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L'Organizzazione dell'archivio bibliografico



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 28/01/2014, 17:48 
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
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Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
Vorrei aprire questo nuovo argomento perché è da un po' che ho il problema di come ordinare il materiale bibliografico cartaceo in libreria, in modo che possa essere facilmente consultabile. La conclusione a cui sono giunto, da novizio, è che i lavori possono essere disposti secondo criteri differenti, purché abbiano uno schedario/database di riferimento (per autore, per specie, ecc...), oppure ordinati e raggruppati semplicemente per autore.
Al momento, per praticità, visto che il materiale cartaceo non è tanto, avevo intenzione di raggrupparli seguendo la sistematica delle specie trattate (sistema caotico e irrazionale :dead: ), creando uno o più schedari/database a parte per indicizzare ciò che mi interessa; è comunque un modo come un altro per organizzarli.
Quello che più mi preme sapere da voi, oltre al fatto di come comportarmi in casi particolari, come quando si a che fare con due o più autori anziché uno, nel caso di un ordine secondo autore, oppure con più specie trattate in un unico lavoro, nel caso di un raggruppamento secondo la sistematica, è la vostra esperienza in merito.
Conoscere com'è organizzata la vostra bibliografia, e avere la possibilità di confrontare i metodi utilizzati, potrebbe rappresentare un'ottima soluzione per chiunque stia affrontando, come me, questo problema (ammesso che non sia solo mio :gh: ).

Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che, sono sicuro, mi darete :lov2:
:hi:


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 18:38 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
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Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Il problema della gestione della bibliografia è e sarà sempre un problema, e le possibili soluzioni sono molteplici.
I problemi da risolvere credo siano essenzialmente due:
1) contenuto del lavoro (argomento, specie trattate, ecc.)
2) ubicazione del lavoro (dove è, fisicamente, posizionato nella nostra biblioteca).

Per il punto 1, è fondamentale sapere SEMPRE, di ogni lavoro, che argomento tratta, e su quali specie. Servirà quindi un archivio in cui siano inseriti E RICERCABILI i dati bibliografici completi (autore/i, anno, titolo completo, rivista, volume, pagine) più una o più parole chiave da utilizzare per la ricerca. Per la gestione di tali record esistono software specifici di gestione bibliografica, anche gratuiti (JabRef, che utilizzo io, oppure Mendeley, per esempio), ma all'inizio ci si potrebbe anche adattare con uno o più fogli di un file di Excel, in cui la ricerca si può effettuare con la funzione "trova".
L'importante è, fin dall'inizio, avere ben chiari i futuri criteri di ricerca, in modo da non dovere poi ripassare tutti i record perchè ci si è dimenticati di inserire una o più parole chiave.
Per esempio, io ho sempre avuto l'abitudine di caricare in bibliografia anche i lavori che non avevo, ma di cui, presumibilmente, avrei potuto aver bisogno: in questo caso ho sempre inserito, tra le parole chiave, il termine "manca", così, in qualunque momento, so sempre quali lavori su un certo argomento mi mancano, e che devo cercare di trovare.

Punto 2) Con l'avvento dei PDF molti problemi sono risolti, perchè sarà sufficiente inserire nel titolo del lavoro (o in una cella apposita) il collegamento ipertestuale al relativo file, e il gioco sarà fatto. Ovviamente se quel file venisse spostato si perderebbe la correlazione logica, per cui sarà importante fin da subito decidere quante e quali cartelle creare per la archiviazione dei PDF. Io utilizzo cartelle per famiglie (Papilionidae, Pieridae, Chrysomelidae, ecc.), e per certe famiglie anche sottocartelle per tribù (Clytrinae, Chrysomelinae, Pierinae, Troidinae, ecc.), nonchè cartelle per argomenti (biogeografia, filogenesi, biologia, ecc.). In ciascuna cartella archivierò il file in base all'argomento prevalente che tratta.
Discorso diverso vale per il cartaceo: che la biblioteca sia piccola o grande, si deve seguire un criterio che, se ben impostato, farà risparmiare un mare di tempo nel futuro. Personalmente ho sempre seguito la logica della Rivista, nel senso che le riviste in originale sono conservate così come sono sugli scaffali, e le fotocopie sono conservate in faldoni per Rivista (o più riviste, se poche fotocopie). Ovviamente ho avuto cura di numerare i faldoni con le fotocopie, e annotare su una rubrica il nome della Rivista ed il numero del faldone in cui sono conservate le relative fotocopie: Entomologische Zeitschrift, per esempio, è nel faldone 4B (4° faldone del ripiano B). Anche gli estratti sono inclusi nei faldoni insieme alle fotocopie, e intercalati con le stesse rigorosamente in ordine cronologico.
Al momento dell'impostazione dell'archivio bibliografico omisi di creare un riferimento per la collocazione dell'articolo, per cui ora, se mi serve un certo lavoro, devo cercarlo sul Dbase bibliografico, e poi devo cercare la sua collocazione nella rubrica. Un piccolo passaggio in più, e una minima perdita di tempo, ma che avrei potuto risparmiarmi se fossi stato più previdente fin dall'inizio.
Ultimo problema sono i volumi: lì non mi sono mai organizzato, ma comunque li tengo sugli scaffali per famiglia (se trattano singole famiglia: per esempio la revisione delle Euphaedra è con gli altri volumi sui Nymphalidae) o per area geografica (come: Les Papillons du Zaire è sullo scaffale Africa). La loro collocazione è ovviamente arbitraria, perchè le Euphaedra avrebbero potuto stare sullo scaffale Africa, e i Papillons du Zaire insieme ai volumi sui Papilionidae, ma così è, e così lascio, altrimenti ..... mi incasino :mrgreen: :mrgreen:

Per concludere, che si tratti di pochi articoli, o di tanti (io attualmente gestisco con JabRef senza problemi quasi 8000 riferimenti bibliografici indicizzati, di cui oltre 2000 digitalizzati), la cosa importante è avere idee chiare da subito per evitarsi inutili sprechi di tempo in futuro o, quel che è peggio, per non rischiare di non sapere cosa si ha in biblioteca (virtuale o reale che sia).

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 19:31 
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Nome: Mario Grottolo
Il mio archivio è iniziato quando non c'era ancora il computer e successivamente non ho avuto la voglia di trasferire il tutto.
Ho numerato tutti i singoli estratti e per ognuno ho fatto una scheda riportando oltre al numero l'autore/i, l'anno, il titolo completo, e dove è stato pubblicato.
Quando gli autori sono più di uno ha rifatto le schede con gli altri nomi, mantenendo lo stesso numero. Per quanto riguarda gli articoli presenti nelle varie riviste, a cui sono o ero abbonato, sulla scheda ho riportato l'autore/i, l'anno, il titolo completo, la pagina e la rivista, non numerando i singoli articoli. Le schede sono contenute in uno schedario e ordinate per alfabeto.
Per la verità devo precisare che, per pigrizia, sono fermo da alcuni anni :no1: :no1:
Ciao
Mario


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 19:34 
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Nome: Maurizio Bollino
Orotrechus ha scritto:
Il mio archivio è iniziato quando non c'era ancora il computer e successivamente non ho avuto la voglia di trasferire il tutto.
Ho numerato tutti i singoli estratti e per ognuno ho fatto una scheda riportando oltre al numero l'autore/i, l'anno, il titolo completo, e dove è stato pubblicato.
Quando gli autori sono più di uno ha rifatto le schede con gli altri nomi, mantenendo lo stesso numero. Per quanto riguarda gli articoli presenti nelle varie riviste, a cui sono o ero abbonato, sulla scheda ho riportato l'autore/i, l'anno, il titolo completo, la pagina e la rivista, non numerando i singoli articoli. Le schede sono contenute in uno schedario e ordinate per alfabeto.
Per la verità devo precisare che, per pigrizia, sono fermo da alcuni anni :no1: :no1:
Ciao
Mario


E se devi pubblicare, non dirmi che controlli a mano ogni articolo e ogni scheda!!!! E comunque, così facendo, quanti lavori si rischia di omettere e/o ignorare.

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 20:33 
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Nome: Mario Grottolo
Non sono in linea con te: archivio cartaceo o computer il risultato è lo stesso, l'unica cosa che c'è di diverso è il tempo di ricerca.
Per ora, ovviamente per quanto riguarda quello che mi interessa, non mi è sfuggito nulla.
Mario


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 20:47 
 
ci sono alternative però, la memoria e occuparsi di famiglie pochissimo studiate e/o con pochissime specie :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: meglio se nuove alla scienza :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 20:50 
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Nome: Maurizio Bollino
Orotrechus ha scritto:
Non sono in linea con te: archivio cartaceo o computer il risultato è lo stesso, l'unica cosa che c'è di diverso è il tempo di ricerca.
Per ora, ovviamente per quanto riguarda quello che mi interessa, non mi è sfuggito nulla.
Mario


Bene per te. Il mio problema è sempre stato l'odio viscerale per quelle schede cartacee: ho ancora il mio vecchio archivio simile, presumo, al tuo, organizzato con cartoncini fatti tagliare da un tipografo in formato biglietto da visita, e conservato in cassettini componibili da minuteria. Ogni volta che dovevo fare una ricerca, 1) mi dovevo sfogliare centinaia e centinaia di schede, 2) mettere da parte quelle dei lavori necessari, 3) cercare i lavori, ed infine ... 4) rimettere a posto le schede. Ci volevano giornate intere: ora, almeno, i punti 1-2 e 4 li faccio nel tempo di un click.

:hi: :hi:

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 20:52 
 
io li ho messi solo per autore quindi le considerazioni sono due :
1- evidentemente ho pochi lavori
2 - dovrò darmi da fare a chiederveli :mrgreen: :mrgreen:


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 21:12 
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Nome: Gabriele Franzini
Io usavo JabRef come Maurizio, e sono "migrato" recentemente a Mendeley, con grande beneficio. Se usi un software come questi, l'indice per autori funziona anche sui secondi, terzi etc. autori; e con Mendeley, se crei una struttura logica a cartelle per argomenti, puoi registrare lo stesso articolo contemporaneamente in più cartelle, e se cambi idea o vuoi creare una cartella per un argomento nuovo, puoi sempre riorganizzare il tutto senza troppo sforzo.

Io negli anni passati ho digitalizzato tutto tranne i libri, e fisicamente ho organizzato i files per anno.
mendeley.jpg



Fortunatamente la versione base di Mendeley non si paga.

:hi: :hi: G.


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MessaggioInviato: 28/01/2014, 22:01 
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Io invece, malgrado la dimestichezza coi computer, per quanto riguarda l'archivio bibliografico sono ancora al 1800.
Per la bibliografia cartacea mi limito ad inserire in un normale elenco in formato testo la citazione bibliografica (esattamente come si inserisce in fondo ad una pubblicazione), in ordine alfabetico per autore e, per lo stesso autore, in ordine cronologico (il lavori di più autori inseriti in coda a quelli del primo autore, in ordine alfabetico in base al secondo, e poi cronologico).
Per la bibliografia in pdf, che ormai è diventata più corposa dell'altra, faccio in un modo ancora più semplice: ho sul computer una cartella pdfbup, contenente tante cartelle col nome dei vari autori. In ogni cartella inserisco i pdf, rinominati col nome del lavoro secondo questo schema Autore_anno_titolo_semplificato, per cui sono già ordinati cronologicamente. Gli stessi lavori in pdf li inserisco poi nell'elenco dove è contenuta anche la bibliografia cartacea, nello stesso modo (ma aggiungo una dicitura PDF in fondo, per ricordarmi in che formato l'ho). Quando devo cercare una lavoro, non è difficile. Se è in pdf lo trovo subito nella cartella dell'autore, se è su carta, ho tutti gli estratti, fotocopie e monografie di poche pagine in portacartelle ad anelli (ogni lavoro in una catella in plastica trasparente) destinate al singolo autore (o più portacartelle per un solo autore, se molto prolifico, ed in quel caso ognuna va da un anno ad un altro, es: Obenberger 1940 - 1962). Per gli autori con pochi lavori ne metto più di uno per contenitore, in ordine alfabetico, divisi per nazione/nazioni (degli autori, non degli argomenti trattati). In questo modo in pochi secondi individuo la cartella giusta, e in questa ci vuol poco a trovare il lavoro. Le grosse monografie le ho invece a parte, divise sempre per autore.
Per il contenuto, vado a memoria, ma considerate che io raccolgo "solo" i lavori sui Buprestidae (mondiali).

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MessaggioInviato: 28/01/2014, 22:31 
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Nome: Gabriele Franzini
Cita:
ho sul computer una cartella pdfbup, contenente tante cartelle col nome dei vari autori.


Se dai i PDF "in pasto" al software, con poco lavoro hai il risultato di poter fare ricerche per full-text nei files che possiedi:
julodis.jpg



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MessaggioInviato: 28/01/2014, 23:37 
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Nome: Maurizio Gigli
gabrif ha scritto:
Cita:
ho sul computer una cartella pdfbup, contenente tante cartelle col nome dei vari autori.


Se dai i PDF "in pasto" al software, con poco lavoro hai il risultato di poter fare ricerche per full-text nei files che possiedi:
julodis.jpg

Purtroppo alcuni sono memorizzati come immagini, non come testo, e sono stati fatti ad una risoluzione tale che l'OCR (o la funzione inclusa in Adobe Acrobat) fa troppi errori per poter usare bene le funzioni di ricerca testo.

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MessaggioInviato: 28/01/2014, 23:53 
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Nome: Leonardo Forbicioni
Ciao Gabriele, ma per usare Mendeley devi essere sempre "on-line"?? :? :roll:

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Nome: Maurizio Bollino
FORBIX ha scritto:
Ciao Gabriele, ma per usare Mendeley devi essere sempre "on-line"?? :? :roll:


Da quel poco che ho potuto vedere provandolo, non è necessario, perchè puoi impostarlo anche per un lavoro off-line, con i documenti sul tuo hard-disk.
Nonostante Gabriele mi abbia aiutato gentilmente a provarlo, però, alla fine ho deciso di continuare a usare JabRef perchè ho avuto l'impressione (ma gli utilizzatori come Gabriele potranno eventualmente smentirmi) che è un software creato principalmente per gestire PDF recenti. Quindi: 1) se il PDF non è di ottima qualità, non estrapola i dati; 2) se di un lavoro non hai il PDF, non so come si potrebbe fare; 3) anche superando questi ostacoli, mi sarebbe servito troppo lavoro per recuperare tutti i dati archiviati in JabRef. Poichè con quest'ultimo mi trovo comunque ottimamente, perchè cambiare?

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Maurizio Bollino


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Località: Isola d'Elba - Arcipelago Toscano
Nome: Leonardo Forbicioni
Maurizio Bollino ha scritto:
FORBIX ha scritto:
Ciao Gabriele, ma per usare Mendeley devi essere sempre "on-line"?? :? :roll:


Da quel poco che ho potuto vedere provandolo, non è necessario, perchè puoi impostarlo anche per un lavoro off-line, con i documenti sul tuo hard-disk.
Nonostante Gabriele mi abbia aiutato gentilmente a provarlo, però, alla fine ho deciso di continuare a usare JabRef perchè ho avuto l'impressione (ma gli utilizzatori come Gabriele potranno eventualmente smentirmi) che è un software creato principalmente per gestire PDF recenti. Quindi: 1) se il PDF non è di ottima qualità, non estrapola i dati; 2) se di un lavoro non hai il PDF, non so come si potrebbe fare; 3) anche superando questi ostacoli, mi sarebbe servito troppo lavoro per recuperare tutti i dati archiviati in JabRef. Poichè con quest'ultimo mi trovo comunque ottimamente, perchè cambiare?

:ok: :ok: :ok:
:lov2: :lov2:

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Steve Jobs, 2005
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