Occhi composti da unità elementari, gli ommatidi e l'arrotolamento a scopo difensivo, sono due "soluzioni" che vengono da molto lontano. Ce lo dimostrano le foto che propongo. Rappresentano un cranidio e un individuo completo di due esemplari di trilobite della medesima specie (Kloucekia cf. phillipsi - Barrande, 1846) che inequivocabilmente dimostrano di possedere quei requisiti, anche se, specialmente l'occhio, denunciano l'appartenenza a un "release d'esordio". Nella fattispecie, i due esemplari da me rinvenuti, determinati e pubblicati dall'amico Wolfgang Hammann, vivevano in un ambiente marino particolare denominato bacino eusinico, ovvero uno specchio d'acqua con pochi contatti col mare aperto. Ciò comportava l'instaurarsi di condizioni asfittiche in prossimità del fondo che determinavano la morte per quegli organismi che vi si avventuravano. L'esemplare arrotolato è la dimostrazione di un estremo tentativo di difesa prima della morte che ha fatto piombare l'animale sul fondo dove in brevissimo tempo è stato incapsulato in un nodulo che l'ha preservato dalle ingiurie del tempo: circa 450 milioni di anni! Poi, lo scatenarsi di una tempesta permetteva il ricambio momentaneo dell'acqua e il ciclo riprendeva.
Sistematica: Kloucekia cf. phillipsi (Barrande, 1846) Classe: Trilobita; Ordine: Phacopida; Superfamiglia: Acastoidea; Famiglia: Acastidae.
Scala dei tempi geologici: Eratema: Paleozoico; Sistema: Ordoviciano; Serie: Ordoviciano superiore; Età: Caradociano superiore; Formazione: Frm di Portixeddu (451-449 m.a.)
I due termini di paragone attuali sono una libellula e un porcellino di terra.
Buone vacanze a tutti. Luciano
|