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Leggende, superstizioni e credenze popolari liguri sui pipistrelli



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 03/09/2015, 11:12 
 

Iscritto il: 17/01/2013, 13:22
Messaggi: 284
Nome: Enzo Funghini
Ciao a tutti!
Mi rendo conto che la mia non è proprio la domanda ideale per questo spazio ma ho bisogno di un'informazione piuttosto urgente e, visto che il Forum ospita iscritti di ogni regione, spero che qualcuno possa aiutarmi.
Sto cercando notizie che riguardino leggende, superstizioni e credenze popolari sui pipistrelli relative alla regione Liguria: con il nostro studio stiamo realizzando un volume sui Chirotteri della Liguria e credo che sarebbe interessante accennare a qualche tradizione locale su questi mammiferi. Non riesco però a trovare niente, né in rete, né in altre fonti. Va bene qualsiasi cosa, purché sia legata strettamente al territorio ligure.
Potete dirmi qualcosa in proposito?
Vi ringrazio sin da adesso.
A presto!

Stregatto :hi:


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MessaggioInviato: 03/09/2015, 12:12 
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57
Messaggi: 8701
Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
Ciao, trovi certamente qualcosa in A. Garbini (1925) Antroponimie ed omonimie nel campo della Zoologia popolare, Verona, La Tipografia Veronese: è suddistinto in due parti. La seconda è quella che ti interesserà maggiormente. Nonostante si legga nel frontespizio 'saggio limitato alle specie veronesi' in realtà vengono trattate denominazioni e credenze popolari di tutte le aree dialettali d'Italia tra cui Liguria.
Al 'pipistrello' è riservata una lunga trattazione.

Per localizzare la biblioteca più vicina a te dove consultarlo cerca nel sito dell'Istituto Centrale per il catalogo unico delle Biblioteche italiane. Se hai problemi scrivimi, io lo possiedo in copia fotostatica.

:hi:


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MessaggioInviato: 03/09/2015, 14:43 
 

Iscritto il: 17/01/2013, 13:22
Messaggi: 284
Nome: Enzo Funghini
Ciao Roberto,
grazie mille per la risposta: mi hai dato una dritta davvero preziosa!
Ho consultato l'Istituto Centrale che mi hai linkato e ho appurato che le sedi a me più vicine sono Perugia e Firenze. Devo però verificare che sia disponibile per il prestito, trattandosi di un documento abbastanza datato (generalmente le biblioteche non prestano documenti rari). Potrei provare col prestito inter-bibliotecario ma temo che tale pratica richieda diversi giorni e i tempi sono davvero stretti. Adesso mi informo e, nel caso le cose siano complicate, ti contatto tramite MP per la copia fotostatica.
Grazie di nuovo e buona giornata!
Enzo


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MessaggioInviato: 05/09/2015, 16:30 
 

Iscritto il: 05/04/2014, 14:17
Messaggi: 561
Località: Casarza Ligure (Ge)
Nome: Manuela Baldari
io so solo che in dialetto si chiamano "Ratto Pernugo" o "Rattin Pernugo" e che mia nonna diceva si attaccavano ai capelli :mrgreen: :hi:


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MessaggioInviato: 05/09/2015, 19:45 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
Messaggi: 9646
Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
Ayakuccia ha scritto:
io so solo che in dialetto si chiamano "Ratto Pernugo" o "Rattin Pernugo" e che mia nonna diceva si attaccavano ai capelli :mrgreen: :hi:

Questa leggenda ha accompagnato anche la mia infanzia ma non ho la più pallida idea da dove nasca.

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 05/09/2015, 20:11 
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Iscritto il: 10/10/2011, 22:02
Messaggi: 1329
Località: Reggio Emilia
Nome: Malavasi Marco
da noi in Emilia invece dicono di stargli lontano perche' se ti fanno la pipi' addosso perdi i capelli
non e' scientifico pero' e' da sempre che dicono cosi' :hi: :hi:

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MessaggioInviato: 05/09/2015, 21:37 
 

Iscritto il: 03/02/2015, 11:23
Messaggi: 984
Località: Policoro (MT)
Nome: Giuseppe Cancelliere
f.izzillo ha scritto:
Ayakuccia ha scritto:
io so solo che in dialetto si chiamano "Ratto Pernugo" o "Rattin Pernugo" e che mia nonna diceva si attaccavano ai capelli :mrgreen: :hi:

Questa leggenda ha accompagnato anche la mia infanzia ma non ho la più pallida idea da dove nasca.


Anche qui valeva la stessa leggenda popolare. Un tempo le donne più anziane usavano sedersi sui gradini all'esterno delle proprie abitazioni. I giovani pipistrelli possono cadere dagli interstizi sotto le grondaie, dalle fessure tra i mattoni, dove usano vivere. Forse ogni tanto capitava che cadessero proprio sulle teste di chi stava sotto, aggrappandosi poi con le estremità uncinate di arti e zampe. Io mi sono dato questa spiegazione. :hi:


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MessaggioInviato: 05/09/2015, 22:14 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
Messaggi: 9646
Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
aguaplano ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
Ayakuccia ha scritto:
io so solo che in dialetto si chiamano "Ratto Pernugo" o "Rattin Pernugo" e che mia nonna diceva si attaccavano ai capelli :mrgreen: :hi:

Questa leggenda ha accompagnato anche la mia infanzia ma non ho la più pallida idea da dove nasca.


Anche qui valeva la stessa leggenda popolare. Un tempo le donne più anziane usavano sedersi sui gradini all'esterno delle proprie abitazioni. I giovani pipistrelli possono cadere dagli interstizi sotto le grondaie, dalle fessure tra i mattoni, dove usano vivere. Forse ogni tanto capitava che cadessero proprio sulle teste di chi stava sotto, aggrappandosi poi con le estremità uncinate di arti e zampe. Io mi sono dato questa spiegazione. :hi:

Possibile, Giuseppe.

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MessaggioInviato: 06/09/2015, 0:00 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Possibile. Comunque considerate che quando, per caso, entrano nelle case, soprattutto se ci sono tendine alle finestre, cominciano a volare freneticamente senza trovare un'uscita, e magari, in quello stato, può capitare che sbattano contro la testa di qualcuno dei presenti, rimanendo a volte impigliati nei capelli con le unghie.

MAPKOΣ ha scritto:
da noi in Emilia invece dicono di stargli lontano perche' se ti fanno la pipi' addosso perdi i capelli

Più probabile della perdita dei capelli, è che ti attacchino la rabbia, se sono malati (che è peggio).

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 06/09/2015, 16:15 
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Iscritto il: 10/10/2011, 22:02
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Nome: Malavasi Marco
vaglielo a spiegare ai miei nonni della rabbia...... la loro e' tradizione ed e' il piscio a creare disturbo :lol: :lol: non cambiamogli le carte in tavola :lol: ad ogni modo usanza o no e' palese che non succeda nulla se dovessero fartela addosso era solo per fare intimorire i ragazzini in modo da fargli lasciare in pace i pipistrelli

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MessaggioInviato: 06/09/2015, 17:30 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
MAPKOΣ ha scritto:
vaglielo a spiegare ai miei nonni della rabbia...... la loro e' tradizione ed e' il piscio a creare disturbo :lol: :lol: non cambiamogli le carte in tavola :lol: ad ogni modo usanza o no e' palese che non succeda nulla se dovessero fartela addosso era solo per fare intimorire i ragazzini in modo da fargli lasciare in pace i pipistrelli

Veramente i pipistrelli, a differenza di cani, lupi, volpi, ecc., la rabbia la possono diffondere proprio con l'urina. Se non sbaglio ci sono casi accertati di persone contagiate per aver inalato urina nebulizzata (quando la fanno in volo, sbattendo le ali, forma una nuvoletta che, specialmente in ambienti chiusi, come le grotte, sarebbe meglio evitare). Magari la credenza popolare che associa l'urina dei pipistrelli ad un evento negativo potrebbe avere avuto questa origine e poi, nel tempo, le conseguenze che si credeva avesse sono cambiate da qualcosa difficile da identificare e definire (i sintomi della rabbia non sono sempre identici e ben identificabii, anche se la fine è sempre la stessa), a qualcosa di molto meno grave ma più immediato da capire, come la perdita dei capelli.

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MessaggioInviato: 06/09/2015, 18:34 
 

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Nome: Marco Riccucci
I pipistrelli non possono diffondere la rabbia tramite le loro urine o le loro feci;
vedi quanto riportato dall'autorevole Centers for Disease Control and Prevention
di Atlanta:
http://www.cdc.gov/rabies/bats/contact/ ... cid=cs_654

Cordiali saluti.
Marco


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MessaggioInviato: 07/09/2015, 7:37 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Veramente, per quanto ne sapevo (ma le mie informazioni risalivano a molti anni fa, quando mio malgrado mi ero dovuto documentare, oltre a sottopormi all'intero ciclo di iniezioni), la possibilità di contrarre il virus inalando urina di pipistrelli nebulizzata in ambienti chiusi è molto bassa, ma c'è.

Ho provato poco fa a fare una rapida ricerca, e su diversi documenti sanitari riguardanti la profilassi antirabbica ho letto frasi del tipo:

"La diffusione aerogena è stata dimostrata in caverne dove vivono milioni di pipistrelli oppure nei laboratori, ma quest'ultima evenienza è piuttosto rara."

"La trasmissione aerea del virus è limitata a situazioni molto particolari, di elevata concentrazione di virus in aerosol, come potrebbe verificarsi in laboratorio o in grotte con popolazioni di pipistrelli infetti."

Non ho però trovato casi documentati di infezione di questo tipo.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 08/09/2015, 14:40 
 

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Messaggi: 44
Nome: Marco Riccucci
Ciao Maurizio.
La diffusione del virus (e l'infezione) cosiddetta per aerosol (molto rara) è stata
effettivamente documentata anche da alcune pubblicazioni, seppure
rimangano ancora punti poco chiari.
Diversa è la contaminazione per mezzo delle urine e delle feci, che viene
esclusa da tutte le fonti autorevoli a me note.
Cordiali saluti.
Marco


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MessaggioInviato: 09/09/2015, 5:31 
 

Iscritto il: 12/10/2010, 20:41
Messaggi: 44
Nome: Marco Riccucci
Ciao Enzo.
Quandi sarà pronto sono interessato ad avere una copia del libro che stai preparando
sui Chirotteri della Liguria.
Sicuramente ti sarà ben noto ... potrai trovare molte notizie sul volume dell'amico Benedetto Lanza
(Lanza B. (2012): Mammalia V, Chiroptera, Fauna d’Italia, Vol. 46, Edizioni Calderini de
«Il Sole 24 ORE», Milano, XIII + 786 pp.) che cita anche la pubblicazione di Garbini, 1925.
Cordiali saluti.
Marco


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