Autore |
Messaggio |
gian
|
Inviato: 08/08/2013, 8:26 |
|
Iscritto il: 30/07/2009, 21:12 Messaggi: 97 Località: Sarroch
Nome: Giancarlo Dessì
|
Mi rivolgo soprattutto a chi, per professione, si occupa di ricerca e divulgazione nell'ambito della difesa delle piante o, più in generale, in ambito agronomico. Nei giorni scorsi, in un altro sito, ho affrontato una discussione in merito alla pertinenza del termine "pesticida" nel linguaggio formale (tecnico, divulgativo, scientifico). Ferma restando l'ampia diffusione del termine nel linguaggio comune e nella stampa, spesso a sproposito perché si tende molto ad usarlo al posto di "insetticida", fermo restando lo stato attuale di confusione nella terminologia legislativa (ancora non riconosciuto di fatto nella normativa specifica italiana ma di progressiva diffusione nella documentazione ufficiale comunitaria, soprattutto alla luce del recente Regolamento UE del 2009, che definisce il termine "pesticida" includendovi i "prodotti fitosanitari" e i "biocidi"), ferma restando la progressiva diffusione del termine in testi e manuali più o meno autorevoli, soprattutto in ambito chimico, ferma restando l'infondatezza del "neologismo" dal punto di vista linguistico italiano, in quanto la radice latina "pestis" è acquisita nell'inglese nel suo significato originario, ma non nella lingua italiana (l'inglese Pest e l'italiano Peste hanno significati completamente diversi), mi chiedo qual è allo stato attuale la posizione prevalente fra i tecnici e i ricercatori che si occupano di difesa delle piante. Agli inizi degli anni 90 stigmatizzai, in occasione di un ciclo di corsi per i nostri studenti, l'uso del termine da parte di alcuni tecnici-formatori del Biolab di Cesena, ma allora il termine era usato soprattutto nella divulgazione ambientalista e fra i ricercatori della scuola di Giorgio Celli. Insomma, il caro vecchio "fitofarmaco" (o in alternativa il più recente e ampio "agrofarmaco") devo metterli definitivamente in cantina e mi dovrò adeguare anch'io alla moda dei neologismi di origine oltremanica oppure vale ancora la pena di cercare di difendere questo maltrattato italiano?
_________________ http://www.giand.it (muscas & muschitus)
|
|
Top |
|
 |
magosti
|
Inviato: 08/08/2013, 10:37 |
|
Iscritto il: 08/11/2010, 12:40 Messaggi: 1722 Località: Brescia
Nome: Mauro Agosti
|
Ciao, personalmente non uso mai e mai userò il termine "pesticida" nella mia attività professionale, sia tecnica sia formativa o divulgativa. Ritengo questo termine non un "neologismo", ma una semplice e banale traduzione del termine inglese "pesticide", che come fai notare, ha un significato ampio ma ben ben chiaro, a differenza di "pesticida", che in italiano, a mio avviso, non ha alcun significato. Il termine "pest" in inglese, comprende tutte le avversità di natura biotica (piante, virus, fitoplasmi, acari, insetti, nematodi, ecc...) dannosi per l'uomo o per le sue attività (es. agricoltura e allevamenti). Poichè la maggior parte di questi prodotti è destinato alle avversità agrarie, il termine "Pesticide", anche in inglese, viene spesso riferito all'ambito agricolo. Difficile a mio avviso che un italiano ritrovi questo significato nel termine "pesticida". Rimanendo nell'ambito agrario, visto che "pesticide" ha un significato preciso in inglese, è corretto che venga utilizzato in ambito scientifico e legislativo. Quello che invece non mi piace, è che venga poi tradotto, anche in documenti ufficiali, in "pesticida". Per quanto riguarda la legislazione italiana, il termine più utilizzato è "Prodotti fitosanitari". Lo si ritrova già nel DPR 290/01 e poi anche nel recente D.Lgs. 150/2012 (anche se nel titolo e nelle premesse che richiamano la legislazione comunitaria viene ancora utilizzato il termine "pesticida", visto che la traduzione ufficiale riporta questa dicitura). Anche nella bozza del PAN e in numerose linee guida regionali viene comunemente utilizzato il termine "prodotti fitosanitari", che io ritengo corretto e che spesso utilizzo. Ovviamente va poi definito cosa si intende per Prodotto fitosanitario, ma questo vale anche per "Pesticide". Fitofarmaco lo trovo un termine sorpassato, rispetto al più attuale e generico agrofarmaco, che personalmente preferisco e che mi capita di utilizzare. 
|
|
Top |
|
 |
Carlo A.
|
Inviato: 08/08/2013, 11:36 |
|
Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
|
A dire il vero il mio Vocabolario della lingua italiana Zingarelli (edizione del 1971) riporta sotto la voce Pèste, al punto 3: fig. Calamità, rovina.
Quindi anche in italiano il termina pesticida dovrebbe avere un senso.
_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
|
|
Top |
|
 |
gian
|
Inviato: 08/08/2013, 14:33 |
|
Iscritto il: 30/07/2009, 21:12 Messaggi: 97 Località: Sarroch
Nome: Giancarlo Dessì
|
Carlo A. ha scritto: A dire il vero il mio Vocabolario della lingua italiana Zingarelli (edizione del 1971) riporta sotto la voce Pèste, al punto 3: fig. Calamità, rovina.
Quindi anche in italiano il termina pesticida dovrebbe avere un senso. [Scherzo] Quindi, sulla base di questa definizione possiamo includere fra i pesticidi l'acqua, usata per spegnere gli incendi, o le sistemazioni idraulico-forestali, finalizzate a prevenire il dissesto idrogeologico, o i caterpillar (quelli meccanici...), usati per "riparare" i danni prodotti da terremoti, inondazioni, frane, ecc. Scherzi a parte, l'accezione inglese del termine "pest" mutuata dal latino fa riferimento a quelle che comunemente chiamiamo (in italiano) "avversità di origine biotica". Stacco. Concordo in generale con le considerazioni di Mauro e ciò che ha scritto mi rincuora, in quanto mi fa sentire meno "solo" nella mia battaglia contro i mulini a vento. Purtroppo bisogna fare i conti anche con queste definizioni-trattazioni: http://www.treccani.it/enciclopedia/pes ... ecnica%29/ Passi che simili trattazioni compaiano in un forum o in un blog, ma dalla Treccani, proprio, non me l'aspettavo.
_________________ http://www.giand.it (muscas & muschitus)
|
|
Top |
|
 |
Hemerobius
|
Inviato: 08/08/2013, 19:30 |
|
Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
|
Ho trascorso tutto il periodo della mia formazione professionale (laurea, dottorato, precariato), che è stata molto lunga, con "maestri" integralisti linguistici. Ho per questo appreso ad apprezzare la correttezza terminologica ed anche l'eleganza di linguaggio (con questo non voglio affermare che io sia in grado di mettere in pratica i loro insegnamenti). Non sono però mai riuscito a capire e sopportare alcune battaglie di retroguardia che, sempre a mio modestissimo parere, facevano solo perdere in precisione e concisione. Due in particolare: l'uso di "controllo" e l'uso di "pesticida". Bisognerebbe aprire una lunga discussione sulla lingua, i suoi scopi e la sua evoluzione. Faccio solo un esempio noto a tutti: i francesi hanno rifiutato il termine "computer" trasformandolo in "ordinateur". Per me una vera ... vabbé sorvoliamo! Pest non esiste in italiano ma, anche se ormai l'uso dell'italiano nel mio lavoro è sempre più raro, ne ho sentito sempre una grande mancanza. Traducete "insect pest" e poi vedete quanto dovrete scrivere, e non imbrogliate "insect" deve essere l'aggettivo e "pest" il sostantivo, quindi niente "insetto dannoso" ma "avversità entomologica" (che bello  ). Inoltre il termine pesticida ha caratteristiche e significati diversi da fitofarmaco, agrofarmaco, biocida, insetticida e compagnia cantante. In conclusione io lo uso ed invito ad usarlo. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
|
|
Top |
|
 |
gian
|
Inviato: 08/08/2013, 21:13 |
|
Iscritto il: 30/07/2009, 21:12 Messaggi: 97 Località: Sarroch
Nome: Giancarlo Dessì
|
L'argomentazione di Roberto mi mette seriamente in crisi perché concordo su alcuni aspetti ma non su tutti, perciò replico sotto in merito ad ogni passo. Da quanto dice deduco comunque, correggetemi se sbaglio, che ancora manca un consenso all'uso formale di questo termine (il mio quesito, al di là della mia opinione personale, si riferiva proprio a questo aspetto). Cita: Non sono però mai riuscito a capire e sopportare alcune battaglie di retroguardia che, sempre a mio modestissimo parere, facevano solo perdere in precisione e concisione. Due in particolare: l'uso di "controllo" e l'uso di "pesticida". Una perplessità: perfettamente d'accordo sul fatto che "pesticida", nella sua genericità, sia potenzialmente in grado di permettere un lessico preciso e conciso. Ma siamo sicuri che oggi, in italiano, si faccia un uso preciso di questo termine? Spesso mi capita di vederlo usato come sostitutivo di insetticida, di leggere folcloristiche locuzioni del tipo "diserbanti e pesticidi", quasi sempre è identificato in un composto di sintesi ad alto impatto ambientale e sanitario e, quindi, inquinante e altamente tossico. Per non parlare dell'associazione biunivoca che si fa tra il "pesticida" e l'impiego in agricoltura (ovvero un pesticida => agrofarmaco). Per capirci, l'immaginario collettivo associa i "pesticidi" ai veleni irrorati sugli ortaggi e sulla frutta. Ma si è mai fatta un'informazione precisa e capillare per far capire all'uomo della strada che anche il fornellino per le zanzare o il collare antipulci messo al barboncino sono erogatori di pesticidi? Magari le "battaglie di retroguardia" hanno anche un fine implicito di cautela nello sdoganamento formale del neologismo: questo termine, purtroppo, è stato introdotto nel linguaggio comune in modo distorto, con quel che ne è seguito. Cita: Bisognerebbe aprire una lunga discussione sulla lingua, i suoi scopi e la sua evoluzione. Faccio solo un esempio noto a tutti: i francesi hanno rifiutato il termine "computer" trasformandolo in "ordinateur". Per me una vera ... vabbé sorvoliamo! Concordo, ma devi ammettere che la parola "computer" ha un significato inequivocabile, tanto da sostituire meglio l'obsoleto "elaboratore". L'evoluzione della lingua non dovrebbe generare una torre di Babele all'interno della lingua stessa! Cita: Pest non esiste in italiano ma, anche se ormai l'uso dell'italiano nel mio lavoro è sempre più raro, ne ho sentito sempre una grande mancanza. Traducete "insect pest" e poi vedete quanto dovrete scrivere, e non imbrogliate "insect" deve essere l'aggettivo e "pest" il sostantivo, quindi niente "insetto dannoso" ma "avversità entomologica" (che bello  ). Nulla da eccepire. Purtroppo la lingua italiana ha parecchi limiti nella semantica e spesso siamo costretti a ricorrere alle locuzioni per surrogare l'assenza di un termine preciso e conciso. Cita: Inoltre il termine pesticida ha caratteristiche e significati diversi da fitofarmaco, agrofarmaco, biocida, insetticida e compagnia cantante. In conclusione io lo uso ed invito ad usarlo. Concordo sul fatto che sarebbe opportuno, per maggior precisione, usarlo come "insieme unione" al posto di termini che hanno un'accezione più restrittiva ma finché il suo uso genera confusione e malintesi personalmente resterò dalla parte della "retroguardia" 
_________________ http://www.giand.it (muscas & muschitus)
|
|
Top |
|
 |
Hemerobius
|
Inviato: 08/08/2013, 22:00 |
|
Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
|
Io invece non risponderò punto per punto, se non per dire che sull'elaboratore/computer la penso esattamente come te (probabilmente mi sono spiegato male): usiamo computer! Ma per lo stesso motivo ritengo corretto usare pesticida. Che poi il lemma (mamma mia, potrò dire così?) sia mal impiegato è responsabilità di chi lo usa non della parola. Personalmente uso pesticidi (meno frequentemente al singolare) quando si debbano indicare congiuntamente prodotti che hanno efficacia contro diverse categorie di "pest" ad esempio funghi ed insetti. Non lo userei mai per un fornellino contro le zanzare (o meglio il prodotto contenutovi) non perché non lo sia (un pesticida) ma perché insetticida in questo caso è un termine molto più preciso. Quanto alla connotazione negativa, su cui non entro, sottolineo solo che mi inquieta molto di più (e secondo me ovviamente) biocida. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
|
|
Top |
|
 |
gian
|
Inviato: 09/08/2013, 8:36 |
|
Iscritto il: 30/07/2009, 21:12 Messaggi: 97 Località: Sarroch
Nome: Giancarlo Dessì
|
Sull'esempio del computer ti eri spiegato benissimo: intendevo che in quel caso l'acquisizione dell'anglicismo non ha creato ambiguità perché il significato, credo, è universalmente percepito, mentre per casi come pesticida (o altri) viene meno, di fatto, il presupposto fondamentale della lingua: comunicare in modo chiaro ed esaustivo. Attribuire poi la responsabilità al termine o a chi ne fa un uso sbagliato è un altro paio di maniche, in ogni modo c'è il problema diffuso di una comprensione incompleta o fuorviante.
_________________ http://www.giand.it (muscas & muschitus)
|
|
Top |
|
 |
mantis96
|
Inviato: 10/08/2013, 19:19 |
|
Iscritto il: 03/08/2013, 15:40 Messaggi: 114 Località: magreta (mo)
Nome: giulio galli
|
In effetti l'etimologia della parola "pesticida" sarebbe in italiano "uccisore di peste" ovvero uccisore di un grave flagello per l'uomo. In quest'ottica anche antibiotici ed antivirali sono pesticidi in quanto eliminano una peste. In effetti sarei d'accordo con coloro che sostengono che la parola dovrebbe avere un significato più ampio. Non sono d'accordo con i termini "prodotti fitosanitari" che fanno risaltare i... Non so come chiamarli come un prodotto che possiede solo benefici richiamando la parola "farmaci". Premessa che non è una premessa essendo in fondo al post: non prendetemi troppo sul serio se vi sembro un po' estremista, sono un sedicenne che vorrebbe capire qualcosa. 
_________________ mantis96
|
|
Top |
|
 |
gian
|
Inviato: 11/08/2013, 21:25 |
|
Iscritto il: 30/07/2009, 21:12 Messaggi: 97 Località: Sarroch
Nome: Giancarlo Dessì
|
Giulio, dici che non sei da prendere sul serio ma in realtà hai fatto delle considerazioni molto serie e a mio parere corrette. A iniziare dal tuo "vorrei capirci qualcosa".
Provo ad aiutarti a capire: 1) in italiano non esiste un termine generale equivalente a "pesticida" (come giustamente ha ribadito Roberto) 2) malgrado questo, non c'è un consenso (fra tecnici e ricercatori) allo sdoganamento del termine "pesticida", per quanto molto usato. Probabilmente ciò è dovuto all'uso improprio che ne è stato fatto da un paio di decenni e per la confusione che genera, a prescindere da aspetti linguistici in senso stretto (ribadisco che "pest" in inglese ha un significato ben delineato mentre "peste" in italiano ha un significato troppo circoscritto o, nell'accezione generale, troppo generico) 3) prodotto fitosanitario, per quanto non appropriato, è la denominazione ufficiale adottata dalla vigente normativa nazionale e nella quasi recente normativa comunitaria, anche se nella traduzione ufficiale delle ultime direttive e regolamenti UE si sta introducendo il termine "pesticida", creando un conflitto terminologico 4) nel linguaggio informale (quello di tutti i giorni), "pesticida" è usato quasi esclusivamente per fare riferimento ad un qualsiasi composto chimico di sintesti impiegato come principio attivo di un "prodotto fitosanitario", ovvero, quei prodotti a impatto ambientale. più o meno tossici e più o meno inquinanti usati in agricoltura.
_________________ http://www.giand.it (muscas & muschitus)
|
|
Top |
|
 |
Nomas
|
Inviato: 13/08/2013, 11:14 |
|
Iscritto il: 17/07/2011, 15:03 Messaggi: 411 Località: Abbiategrasso
Nome: Renato Regalin
|
Personalmente, preferisco usare il semplice termine italico: antiparassitari. Questo lemma può comprendere benissimo una vasta tipologia di prodotti, come gli insetticidi, gli anticrittogamici, i regolatori di crescita, inibitori della chitina, ecc. Ciao, Renato 
|
|
Top |
|
 |
Orotrechus
|
Inviato: 13/08/2013, 12:47 |
|
Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2105 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
|
Il termine che viene usato dal Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della Regione Lombardia è prodotti fitosanitari. Tale termine è riportato in tutti i documenti ufficali della Regione Lombardia. Ciao Mario
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 13/08/2013, 16:36 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Personalmente la penso esattamente come Roberto. Il fatto che spesso il termine sia usato in modo improprio, non vuol dire che non si debba usare correttamente, quando necessario, visto che di fatto non esiste un termine italiano, non derivato dall'inglese, che abbia esattamente lo stesso significato. Le lingue si evolvono continuamente, e in un periodo in cui le comunicazioni globali sono così facili e intense, non c'è da meravigliarsi se molti termini si trasferiscono da una lingua all'altra. Del resto, è accaduto nel corso dell'intera civiltà umana. Tornando sull'uso improprio, il problema è dato dal fatto che non tutti ne conoscono il significato esatto, ma questo rientra in un discorso più generale di ignoranza (soprattutto, ma non soltanto, in ambito scientifico) e approssimazione che regna in Italia, a cominciare dai mezzi di informazione. Proprio oggi ho dovuto sentire una giornalista di Studio Aperto (un tg in cui la preparazione scientifica è talmente deprimente da risultare a volte esilarante, ma altri non sono da meno) definire uno squalo martello "Mammifero"!
|
|
Top |
|
 |
mantis96
|
Inviato: 13/08/2013, 19:49 |
|
Iscritto il: 03/08/2013, 15:40 Messaggi: 114 Località: magreta (mo)
Nome: giulio galli
|
Julodis ha scritto: Personalmente la penso esattamente come Roberto. Il fatto che spesso il termine sia usato in modo improprio, non vuol dire che non si debba usare correttamente, quando necessario, visto che di fatto non esiste un termine italiano, non derivato dall'inglese, che abbia esattamente lo stesso significato. Le lingue si evolvono continuamente, e in un periodo in cui le comunicazioni globali sono così facili e intense, non c'è da meravigliarsi se molti termini si trasferiscono da una lingua all'altra. Del resto, è accaduto nel corso dell'intera civiltà umana. Tornando sull'uso improprio, il problema è dato dal fatto che non tutti ne conoscono il significato esatto, ma questo rientra in un discorso più generale di ignoranza (soprattutto, ma non soltanto, in ambito scientifico) e approssimazione che regna in Italia, a cominciare dai mezzi di informazione. Proprio oggi ho dovuto sentire una giornalista di Studio Aperto (un tg in cui la preparazione scientifica è talmente deprimente da risultare a volte esilarante, ma altri non sono da meno) definire uno squalo martello "Mammifero"! Stai tranquillo. Sembra che la Boldrini abbia incluso le lontre negli uccelli, e la lista temo sia moltooo lunga.
_________________ mantis96
|
|
Top |
|
 |
gian
|
Inviato: 13/08/2013, 22:48 |
|
Iscritto il: 30/07/2009, 21:12 Messaggi: 97 Località: Sarroch
Nome: Giancarlo Dessì
|
Beh, giorni fa mi è capitato di leggere L'arsenico è l'elemento chimico di numero atomico 33 [omissis]. I suoi composti trovano impiego come pesticidi, erbicidi ed insetticidi. È inoltre usato in alcune leghe. E non erano né un TG né la Boldrini a scriverlo :-\
_________________ http://www.giand.it (muscas & muschitus)
|
|
Top |
|
 |
|