Forum Entomologi Italiani

https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=289303

Mi sembra un esemplare molto consumato, forse per questo non riesco ad associarlo a nessuna delle specie citate per Pantelleria.

Grazie a tutti per l'aiuto,

G.

E' già stato determinato come Geotrogus euphytus su FNM da Angelini.
Sono sicuramente d'accordo sul genere Geotrogus, ma non scommetterei sulla specie euphytus.
Questo esemplare è piuttosto strano, e non solo per il colore. e non escluderei che a Pantelleria possa anche esserci qualche altra specie.

Questa discussione non va bene in questa sezione. Direi di spostarla in Domande e risposte o in altra sezione. Altrimenti finisce nel deposito delle discussioni non inserite nei forum sistematici.

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Maurizio Gigli
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Direi Pseudoapterogyna euphytus lamantiai Sparacio, 2014
femmina parecchio consunta

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sono l'asociale più socievole che conosca...

Anche secondo me. Andrebbe classificato come Geotrogus euphytus lamantiai (Sparacio, 2014): si veda in proposito la nuova edizione del Catalogue of Palaearctic Coleoptera, vol. 3 (pag. 15). Non è insolito, nelle femmine di molti rizotrogini "pallidi", che i tegumenti si anneriscano rapidamente dopo la deposizione delle uova e poco prima di morire.

Ciao
Piero

Durante la mia permanenza a Pantelleria (tra fine Marzo e fine Maggio del 2014) ho avuto modo di osservare parecchie decine di esmplari (maschi e femmine) di Pseudoapterogyna euphytus lamantiai in vita ed in "action" e devo dire che sono comunque (i tegumenti) generalmente più scuretti di molti altri consimili.
Un dettaglio (evidentemente non troppo noto a chi non ne ha raccolti) da non trascurare è che quando catturati e posti in camera di uccisione con etere acetico rilasciano un sacco di liquido nerastro molto scuro che penetra sotto i tegumenti (soprattutto elitre) alterando (molto) i colori originari. Ho dovuto provvedere ad un lavaggio (per alcuni esemplari 2 volte) in acqua tiepida per eliminare (del tutto o quasi del tutto) tale sostanza prima di preparare i campioni per il freezer (quindi entro le 24/48 dalla cattura). Quindi chi si trova esemplari provenienti dalle mie catture sappia che quel liquido è stato lavato via, riportando l'esemplare ai suoi colori originari. Esemplari provenienti da altre fonti potrebbero non aver subito lo stesso trattamento.
L'origine, la natura e l'eventuale scopo di tale sostanza mi è ignota e fino a questo momento non avevo pensato potesse essere di qualche interesse. Una reazione fisiologica? Una reazione chimica? Una reazione (azzardo) difensiva con produzione e rilascio di sostanza (in qualche modo e misura) sgradevole?
L'esemplare in questione (su FNM) ha una ammaccatura evidente sul pronoto frutto (magari) di un tentativo (andato a vuoto) di predazione che (se quell'ultima ipotesi avesse una qualche fondatezza) potrebbe spiegare quei colori e le zone nerastre.

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