Se non sbaglio, diverso tempo fa qualcuno aveva messo un breve filmato sull'estrazione dell'edeago di non ricordo cosa. Ma non saprei dirti chi e dove. Se cerchi con un poì di pazienza nella sezione tecniche di preparazione, forse lo trovi (se non me lo sono sognato).
Comunque, visto che gli apparati genitali cambiano da un gruppo all'altro, anche le tecniche di estrazione sono differenti. Ad esempio, i genitali di un Carabidae e quelli di un Buprestidae o di un Chrysomelidae, da una base comune, si sono sviluppati in modo molto diverso. Anche per le femmine si può operare una estrazione, ma dell'ovopositore, solo che ci fai poco per il riconoscimento, perché essendo questa tecnica stata usata molto poco, in passato, di solito non si ha il termine di confronto (eccetto qualche lavoro recente, o se si hanno esemplari della specie di confronto).
Io, per i miei Buprestidi, non uso attrezzature particolari, ma solo spilli entomologici, dal # 000 in su. Eventualmente, anche qualcuno a cui ho piegato la punta a uncino. Di solito lo faccio al binoculare. Per generi con edeago/ovopositore grande e molto sclerificato, come gli Julodis, uso direttamente una pinzetta a punte sottili, e non serve lavorare al binoculare. Sollevo il pigidio, abbasso l'ultimo tergite addominale, ed estraggo l'edeago da lì. Poi, aseconda dei casi, lo lascio semplicemente seccare in posizione estroflessa (cosi gran parte dei caratteri si vedono, e se in seguito mi serve vederne altri, è facile ammorbidirlo e staccarlo, ed eventualmente separare il pene dai parameri), oppure lo stacco, lo ripulisco (di solito in candeggina o in idrossido di sodio o potassio) e lo incollo o sullo stesso cartellino, vicino all'insetto, o su un secondo cartellino che metto sotto al primo. Quelli piccoli e delicati è meglio includerli in un mezzo trasparente, altrimenti seccando si deformano, e sono facilmente danneggiati da piccoli insetti come gli Psocotteri, quasi onnipresenti nelle collezioni.
Per esemplari particolarmente difficili (come esemplari ricevuti secchi ed impreparabili, ecc.) stacco l'addome ed estraggo l'interno, separando e pulendo poi i genitali da tutto il resto.
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