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Acari, un mondo a parte



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 Oggetto del messaggio: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 16/08/2011, 15:04 
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Nome: Maurizio Gigli
Oggi stavo controllando ciò che era caduto nelle provette attaccate alle bottiglie in cui avevo messo vari campioni di detrito, terriccio, ecc. alla fine di questo inverno, e che avevo appeso sul balcone. Poi, preso dalla stagione dei Buprestidi, me ne ero dimenticato. Ma visto che ciò che ci casca finisce in acqua molto salata, si conserva bene anche per mesi, e stavo controllando se ci era andato qualche Pselaphino o altri coleotteri interessanti.
Così la mia attenzione è caduta sulla moltitudine di acari che si trovano in qualsiasi tipo di substrato, delle forme più svariate, ed ho cominciato a fotografarne qualcuno. Sono foto fatte con la macchina su stativo, quindi siamo al limite estremo di ingrandimento. Oltre le vibrazioni della struttura di sostegno impediscono di ottenere risultati anche solo decenti. Tra l'altro, gli esemplari li fotografo immersi in glicerina, senza prepararli su vetrino, e benchè questa abbia una tendenza minima ad evaporare, si muove comunque, facendo fare minimi spostamenti al soggetto tra una foto e l'altra. Quindi la qualità è quella che è.

Comincio con un esemplare di Oribatida, il gruppo che mi sta più simpatico per l'aspetto a palletta. Sono in grado di chiudersi completamente. Questo è intorno a 0,5 mm (scarsi) e viene da detrito raccolto in una quercia cava a San Vittorino (Roma).
Oribatida_01_San_Vittorino.jpg



Qui in vista frontale parzialmente chiuso (lo stacking ha avuto dei problemi)
Oribatida_02_San_Vittorino.jpg


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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 16/08/2011, 15:06 
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Nome: Maurizio Gigli
Un altro esempio, di un gruppo totalmente diverso, con un esemplare di 0,4 mm, sempre stessa località

Acaro_SanVittorino_02.jpg


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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 16/08/2011, 15:07 
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Nome: Maurizio Gigli
Questo invece è già un po' più grande, circa 0,7 mm (sempre di San Vittorino)

acaro_San_Vittorino_04.jpg


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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 16/08/2011, 15:27 
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25
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Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
:sh: :sh: :shock: :shock: :o :o Fantastiche le foto e i soggetti! Grazie e complimenti Maurizio! Ora ci vorrebbe qualcuno che li identificasse....

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Michele :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 16/08/2011, 15:35 
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53
Messaggi: 3171
Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
Mikiphasmide ha scritto:
:sh: :sh: :shock: :shock: :o :o Fantastiche le foto e i soggetti! Grazie e complimenti Maurizio! Ora ci vorrebbe qualcuno che li identificasse....



Mi associo ai complimenti!! :ok: :ok: Ma sono dubbioso che qualcuno li identifichi....... :?

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Saluti :hi: Mimmo


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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 16/08/2011, 15:39 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Di acarologi ce ne sono, ma non credo qui sul Forum. Infatti non spero in una determinazione e non li ho messi in quella sezione. Via via ne aggiungerò altri.

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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 20/08/2011, 23:50 
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48
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Nome: Massimo Plumari
Julodis ha scritto:
Di acarologi ce ne sono, ma non credo qui sul Forum. Infatti non spero in una determinazione e non li ho messi in quella sezione. Via via ne aggiungerò altri.


Ciao a tutti, scusate se intervengo solo ora a questa discussione, ma ero via per qualche giorno di vacanza.

Beh, io non sono un vero acarologo professionista, ma qualcosa ci capisco. Ritengo però opportuno precisare che anche un acarologo esperto non si occupa di Acari, così come un entomologo non si occupa di insetti.... Ognuno di noi è uno specialista solo di una o più famiglie con conoscenze sistematiche più o meno approfondite o sfumate per altri gruppi. Così, nel caso degli Acari è difficile trovare qualche acarologo che riesca a determinare una qualsiasi specie gli si proponga ad un livello che vada al di sotto di quello della famiglia. Questo perchè gli Acari sono davvero taaaaaaanti, al punto che non si conosce neanche l'ordine di grandezza del numero di specie.

Per fare un esempio le prime due specie appartengono al sottordine Oribatida (un tempo considerato ordine) che conta circa 9000 specie e 172 famiglie. La prima specie appartiene al genere Steganacarus (Phthiracaridae), mentre la seconda al genere Liacarus (Liacaridae).

Per fare un altro esempio, la terza specie appartiene all'ordine Mesostigmata, quello che esploro io, e che conta circa 12000 specie e 70 famiglie. Si tratta probabilmente di una specie del genere Macrocheles o Geholaspis (Macrochelidae), ma purtroppo la chetotassi (che tra l'altro può dare indicazioni sulla specie, ma non sul genere, se ovviamente non si conosce abbastanza bene questa famiglia) dello scudo dorsale non è a fuoco.

Colgo l'occasione per ripetere ancora una volta che nella maggior parte dei casi è piuttosto difficile determinare una specie da una semplice foto. Più spesso gli esemplari devono essere chiarificati per poter osservare le strutture più sclerificate, montati in preparati microscopici sia sul lato dorsale sia su quello ventrale. In alcuni casi è necessario addirittura staccare zampe e cheliceri per visionarli lateralmente. Ecc. ecc.

Julodis ha scritto:
Sono foto fatte con la macchina su stativo, quindi siamo al limite estremo di ingrandimento. Oltre le vibrazioni della struttura di sostegno impediscono di ottenere risultati anche solo decenti. Tra l'altro, gli esemplari li fotografo immersi in glicerina, senza prepararli su vetrino, e benchè questa abbia una tendenza minima ad evaporare, si muove comunque, facendo fare minimi spostamenti al soggetto tra una foto e l'altra. Quindi la qualità è quella che è.


Mi piacerebbe vedere qualche immagine realizzata componendo diversi piani focali fotografati al microscopio bidimensionale, così come si fa in macrofotografia per molte delle immagini postate su questo forum. Ma finora di queste immagini non ne ho viste in giro. Ovviamente, per gli Acari le immagini migliori sotto tutti i punti di vista rimangono quelle realizzate con il SEM. Per i miei scopi ho ottenuto buoni risultati semplicemente avvicinando una compatta digitale "da turista" all'oculare del microscopio.

:hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 21/08/2011, 0:22 
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Nome: Maurizio Gigli
Ciao. Mi ero dimenticato della tua presenza sul Forum! Ho ben presente la grande quantità di specie di acari, e immagino che quelli conosciuti siano solo una piccola frazione di quelli esistenti, molto più di quanto avvenga con gli insetti. Mi sembra logico che nessun acarologo conosca tutti gli acari. Sarebbe quasi come pretendere che un entomologo conoscesse non dico tutti gli insetti, ma tutti i Lepidotteri, o tutti i Ditteri. Comunque, ci si può almeno orizzontare sui gruppi.
Raubmilbe ha scritto:
Mi piacerebbe vedere qualche immagine realizzata componendo diversi piani focali fotografati al microscopio bidimensionale, così come si fa in macrofotografia per molte delle immagini postate su questo forum. Ma finora di queste immagini non ne ho viste in giro. Ovviamente, per gli Acari le immagini migliori sotto tutti i punti di vista rimangono quelle realizzate con il SEM. Per i miei scopi ho ottenuto buoni risultati semplicemente avvicinando una compatta digitale "da turista" all'oculare del microscopio.
:hi:

Se vuoi, posso fare qualche prova al microscopio biologico con montata la reflex. Tanto il problema più grosso che ho in quel caso è che non riesco ad inquadrare più di 1,2 mm di lato, ma nel caso della maggior parte degli acari basta ed avanza. Ovviamente la ricchezza di particolari non potrà mai essere quella di una foto fatta al microscopio a scansione, perchè a certi livelli la luce ha dei limiti, e comunque ne hanno molti di più le lenti degli obiettivi che ho (molto economici).

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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 21/08/2011, 9:07 
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Nome: Massimo Plumari
Julodis ha scritto:
Se vuoi, posso fare qualche prova al microscopio biologico con montata la reflex. Tanto il problema più grosso che ho in quel caso è che non riesco ad inquadrare più di 1,2 mm di lato, ma nel caso della maggior parte degli acari basta ed avanza. Ovviamente la ricchezza di particolari non potrà mai essere quella di una foto fatta al microscopio a scansione, perchè a certi livelli la luce ha dei limiti, e comunque ne hanno molti di più le lenti degli obiettivi che ho (molto economici).


Ciao Maurizio, se hai tempo e voglia di fare qualche prova sono felicissimo di vedere cosa riesce a combinare con la microfotografia al biologico chi ha più mezzi di me (e ci vuole poco). Ti consiglio però di fare un preparato microscopico al volo con vetrino coprioggetto. Come mezzo di inclusione va bene la glicerina, magari un pò diluita (ovviamente in acarologia esiste tutta una serie di tecniche microscopiche che qui non mi sembra il caso di accennare). Per eliminare altre fonti di microspostamenti che potrebbero rendere difficile la composizione dei vari piani focali, ti consiglio anche di scattare con il telecomando e di controllare che il tavolino traslatore del tuo microscopio non si muova da solo...
Parlo come un esperto di fotografia, ma in realtà in questo campo ci capisco poco. Per dire la verità non so neanche se il risultato cui accennavo sopra è tecnicamente realizzabile. Ipoteticamente, come nel caso della microfotografia tridimensionale i risultati migliori si dovrebbero ottenere scattando sul maggior numero possibile di piani focali.

:hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 21/08/2011, 10:40 
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Raubmilbe ha scritto:
Ciao Maurizio, se hai tempo e voglia di fare qualche prova sono felicissimo di vedere cosa riesce a combinare con la microfotografia al biologico chi ha più mezzi di me (e ci vuole poco). Ti consiglio però di fare un preparato microscopico al volo con vetrino coprioggetto. Come mezzo di inclusione va bene la glicerina, magari un pò diluita (ovviamente in acarologia esiste tutta una serie di tecniche microscopiche che qui non mi sembra il caso di accennare). Per eliminare altre fonti di microspostamenti che potrebbero rendere difficile la composizione dei vari piani focali, ti consiglio anche di scattare con il telecomando e di controllare che il tavolino traslatore del tuo microscopio non si muova da solo...

Nessun problema, solo che ieri sera mi sono accorto di aver finito tutti i vetrini coprioggetto (me ne era rimasto qualcuno avvolto in un pezzetto di carta, ma credo che l'abbia buttato la badante senza sapere che cosa fosse). Prima di settembre non posso andarne a comprare altri. Ho provato a fare una sequenza di foto in glicerina pura, ma senza coprioggetti si formano comunque delle lente correnti che spostano gradualmente il soggetto, compromettendo il risultato dello stacking. Vorrei anche prendere un paio di quei vetrini più spessi con al centro una piccola concavità scavata nel vetro, che permettono di coprire col coprioggetti qualcosa che abbia un certo spessore senza schiacciarlo e senza trovarsi col vetrino inclinato (non mi ricordo mai il nome specifico di quei vetrini, ma credo si sia capito cosa intendo).

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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 21/08/2011, 23:27 
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Julodis ha scritto:
Nessun problema, solo che ieri sera mi sono accorto di aver finito tutti i vetrini coprioggetto (me ne era rimasto qualcuno avvolto in un pezzetto di carta, ma credo che l'abbia buttato la badante senza sapere che cosa fosse). Prima di settembre non posso andarne a comprare altri.


Se vieni ad Entomodena un pò di coprioggetto te li regalo io. Ne ho una certa scorta che mi avevano fornito gratuitamente.

Julodis ha scritto:
Vorrei anche prendere un paio di quei vetrini più spessi con al centro una piccola concavità scavata nel vetro, che permettono di coprire col coprioggetti qualcosa che abbia un certo spessore senza schiacciarlo e senza trovarsi col vetrino inclinato (non mi ricordo mai il nome specifico di quei vetrini, ma credo si sia capito cosa intendo).


I vetrini di cui parli, io li conoscevo semplicemente come vetrini concavi e servono per allestire dei preparati temporanei con il metodo della goccia pendente. Comunque sia con questo sistema non risolvi il problema della migrazione..... Il sistema migliore è quello con il coprioggetto, gli esemplari si appiattiscono e si deformano un pò (meno quelli non chiarificati), ma perlomeno non si muovono.

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MessaggioInviato: 22/08/2011, 1:35 
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Raubmilbe ha scritto:
Se vieni ad Entomodena un pò di coprioggetto te li regalo io. Ne ho una certa scorta che mi avevano fornito gratuitamente.

Non ti preoccupare. A parte che costano pochissimo, se me ne serve qualcuno e non ne ho a disposizione, posso sempre utilizzarne un paio di quelli che uso a scuola in laboratorio, ma riprendo a lavorare il primo settembre.

Raubmilbe ha scritto:
I vetrini di cui parli, io li conoscevo semplicemente come vetrini concavi e servono per allestire dei preparati temporanei con il metodo della goccia pendente. Comunque sia con questo sistema non risolvi il problema della migrazione..... Il sistema migliore è quello con il coprioggetto, gli esemplari si appiattiscono e si deformano un pò (meno quelli non chiarificati), ma perlomeno non si muovono.

Infatti quei vetrini mi servono più che altro per fare alcune prove fotografiche con dei piccoli coleotteri (Pselafidi e simili), troppo grossi (si fa per dire) per coprirli col coprioggetto (si schiaccerebbero, con apertura delle elitre e distacco dell'addome). Vorrei provare a riempire la concavità fino all'orlo di glicerina e poi poggiarci il coprioggetti, per vedere se così riesco a mantenerli fermi.

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Julodis ha scritto:
Infatti quei vetrini mi servono più che altro per fare alcune prove fotografiche con dei piccoli coleotteri (Pselafidi e simili), troppo grossi (si fa per dire) per coprirli col coprioggetto (si schiaccerebbero, con apertura delle elitre e distacco dell'addome). Vorrei provare a riempire la concavità fino all'orlo di glicerina e poi poggiarci il coprioggetti, per vedere se così riesco a mantenerli fermi.


Posso anticiparti che non è così facile riempire completamente la cavità perchè si formano facilmente delle bolle; puoi riuscirci solo con un eccesso di glicerina, ma a quel punto avrai una preparazione poco stabile soggetta a continui spostamenti. Con il metodo della goccia pendente invece il tuo campione viene posizionato all'interno di una goccia di mezzo attaccata sotto il coprioggetto e pendente nella cavità del portaoggetto. In questo modo se il coprioggetto non chiude completamente la cavità tu puoi manipolare il campione con un microspillo immanicato e girarlo nella posizione che vuoi. Ma per fare tutto ciò ci vuole un pò di allenamento....

:hi:

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MessaggioInviato: 22/08/2011, 14:56 
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Raubmilbe ha scritto:
Con il metodo della goccia pendente invece il tuo campione viene posizionato all'interno di una goccia di mezzo attaccata sotto il coprioggetto e pendente nella cavità del portaoggetto. In questo modo se il coprioggetto non chiude completamente la cavità tu puoi manipolare il campione con un microspillo immanicato e girarlo nella posizione che vuoi. Ma per fare tutto ciò ci vuole un pò di allenamento....

Strano sistema. Chissà chi ci avrà pensato! Comunque, alla prima occasione ci provo, e vediamo che succede. Alla peggio perderò un po' di tempo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Acari, un mondo a parte
MessaggioInviato: 22/08/2011, 15:52 
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Julodis ha scritto:
Strano sistema. Chissà chi ci avrà pensato! Comunque, alla prima occasione ci provo, e vediamo che succede. Alla peggio perderò un po' di tempo.


vedi qui

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