Forum Entomologi Italiani

Continuo a mostrarvi i miei primi tentativi di focus stacking con lo smartphone. Questo purtroppo era troppo grande e le antenne sono finite nella sfumatura attorno al cerchio nero del microscopio, motivo per cui non sono bene a fuoco.

Anommatus reitteri Ganglbauer, 1899 è una delle tre specie più comuni e diffuse del genere, con una diffusione relativamente ampia nelle Alpi orientali e nelle Dinaridi settentrionali. Nonostante ciò, la specie non risulta formalmente segnalata per l'Italia, tanto che nella checklist della fauna italiana è indicata come "N?". E' stata introdotta artificialmente al di fuori del suo areale, in alcune aree urbane dell'Europa centrale e settentrionale.
La specie è riconoscibile da tutte le altre presenti in Friuli per avere il pronoto con una serie di robusti punti non setiferi lungo il margine posteriore tali da formare una sorta di solco. Questo carattere giustificava un tempo l'erezione di un sottogenere a sé, Anommatoides, che forse andrebbe riabilitato. E' inoltre l'unica specie italiana ad avere le protibie con una robusta spina (e non un semplice pelo ingrossato) pre-apicale lungo il margine esterno, ben distanziata dalle 3 spine apicali.
Ho raccolto questa specie in numerose località delle prealpi friulane oltre che sul Monte Nanos (Slovenia). Popola generalmente boschi freschi di media quota. Nelle Prealpi Carniche sembra relegata alla fascia del faggio, forse per competizione con il più termofilo Anommatus forojuliensis, mentre nelle Prealpi Giulie si trova anche a quote più basse, nei boschi di carpino e nocciolo fino a 300 metri. Sul Monte Nanos A. reitteri convive con A. istriensis ma, mentre la prima specie si raccoglie ai piedi dei faggi, la seconda ho potuto trovarla solo sotto querce, anche a pochi metri di distanza dall'altra. Nelle Prealpi Giulie è strettamente sintopica con un'altra specie di Anommatus in corso di determinazione. Concludo dicendo che ho raccolto un esemplare femmina apparentemente attribuibile ad A. reitteri anche nell'Appennino settentrionale. Potrebbe trattarsi di una popolazione alloctona o di una specie affine endemica.

Dimensioni: 1,7 mm.
Habitus


Apice dell'edeago


Marco

Stessa cosa anche per lui! Bellissimi anche i reportage! Spero di trovarne uno anche io un giorno

Seppur fatte con lo smartphone sono venute piuttosto bene le fotografie
È sempre un piacere leggere questi post.

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Francesco Ghinelli