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Xylotrechus
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Inviato: 10/04/2012, 18:33 |
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Iscritto il: 07/09/2010, 12:59 Messaggi: 1920 Località: Como
Nome: Matteo Zugno
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Buonasera a tutti. Questa mia domanda potrebbe sembrare molto vaga, perciò ora vi spiego: premetto prima di aver già letto questa e questa discussione a riguardo; cerco un metodo alternativo: Ad ottobre 2011 prelevai un Cychrus italicus da un secchio d'acqua, abbandonato in un campo: era evidente che l'insetto, una volta entrato, non fosse più riuscito ad uscirne, per poi morirne così al suo interno. Il carabide emanava un terribile odore di putrefazione, così lo inserii in alcol 70° per una settimana, dopodichè per comodità lo misi in freezer. Circa un paio di settimane fa, tolsi il carabide dal freezer e lo preparai, lasciandolo successivamente seccare. Risultato: il carabide ormai già preparato, spillato ma, purtroppo, con addosso, tornato, il terribile odore che c'era all'inizio. Non sapendo bene come muovermi, ho inserito successivamente dentro un barattolone il Cychrus con una pallina di naftalina alla canfora, sperando che l'insetto ne acquisisse l'odore; Dopo una settimana(oggi) ho controllato: l'odore di putrefazione è ancora permanente e piuttosto sgradevole. Qualcuno di voi avrebbe qualche consiglio da dare in proposito?
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hypotyphlus
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Inviato: 10/04/2012, 20:38 |
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Iscritto il: 10/05/2010, 22:31 Messaggi: 4367 Località: Gavorrano (GR)
Nome: marco bastianini
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Cybister ha scritto: Qualcuno di voi avrebbe qualche consiglio da dare in proposito?
Butta via il Cychrus italicus e risolvi immediatamente il problema  ;è una bestiola che potrai ritrovare quando vuoi 
_________________ Marco"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."François-René de Chateaubriand
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Mikiphasmide
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Inviato: 10/04/2012, 20:41 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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A me avevano consigliato di tenerlo per qualche mese in una soluzione di formalina e acqua: sono venuti perfetti.
_________________ Michele 
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eurinomio
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Inviato: 10/04/2012, 21:00 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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l'unica soluzione possibile è quella di siringarlo in continuazione (dopo averlo ammorbidito) con acetone...io sono riuscito a levare l'odoraccio della putrefazione ad un coriaceus rugifer ed anche ad un Procerus duponcheli (tremavo all'idea di compromettere l'animale) proprio con questo metodo; quella volta usai anche una miscela di etanolo, propanolo ed acido acetico. ritengo che si ottenga lo stesso risultato anche con aceto e acetone...e perfino con etere acetico: siringhi più volte la bestia in modo da far uscire quasi tutta la porcheria, poi dopo l'ultima siringata lo tieni in immersione nel liquido scelto (con l'addome ben pieno) e, dopo qualche giorno, ripeti l'operazione fino alla totale risoluzione del problema...chi la dura la vince e vedrai che l'odore finirà con l'andar via. natutalmente la soluzione più semplice te l'ha consigliata l'amico Marco. 
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Julodis
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Inviato: 10/04/2012, 21:06 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Il sistema di Vinicio sicuramente funziona, ma puo risolvere anche tenendolo qualche giorno immerso in acetone, oppure in ammoniaca. Poi lo lasci seccare bene e vedrai che l'odore si sentirà molto meno (e poi comunque se la cassetta in cui lo metterai sarà armetica come dovrebbe, l'odore non si sentirà più con la cassetta chiusa).
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eurinomio
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Inviato: 10/04/2012, 21:21 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Julodis ha scritto: Il sistema di Vinicio sicuramente funziona, ma puo risolvere anche tenendolo qualche giorno immerso in acetone, oppure in ammoniaca. Poi lo lasci seccare bene e vedrai che l'odore si sentirà molto meno... ciao Maurizio, credo he l'ammoniaca, nonostante utile per eliminare l'odore della putrefazione, potrebbe creare problemi perchè tenderebbe ad ammorbidire ulteriormente la bestia (infatti era l'unica sostanza che riusciva a sbloccare, almeno in parte, le Migali che ci arrivavano dall'America del sud e dall'Asia sudorientale negli anni '80, che erano rigide come dei baccalà). l'ho usata con successo solo su alcune Cetonie per levare l'odoraccio di banana e di lievito di birra, però erano bestie appena catturate e quindi con tutti i legamenti ancora sani. Julodis ha scritto: ...(e poi comunque se la cassetta in cui lo metterai sarà armetica come dovrebbe, l'odore non si sentirà più con la cassetta chiusa). certo che poi, ad ogni riapertura della suddetta cassetta, servirà una T 35... 
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Maurizio Bollino
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Inviato: 10/04/2012, 21:49 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Forse l'uso oculato dell'ipoclorito di sodio (la comune candeggina) potrebbe risolvere il problema. E' solo un'idea, personalmente non l'ho mai provata con gli insetti, ma la candeggina dissolve le sostanze organiche, e viene usata per rimuovere le parti molli dei gasteropodi, che in quanto a puzza non sono secondi a nessun coleottero...... Io la usavo abitualmente con le Cypraea e quasi tutti gli altri gasteropodi marini, tranne che con i Conus raccolti vivi (per non rimuovere il periostraco), e con poche altre specie, come il Calliostoma conulum (per non alterare il colore). Anche i preparati osteologici, se ricordo bene, venivano passati in ipoclorito per rimuovere i residui organici, e poi in perossido per sbiancarli.
_________________ Maurizio Bollino
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Mikiphasmide
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Inviato: 10/04/2012, 22:10 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Maurizio Bollino ha scritto: Forse l'uso oculato dell'ipoclorito di sodio (la comune candeggina) potrebbe risolvere il problema. E' solo un'idea, personalmente non l'ho mai provata con gli insetti, ma la candeggina dissolve le sostanze organiche, e viene usata per rimuovere le parti molli dei gasteropodi, che in quanto a puzza non sono secondi a nessun coleottero...... Io la usavo abitualmente con le Cypraea e quasi tutti gli altri gasteropodi marini, tranne che con i Conus raccolti vivi (per non rimuovere il periostraco), e con poche altre specie, come il Calliostoma conulum (per non alterare il colore). Anche i preparati osteologici, se ricordo bene, venivano passati in ipoclorito per rimuovere i residui organici, e poi in perossido per sbiancarli. Io ho due teste di capriolo che devo spolpare per avere il teschio, le ho pulite grossolanamente (prima e dopo averle bollite). Per togliere i pezzi di carne rimanenti (e anche il cervello all'interno) posso fargli fare un lungo bagno in candeggina?
_________________ Michele 
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Maurizio Bollino
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Inviato: 10/04/2012, 22:13 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Mikiphasmide ha scritto: Maurizio Bollino ha scritto: Forse l'uso oculato dell'ipoclorito di sodio (la comune candeggina) potrebbe risolvere il problema. E' solo un'idea, personalmente non l'ho mai provata con gli insetti, ma la candeggina dissolve le sostanze organiche, e viene usata per rimuovere le parti molli dei gasteropodi, che in quanto a puzza non sono secondi a nessun coleottero...... Io la usavo abitualmente con le Cypraea e quasi tutti gli altri gasteropodi marini, tranne che con i Conus raccolti vivi (per non rimuovere il periostraco), e con poche altre specie, come il Calliostoma conulum (per non alterare il colore). Anche i preparati osteologici, se ricordo bene, venivano passati in ipoclorito per rimuovere i residui organici, e poi in perossido per sbiancarli. Io ho due teste di capriolo che devo spolpare per avere il teschio, le ho pulite grossolanamente (prima e dopo averle bollite). Per togliere i pezzi di carne rimanenti (e anche il cervello all'interno) posso fargli fare un lungo bagno in candeggina? Tenendo sotto controllo il processo, direi che nulla osta.
_________________ Maurizio Bollino
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Sleepy Moose
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Inviato: 10/04/2012, 22:34 |
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Iscritto il: 21/05/2010, 23:05 Messaggi: 2979 Località: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
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Mikiphasmide ha scritto: Io ho due teste di capriolo che devo spolpare per avere il teschio, le ho pulite grossolanamente (prima e dopo averle bollite). Per togliere i pezzi di carne rimanenti (e anche il cervello all'interno) posso fargli fare un lungo bagno in candeggina? Il procedimento solitamente usato per i crani è questo: ..... Nota dell'Amministratore - Carlo mi ha chiesto di eliminare il testo che spiegava nel dettaglio le modalità da seguire per ripulire il cranio, perché ritiene che quanto scritto potrebbe urtare la sensibilità di alcuni utenti.
_________________ Carlo Massarone
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Julodis
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Inviato: 10/04/2012, 23:01 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Dopo questa parentesi macabra (manca solo la descrizione dell'estrazione del cervello dal cranio del faraone), torniamo al quesito iniziale. La candeggina per eliminare la puzza può andar bee anche per gli insetti, ma a condizione di starci molto attenti, perchè indebolisce anche le membrane intersegmentali e se si esagera si rischia di trovarsi l'insetto smontato. Molto più sicuro l'acetone, soprattutto in un insetto che probabilmente avrà già le appendici a rischio distacco. La candeggina la uso ogni tanto per sgrassare e schiarire i genitali.
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Sleepy Moose
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Inviato: 10/04/2012, 23:17 |
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Iscritto il: 21/05/2010, 23:05 Messaggi: 2979 Località: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
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Julodis ha scritto: Dopo questa parentesi macabra (manca solo la descrizione dell'estrazione del cervello dal cranio del faraone), toriamo al quesito iniziale. ..... Vero  .... facevo meglio a mandare un MP ..... scusate!
_________________ Carlo Massarone
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gomphus
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Inviato: 10/04/2012, 23:42 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao ragazzi, mi unisco solo ora a questa discussione per quel poco che ne so di chimica, i composti responsabili dell'odore di putrefazione sono sostanzialmente ammine + o - complesse, onde per cui  acidi organici come l'acido acetico diluito (leggi: aceto da cucina) dovrebbero riuscire a neutralizzarli, e senza rovinare l'insetto... come non si rovinano quelli presi in trappole con aceto metti il Cychrus a bagno (senza rammollirlo prima in acqua) per 2 o 3 giorni in un barattolino d'aceto... e facci sapere  ...
_________________ ***************** maurizio
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eurinomio
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Inviato: 10/04/2012, 23:52 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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gomphus ha scritto: ...metti il Cychrus a bagno (senza rammollirlo prima in acqua) per 2 o 3 giorni in un barattolino d'aceto... e facci sapere  ... credo che possa andare bene anche così...è lo stesso discorso dell'acetone e dell'etere acetico; però in casi di odore importante è indispensabile siringare, siringare, siringare... 
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Xylotrechus
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Inviato: 11/04/2012, 9:07 |
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Iscritto il: 07/09/2010, 12:59 Messaggi: 1920 Località: Como
Nome: Matteo Zugno
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Innanzitutto grazie per le numerose risposte. Direi che proverò immediatamente con l'aceto, come ha consigliato Maurizio, vista la praticità. Se per caso dovesse persistere di nuovo l'odore, andrò di siringate come ha detto Vinicio. Se la situazione sarà ancora "disperata", proverò con la "chimica" che avete consigliato Per Marco: hai ragione, ma non si tratta alla fine del Cychrus in se, ma di trovare un buon metodo da utilizzare ogni qualvolta serva. 
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