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Mariangela.C
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Inviato: 18/04/2016, 10:43 |
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Iscritto il: 12/04/2016, 11:04 Messaggi: 6
Nome: Mariangela Coppari
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Buongiorno a tutti, volevo chiedere, se qualcuno di voi ha conoscenze riguardo le varie tipologie di elitre dei Coleotteri. Come sicuramente tutti voi saprete questo ordine vastissimo, presenta diverse forme di elitre (esempio i Silphidae le hanno solo fino a metá corpo). Mi chiedevo se qualcuno conoscesse un lavoro/ricerca che parlasse di questo argomento. Sto facendo un progetto di ricerca, ma mi sono resa conto che non riesco a trovare dei documenti al riguardo. Qualcuno puó aiutarmi? Grazie dell'attenzione Mariangela
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Julodis
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Inviato: 18/04/2016, 14:37 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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A me non è mai capitato di trovare un lavoro che affrontasse in particolare questo aspetto della morfologia dei Coleotteri. Al massimo, qualche cenno alla varietà di forme delle elitre si può trovare su opere divulgative o lavori di carattere generale.
L'unica speranza di trovare qualcosa credo che sia se qualcuno ha scritto qualcosa sulla morfologia elitrale in funzione degli adattamenti a diversi tipi di vita e di ambienti, sempre che esista.
Altrimenti la varietà di forme la puoi individuare direttamente tu, e preparaci un lavoro ex-novo.
Ti consiglierei di non pensare solo alla differenza di sviluppo: specie con le elitre che ricoprono tutto l'addome, come i Cerambicidae, o i Carabidae, o i Chrysomelidae, o i Buprestidae o gli Elateridae, ecc., contrapposte a quelle con elitre molto accorciate (ad esempio, gran parte degli Staphylinidae, ma non tutte, vedi Scydmaeninae), con situazioni intermedie, in cui scoprono una parte più o meno piccola dell'addome (come Gli Histeridae, o i Nitidulidae, ma anche come molti Scarabaeoidea, in cui resta scoperto il pigidio). Per non parlare dei Meloidae, che vanno da specie con le elitre che coprono tutto l'addome, ad altre molto accorciate, ad altre ancora in cui si assottigliano, fino a forme più o meno strane. Oppure gruppi molto particolari come i Ripiphoridae con elitre che quasi scompaiono in certe specie, o di aspetto molto strano, come in molti Mordellidae.
Potresti anche prendere anche in considerazione come sono conformate alla loro estremità prossimale, lasciando o meno spazio per lo scutello, che va da inesistente fino ad enorme, come, per esempio, in certi Rutelidae neotropicali. E molto interessante è anche come si rapportano con il secondo paio d'ali, adibite al volo: le elitre che devono essere aperte per permettere l'uscita e il movimento delle ali, e la posizione in cui si sistemano durante il volo, quelle che invece vengono solo leggermente sollevate e le ali escono lateralmente e si posizionano in corrispondenza di tacche sul bordo esterno delle elitre, permettendo un volo ad elitre chiuse (per esempio, i Cetoniidae, caratteristici per questo tipo di volo, o ancor più i Buprestidae Acmaeoderini, che addirittura hanno le elitre saldate ma volano benissimo). E ci sarebbe da dire qualcosa anche sulle elitre libere confrontate con quelle con la sutura ad incastro, e con quelle saldate, fino a diventare addirittura un unico pezzo.
Ed infine ci sono le specie in cui le femmine sono prive sia di ali che di elitre, a volte larviformi (Lampyridae, Drilidae, ecc.), a volte no (Pachypus, ad esempio).
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f.izzillo
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Inviato: 18/04/2016, 15:06 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Julodis ha scritto: A me non è mai capitato di trovare un lavoro che affrontasse in particolare questo aspetto della morfologia dei Coleotteri. Al massimo, qualche cenno alla varietà di forme delle elitre si può trovare su opere divulgative o lavori di carattere generale.
L'unica speranza di trovare qualcosa credo che sia se qualcuno ha scritto qualcosa sulla morfologia elitrale in funzione degli adattamenti a diversi tipi di vita e di ambienti, sempre che esista.
Altrimenti la varietà di forme la puoi individuare direttamente tu, e preparaci un lavoro ex-novo.
Ti consiglierei di non pensare solo alla differenza di sviluppo: specie con le elitre che ricoprono tutto l'addome, come i Cerambicidae, o i Carabidae, o i Chrysomelidae, o i Buprestidae o gli Elateridae, ecc., contrapposte a quelle con elitre molto accorciate (ad esempio, gran parte degli Staphylinidae, ma non tutte, vedi Scydmaeninae), con situazioni intermedie, in cui scoprono una parte più o meno piccola dell'addome (come Gli Histeridae, o i Nitidulidae, ma anche come molti Scarabaeoidea, in cui resta scoperto il pigidio). Per non parlare dei Meloidae, che vanno da specie con le elitre che coprono tutto l'addome, ad altre molto accorciate, ad altre ancora in cui si assottigliano, fino a forme più o meno strane. Oppure gruppi molto particolari come i Ripiphoridae con elitre che quasi scompaiono in certe specie, o di aspetto molto strano, come in molti Mordellidae.
Potresti anche prendere anche in considerazione come sono conformate alla loro estremità prossimale, lasciando o meno spazio per lo scutello, che va da inesistente fino ad enorme, come, per esempio, in certi Rutelidae neotropicali. E molto interessante è anche come si rapportano con il secondo paio d'ali, adibite al volo: le elitre che devono essere aperte per permettere l'uscita e il movimento delle ali, e la posizione in cui si sistemano durante il volo, quelle che invece vengono solo leggermente sollevate e le ali escono lateralmente e si posizionano in corrispondenza di tacche sul bordo esterno delle elitre, permettendo un volo ad elitre chiuse (per esempio, i Cetoniidae, caratteristici per questo tipo di volo, o ancor più i Buprestidae Acmaeoderini, che addirittura hanno le elitre saldate ma volano benissimo). E ci sarebbe da dire qualcosa anche sulle elitre libere confrontate con quelle con la sutura ad incastro, e con quelle saldate, fino a diventare addirittura un unico pezzo.
Ed infine ci sono le specie in cui le femmine sono prive sia di ali che di elitre, a volte larviformi (Lampyridae, Drilidae, ecc.), a volte no (Pachypus, ad esempio). Direi che la faccenda è alquanto complessa. Ad es. esistono Cerambycidae ed anche Buprestidae ad elitre più o meno ridotte!
_________________ Francesco Izzillo
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Mariangela.C
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Inviato: 18/04/2016, 16:04 |
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Iscritto il: 12/04/2016, 11:04 Messaggi: 6
Nome: Mariangela Coppari
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Ti ringrazio tantissimo intanto per la risposta! Sicuramente mi hai dato parecchio su cui pensare (e ricercare). Essendo un ordine cosí vasto a volte la ricerca di informazioni diventa dispersiva. Nel mio caso sto cercando di focalizzarmi sul comportamento sessuale, dato che la mia ricerca si focalizza sul ruolo delle elitre nella famiglia dei Silphidae (e sul perché le femmine le hanno allungate rispetto ai maschi, se intervengono nella selezione sessuale, nel conflitto sessuale, o come protezione dalla malattie sessualmente trasmissibili), e se nel caso altre famiglie presentano caratteristiche simili morfologiche e comportamentali. Purtroppo quando si ha una ricerca cosí specifica, si rischia di non trovare niente, non perché non ci siano informazioni, ma perché non si sa dove cercare! Quindi veramente grazie di nuovo Mariangela
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Julodis
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Inviato: 18/04/2016, 18:46 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ma sei sicura che nei Silphidae le femmine abbiano le elitre allungate rispetto ai maschi? In quali generi?
Nei Nicrophorus, ovvero il genere che credo più numeroso nella famiglia, e certamente il più noto, non mi pare ci sia questa differenza. Eventualmente, le femmine hanno l'addome più allungato.
Nelle Silpha mi pare siano identiche. Così pure nelle Ablattaria e Phosphuga. Nelle Dendroxena e Aclypea, dovrebbero essere sempre uguali, e pure in Necrodes, in cui la differenza sessuale è nelle zampe posteriori dei maschi, fortemente ingrossate.
Nei Thanatophilus, e in qualche altro genere non italiano, le elitre hanno la stessa forma ed estensione generale, ma nelle femmine si prolungano ciascuna in una piccola punta arrotondata. Forse ti riferisci a questo caso? Probabilmente quella conformazione sarà favorita dalle preferenze sessuali dell'altro sesso, sempre che non abbia qualche altra funzione che non conosciamo, ma dubito che possa servire come difesa dalle malattie trasmissiìbili sessualmente.
Abbiamo comunque sul Forum un ragazzo (Andricus) che ormai da diversi anni raccoglie lavori sui Silphidae. Forse lui potrebbe saperne qualcosa di più.
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cesare RBO
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Inviato: 19/04/2016, 3:31 |
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Iscritto il: 05/11/2012, 1:00 Messaggi: 460 Località: Cagliari
Nome: cesare ancona
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ciao Se ti interessa la conformazione elitrale legata ai comportamenti sessuali e attinente ad un'opera di selezione del e sul partner allora il caso di certi Dytiscidae potrebbe interessarti parecchio. Dovrebbe essere stato anche indagato a sufficienza quindi non so se ci sono spazi di manovra per ulteriori indagini ma può senz'altro esserti di qualche utilità conoscerne metodologie e conclusioni. Onestamente nutro seri dubbi sul fatto che certe soluzioni evolutive possano anche solo lontanamente avere a che fare con malattie sessualmente trasmissibili... dove l'hai sentito o letto? ciao Cesare
_________________ sono l'asociale più socievole che conosca...
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Julodis
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Inviato: 19/04/2016, 6:32 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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cesare RBO ha scritto: ciao Se ti interessa la conformazione elitrale legata ai comportamenti sessuali e attinente ad un'opera di selezione del e sul partner allora il caso di certi Dytiscidae potrebbe interessarti parecchio. Dovrebbe essere stato anche indagato a sufficienza quindi non so se ci sono spazi di manovra per ulteriori indagini ma può senz'altro esserti di qualche utilità conoscerne metodologie e conclusioni. Onestamente nutro seri dubbi sul fatto che certe soluzioni evolutive possano anche solo lontanamente avere a che fare con malattie sessualmente trasmissibili... dove l'hai sentito o letto? ciao Cesare Il caso citato da Cesare è probabilmente uno dei più interessanti. Se non lo conosci, ecco di cosa si tratta, in una delle specie in cui si manifesta: maschio e femmina.
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Mariangela.C
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Inviato: 19/04/2016, 13:19 |
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Iscritto il: 12/04/2016, 11:04 Messaggi: 6
Nome: Mariangela Coppari
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Salve, e scusatemi se rispondo solo ora. Cesare ti ringrazio molto del lavoro che mi hai suggerito, lo leggeró. Per il resto, il lavoro non é mio, ma di un progetto in Olanda, nella quale sto facendo un progetto Erasmus, e mi hanno inglobato a questo, anche se io avevo fatto richiesta in ben altro ordine (Odonati). A questo punto, mi sorge il forte dubbio di aver capito male certe richieste (anche se dal documento scritto mi sembrava proprio di aver capito in questo modo), e che probabilmente ho tradotto male certi termini. Purtroppo la mia é solo una parte di un progetto molto piú grande e finché non conosceró gli altri partecipanti non potró avere maggiori informazioni. Comunque proveró a chiedere delucidazioni.  L'unica cosa che so per certo é che in laboratorio usano il genere Necrophila. Almeno grazie a voi ho capito che qualcosa che non quadrava c'era. Mariangela
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cesare RBO
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Inviato: 19/04/2016, 19:58 |
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Iscritto il: 05/11/2012, 1:00 Messaggi: 460 Località: Cagliari
Nome: cesare ancona
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ciao Mariangela ad ogni buon conto tienici aggiornati sugli sviluppi futuri di questo lavoro che sono curioso. buon lavoro e buon divertimento Cesare
_________________ sono l'asociale più socievole che conosca...
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Julodis
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Inviato: 19/04/2016, 21:14 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Il genere Necrophila, estraneo alla nostra fauna, mostra un dimorfismo sessuale analogo a quello che ti dicevo per il nostro genere Thanatophilus. Presenta solo specie di dimensioni maggiori e colori più vivaci. Mariangela.C ha scritto: A questo punto, mi sorge il forte dubbio di aver capito male certe richieste (anche se dal documento scritto mi sembrava proprio di aver capito in questo modo), e che probabilmente ho tradotto male certi termini. Prova a copiare in un messaggio le parti di cui non sei sicura, così come sono, senza tradurle, e vediamo.
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Mariangela.C
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Inviato: 20/04/2016, 10:09 |
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Iscritto il: 12/04/2016, 11:04 Messaggi: 6
Nome: Mariangela Coppari
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Oggi parleró con il Professore capo, cosí potró farvi sapere. Grazie mille! Mariangela
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