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carabus
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Inviato: 20/03/2012, 21:11 |
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:13 Messaggi: 1518 Località: Palermo
Nome: Calogero Muscarella
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Passeggiando oggi dalle parti di Montemaggiore Belsito (PA) ho trovato ai margini di un sentiero fra le campagne questo grosso Meloe (circa 35 mm) assieme ad un altro un pò più piccolo e apparentemente della stessa specie... E' sufficiente questa foto per identificarlo? 
_________________ stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
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Clickie
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Inviato: 20/03/2012, 21:22 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1988
Nome: Andrea Liberto
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Direi Meloe tuccius. A memoria l'autore dovrebbe essere Rossi, 1790. Ciao, A, 
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Andricus
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Inviato: 20/03/2012, 21:35 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5610 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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Se non sbaglio in Sicilia c'è il Meloe (Coelomeloe) tuccius corrosus Brandt & Erichson, 1832 - Meloidae 
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carabus
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Inviato: 20/03/2012, 21:37 |
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:13 Messaggi: 1518 Località: Palermo
Nome: Calogero Muscarella
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Grazie Andrea In Sicilia leggo segnalato il M. tuccius corrosus Brandt & Erichson, 1832....
_________________ stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
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Julodis
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Inviato: 20/03/2012, 21:38 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Clickie
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Inviato: 20/03/2012, 22:03 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1988
Nome: Andrea Liberto
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Non so che valore abbia "corrosus". Mi pare sia un fenotipo che ha maggiore o minore frequenza in aree discrete, forse per "effetto fondatore". Marco scioglierà il dubbio. Segnalo solo che questa specie, un tempo comune nei dintorni di Roma, sembra essere in netto regresso in quest'area. L'ho incontrata, senza raccoglierla, fino a quattro anni fa lungo il percorso abituale delle mie passeggiate "anticolesterolo" quotidiane. Poi di colpo più niente. Curiosamente, ma non può esservi un legame, la scomparsa di M. tuccius ha coinciso con la cessazione del pascolo ovino nei luoghi di cui parlo. 
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Julodis
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Inviato: 20/03/2012, 22:11 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Clickie ha scritto: Non so che valore abbia "corrosus". Mi pare sia un fenotipo che ha maggiore o minore frequenza in aree discrete, forse per "effetto fondatore". Marco scioglierà il dubbio. Segnalo solo che questa specie, un tempo comune nei dintorni di Roma, sembra essere in netto regresso in quest'area. L'ho incontrata, senza raccoglierla, fino a quattro anni fa lungo il percorso abituale delle mie passeggiate "anticolesterolo" quotidiane. Poi di colpo più niente. Curiosamente, ma non può esservi un legame, la scomparsa di M. tuccius ha coinciso con la cessazione del pascolo ovino nei luoghi di cui parlo.  Forse un legame non ci sarà, ma la cessazione del pascolo avrà sicuramente influito sulla vegetazione di quei prati, probabilmente con aumento delle graminacee a scapito delle piante erbacee con foglie a rosetta. Sicuramente niente di importante per le larve, ma forse per gli adulti si. Ci vorrei tornare un giorno di questi, alla prima occasione, per vedere in che condizione è la zona (dopo l'anno della famosa raccolta che sappiamo, ci sono stato solo una volta fuori stagione). Pure io non sono molto convinto della validità della ssp. corrosus, ma finchè c'è ...
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Marco A. Bologna
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Inviato: 13/06/2012, 10:04 |
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Iscritto il: 10/06/2010, 16:05 Messaggi: 817
Nome: Marco A. Bologna
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Cari tutti, è proprio tuccius corrosus. Io ritengo che sia una sottospecie distinta; la sto studiando con marcatori molecolari, ma vado a rilento. Ogni campione in alcol 95% è una manna. Ne ho ricevuto da poco uno di Carini da Marcello Romano. Marco B
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