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Hemerobius
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Inviato: 01/02/2014, 11:46 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Ho un problema tecnico da risolvere: dovrei guardar dentro ad un nido di formiche lignicole ( Crematogaster scutellaris) rimanendone fuori. Quali strumenti portatili potrei usare? Ho contattato alcuni esperti di metaldetector e mi pare non si arrivi ad una soluzione (forse sarebbe più economico ma a costo di una imprecisione non accettabile). In rete si trovano indicazioni su questi apparati radiologici portatili (ne ho visto uno della Canon apparentemente molto interessante), ma non riesco a trovare informazioni sui costi e sulla reale portabilità. Poi potrebbero esserci apparati ecografici, magnetografici o chissà quali altre diavolerie. Alcune indicazioni: posso facilmente far sviluppare un nido di Crematogaster in un cubo di legno ad hoc posizionato anche nei pressi di un laboratorio (ma certamente non dentro); quel che devo seguire in particolare sono le larve di Italochrysa che dovrebbero predare la nursery del formicaio; potrei indurre la larva del crisopide a ricoprirsi di particelle metalliche. Mi appello a quanti sul forum si occupino di queste cose per motivi professionali (ad esempio dentisti  ), ma magari abbiamo medici, tecnologi, archeologi, ... Ogni informazione sarà particolarmente gradita. Ciao Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Maurizio Bollino
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Inviato: 01/02/2014, 12:14 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Hemerobius ha scritto: Mi appello a quanti sul forum si occupino di queste cose per motivi professionali (ad esempio dentisti  ), ma magari abbiamo medici, tecnologi, archeologi, ... E un dentista (ma siamo almeno due qui...) risponde. Non ho esperienza di utilizzi extra-professionali degli apparecchi per RX, ma posso comunque dirti che ci sono incombenze amministrative non da poco per poterli detenere ed utilizzare (oltre a costi di acquisto quanto meno significativi). Possono essere utilizzati solo in ambienti controllati da un tecnico specializzato, e tali controlli sono previsti all'atto dell'installazione, e periodicamente anche dopo. Credo che possano essere venduti solo a certe categorie professionali (medici, odontoiatri, e pochi altri). Inoltre, a meno che non si utilizzino apparecchi accoppiati a sensori digitali che permettono di visualizzare le immagini direttamente a monitor, richiedono uno smaltimento particolare dei liquidi di sviluppo delle radiografie, e tale smaltimento deve essere affidato a ditte specializzate, con registro di scarico delle quantità smaltite. Infine, gli apparecchi ad uso odontoiatrico per rx endorali hanno un cono di emissione che permette di usare solo lastrine molto piccole (circa 3X4 cm). Esistono anche gli ortopantomografi, ma sono molto specializzati come destinazione d'uso, cari (quello che ho in studio costò, se ricordo bene, oltre 15.000 euro), e scomodi da usare per le tue finalità. Insomma, personalmente ti consiglio di non infilarti in questo ginepraio. Però, se tu avessi un amico radiologo, potresti provare a fare qualche radiografia al nido portandolo in studio da lui. Male che vada scoprirà che le tue formiche, o chi per loro, hanno una grave artrosi delle coxo-femorali 
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 01/02/2014, 12:20 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Oppure ti imbarchi periodicamente in aereo col cubo di legno nel bagaglio a mano, e chiedi al controllore del bagaglio se ti fa dare una sbirciatina. 
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hutia
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Inviato: 01/02/2014, 12:21 |
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scusa la mia ignoranza in formiche ed entomologia ma non è meglio se costruisci un modellino di legno per bene con le camere etc. ma spiaccicate all'interno di un vetro? un po come le cassete di api alle mostre del miele
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hutia
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Inviato: 01/02/2014, 12:26 |
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Hemerobius
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Inviato: 01/02/2014, 15:26 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Ovviamente non mi imbarcherei in lastre ed altre "schifezze" chimiche, sicuramente opterei per modelli con acquisizione elettronica delle immagini (ce n'è uno della Canon che sembra bellissimo). Il fattore limitante non sono le autorizzazioni (vorrei proprio vedere se una Università non può acquistare queste attrezzature) quanto i costi (i fondi sono limitatissimi). In rete ho visto apparecchi ad uso veterinario che usano nelle stalle, chissà ? Tanto per chiarire, le Crematogaster non possono essere tenute in laboratorio, a meno di non cedere lo stesso alle Crematogaster. Tantomeno è possibile trasferire la colonia, sia pure temporaneamente, all'interno, mentre se uno ha un giardino di fronte al laboratorio (è il mio caso) non ci dovrebbero essere problemi ad averlo a "tiro". Inoltre ogni sistema "ottico" (come le fibre, o i vetri citati da Fabrizio) sono inutilizzabili: le Crematogaster ricoprono di pasta di legno ogni oggetto o superficie del formicaio. Grazie per le informazioni !!!!! Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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hutia
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Inviato: 01/02/2014, 15:52 |
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anche se la sezione è spiaccicata nel vetro? fallo apribile e lo pulisci....e per quanto pensi di doverle seguire ste Italochrysa?
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hutia
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Inviato: 01/02/2014, 15:59 |
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oppure, ma non so se è fattibile, fare la sezione in qualche materiale che non possano riutilizzare
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Julodis
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Inviato: 01/02/2014, 16:05 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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hutia ha scritto: anche se la sezione è spiaccicata nel vetro? fallo apribile e lo pulisci....e per quanto pensi di doverle seguire ste Italochrysa? Credo che aprendolo si distruggerebbe tutta la struttura delle gallerie, perchè se ricoprono il vetro di pasta di legno, questa diventerà come una specie di colla (tipo il "legno liquido" per intendersi) che terrà insieme tutto. Da quanto ho capito Roberto ha necessità di disturbare il meno possibile la colonia, per cui deve trovare un modo non invasivo per individuare la posizione della larva.
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hutia
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Inviato: 01/02/2014, 16:13 |
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scusa ma se il nido lo prepara di già con tutte le camere? e impedisce che sporchino il vetro....boh io ci ho provato... altrimenti non gli resta che farsi dare una di quelle capsule endoscopiche per gastroscopie  e lasciarla direttamente nelal camera dove la larva pensa agirà [indisturbata?  ]
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Julodis
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Inviato: 01/02/2014, 19:26 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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hutia ha scritto: altrimenti non gli resta che farsi dare una di quelle capsule endoscopiche per gastroscopie  e lasciarla direttamente nelal camera dove la larva pensa agirà [indisturbata?  ] Hemerobius ha scritto: ogni sistema "ottico" (come le fibre, o i vetri citati da Fabrizio) sono inutilizzabili: le Crematogaster ricoprono di pasta di legno ogni oggetto o superficie del formicaio. Roberto ti aveva già, implicitamente, risposto qui. Altrimenti si poteva risolvere con una microcamera a fibre ottiche. Tempo fa avevo visto che ce ne sono in commercio a prezzo abbordabile, utilizzabili per riprese e foto macro ad elevato ingrandimento. Non ho ancora ben capito cosa debba osservare, ma mi pare chiaro che non sarà un problema di facile soluzione, a meno di non disporre di attrezzature piuttosto costose.
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hutia
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Inviato: 01/02/2014, 19:35 |
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secondo me non ricoprirebbero il vetro però mi arrendo, a sto punto può provare solo con Bond o mettere la telecamera direttamente sulla larva o dentro la larva 
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Hemerobius
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Inviato: 01/02/2014, 20:22 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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La larva dell' Italochrysa italica si nutre solo di larve e pupe di Crematogaster scutellaris. Ma nulla si sa di quando come ed in che modo penetri nei nidi. Non è da ieri che mi sto arrovellando per risolvere questo problema. Quindi so che le Crematogaster fanno nidi giganteschi, che le "finestre" non sono possibili perché vengono coperte di pasta di legno, e che sono piuttosto incazzerecce (vengono dette formiche rizzaculo). Quindi una soluzione sarebbe mettere il nido nel giardino di Fabrizio, seguendo i suoi consigli, ma però dopo ci guarda lui  ! L'altra potrebbe essere quella di trovare il modo di monitorare la larva dentro il nido artificiale (semi-artificiale) e solo dopo guardare quello che ha fatto. Siccome la larva si ricopre di detriti, potrei obbligarla a ricoprirsi di particelle metalliche o anche magnetiche. Questo mi permetterebbe una sua più facile individuazione in un "universo" di legno. La cosa migliore sarebbe sicuramente una radiografia, e ci sarebbero anche le possibilità tecniche. Ma gli apparati radiografici digitali (senza lastre per intenderci) e per di più portatili sembrano costare come un'automobile sicuramente di fascia superiore a quella che possiedo  . Ci sarebbero nel commercio dell'usato delle ottime offerte (intorno ai 1000 €) di apparati portatili ad uso veterinario (li usano per i grandi animali "da reddito") ma sono quelli a lastre di cui tutti tentano di disfarsi per i problemi a cui accennava Maurizio, senza contare che probabilmente tra non molto tempo sarà anche difficile trovare i materiali necessari (un po' come i vecchi rullini di diapositive, che non so neppure più siano ancora in commercio). Mi sa che o trovo qualche laboratorio a Sassari che ne ha uno da potermi prestare/affittare, o tento il possibile con i metal detector (magari facendo prove con i diversi metalli e con le magnetizzazioni). Roberto PS: ci sarebbe poi la risonanza magnetica, sembra che negli USA abbiano elaborato degli apparecchietti ad uso industriale abbastanza economici, ma sono settori talmente specializzati che se non si trova qualcuno che ci lavora si rischiano grosse delusioni (leggi: soldi buttati). Speravo che nel forum qualcuno, per motivi del tutto estranei all'entomologia, se ne occuppasse magari indirettamente. PPS: il radio tracking non è del tutto escluso, stanno miniaturizzando enormemente, magari prima o poi ci riesco.
_________________ verum stabile cetera fumus
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hutia
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Inviato: 01/02/2014, 20:44 |
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c'è un problema Roby chi ti dice che abbia un giardino? però se mi porti il nido TE personalmente ci sto, anche se le mie fanno il nido nella tavola sotto il tetto del gallinaio e vanno a predare afidi nel pero vicino
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Caliddo
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Inviato: 27/02/2014, 2:26 |
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Iscritto il: 01/06/2011, 11:43 Messaggi: 291 Località: Palermo
Nome: Lello Brancato
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Leggo in ritardo questo interessante post e rispondo in quanto Medico Radiologo. Per farla facile... L'acquisto, il mantenimento e l'utilizzo di apparecchiature radiologiche è regolamentato da una normativa molto rigida considerando che abbiamo a che fare con apparecchiature che emettono radiazioni ionizzanti con effetti biologici tutt'altro che trascurabili, sia dose dipendente che con effetto stocastico. Innanzitutto ogni apparecchiatura radiologica può essere utilizzata solo da un tecnico diplomato; inoltre tutte le apparecchiature radiologiche utilizzate per l'esercizio professionale specialistico della radiodiagnostica e della radioterapia nonché tutte quelle utilizzate in campi non medici devono essere sottoposte a specifici controlli periodici di qualità' da parte di un Fisico specialista o un Esperto qualificato. Da non trascurare poi l'aspetto radioprotezionistico, che comporta una serie di accorgimenti, diciamo così in maniera molto semplice, dedicati alla protezione degli operatori e dell'ambiente (pareti, tetto e pavimento del locale di lavoro piombate se non vuoi irradiare i locali adiacenti, sovrastanti, sottostanti ecc., schermi di protezione per gli operatori, dosimetri, ecc. ecc.); e questo credetemi è un aspetto importantissimo regolato da norme severissime, come è facile capire. In pratica, per realizzare uno studio come quello che hai prospettato, dovresti mettere su un "circo" non da poco, fra personale, locale adeguato alle norme, e così via, per poi, a mio modesto avviso, avere risultati sicuramente modesti, considerando la tipologia del substrato. Oggi poi, le apparecchiature radiologiche sono tutte digitali, non utilizzando più le vecchie pellicole da sviluppare, ed utilizzano cassette ai fosfori che vengono "lette" da rilevatori laser che sono collegati ad un computer con schermi ad altissima risoluzione. Per quanto riguarda la Risonanza Magnetica la situazione normativa è, se possibile, ancora più restrittiva se si considera che un campo magnetico ha effetti su qualunque oggetto metallico nelle vicinanze, e anche all'interno del nostro corpo (Pace Maker, stent vascolari, schegge metalliche, protesi oculari, ortopediche e varie; esistono effettivamente apparecchi "leggeri" (0,2-0,4 Tesla) per utilizzi industriali, ma i costi, a mio giudizio, sono proibitivi; dovresti poi farti costruire una bobina di superficie dedicata per i tuoi scopi, e ti assicuro che non te la regalano.... Spero di essere stato abbastanza chiaro e anche utile. Un caro saluto Lello
_________________ ....ed era tutta vela la navicella dell'ingegno mio.
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