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Stato di conservazione di Vespa crabro
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Autore:  Jessem [ 16/06/2019, 10:17 ]
Oggetto del messaggio:  Stato di conservazione di Vespa crabro

Buona domenica a tutto il Forum.
Con l'estate arrivano anche articoli allarmistici sul "calabrone gigante in Italia" e altre news fasulle che puntualmente fanno sentire molta gente autorizzata a seccare qualsiasi cosa che somigli vagamente a un calabrone. E così sotto la ciabatta ci finiscono Megascolie, Bombi, Sfecidi e quant'altro. Ma chiaramente la vittima più comune di questi eccidi è il nostro autoctono Vespa crabro, sterminato in quantità spropositate e molto spesso ingiustamente: C'è una colonia in una stalla abbandonata nel bel mezzo della campagna? Potrebbe andarci qualche bambino, distrutta. C'è un'altra colonia in un albero d'ulivo? Eh ma poi le olive vanno raccolte, distrutta. E quella colonia nella quercia nel bel mezzo del bosco lontano da tutto e da tutti? Beh mangiano le api, meglio distruggere anche quella. E così via.

In Germania la specie è ormai divenuta infrequente e protetta dalla legge, tanto che le colonie costruite in prossimità dell'uomo vengono in genere trasferite in cassette-nido apposite invece che disinfestate.

Mi sorge spontaneo un dubbio: con il degrado dell'ambiente naturale e con la sempre più comune tendenza di molti agricoltori o apicoltori a trappolare e uccidere non solo le operaie in estate, ma anche le regine in primavera, qualcuno si è mai preso la briga di valutarne anche solo approssimativamente lo stato di conservazione? O forse qualcuno di voi si è formato un'idea in merito?

Le vespe sociali in generale sono organismi estremamente adattabili, basti pensare ai Polistes che affrontano l'antropizzazione del territorio semplicemente adottando edifici e manufatti umani come siti di nidificazione. Ma cosa accade quando una specie, come Vespa crabro, non solo vede il suo habitat degradarsi, ma viene anche presa di mira in modo pesante da trappolaggi e ciabattaggi continui?

Qualcuno ha dati o anche pareri in merito?

Grazie! :hi:

(PS. Chiarsmente giustifico in toto la raccolta entomologica, la faccio anche io e mi rendo conto che l'effetto ecologico del raccogliere qualche esemplare per spillarlo è nullo)

Autore:  Julodis [ 16/06/2019, 13:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Non ho fatto nessuna indagine scientifica in merito, ma posso dirti che Vespa crabro, nelle zone in cui giro e cerco insetti da ormai 51 anni, è una delle poche specie per cui non ho notato un calo numerico. Anzi, mi sembra più frequente negli ultimi anni che in passato.

Autore:  Livio [ 16/06/2019, 15:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Julodis ha scritto:
Non ho fatto nessuna indagine scientifica in merito, ma posso dirti che Vespa crabro, nelle zone in cui giro e cerco insetti da ormai 51 anni, è una delle poche specie per cui non ho notato un calo numerico. Anzi, mi sembra più frequente negli ultimi anni che in passato.

Idem

Autore:  Mauro [ 16/06/2019, 15:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Vespa crabro non è specie indigena in Sardegna, è stato probabilmente involontariamente introdotto pochi anni fa. Inizialmente lo incontravo sporadicamente solo attorno ad Arzachena, poi in pochi anni è arrivato prima al lago Liscia, nel territorio di Sant'Antonio di Gallura, poi sino a Tempio. Ora sembra abbastanza diffuso in gran parte della Gallura. Questa sua capacità di colonizzare zone nuove in breve tempo farebbe pensare tutt'altro che ad una specie in difficoltà.

Autore:  AleP [ 16/06/2019, 23:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Le mie osservazioni sono in linea con quanto scritto da Maurizio e Livio, la specie é frequente e direi in aumento dalle mie parti.
:hi:

Autore:  Fabio62 [ 17/06/2019, 11:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Mi associo a quanto già scritto in precedenza, per quello che ho notato non vedo assolutamente Vespa crabro in riduzione da noi, anzi....
:hi:
Fabio

Autore:  Jessem [ 17/06/2019, 16:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Vi ringrazio! In realtà anche io ho notato che negli ultimi circa 3/5 anni Vespa crabro dalle mie parti è diventata più frequente (ho anche notato che nello stesso lasso di tempo Vespula germanica è invece diminuita, anche se di certo non è diventata rara). Ma chiaramente la mia esperienza non è decennale ed è circoscritta all'area immediatamente intorno casa mia, quindi mi è molto utile leggere pareri in merito da chi ha ben più anni di entomologia alle spalle :)

I vostri messaggi mi sollevano, perché è una specie parecchio disprezzata nonché dipendente da grosse quantità di prede, per cui la considero un po' un indicatore biologico.

Autore:  Julodis [ 17/06/2019, 16:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Come indicatore biologico non è il massimo, visto che si tratta di una specie molto adattabile, con una varietà quasi illimitata di prede, che si trova in ambienti ben conservati come in aree degradate.

A proposito di imenotteri sociali. Ieri mi sono accorto di avere un alveare nel cassone della tapparella della finestra della mia camera!

Autore:  Mauro [ 17/06/2019, 19:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Julodis ha scritto:
Ieri mi sono accorto di avere un alveare nel cassone della tapparella della finestra della mia camera!

E ti lamenti? hai il miele gratis per le fette biscottate della colazione. :D

Autore:  Jessem [ 17/06/2019, 20:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Stato di conservazione di Vespa crabro

Julodis ha scritto:
A proposito di imenotteri sociali. Ieri mi sono accorto di avere un alveare nel cassone della tapparella della finestra della mia camera!


Io ho una mamma Sceliphron curvatum che sta facendo i suoi vasetti pedotrofici nelll'armadio delle spezie in cucina, per cui ora siamo costretti a tenere la finestra perennemente aperta :ohno ma a me non dispiace affatto.

Ad ogni modo hai ragione, non è un ottimo indicatore biologico, sono io a considerarlo tale nell'ambito delle vespe sociali perché penso: se una specie così bistrattata e con così alte richieste caloriche sopravvive tranquillamente, allora tutte le altre vespe sociali che hanno esigenze alimentari e ambientali ben minori se la staranno passando di lusso :D

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