Forum Entomologi Italiani

Pochi giorni fa ho fatto un rapido giro, all'imbrunire, in un campo tenuto a maggese. Come al solito mi sono stupita della varietà di specie presenti anche in un angolo del Parco disturbato solo pochi giorni prima da un evento così traumatico come un taglio meccanico.

Tra la folta rappresentanza dei meloidi, ho raccolto due esemplari di questa specie che era numerosa. Forse mi sbaglio, ma a me sembrano due Mylabris pusilla.

Come ho avuto modo di precisare altre volte, questo mio "territorio di caccia" preferito è una valletta circondata da rilievi che sfiorano o superano i 1.000 m... resta il fatto che la quota di raccolta è sui 450 m, quindi decisamente bassa per questa specie

Primo esemplare: lunghezza 18 mm



Secondo esemplare: lunghezza 18,5 mm

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Maura
(Mitakuye oyasin)

Ciao Maura, l'hai determinato con la Fauna d'Italia?

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Daniele

Ciao Daniele, l'ho determinato seguendo le varie indicazioni che ho trovato su FEI e qua e là... c'era sicuramente anche qualche riferimento a Fauna d'Italia, ma dovrei fare una ricostruizione alla CSI per risalire alla fonte

Dimmi dove ho sbagliato

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Maura
(Mitakuye oyasin)

Non ho detto che hai sbagliato, se sei paziente, appena posso provo a seguire le chiavi della fauna d'Italia sui meloidi, a meno che non passi Marco Bologna prima...

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Daniele

Se avrai modo di controllare, io nel frattempo sarò pazientissima... come sempre (mi si sta già allungando il naso... ma che ci vuoi fare! )

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Maura
(Mitakuye oyasin)

Mi sembrano un po' grandi per delle M. pusilla. Mi orienterei più su Mylabris variabilis.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Quello che faccio fatica a capire è dove dovrebbe essere la peluria che distingue i due sottogeneri, come ha ben spiegato qui

Mi sono anche accorta di aver caricato un'immagine sbagliata proprio di questo dettaglio. Ne approfitto per inserire quella (un po') più nitida... aggiungo una freccia e mi dite se ho capito bene?

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Maura
(Mitakuye oyasin)

Ciao Maura, ho controllato la Fauna d'Italia per scrupolo, e mi sento di confermare quanto già ipotizzato da Maurizio (Julodis): Mylabris (Mylabris) variabilis (Pallas, 1781).
Ti dico cosa depone a favore di variabilis e contro pusilla:
Intanto le dimensioni: le Micrabris italiane sono proprio piccole e la pusilla (secondo la Fauna d'Italia) misura 7-11 mm, ben al di sotto del tuo esemplare.
Ma andiamo avanti col famigerato mesosterno, o meglio con la conformazione dello scutum mediano che in Mylabris (Mylabris) presenta un'area posteriore mediana punteggiata e pelosa, è liscio in Mylabris (Micrabris).
Intanto c'è da dire che bisognerebbe osservare il carattere a maggiore ingrandimento e poi forse schermando un po' di più la luce. Forse tu ti sei basato solo sul fatto che non sembra avere apparentemente una pubescenza però secondo me lo scutum è punteggiato. Ti allego una foto ritoccata che è venuta una mezza ciofeca che indica in giallo dove si trova lo scutum del mesosterno.


Non ultimo il disegno elitrale che è proprio quello tipico di variabilis e non corrisponde a nessuna forma di pusilla, in particolare la banda nera submediana non è mai così spessa in pusilla, specialmente vicino alla sutura.
Per tutto ciò, e dall'esclusione di altre specie di Mylabris (s.str.) che hanno una diversa conformazione del mesosterno (ma sempre nell'attesa della conferma di Marco Bologna) direi che si tratta di Mylabris (Mylabris) variabilis (Pallas, 1781).

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Daniele

Grazie Daniele!

Ho provato (con poco successo) a fare foto più comprensibili... un maggiore ingrandimento non mi è possibile







Per quanto riguarda le dimensioni: l'esemplare a proposito del quale ho riportato la citazione di cui sopra, misurava 21 mm
Sarebbe stato interessante avere informazioni conclusive anche in quella discussione.

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Maura
(Mitakuye oyasin)

Ho ritrovato la discussione su FNM in cui avevo visto la tavola di Fauna d'Italia che riguarda M. variabilis.
Adesso che mi è chiaro cosa guardare, mi sembra che l'illustrazione del mesosterno non lasci molti dubbi.



Grazie ancora!

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Maura
(Mitakuye oyasin)

Infatti, quell'esemplare non è ancora stato identificato. Potrebbe tranquillamente essere una variabilis, finché non si guarda il mesosterno...

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Daniele

Cari tutti,
si tratta proprio di Mylabris variabilis. La caratteristica principale delle specie del sottogenere tipico è la presenza, sullo scutum mesosternale di un ciuffo di setole nella porzione posteriore. Anche la struttura dei genitali maschili è diversa nei due sottogeneri e nelle Micrabris i due dentelli sono molto lontani dall'apice.
Se, per comparazione, vuoi vedere M.(Micrabris) pusilla, ti indico dove l'ho raccolta abbondante non lontanissimo dalla tua zona domenica scorsa. Vai a Castelluccio di Norcia, venendo da Norcia/Forca Canapine, sali fino alla piazza esterna al paese; qui c'è una strada a sinistra che diventa bianca e passa davanti all'Agriturismo Monte Veletta; sali sempre sulla strada fino al primo valico (1450 m) o sei vuoi al secondo, dove finisce la strada (ca 1850 m), e sul prato a destra del primo valico o su entrambi i lati nel secondo caso (ma anche lungo la strada), la troverai comunissima su Dipsacaeae viola del genere Knautia, su Cistaceae gialle del genere Helianthemum, su Asteraceae gialle di genre ignoto. Al secondo valico, vive insieme a M. (Micrabris) flexuosa.
Ciao, Marco Bologna

Cara Maura,
hai forse la possibilità di prendere per me 5-6 es. in alcol puro (non decolorato), di questa popolazione, per le mie ricerche di filogeografia molecolare?
Grazie, Marco Bologna

Ps : in caso. la mia email è bologna@uniroma3.it

Ciao Marco, grazie per tutte queste informazioni!

N.b.: ora ti mando una mail

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Maura
(Mitakuye oyasin)

prego; grazie a te per la raccolta dei campioni ...
Marco