'interno della Unione Europea e non dovrebbero esserci problemi a trasportare il contenitore nel bagaglio imbarcato; oppure esistono controindicazioni? 3 ---Etere acetico: come lo trasportate in aereo? 4 ---Essiccamento esemplari; una volta raccolti gli esemplari (e uccisi in un barattolo) c'è qualche procedura per farli essiccare o si ripongono semplicemente nel contenitore? 5 ---Non ho ancora mai preparato materiale riammorbidito; troverò difficoltà particolari quando, a Roma dopo qualche tempo, proverò a prepararli? 1 - E' il sistema che si usa normalmente per il trasporto 2 - nel bagaglio che va in stiva, nessun problema. In quello a mano lo sconsiglio 3 - contenitore che chiuda bene (in aereo, per quanto pressurizzato, la pressione diminuisce sensibilmente, e quando si è in quota, a 8.000 e più metri, è circa come in alta montagna, per cui, niente barattoli con tappo a pressione, ma solo con tappo a vite, o meglio ancora, con doppio tappo, uno a pressione, tenuto da uno a vite, altrimenti si stappano), da mettere sempre nel bagaglio in stiva. Se vuoi puoi usare una bottiglietta di dopobarnba o di profumo, per dare meno nell'occhio. 4 - Io eviterei di farli seccare completamente sul posto. In fin dei conti, due settimane, se poni le bustine in una scatola che chiude bene (vanno benissimo le scatole di plastica per alimenti), con un po' di etere che impedisca lo sviluppo di muffe, te li ritrovi a casa ancora morbidi. Poi metti tutta la scatola in freezer e scongeli quando hai tempo di prepararli, come se li avessi presi da poco. 5 - se fai come ho detto in 4, eviti il problema. Comunque, se sono stati uccisi nel modo dovuto, anche da secchi si riammorbidiscono abbastanza bene. Assolutamente d'accordo su tutto. Per i punto 4-5, qualche considerazione. E' sempre preferibile non dover riammorbidire, ma è quasi sempre inevitabile. Specialmente gli esemplari piccoli (Lycaenidae, Hesperiidae, piccoli Pieridae) si seccano già nella stessa giornata di caccia, e bisogna anzi stare attenti a maneggiarli a fine giornata perchè le antenne.... "partono" facilmente. Per conservarle accettabilmente morbide per una settimana o poco più puoi utilizzare il sistema delle foglie fresche di lauroceraso (se fai una ricerca sul forum, troverari alcuni post in cui spiego come fare).
_________________ Maurizio Bollino
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Gianfranco
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Inviato: 18/07/2013, 22:07 |
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Iscritto il: 21/09/2009, 9:34 Messaggi: 1535 Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
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Caro Camillo D'accordo su quanto hanno già detto gli amici, ma nessuno ha parlato di divieti od altro. Io conosco la normativa sulle isole Canarie ove è vietato raccogliere qualsiasi cosa; e sono pure Europa ma Spagna e non Portogallo. PERCIO' INFORMATI BENE! In caso di divieto non portare retini ma solo qualche flacone contenente un pò di cotone con Etere acetico con cui catturerai le "falene" posate sui muri vicino alle luci (il tutto ovviamente con molta indifferenza). (In ogni caso qualcuno dei Coleotterini di mio interesse (Zooferidi, Latrididi ed altre minutaglie) potresti raccogliermeli sotto le cortecce o nella lettiera!  ) Ciao Gianfranco
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babunco
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Inviato: 19/07/2013, 10:54 |
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Iscritto il: 25/07/2012, 11:11 Messaggi: 538 Località: Roma
Nome: camillo de berardinis
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Grazie mille, come al solito siete stati gentilissimi e completi.. . @Roberto: no, non sono abbastanza attrezzato per cacciare alla luce. Conto solo di raccogliere le falene sotto luci trovate occasionalmente ed eventualmente quelle che dovessi trovare durante le escursioni diurne. Quando abitavo in Abruzzo mi ero attrezzato con una lampada a luce miscelata (all'epoca facevo solo foto) ma sinceramente non saprei nemmeno come portarla. Anche il retino pensavo di lasciarlo a casa; eventualmente pensavo di arrangiarmi e rimediare alla buona comprandone uno economico "da pesca" sul posto....vediamo come andrà la vacanza.... @Maurizio B. : sì, avevo già letto del metodo della foglie di lauroceraso. In proposito avrei una domanda; una volta rientrato a Roma posso congelare tutto insieme (esemplari già secchi insieme a quelli ancora morbidi) oppure la procedura è diversa? E ancora: è possibile capire se un insetto è ancora preparabile senza provare fisicamente a prepararlo (e quindi rischiare di rovinarlo)? @Gianfranco: sì, mi informerò sulla normativa. Per quando riguarda i coleotterini tieni presente che sono molto meno che un dilettante e ho ancora problemi (salvo per i casi più evidenti) a riconoscere sul campo le famiglie di appartenenza... grazie ancora Camillo
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