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Collezionare insetti esotici



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Collezionare insetti esotici
MessaggioInviato: 14/04/2015, 1:18 
 

Iscritto il: 22/08/2013, 14:24
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Nome: cristina arezzini
Salve a tutti, mi sto affacciando ora al mondo del collezionismo degli insetti esotici. Ho una piccola collezione che porto avanti da qualche anno di insetti in particolare coleotteri italiani che mi diletto a cercare e preparare e da poco ho deciso di estendermi all'esotico. Volevo sapere voi come ottenete i vostri esemplari? Li comprate a entomodena, su internet, o li prendete sul posto d'origine (non so se è una cosa legalmente possibile chiedo proprio perchè totalmente ignorante a riguardo), li scambiate? Mi ponevo la domanda perchè ovviamente a questo punto se tutto dipendesse dall'acquisto allora avere una collezione bella e ricca dipenderebbe principalmente da un fattore economico?


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 Oggetto del messaggio: Re: Collezionare insetti esotici
MessaggioInviato: 14/04/2015, 7:41 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Princess of Insects ha scritto:
Salve a tutti, mi sto affacciando ora al mondo del collezionismo degli insetti esotici. Ho una piccola collezione che porto avanti da qualche anno di insetti in particolare coleotteri italiani che mi diletto a cercare e preparare e da poco ho deciso di estendermi all'esotico. Volevo sapere voi come ottenete i vostri esemplari? Li comprate a entomodena, su internet, o li prendete sul posto d'origine (non so se è una cosa legalmente possibile chiedo proprio perchè totalmente ignorante a riguardo), li scambiate? Mi ponevo la domanda perchè ovviamente a questo punto se tutto dipendesse dall'acquisto allora avere una collezione bella e ricca dipenderebbe principalmente da un fattore economico?

Ti posso dire come faccio (od ho fatto) io.
Finchè ho potuto viaggiare, ho cercato di prendere quanto possibile da solo. Da alcuni anni non posso farlo, ma comunque, anche avendo tempo e denaro per viaggiare, le specie che puoi andarti a cercare da solo rappresentano in genere solo una minima parte di una seria collezione di insetti esotici, se questa si estende a tutto il Mondo o ad una zona comunque ampia, pur se limitata a solo una famiglia o ad altro raggruppamento tassonomico. Anche perchè, a meno di vivere di rendita o di lavorare viaggiando per il mondo, non si può stare in giro tutto l'anno, la maggior parte delle specie hanno una fenologia limitata, per cui andando in un certo posto per un breve periodo ne puoi trovare alcune, ma non altre, spesso le metodologie di ricerca sono diverse, per cui è necessario visitare più volte la stessa zona per capire come e cosa cercare, se nella stagione giusta vai in un posto, non puoi essere in un altro, ecc.
In conclusione, diventa necessario l'apporto di materiale raccolto da altri.
Per procurarselo ci sono vari modi, molti dei quali hai già elencato tu.

Si può scambiare materiale con altri entomologi/collezionisti, sia italiani/europei che viventi nelle zone che ci interessano (sono limitati quasi esclusivamente al Nord America, due o tre stati del Sud America, Australia, Giappone ed ultimamente Cina, perchè nel resto del Mondo l'entomologia è confinata quasi esclusivamente nel mondo accademico, e gli scambi sono rari).

Si possono acquistare esemplari, sia da commercianti, che vivono grazie a questa attività, che da entomologi che vendono parte del loro materiale per recuperare almeno parte delle spese che affrontano. Gli acquisti possono essere fatti nelle varie fiere entomologiche, come quella di Entomodena in Italia (ma ce ne sono di simili in Francia, Germania, Rep. Ceca, ecc.), su Internet (siti di singoli venditori, o di aste on line, come Ebay), tramite contatto diretto tramite email o posta tradizionale, anche con raccoglitori locali, ecc.

Quando poi cominci ad avere una collezione consistente, che permette di capirci qualcosa di determinati gruppi, o hai comunque una conoscenza che ti permette di essere considerato uno specialista di un certo gruppo, puoi anche ricevere materiale dall'estero, soprattutto da ricercatori universitari che necessitano di identificazioni od informazioni sulle specie che incontrano nel corso dei loro studi. O anche da amici entomologi interessati ad altri gruppi, che nei loro viaggi raccolgono anche esemplari di tuo interesse.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Collezionare insetti esotici
MessaggioInviato: 14/04/2015, 10:20 
 

Iscritto il: 22/08/2013, 14:24
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Nome: cristina arezzini
Grazie mille julodis, adesso ho capito qualcosa in più. Io ancora non ho scelto un gruppo ma solo degli esemplari che reputavo così affascinanti da non poter rinunciare ad avere sott'occhio ogni volta che volevo ;) !! E anche perchè mi sembrava giusto avere comunque una conoscenza di base sui vari gruppi. Ma adesso voglio iniziare a selezionare un po' il mio interesse. Sabato andrò ad entomodena saresti così gentile da spiegarmi un po' come fare al meglio gli acquisti? Mi servirebbe una specie di istruzioni per l'uso di entomodena!! :lol: Ad esempio oltre al prezzo su cosa posso basarmi per avere un'idea di quanto è raro o comune una specie? Su internet posso trovare del materiale informativo a riguardo? Sto riflettendo da diverso tempo sulla scelta del gruppo ma mi risulta piuttosto ardua... hai consigli? Ho notato che a entomodena c'è un banco con prezzi veramente bassi rispetto agli altri con specie che comunque di solito sono abbastanza comuni ma spesso non vi è scritto luogo e data di cattura, sono da scartare?


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 Oggetto del messaggio: Re: Collezionare insetti esotici
MessaggioInviato: 14/04/2015, 17:14 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Princess of Insects ha scritto:
1 - Sabato andrò ad entomodena saresti così gentile da spiegarmi un po' come fare al meglio gli acquisti? Mi servirebbe una specie di istruzioni per l'uso di entomodena!! :lol:
2 - Ad esempio oltre al prezzo su cosa posso basarmi per avere un'idea di quanto è raro o comune una specie? Su internet posso trovare del materiale informativo a riguardo?
3 - Sto riflettendo da diverso tempo sulla scelta del gruppo ma mi risulta piuttosto ardua... hai consigli?
4 - Ho notato che a entomodena c'è un banco con prezzi veramente bassi rispetto agli altri con specie che comunque di solito sono abbastanza comuni ma spesso non vi è scritto luogo e data di cattura, sono da scartare?

1 - Istruzioni particolari è difficile darne. Io di solito mi regolo così: mi faccio un giro veloce dei vari banche e vedo se c'è roba che mi interessa. Poi decido, in base a quel che ho trovato e a quanto voglio spendere, cosa e da chi prendere. Nel mio caso, dal momento che a Modena prendo solo Buprestidi, e lo faccio da molti anni, finisce che le cose che veramente mi interessano, ad ogni edizione, sono piuttosto poche, e tra queste alcune sono a prezzi scoraggianti. Per cui prendo alcune cose (generalmente specie che non possiedo, o varietà strane, o esemplari di località insolite) a prezzi accettabili, e lascio il resto. Tanto prima o poi capiterà di rimediarlo in altro modo o di trovarlo a prezzi minori. Attenzione che può capitare di trovare le stesse cose, in due banchi diversi, a prezzi molto differenti. L'anno passato mi è capitato di vedere la stessa specie venduta, a pochi metri di distanza, ad un prezzo 10 volte superiore (e nei Buprestidi, salvo rarissimi casi, il prezzo varia ben poco in funzione delle dimensioni, a differenza di quanto accade per Lucanidae, Dynastidae ed altri gruppi).

2 - La rarità di una specie è spesso una caratteristica aleatoria. Una specie spesso è rara finchè qualcuno non capisce come trovarla. Inoltre ci sono specie che in certi anni sono molto più frequenti, poi praticamente spariscono dalla circolazione, poi ridiventano comuni, ecc. Poi bisogna tenere conto della situazione politica, della legislazione, ecc., dei vari territori da cui provengono, che possono incidere molto sul numero di esemplari che circolano, e di conseguenza del loro prezzo. Per farti qualche esempio tra i Carabi, che sono tra gli insetti più amati dai collezionisti, il nostro Carabus cavernosus variolatus in passato è stato tanto ricercato che venivano assoldati i pastori abruzzesi per cercarlo, da parte di collezionisti stranieri. Per alcuni decenni era praticamente scomparso, e ritenuto rarissimo, se non estinto in alcune zone, poi, intorno aggli anni '80, era diventato così comune che se andavi a Campo Imperatore faticavi a camminare senza schiacciarne qualcuno, in certi periodi. Ora si trova, ma per niente frequente. Alcuni decenni fa, quando in Europa arrivava qualche Carabus del sottogenere Coptolabrus, era quasi immancabilmente Carabus (Coptolabrus) nankotaizanus di Taiwan. Oggi, con l'apertura della Cina al commercio internazionale, si trovano a quattro soldi un sacco di bellissime specie e sottospecie di Coptolabrus cinesi, ed il nankotaizanus è diventato quasi introvabile. Ancora, una volta era abbastanza facile trovare coleotteri indiani a prezzi modesti, mentre ora dall'India esce pochissimo per una legislazione molto più protettiva. Non parliamo poi di tutte le vicissitudini del Medio Oriente.

3 - il gruppo di interesse è una cosa troppo personale per poter dare consigli. Io ho scelto, tanti anni fa, un gruppo tra quelli che hanno più successo tra i collezionisti, e se questo può avere dei vantaggi (quasi tutti i venditori ne hanno, o almeno sanno che cosa sono i Buprestidi, vi sono molte persone con cui scambiare, ecc.), ci sono anche molti svantaggi, tra cui i prezzi molto alti di alcune specie, e comunque in genere mai a buon mercato, la difficoltà di scoprire specie nuove (rispetto ad altri gruppi, ad esempio, tra le specie di Coleotteri italiani, verrà descritto, se va bene, un Buprestidae ogni 100 Curculionidae), ecc.
Dovendo proprio darti un consiglio, sarebbe meglio puntare su gruppi poco studiati e/o poco ricercati dai collezionisti, ma alla fine tutti si concentrano su ciò che più li attira, come è normale che sia. Solo se si tratta di un interesse limitato alla sola ricerca scientifica, si può scegliere razionalmente di andare a pescare qualche gruppo più o meno sconosciuto, a prescindere da altre considerazioni.

4 - Certamente gli esemplari senza dati di raccolta rappresentano un problema. Anche se ad un prezzo ridotto, possono avere quasi soltanto valore estetico. Tra l'altro, a volte su questi esemplari senza dati vengono applicati dei cartellini con scribacchiata sul momento una località, ma non è detto che sia una località corretta. A volte è solo un ricordo (magari vago o sbagliato) del venditore, se non addirittura una località messa a caso. Per cui in questi casi ci troviamo circa nelle stesse condizioni degli esemplari senza dati. Qualche volta ne ho preso qualcuno anch'io, quando si trattava di specie particolarmente interessanti a prezzo stracciato, ma poi non posso tener conto della località (a volte corrispondente all'areale noto, a volte no).

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Collezionare insetti esotici
MessaggioInviato: 14/04/2015, 18:08 
 

Iscritto il: 22/08/2013, 14:24
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Nome: cristina arezzini
Grazie Maurizio, le tue dritte e le tue spiegazioni sono sempre utilissime!! Riguardo ai prezzi mi ero accorta delle grandi differenze tra un banco e l'altro e ho cercato di stare attenta a nn prendere fregature. :to: Avrei ancora qualche curiosità...
1.Quando mi parli di gruppi che destano meno l'interesse dei collezionisti a quali ti riferisci? Mi puoi fare degli esempi?
2.Riguardo le dimensioni, come hai citato tu, per alcuni gruppi ci sono differenze esorbitanti di valore pecuniario da una dimensione all'altra si può dire lo stesso del valore scientifico? Cioè secondo te vale la pena spendere il doppio o il triplo per un esemplare più grande?
3.Un altra cosa che ho notato è che per alcuni gruppi tra cui buprestidi e curculionidi spesso non è riportato il sesso dell'esemplare... questo perchè il dimorfismo sessuale non c'è... o sarebbe invece importante? E' quindi importante avere delle coppie per ogni specie di questi gruppi come è fondamentale ad esempio per i Lucanidi o i Dinastini o no?
4.Gli espositori di entomodena sono per la maggior parte entomologi di professione che raccolgono gli insetti in prima persona o sono commercianti che acquistano e rivendono? Probabilmente ci saranno gli uni e gli altri ma magari hai avuto modo di conoscerne qualcuno direttamente...
5.Ci sono molti banchi con insetti messi in confusione nelle bustine secondo te vale la pena rovistare o è meglio lasciar stare? Ci si può trovare roba interessante? Di solito li ho un po' ignorati ma può darsi che invece non ci ho capito niente... :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Collezionare insetti esotici
MessaggioInviato: 14/04/2015, 21:58 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Princess of Insects ha scritto:
1.Quando mi parli di gruppi che destano meno l'interesse dei collezionisti a quali ti riferisci? Mi puoi fare degli esempi?
2.Riguardo le dimensioni, come hai citato tu, per alcuni gruppi ci sono differenze esorbitanti di valore pecuniario da una dimensione all'altra si può dire lo stesso del valore scientifico? Cioè secondo te vale la pena spendere il doppio o il triplo per un esemplare più grande?
3.Un altra cosa che ho notato è che per alcuni gruppi tra cui buprestidi e curculionidi spesso non è riportato il sesso dell'esemplare... questo perchè il dimorfismo sessuale non c'è... o sarebbe invece importante? E' quindi importante avere delle coppie per ogni specie di questi gruppi come è fondamentale ad esempio per i Lucanidi o i Dinastini o no?
4.Gli espositori di entomodena sono per la maggior parte entomologi di professione che raccolgono gli insetti in prima persona o sono commercianti che acquistano e rivendono? Probabilmente ci saranno gli uni e gli altri ma magari hai avuto modo di conoscerne qualcuno direttamente...
5.Ci sono molti banchi con insetti messi in confusione nelle bustine secondo te vale la pena rovistare o è meglio lasciar stare? Ci si può trovare roba interessante? Di solito li ho un po' ignorati ma può darsi che invece non ci ho capito niente... :lol:

1 - ad esempio, la maggior parte dei collezionisti è interessata soprattutto a Coleotteri e Lepidotteri. Questi due ordini, da soli, interesseranno più o meno il 90% dei collezionisti/raccoglitori di insetti. Un po' meno sbilanciata la situazione tra chi li studia, anche se la divisione tra collezionisti e studiosi spesso non è netta (molti sono entrambe le cose). Ordini di pari importanza, come gli Imenotteri o i Ditteri, hanno molti meno estimatori, lo stesso per altri gruppi diffusi, seppur meno ricchi di specie, come Emitteri, Ortotteri o Odonati, per non parlare dei vari ordini di insetti "molli", più difficili o impossibili da conservare secchi. Anche tra i Coleotteri, ci sono famiglie che vanno per la maggiore, come Carabidae, Lucanidae ed in generale tutti gli Scarabaeoidea, Cerambycidae, Buprestidae, ed altri con un minor numero di appassionati, fino a quelli raccolti quasi solo da pochi specialisti (come esempio, i Nitidulidae, ma non sono i soli). Questo si ripercuote anche sui prezzi medi delle varie specie, per cui, ad esempio, un Buprestidae costa in media (eccetto alcune specie comunissime) molto più di un Chrysomelidae, pur essendo anche questa una famiglia piuttosto apprezzata.

2 - a me personalmente non importa nulla delle dimensioni degli esemplari. Al limite, quando raccolgo specie in serie, cerco di tenermi gli esemplari al limite minimo di dimensioni quanto quelli al limite massimo, per aver rappresentata la variabilità. Potrebbe avere un po' più senso questa ricerca degli esemplari più grandi, nei gruppi in cui, con l'aumento delle dimensioni, si accentuano anche alcune caratteristiche morfologiche (mandibole, corni vari, antenne, zampe, ecc), ma nei Buprestidi le proporzioni non cambiano. Dal mio punto di vista non ha senso spendere cifre molto più alte solo per avere un esemplare mezzo cm più lungo di un altro. A quel punto, a mio parere, si sconfina nel collezionismo puro, ma allora tanto vale raccogliere figurine.

3 - Il dimorfismo sessuale è spesso estremo in certi gruppi (vedi i Lucanidae, in cui è molto forte nella maggior parte delle specie), o comunque evidente in certi particolari anatomici (antenne dei Cerambycidae, dei Melolonthidae e di vari altri gruppi, rostro in alcuni Curculionidae, zampe in certi Rutelidae, negli Euchirinae, ecc.) molto meno evidente in altri. Ad esempio, nella maggior parte dei Buprestidae, Elateridae, Coccinellidae, Carabidae, Staphylinidae, Chrysomelidae, ecc., a prima vista i due sessi sono molto simili. Poi, andando a vedere meglio, si scopre che in molti Carabidae i maschi hanno i tarsi anteriori più larghi, lo stesso accade spesso nei Chrysomelidae, le proporzioni sono leggermente diverse, ecc. Per esempio, in molti Buprestidi, le zampe nei due sessi sono leggermente diverse (spesso i maschi le hanno più incurvate e munite di piccoli denti, per far presa sul corpo della femmina), a volte le antenne sono diversamente sviluppate, anche se non come nei Cerambycidae, in diverse specie, soprattutto Anthaxia, i due sessi hanno colori diversi, vi sono perfino casi di specie col maschio con cornetti sulla fronte! Oppure ci sono solo differenze a carico dell'ultimo segmento addominale, incavato nel maschio per far uscire meglio l'apparato genitale, o addirittura non vi sono differenze visibili dall'esterno. Ovviamente, per chi studia un gruppo, è importante avere entrambi i sessi, se possibile.
Spesso i commercianti di insetti, se non vi è un dimorfismo evidente, non stanno a distinguere tra maschio e femmina, o non ne sono neanche in grado.

4 - la maggior parte degli espositori di Entomodena, se non tutti, sono nati come collezionisti, se non addirittura come studiosi di insetti, o entrambe le cose. Alcuni vendono insetti come attività complementare alla loro passione (per recuperare un po' di spese, per liberare spazio nelle proprie collezioni vendendo ciò a cui sono meno interessati, ecc.), per altri la vendita (o spesso la compravendita) di insetti è diventata l'attività principale. Puoi troavre tutti i termini di passaggio tra le due tipologie. Persone che commerciano in insetti solo con motivazioni economiche, senza essere mai passati dalla fase di appassionato di entomologia, credo si trovino solo tra i raccoglitori/commercianti locali di vari paesi esotici, che normalmente non partecipano alle fiere europee.

5 - nelle bustine si può trovare roba buona, in mezzo al resto. Dipende dai casi. Per la maggior parte sono bustine contenenti insetti tropicali comuni. In mezzo ci può sempre capitare la bestia strana, magari sfuggita al suo stesso venditore, ma ci vuole pazienza e una certa esperienza per rendersene conto. A volte capitano anche esemplari in bustina da venditori (spesso russi o cechi) che hanno raccolto in recenti viaggi all'estero, spesso in Medio Oriente o Asia Centrale, e che vendono parte del materiale, non preparato per mancanza di tempo. Ci si può torvare bella roba, più che altro per specialisti. Inoltre ci sono anche banchi che vendono in bustina insetti italiani, francesi, greci, ecc. Anche lì ci possono essere sorprese.
Il problema degli insetti in bustina (oltre al fatto che a volte scopriamo che sono impreparabili perchè uccisi in modo sbagliato), è che non sempre si capisce in che condizini sono, mentre quelli preparati si vede se sono sani o mancanti di parti.

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Maurizio Gigli
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