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Stregatto
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Inviato: 09/03/2016, 13:12 |
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Iscritto il: 17/01/2013, 13:22 Messaggi: 284
Nome: Enzo Funghini
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Ciao a tutti! Non so se questa sia la sezione più opportuna per questa domanda. Sto cercando un'informazione che non riesco a trovare, né in rete né in pubblicazioni cartacee. La mia curiosità riguarda l'origine della zanzara comune. Il problema della zanzara tigre che in questi ultimi anni ha investito le nostre latitudini ha fatto sì che l'informazione si sia concentrata prevalentemente su quest'ultima specie, di cui viene continuamente ribadita l'origine asiatica. E così, mentre anche i bambini delle elementari sanno da dove viene, e come è giunta da noi, la molesta "zanzara zebrata", nessun documento riporta le origini della "nostra" zanzara, caduta ultimamente un po' "nell'oblio". Sapete dirmi qualcosa in proposito? Vi ringrazio sin da adesso. Enzo 
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Julodis
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Inviato: 09/03/2016, 14:53 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Immagino tu ti riferisca a Culex pipiens. Pensavo fosse una specie mediterranea ed europea, invece vive praticamente in tutto l'emisfero Nord ed in parte di quello Sud. Sull'origine ho trovato ben poco, salvo la seguente frase (ho aggiustato i nomi), tratta da questo lavoro. "The ancestral form is probably pipiens pipiens, which arose from a stem from the Ethiopian region. It probably colonized the northern temperate region fairly slowly, giving much variation between populations. C. pipiens fatigans appears to have arisen from southern pipiens populations. C. pipiens molestus seems to be an ecological race of pipiens which develops wherever the proper selective influence acts." Si fa ovviamente riferimento, almeno credo, non ad una introduzione antropica recente, ma ad una antica espansione della specie dall'Africa verso Nord, ad invadere poi buona parte della Regione Olartica. La diffusione in Sud America o Australia credo sia invece dovuta ad introduzione in tempi recenti.
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Hemerobius
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Inviato: 09/03/2016, 20:11 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Io sapevo una storia diversa che mi era stata spiegata, quando ero giovane, da un illustre genetista italiano, ma non ho bibliografia a corredo. Io la so così (a voi trovare prove a sostegno o confutazione): La pipiens è di origine nordica, le popolazioni ancestrali erano silvestri e strettamente ornitofile, facevano voli nuziali molto alti, sopra la cima degli alberi, ecc ecc Con l'accrescersi degli ambienti urbani la pipiens si è adattata all'uomo, ha cominciato a riprodursi con voli nuziali ridottissimi, addirittura entro ambienti limitati, in alcune popolazioni estreme le femmine sono in grado di ovideporre anche senza pasto di sangue, l'abbondante dieta delle larve è sufficiente, così che si possono riprodurre in completo isolamento all'interno delle fognature. Questo ha comportato ovviamente un aumento della variabilità genetica. R
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Stregatto
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Inviato: 09/03/2016, 23:18 |
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Iscritto il: 17/01/2013, 13:22 Messaggi: 284
Nome: Enzo Funghini
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Grazie mille per le vostre risposte! Beh, immagino che le teorie e le ipotesi siano molteplici e la questione talmente complessa che non sarà facile trovare una soluzione definitiva in tempi brevi. Come spesso accade nella scienza, una volta che sembra di essere giunti a capo emergono nuove scoperte che innescano nuove ipotesi e nuove teorie. E così si ricomincia da capo... Roberto, davvero interessante la tua storia! Se così fosse, ci troveremmo di fronte a un esempio di evoluzione del comportamento e delle abitudini alimentari. Mi hai fatto pensare alla storia dei pipistrelli-vampiro: inizialmente si sarebbero nutriti di insetti ematofagi parassiti dei bovini ma successivamente, avendo assaggiato casualmente il sangue, sarebbero poi passati direttamente....al "produttore"  , modificando costumi e abitudini alimentari. Insomma, il mondo animale non finisce mai di sorprenderci! Enzo 
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Julodis
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Inviato: 10/03/2016, 8:14 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Stregatto ha scritto: Mi hai fatto pensare alla storia dei pipistrelli-vampiro: inizialmente si sarebbero nutriti di insetti ematofagi parassiti dei bovini ma successivamente, avendo assaggiato casualmente il sangue, sarebbero poi passati direttamente....al "produttore"  , modificando costumi e abitudini alimentari. Qualcosa non mi convince. Non perché non sia possibile un simile cambiamento di dieta, che direi probabile, ma perché i pipistrelli vampiro, per quanto ne so, sono neotropicali, e non esistono, non solo Bovini, ma neppure Bovidae nativi di quella regione, neanche allo stato fossile. Dubito molto che questo cambiamento sia avvenuto dopo l'importazione di bovini domestici da parte degli europei. Eventualmente potrebbe essere successo con altri Mammiferi nativi del Sud America.
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Stregatto
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Inviato: 10/03/2016, 11:29 |
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Iscritto il: 17/01/2013, 13:22 Messaggi: 284
Nome: Enzo Funghini
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Julodis ha scritto: Stregatto ha scritto: Mi hai fatto pensare alla storia dei pipistrelli-vampiro: inizialmente si sarebbero nutriti di insetti ematofagi parassiti dei bovini ma successivamente, avendo assaggiato casualmente il sangue, sarebbero poi passati direttamente....al "produttore"  , modificando costumi e abitudini alimentari. Qualcosa non mi convince. Non perché non sia possibile un simile cambiamento di dieta, che direi probabile, ma perché i pipistrelli vampiro, per quanto ne so, sono neotropicali, e non esistono, non solo Bovini, ma neppure Bovidae nativi di quella regione, neanche allo stato fossile. Dubito molto che questo cambiamento sia avvenuto dopo l'importazione di bovini domestici da parte degli europei. Eventualmente potrebbe essere successo con altri Mammiferi nativi del Sud America. Ciao Maurizio, dovrei ricercare la fonte esatta: dopo anni di distanza, potrei non ricordare con esattezza qualche passaggio. Ora che me lo hai detto, mi sembra di ricordare che molto probabilmente le cose sarebbero andate così. L'evoluzione nella dieta e nel comportamento sarebbe avvenuta in un primo momento con Mammiferi selvatici autoctoni del Sud America: successivamente, una volta arrivato l'uomo con i vari erbivori domestici, i pipistrelli avrebbero "assaggiato" anche le nuove specie trovando in esse delle vittime meno aggressive (e quindi più "facili") e ugualmente appetitose. Tra l'altro, le tre specie di "vampiri" sudamericani si sarebbero specializzate ciascuna in "vittime" differenti: una delle tre predilige gli uccelli e va matta per... le zampe dei polli  Appena riesco a documentarmi meglio, vi farò sapere con esattezza. Ciao! Enzo 
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Julodis
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Inviato: 10/03/2016, 14:13 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Così il discorso mi quadra.
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