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Bacillus rossius e resistenza al freddo



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 13/03/2010, 13:43 
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Iscritto il: 27/10/2009, 19:51
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Località: Cittaducale RI
Nome: Franco Da Re
Quel che segue è la continuazione ideale di quanto avevo già scritto su Entoforum nella discussione del 12 gen '10 dal titolo " uova Bacillus rossius ", che consiglio di vedere e che si riferisce ai miei esemplari anfigonici di Bacillus rossius rossius ceppo di Pomezia (RM) ed ora allevati in un vivario all'aperto nel clima di Cittaducale (RI) ( nella discussione di cui sopra ci sono anche le foto del terrario ).
Un breve riassunto :
-Tra il 21 ed il 24 ottobre '09 mi sono nate una cinquantina di neanidi;
-Il 19 gennaio '10 ho fotografato due neanidi di 4gg e di 7gg circa , con temperatura alle ore 11:30 di 4,2 °C (quella notturna era stata di - 4°C termometro a minima-massima);
ho deciso quindi di indagare sull'influenza della temperatura sul metabolismo dei rossius.

Primo obiettivo : verificare eventuali nuove nascite.

Il 21 gennaio ho spostato tutte le neanidi di B. rossius in un vivario temporaneo realizzato con una nassa da garista . Questa non è la classica trappola ad imbuto adibita alla cattura di crostacei e pesci , ma semplicemente il cilindro di rete irrigidito da una serie di cerchi di plastica in cui , durante le gare di pesca ma non solo , si tengono in vita (la parte bassa è immersa in acqua)i pesci catturati.
(I tedeschi , per evitare che i pesci possano soffrire , obbligano i garisti ad annuccare le prede ...le case tedesche , nei loro cataloghi di accessori per la pesca , hanno una specie di piccola clava , grande poco meno di un piffero e con un'estremità in metallo : l'annuccatore ...efficienza e pragmatismo teutonici?...).

Nell'occasione ho notato e fotografato la bellissima neanide appena mutata della foto del post summenzionato .

Dopo qualche giorno ho constatato la nascita di quattro nuove neanidi .
Raggiunto il primo obiettivo , ho reintrodotto nel vivario principale tutte le neanidi temporaneamente allocate nella nassa e fatte bersaglio di continue "attenzioni" ad opera di alcuni gatti .

Secondo obiettivo : verificare la mobilità (metabolismo) degli insetti

La mattina del 1° feb '10 ho scattato questa foto

Immagine

ed il pomeriggio dello stesso giorno quest'altra


Immagine

Dal confronto delle due si rileva un piccolo spostamento solo dello stecco più in alto .

La mattina del 2 feb alle ore 9:30 con una temperatura esterna (quella che si vede è neve-ghiaccio)

Immagine

ed interna

Immagine

nessuno degli stecchi fotografati era rimasto al posto del giorno precedente, in pratica durante la notte , con la temperatura scesa a -6°C , tutti gli insetti si erano spostati , soprattutto per alimentarsi , come normalmente avviene ma con ben altre temperature.
Lo stesso angolo delle foto precedenti , ora semideserto

Immagine

altra inquadratura : 1° feb c'è

Immagine

e 2 feb non c'è più

Immagine

Quasi tutti gli stecchi si erano spostati nella parte bassa del vivario, fra i rovi esausti che lascio come "rifugio" fino al successivo cambio , fra le cortecce della sughera , fra i vasetti di alcune agavi messe lì a svernare .

Immagine

Il giorno 3 feb stecchi spariti

Immagine

il giorno 5 feb temperatura sopra lo zero et voilà

Immagine

Prime conclusioni

1)Le uova di Bacillus rossius schiudono anche con temperature intorno allo zero
2)Le uova rimangono vitali nonostante la permanenza per ore a temperature di -5°C ( punte di -7°C). Negli ultimi quindici giorni le ore in cui la temperatura è salita sopra lo zero sono state meno di un centinaio
3) Le neanidi nascono , mutano , si alimentano e si spostano "quasi" normalmente
4) Con temperature critiche , notturna -6°C , diurna -3°C , gli stecchi cercano un "rifugio" fra la vegetazione in basso , pronti a ricomparire al pascolo appena si allenta la morsa del gelo (anche a zero°C)

Il "quasi" del punto 3 si riferisce al fatto che , con temperature sottozero , le neanidi appaiono come fossero morte : poco turgide , quasi avessero espulso dei liquidi per meglio affrontare le gelate , ed inerti (motilità degli arti e spostamenti quasi assenti).
Alitando loro addosso , ma non so' se per (de)merito del mio alito o per l'aumento della temperatura , le neanidi "si rianimano" prontamente.
Una precisazione : le temperature diurne sono state rilevate con un termometro industriale Borletti di ottima precisione munito di sonda ad immersione , quelle notturne con un termometro commerciale a minima-massima (non mi sentirei di garantirne la precisione al grado).

Arrivederci , Franco

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