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Isotomus
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Inviato: 06/04/2011, 16:59 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Oggetto del messaggio: Anthaxia (Anthaxia) salicis (Fabricius, 1776) maschio (a sinistra) e femmina (a destra) Foto prese prima della preparazione Spagna, Andalucia: Parque Natural de Cazorla, Sierra de Segura y de las Villas (Jaen), 1300m circa. Una piccola serie di esemplari è stata rinvenuta su cortecce semi sollevate di Quercus sp. Gli specialisti sanno che, durante le ore serali o mattutine o in caso di tempo nuvoloso o freddo, gli adulti di Anthaxiini e di Acmaedorellini si rifugiano sotto la corteccia semi sollevata delle loro piante ospiti. in visione dorsalee ventrale
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
Ultima modifica di Isotomus il 06/04/2011, 17:34, modificato 1 volta in totale.
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Clickie
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Inviato: 06/04/2011, 17:22 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1988
Nome: Andrea Liberto
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Sicuro non si tratti di Anthaxia salicis ?
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Isotomus
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Inviato: 06/04/2011, 17:37 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Clickie ha scritto: Sicuro non si tratti di Anthaxia salicis ? Certo che sono sicuro che sia la salicis A parte gli scherzi, era stato un mio lapsus (che, grazie a te, ho avuto il tempo di correggere)- Grazie Andrea e grazie a Gianluca (era con me) che, in effetti, me l'aveva determinata come salicis 
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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Clickie
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Inviato: 06/04/2011, 18:14 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1988
Nome: Andrea Liberto
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Il comportamento di cui parli, il fatto cioè che alcune Anthaxia e Acmaeodera si rifugino sotto le cortecce deiscenti (soprattutto dei rami a terra) è verissimo sebbene non così generalizzato, e secondo me andrebbe studiato e compreso meglio. Ad esempio io l'ho visto fare soprattutto alle Anthaxia del gruppo salicis (che infatti sono "appiattitelle"), ad alcune Melanthaxia e tra le Acmaeodera soprattutto alle Acmaeotethya (ottomana, quadrizonata, tassii, degener, crinita, bijuga ecc.). Queste ultime lo fanno anche e forse soprattutto in ore e momenti che sarebbero ottimali per l'attività floricola che si considera "normale" per queste specie. In realtà è spesso vero il contrario, e ripetutamente mi è capitato di raccoglierle esclusivamente sotto cortecce di rami caduti (dove tra l'altro copulano allegramente) senza vederne una che fosse una sui fiori (a composite liguliflore ancora belle aperte, beninteso). Mi son fatto l'idea che l'aggregazione di numerosi individui che so, di A. ottomana, possa rafforzare il segnale aposematico della loro livrea. Un poco meno chiaro è il significato della frequente associazione, sotto le stesse cortecce, di specie aposematiche come A. ottomana e di altre con livrea nera come A. crinita. Meditate gente, meditate. 
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Julodis
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Inviato: 06/04/2011, 22:23 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Clickie ha scritto: Mi son fatto l'idea che l'aggregazione di numerosi individui che so, di A. ottomana, possa rafforzare il segnale aposematico della loro livrea. Un poco meno chiaro è il significato della frequente associazione, sotto le stesse cortecce, di specie aposematiche come A. ottomana e di altre con livrea nera come A. crinita. Meditate gente, meditate.  Una sola osservazione: ma la colorazione aposematica, sotto corteccia, chi la vede? Isotomus ha scritto: gli adulti di Anthaxiini e di Acmaedorellini si rifugiano sotto la corteccia semi sollevata delle loro piante ospiti. Gli Acmaeoderellini non esistono! Semmai, gli Acmaeoderini!
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Maurizio Bollino
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Inviato: 06/04/2011, 23:11 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Clickie ha scritto: Mi son fatto l'idea che l'aggregazione di numerosi individui che so, di A. ottomana, possa rafforzare il segnale aposematico della loro livrea. Segnale aposematico significa, in ultima analisi, che sono tossiche per i predatori. Questo fatto è dimostrato? Io non ho mai letto nulla in merito. Peraltro, in genere, le sostanze tossiche (penso, ad esempio, ai Troidini o ai Danidae) vengono accumulate nell'organismo dell'insetto a partire da sostanze chimiche contenute nella pianta alimentare delle larve (Aristolochiacee per i Troidini, Asclepiadacee per i Danaidae). Le A. ottomana, ad esempio, da dove estrarrebbero le sostanze tossiche?
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 06/04/2011, 23:25 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maurizio Bollino ha scritto: Clickie ha scritto: Mi son fatto l'idea che l'aggregazione di numerosi individui che so, di A. ottomana, possa rafforzare il segnale aposematico della loro livrea. Segnale aposematico significa, in ultima analisi, che sono tossiche per i predatori. Questo fatto è dimostrato? Io non ho mai letto nulla in merito. Peraltro, in genere, le sostanze tossiche (penso, ad esempio, ai Troidini o ai Danidae) vengono accumulate nell'organismo dell'insetto a partire da sostanze chimiche contenute nella pianta alimentare delle larve (Aristolochiacee per i Troidini, Asclepiadacee per i Danaidae). Le A. ottomana, ad esempio, da dove estrarrebbero le sostanze tossiche? Non è necessario essere tossici o pericolosi. Basta sembrare tali perchè la colorazione aposematica abbia un senso. In passato si riteneva che che Anthaxia dai colori vivaci imitassero i Crisidi, ma visto che spesso questi ultimi sono meno frequenti e visibili della Anthaxia stesse, questa tesi pare poco credibile. Le Acmaeodera a colorazione composta rosso-nero, rosso-blu, giallo-nero dovrebbero invece rientrare in tutta quella catena mimetica di qui fanno parte numerosissimi insetti, tra cui molti apoidei e vespoidei, molti meloidi, ecc. Recenti ricerche fatte in Australia, in particolare sulle Castiarina, che per colorazione, dimensioni e abitudini corrispondono abbastanza bene alle nostre Acmaeodera, hanno invece dimostrato che i Buprestidi contengono effettivamente sostanze tossiche, chiamate buprestine. Non ricordo dove, ma da qualche parte sul Forum ho messo un link ad un lavoro in pdf che tratta proprio di questo. Una precisazione: non necessariamente le sostanze tossiche degli insetti provengono dagli alimenti. Solo per fare un esempio, la maggior parte dei Meloidae sono tossici, a prescindere da quel che mangiano (la cantaridina la producono loro, non la ricevono con l'alimentazione)
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Julodis
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Inviato: 06/04/2011, 23:35 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maurizio Bollino
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Inviato: 06/04/2011, 23:46 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Julodis ha scritto: Non è necessario essere tossici o pericolosi. Basta sembrare tali perchè la colorazione aposematica abbia un senso. In passato si riteneva che che Anthaxia dai colori vivaci imitassero i Crisidi, ma visto che spesso questi ultimi sono meno frequenti e visibili della Anthaxia stesse, questa tesi pare poco credibile. Le Acmaeodera a colorazione composta rosso-nero, rosso-blu, giallo-nero dovrebbero invece rientrare in tutta quella catena mimetica di qui fanno parte numerosissimi insetti, tra cui molti apoidei e vespoidei, molti meloidi, ecc.
Recenti ricerche fatte in Australia, in particolare sulle Castiarina, che per colorazione, dimensioni e abitudini corrispondono abbastanza bene alle nostre Acmaeodera, hanno invece dimostrato che i Buprestidi contengono effettivamente sostanze tossiche, chiamate buprestine. Non ricordo dove, ma da qualche parte sul Forum ho messo un link ad un lavoro in pdf che tratta proprio di questo.
Una precisazione: non necessariamente le sostanze tossiche degli insetti provengono dagli alimenti. Solo per fare un esempio, la maggior parte dei Meloidae sono tossici, a prescindere da quel che mangiano (la cantaridina la producono loro, non la ricevono con l'alimentazione) Hai ragione!!! Ho ragionato da ... "farfallaro" Comunque, se proprio dovessi cercare di individuare qualche altro membro della catena mimetica di cui potrebbe far parte A. ottomana, mi vengono in mente, innazitutto, i Trichodes, e poi molti Emitteri.
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 06/04/2011, 23:55 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maurizio Bollino ha scritto: Comunque, se proprio dovessi cercare di individuare qualche altro membro della catena mimetica di cui potrebbe far parte A. ottomana, mi vengono in mente, innazitutto, i Trichodes, e poi molti Emitteri. Ne fanno parte anche loro, insieme ad un omottero molto comune, ad alcune coccinelle (non posso dimenticarle, altrimenti come si diverte Francesco?) e parecchie altre cose.
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f.izzillo
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Inviato: 07/04/2011, 7:45 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Julodis ha scritto: Maurizio Bollino ha scritto: Comunque, se proprio dovessi cercare di individuare qualche altro membro della catena mimetica di cui potrebbe far parte A. ottomana, mi vengono in mente, innazitutto, i Trichodes, e poi molti Emitteri. Ne fanno parte anche loro, insieme ad un omottero molto comune, ad alcune coccinelle (non posso dimenticarle, altrimenti come si diverte Francesco?) e parecchie altre cose. Le Coccinelle fanno parte di un altro tipo di "catena" che su questo Forum ritengo sia preferibile non argomentare... 
_________________ Francesco Izzillo
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Clickie
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Inviato: 07/04/2011, 14:58 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1988
Nome: Andrea Liberto
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Una sola osservazione: ma la colorazione aposematica, sotto corteccia, chi la vede? Maurizio, sul pianeta nessun luogo è sicuro. Quando ci sono certe festicciole cui ho assistito, vari individui di Acmaeodera arrivano in volo, girellano sui rami poi raggiungono la compagnia sotto le cortecce. Nel frattempo lucertole varie ficcano il muso ovunque e dal loro punto di vista le Acmaeodera sono probabilmente visibili, dato che a volte alcuni individui sporgono in parte dalle fessure tanti ce ne sono aggregati. Quanto agli uccelli insettivori hanno la vista acuta, e forse qualche ornitologo potrà dirci se usino cercare attivamente insetti sotto le cortecce, magari rimuovendole col becco. Comunque la mia è solo un'ipotesi da verificare, tutto qui. 
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