Princess of Insects ha scritto:
1.Quando mi parli di gruppi che destano meno l'interesse dei collezionisti a quali ti riferisci? Mi puoi fare degli esempi?
2.Riguardo le dimensioni, come hai citato tu, per alcuni gruppi ci sono differenze esorbitanti di valore pecuniario da una dimensione all'altra si può dire lo stesso del valore scientifico? Cioè secondo te vale la pena spendere il doppio o il triplo per un esemplare più grande?
3.Un altra cosa che ho notato è che per alcuni gruppi tra cui buprestidi e curculionidi spesso non è riportato il sesso dell'esemplare... questo perchè il dimorfismo sessuale non c'è... o sarebbe invece importante? E' quindi importante avere delle coppie per ogni specie di questi gruppi come è fondamentale ad esempio per i Lucanidi o i Dinastini o no?
4.Gli espositori di entomodena sono per la maggior parte entomologi di professione che raccolgono gli insetti in prima persona o sono commercianti che acquistano e rivendono? Probabilmente ci saranno gli uni e gli altri ma magari hai avuto modo di conoscerne qualcuno direttamente...
5.Ci sono molti banchi con insetti messi in confusione nelle bustine secondo te vale la pena rovistare o è meglio lasciar stare? Ci si può trovare roba interessante? Di solito li ho un po' ignorati ma può darsi che invece non ci ho capito niente...

1 - ad esempio, la maggior parte dei collezionisti è interessata soprattutto a Coleotteri e Lepidotteri. Questi due ordini, da soli, interesseranno più o meno il 90% dei collezionisti/raccoglitori di insetti. Un po' meno sbilanciata la situazione tra chi li studia, anche se la divisione tra collezionisti e studiosi spesso non è netta (molti sono entrambe le cose). Ordini di pari importanza, come gli Imenotteri o i Ditteri, hanno molti meno estimatori, lo stesso per altri gruppi diffusi, seppur meno ricchi di specie, come Emitteri, Ortotteri o Odonati, per non parlare dei vari ordini di insetti "molli", più difficili o impossibili da conservare secchi. Anche tra i Coleotteri, ci sono famiglie che vanno per la maggiore, come Carabidae, Lucanidae ed in generale tutti gli Scarabaeoidea, Cerambycidae, Buprestidae, ed altri con un minor numero di appassionati, fino a quelli raccolti quasi solo da pochi specialisti (come esempio, i Nitidulidae, ma non sono i soli). Questo si ripercuote anche sui prezzi medi delle varie specie, per cui, ad esempio, un Buprestidae costa in media (eccetto alcune specie comunissime) molto più di un Chrysomelidae, pur essendo anche questa una famiglia piuttosto apprezzata.
2 - a me personalmente non importa nulla delle dimensioni degli esemplari. Al limite, quando raccolgo specie in serie, cerco di tenermi gli esemplari al limite minimo di dimensioni quanto quelli al limite massimo, per aver rappresentata la variabilità. Potrebbe avere un po' più senso questa ricerca degli esemplari più grandi, nei gruppi in cui, con l'aumento delle dimensioni, si accentuano anche alcune caratteristiche morfologiche (mandibole, corni vari, antenne, zampe, ecc), ma nei Buprestidi le proporzioni non cambiano. Dal mio punto di vista non ha senso spendere cifre molto più alte solo per avere un esemplare mezzo cm più lungo di un altro. A quel punto, a mio parere, si sconfina nel collezionismo puro, ma allora tanto vale raccogliere figurine.
3 - Il dimorfismo sessuale è spesso estremo in certi gruppi (vedi i Lucanidae, in cui è molto forte nella maggior parte delle specie), o comunque evidente in certi particolari anatomici (antenne dei Cerambycidae, dei Melolonthidae e di vari altri gruppi, rostro in alcuni Curculionidae, zampe in certi Rutelidae, negli Euchirinae, ecc.) molto meno evidente in altri. Ad esempio, nella maggior parte dei Buprestidae, Elateridae, Coccinellidae, Carabidae, Staphylinidae, Chrysomelidae, ecc., a prima vista i due sessi sono molto simili. Poi, andando a vedere meglio, si scopre che in molti Carabidae i maschi hanno i tarsi anteriori più larghi, lo stesso accade spesso nei Chrysomelidae, le proporzioni sono leggermente diverse, ecc. Per esempio, in molti Buprestidi, le zampe nei due sessi sono leggermente diverse (spesso i maschi le hanno più incurvate e munite di piccoli denti, per far presa sul corpo della femmina), a volte le antenne sono diversamente sviluppate, anche se non come nei Cerambycidae, in diverse specie, soprattutto Anthaxia, i due sessi hanno colori diversi, vi sono perfino casi di specie col maschio con cornetti sulla fronte! Oppure ci sono solo differenze a carico dell'ultimo segmento addominale, incavato nel maschio per far uscire meglio l'apparato genitale, o addirittura non vi sono differenze visibili dall'esterno. Ovviamente, per chi studia un gruppo, è importante avere entrambi i sessi, se possibile.
Spesso i commercianti di insetti, se non vi è un dimorfismo evidente, non stanno a distinguere tra maschio e femmina, o non ne sono neanche in grado.
4 - la maggior parte degli espositori di Entomodena, se non tutti, sono nati come collezionisti, se non addirittura come studiosi di insetti, o entrambe le cose. Alcuni vendono insetti come attività complementare alla loro passione (per recuperare un po' di spese, per liberare spazio nelle proprie collezioni vendendo ciò a cui sono meno interessati, ecc.), per altri la vendita (o spesso la compravendita) di insetti è diventata l'attività principale. Puoi troavre tutti i termini di passaggio tra le due tipologie. Persone che commerciano in insetti solo con motivazioni economiche, senza essere mai passati dalla fase di appassionato di entomologia, credo si trovino solo tra i raccoglitori/commercianti locali di vari paesi esotici, che normalmente non partecipano alle fiere europee.
5 - nelle bustine si può trovare roba buona, in mezzo al resto. Dipende dai casi. Per la maggior parte sono bustine contenenti insetti tropicali comuni. In mezzo ci può sempre capitare la bestia strana, magari sfuggita al suo stesso venditore, ma ci vuole pazienza e una certa esperienza per rendersene conto. A volte capitano anche esemplari in bustina da venditori (spesso russi o cechi) che hanno raccolto in recenti viaggi all'estero, spesso in Medio Oriente o Asia Centrale, e che vendono parte del materiale, non preparato per mancanza di tempo. Ci si può torvare bella roba, più che altro per specialisti. Inoltre ci sono anche banchi che vendono in bustina insetti italiani, francesi, greci, ecc. Anche lì ci possono essere sorprese.
Il problema degli insetti in bustina (oltre al fatto che a volte scopriamo che sono impreparabili perchè uccisi in modo sbagliato), è che non sempre si capisce in che condizini sono, mentre quelli preparati si vede se sono sani o mancanti di parti.