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Andream
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Inviato: 11/12/2013, 23:51 |
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Iscritto il: 09/08/2013, 15:35 Messaggi: 1260
Nome: Andrea marata
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Salve, mi sa che ho combinato un pasticcio... avevo 2 protaetia mirifica secche e ho fatto come faccio sempre per riammorbidirle... ne ho messe una in un pentolino con 1cm di acqua che bolle adagiata su un fazzolettino "ad amaca" a 5 cm dall'acqua, ho coperto il tutto con coperchio e ho spento il fornello lasciando la protaetia ai vapori per 10 minuti... si é ammorbidita benissimo ma quando l'ho preparata il colore non era più come l'altra, bensì molto più scura, non viola brillante... adesso l'altra l'ho messa in camera umida e le darò il tempo necessario senza forzare i tempi le non rovinare anche lei ma volevo chiedere se la metodica dei vapori caldi Rovina i colori fisici e se a qualcuno è successo... Grazie
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Julodis
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Inviato: 12/12/2013, 8:24 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Andream ha scritto: Salve, mi sa che ho combinato un pasticcio... avevo 2 protaetia mirifica secche e ho fatto come faccio sempre per riammorbidirle... ne ho messe una in un pentolino con 1cm di acqua che bolle adagiata su un fazzolettino "ad amaca" a 5 cm dall'acqua, ho coperto il tutto con coperchio e ho spento il fornello lasciando la protaetia ai vapori per 10 minuti... si é ammorbidita benissimo ma quando l'ho preparata il colore non era più come l'altra, bensì molto più scura, non viola brillante... adesso l'altra l'ho messa in camera umida e le darò il tempo necessario senza forzare i tempi le non rovinare anche lei ma volevo chiedere se la metodica dei vapori caldi Rovina i colori fisici e se a qualcuno è successo... Grazie Quanto tempo fa l'hai fatto? La prima cosa da fare è aspettare che secchi bene, perchè potrebbe tornare al colore originale da sola. In caso contrario si può ipotizzare che possano essere accadute due cose: 1 - si è formata una patina di sostanze grasse o comunque di sostanze organiche --- a - sulla superficie delle elitre --- b - nello spessore delle elitre, tra la cuticola esterna e quella interna 2 - calore e forte umidità hanno alterato la microscultura elitrale responsabile della rifrazione della luce e quindi del colore Nel caso 1a, tenendo l'esemplare a mollo in acetone per un po' di tempo (in caso la patina sia sulla superficie interna, magari anche un paio di giorni, se su quella esterna molto meno) dovrebbe tornare normale. Nel caso 1b, il più delle volte non c'è niente da fare, pur tenendolo immerso anche a lungo Nel caso 2, credo che sia una alterazione irreversibile. A me personalmente, con i colori fisici dei Buprestidi, non è successo quasi mai di notare alterazioni permanenti in seguito, ad esempio, al contatto con liquidi vari o vapori, se non forse una volta con un esemplare di Latipalpis rimasto anni in un barattolo a contatto con non ricordo cosa. Però ricordo che tempo fa Maurizio Pavesi (Gomphus) diceva che nei Chrysididae può capitare che cambino di colore durante la conservazione. Anzi, da quanto ho capito succede abbastanza regolarmente in alcune specie. Evidentemente anche colori molto simili sono ottenuti grazie a strutture leggermente diverse nei vari gruppi di insetti. Con i nostri Cetoniidae non ho mai notato cambiamenti irreversibili, ma non posso escluderli.
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Andream
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Inviato: 12/12/2013, 9:52 |
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Iscritto il: 09/08/2013, 15:35 Messaggi: 1260
Nome: Andrea marata
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L'ho preparata ieri pomeriggio.. Posso permettermi di aspettare 24-48 ore per vedere se si asciuga o devo provare subito con l'acetone? Il comune acetone che usano le donne per le unghie? Vorrei mandare la foto, come devo fare, cliccare su invia allegato in arancio sotto lo spazio per il messaggio?
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Julodis
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Inviato: 12/12/2013, 12:25 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Andream ha scritto: L'ho preparata ieri pomeriggio.. Posso permettermi di aspettare 24-48 ore per vedere se si asciuga o devo provare subito con l'acetone? Il comune acetone che usano le donne per le unghie? Vorrei mandare la foto, come devo fare, cliccare su invia allegato in arancio sotto lo spazio per il messaggio? Aspetta anche più di due giorni. Se si è idratato bene, può essere necessario del tempo perchè si asciughi perfettamente, specialmente in questa stagione. L'acetone è quello solito (l'unico che c'è, cambia solo il fatto che sia più o meno puro, ma per noi fa poca differenza). Puoi trovare quello per le unghie, in flaconcini di solito da 100 ml, o in un ferramenta lo puoi trovare in bottiglie di metallo, di solito da 1 litro. Per inserire una foto in un messaggio, devi usare proprio la funzione invia allegato. Clicchi sul pulsante sfoglia, selezioni un file sul tuo computer, poi clicchi sul pulsante aggiungi file e aspetti che venga caricato. Una volta fatto questo, ti compariranno nuove funzioni. Appena sotto la finestra in cui si scrive il testo, ci sarà un box col nome del file allegato (immagine o altro), con a fianco il pulsante Inserisci in linea col testo. Posiziona il cursore da qualche parte nel testo e clicca su quel pulsante per posizionare l'immagine nel punto desiderato. Sotto Invia allegato comparirà una sezione Allegati inseriti, con l'elenco dei file. Per ciascuno compare uno spazio in cui scrivere del testo che comparirà sopra l'immagine. Vi è anche un pulsante per cancellare le immagini, se necessario.
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Autarcontes
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Inviato: 12/12/2013, 14:47 |
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1082
Nome: Gianfranco Curletti
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Andream ha scritto: Salve, mi sa che ho combinato un pasticcio... avevo 2 protaetia mirifica secche e ho fatto come faccio sempre per riammorbidirle... ne ho messe una in un pentolino con 1cm di acqua che bolle adagiata su un fazzolettino "ad amaca" a 5 cm dall'acqua, ho coperto il tutto con coperchio e ho spento il fornello lasciando la protaetia ai vapori per 10 minuti... si é ammorbidita benissimo ma quando l'ho preparata il colore non era più come l'altra, bensì molto più scura, non viola brillante... adesso l'altra l'ho messa in camera umida e le darò il tempo necessario senza forzare i tempi le non rovinare anche lei ma volevo chiedere se la metodica dei vapori caldi Rovina i colori fisici e se a qualcuno è successo... Grazie Come già ebbi a scrivere anni fa, l'acqua bollente danneggia i tegumenti degli insetti a colori metallici lucenti. Lo scrissi quando un collega russo che aveva questa abitudine danneggiò un Tipo di Agrilus che da bronzato divenne completamente nero durante l'estrazione dell'organo copulatore. Mi sa che c'è poco da fare. Ci sono tecniche molto più veloci e pratiche per riammorbire gli esemplari. Ma penso che ci sia già un'ampia discussione a questo proposito.
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Julodis
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Inviato: 12/12/2013, 15:40 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Autarcontes ha scritto: Come già ebbi a scrivere anni fa, l'acqua bollente danneggia i tegumenti degli insetti a colori metallici lucenti. Lo scrissi quando un collega russo che aveva questa abitudine danneggiò un Tipo di Agrilus che da bronzato divenne completamente nero durante l'estrazione dell'organo copulatore. Mi sa che c'è poco da fare. Ci sono tecniche molto più veloci e pratiche per riammorbire gli esemplari. Ma penso che ci sia già un'ampia discussione a questo proposito. Qualcosa di simile, ma peggiore, è successo anche a me, in una delle poche prove di bollitura di un insetto per ammorbidirlo (è un sistema che mi piace poco). Cercando di ammorbidire uno dei primi Agrilus albomarginatus che ho trovato, sono scoppiati alcuni degli ommatidi Ormai li ammorbidisco quasi esclusivamente per immersione in aceto/acetone in parti uguali. Eccetto le specie coperte di pruinosità, che ammorbisco col sistema tradizionale della camera umida.
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f.izzillo
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Inviato: 12/12/2013, 15:43 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Per esperienza personale posso dirvi che una bestia che migliora decisamente con la bollitura è il capretto. P.S.: anche al forno, non ho riscontrato controindicazioni! 
_________________ Francesco Izzillo
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Andream
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Inviato: 12/12/2013, 23:40 |
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Iscritto il: 09/08/2013, 15:35 Messaggi: 1260
Nome: Andrea marata
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Oggi ho preparato l‘altra tenuta in camera umida 48 ore... tutto un'altra cosa... quando sarà discretamente secca (penso lunedì) posterò le 2 foto a confronto.... giorno e notte... purtroppo è andata così, non mi fa mai successo, forse anche perché lo avevo fatto sempre su coleotteri tendenzialmente scuri ( massimo su oryctes) e non ho mai notato la differenza.... comunque volevo specificare che non ho messo gli animali "a mollo" in acqua bollente, ma li ho sospesi sopra i vapori.... cosa che non rifarò purtroppo...
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Autarcontes
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Inviato: 13/12/2013, 9:02 |
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1082
Nome: Gianfranco Curletti
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Julodis ha scritto: Autarcontes ha scritto: Come già ebbi a scrivere anni fa, l'acqua bollente danneggia i tegumenti degli insetti a colori metallici lucenti. Lo scrissi quando un collega russo che aveva questa abitudine danneggiò un Tipo di Agrilus che da bronzato divenne completamente nero durante l'estrazione dell'organo copulatore. Mi sa che c'è poco da fare. Ci sono tecniche molto più veloci e pratiche per riammorbire gli esemplari. Ma penso che ci sia già un'ampia discussione a questo proposito. Qualcosa di simile, ma peggiore, è successo anche a me, in una delle poche prove di bollitura di un insetto per ammorbidirlo (è un sistema che mi piace poco). Cercando di ammorbidire uno dei primi Agrilus albomarginatus che ho trovato, sono scoppiati alcuni degli ommatidi Ormai li ammorbidisco quasi esclusivamente per immersione in aceto/acetone in parti uguali. Eccetto le specie coperte di pruinosità, che ammorbisco col sistema tradizionale della camera umida. La siringa è il sistema più pratico e veloce, infallibile e senza pericolo di vedere ammuffire gli esemplari come può succedere in camera umida.
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Julodis
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Inviato: 14/12/2013, 16:29 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Autarcontes ha scritto: La siringa è il sistema più pratico e veloce, infallibile e senza pericolo di vedere ammuffire gli esemplari come può succedere in camera umida. In passato l'usavo anche io (mi ero anche comprato delle siringhe più grandi per insetti di una certa dimensione (a differenza di altri, io non metto l'insetto in un barattolo riempito di acqua di cui foro il tappo con una siringa, ma direttamente nella siringa stessa, perchè è molto più semplice ed efficace). Ora però preferisco usare il sistema aceto/acetone. Ultimamente ho anche trovato un altro sistema, diciamo scoperto per caso. Volevo sgrassare dei Carabidae conservati in una provettona, in cui l'etere era ormai sparito e stavano cominciando a seccare. Avevo sulla scrivania un recipiente con dentro un po' di alcool denaturato particolarmente colorato (non so se avete notato, ma l'alcool denaturato non sempre ha la stessa intensità di colore, anche se si compra della stessa marca), che spesso uso per sciacquare gli insetti e/o per tenerli per qualche ora senza che secchino (non troppo a lungo, altrimenti le parti depigmentate tendono a colorarsi). Ho aggiunto una piccola percentuale di acqua, ma essendo la soluzione ancora troppo colorata, ho pensato di scolorirla nel modo più facile possibile: aggiungendo una sostanza ossidante, ovvero un po' di candeggina. Ne basta poca, e dopo pochi secondi, agitando un po', l'alcool denaturato diventa completamente incolore (per la verità, assume una lievissima tonalità giallina). La quantità di candeggina deve essere appena quella sufficiente a ossidare il denaturante di stato, ma annusando la soluzione si deve sentire odore di alcool, non di candeggina. Così mi sono accorto che, immergendo alcuni Carabidi e Staphylinidi per pochi minuti, non solo si puliscono perfettamente da ogni traccia di grasso, ma si ammorbidiscono pure. Non so cosa succederebbe lasciandoceli per ore o giorni, ma probabilmente si danneggerebbero le parti più delicate delle articolazioni. Ma per un trattamento veloce sembra funzioni bene. (a proposito, uno dei carabidi era a tegumenti leggermente metallici, e non sono cambiati)
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Autarcontes
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Inviato: 16/12/2013, 9:25 |
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1082
Nome: Gianfranco Curletti
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Julodis ha scritto: Autarcontes ha scritto: La siringa è il sistema più pratico e veloce, infallibile e senza pericolo di vedere ammuffire gli esemplari come può succedere in camera umida. In passato l'usavo anche io (mi ero anche comprato delle siringhe più grandi per insetti di una certa dimensione (a differenza di altri, io non metto l'insetto in un barattolo riempito di acqua di cui foro il tappo con una siringa, ma direttamente nella siringa stessa, perchè è molto più semplice ed efficace). Ora però preferisco usare il sistema aceto/acetone. Ultimamente ho anche trovato un altro sistema, diciamo scoperto per caso. Volevo sgrassare dei Carabidae conservati in una provettona, in cui l'etere era ormai sparito e stavano cominciando a seccare. Avevo sulla scrivania un recipiente con dentro un po' di alcool denaturato particolarmente colorato (non so se avete notato, ma l'alcool denaturato non sempre ha la stessa intensità di colore, anche se si compra della stessa marca), che spesso uso per sciacquare gli insetti e/o per tenerli per qualche ora senza che secchino (non troppo a lungo, altrimenti le parti depigmentate tendono a colorarsi). Ho aggiunto una piccola percentuale di acqua, ma essendo la soluzione ancora troppo colorata, ho pensato di scolorirla nel modo più facile possibile: aggiungendo una sostanza ossidante, ovvero un po' di candeggina. Ne basta poca, e dopo pochi secondi, agitando un po', l'alcool denaturato diventa completamente incolore (per la verità, assume una lievissima tonalità giallina). La quantità di candeggina deve essere appena quella sufficiente a ossidare il denaturante di stato, ma annusando la soluzione si deve sentire odore di alcool, non di candeggina. Così mi sono accorto che, immergendo alcuni Carabidi e Staphylinidi per pochi minuti, non solo si puliscono perfettamente da ogni traccia di grasso, ma si ammorbidiscono pure. Non so cosa succederebbe lasciandoceli per ore o giorni, ma probabilmente si danneggerebbero le parti più delicate delle articolazioni. Ma per un trattamento veloce sembra funzioni bene. (a proposito, uno dei carabidi era a tegumenti leggermente metallici, e non sono cambiati) Molto interessante, bravo Julodis. proverò appena possibile questo tuo brevetto.
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Andream
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Inviato: 17/12/2013, 12:59 |
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Iscritto il: 09/08/2013, 15:35 Messaggi: 1260
Nome: Andrea marata
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Ecco le due bestiole a confronto... non riesco a fare le foto bene... ho provato con luce artificiale varia ma fanno tutte schifo... scusate la foto
protaetia mirifica

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Andream
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Inviato: 17/12/2013, 13:00 |
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Iscritto il: 09/08/2013, 15:35 Messaggi: 1260
Nome: Andrea marata
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.....la destra è cotta... 
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Julodis
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Inviato: 17/12/2013, 22:47 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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C'è chi impazzisce per certe varietà di colore 
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Andream
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Inviato: 18/12/2013, 1:14 |
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Iscritto il: 09/08/2013, 15:35 Messaggi: 1260
Nome: Andrea marata
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Infatti vorrei spacciarla per questo 
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