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Agrilus (Anambus) roscidus Kiesenwetter, 1857 Dettagli della specie

11.V.2011 - ITALIA - Sicilia - SR, Strada Provinciale da Scicli verso Modica - ex da Ceratonia siliqua


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 12/05/2011, 4:59 
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Nome: Claudio Deiaco
Oggi ho trovato questo Agrilus seduto non in, ma fuori, in cima ad una delle ca. 20 casse d'allevamento. :x :x
Questo mi procura un bel grattacapo, in quanto non conosco la bestiola e non ho la minima pallida idea dove collocarlo. :?
Se riusciamo a determinarlo e conoscere la sua biologia e distribuzione, forse riesco ad attribuirlo ad un particolare legno, quindi con buona probabilità la provvenienza.
Lunghezza=5mm
Grazie fin d'ora :hi:
Agrilus_small.JPG


A-testa.jpg


A.1.jpg


A.Scutello.jpg


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Claudio Deiaco
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 7:33 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Nome: Francesco Izzillo
Dovrebbe essere un roscidus, hai in allevamento del legno di Rosacee?

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Francesco Izzillo


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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 7:44 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Ciao. Per determinartelo con certezza, devo prima fare dei controlli che ora non posso fare. Ci proverò stasera (ma probabilmente ci penserà qualche altro membro del Forum durante la giornata).

In questi casi è un problema capire la provenienza, anche perchè mi par di capire, dagli altri tuoi interventi, che hai raccolto legna in almeno mezza Italia. E poi, siamo sicuri che venga dai legni dei tuoi allevamenti e non dall'esterno?

Sono rimasto stupito dalla qualità delle foto, in particolare dalla ricchezza di dettagli nei particolari di testa e protorace. Parte del merito va certamente alla illuminazione che hai usato, ma deve contare molto anche qualità dell'obiettivo e del sensore. Forse te l'ho già chiesto in altra occasione, ma che cosa hai usato per fare queste foto?

P.S. - Mentre scrivevo è arrivata la risposta di Francesco, che di Agrilus ne sa certamente più di me.

Nel frattempo, ho visto che nei dati exif c'è scritto che hai usato Digital Photo Professional, che è in dotazione con le Canon, quindi penso di sapere già parte di quel che ti ho chiesto.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 10:46 
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03
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Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
f.izzillo ha scritto:
Dovrebbe essere un roscidus, hai in allevamento del legno di Rosacee?

Ho tre scatoloni con Ceratonia siliqua! Nessun'altra Rosacea.
Certo potrebbe come dice Maurizio anche provenire dall'esterno, perchè sembra sia una bestiola molto comune e in Giardino a 5 metri dagli allevamenti ho un albicocco.
Secondo un mio sentore, proviene da uno di questi tre scatoloni con legna della sicilia, perchè il giorno prima li ho aperti per umidificare, e potrebbe essersi nascosto tra qualche piega della scatola per poi riemergere all'improvviso.
Come si fa in questi casi? cosa mi consigliate?

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Claudio Deiaco
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 10:46 
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03
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Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
Julodis ha scritto:
Digital Photo Professional, che è in dotazione con le Canon,

:ok:

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Claudio Deiaco
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 10:56 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Nome: Francesco Izzillo
Pippistrello ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
Dovrebbe essere un roscidus, hai in allevamento del legno di Rosacee?

Ho tre scatoloni con Ceratonia siliqua! Nessun'altra Rosacea.
Certo potrebbe come dice Maurizio anche provenire dall'esterno, perchè sembra sia una bestiola molto comune e in Giardino a 5 metri dagli allevamenti ho un albicocco.
Secondo un mio sentore, proviene da uno di questi tre scatoloni con legna della sicilia, perchè il giorno prima li ho aperti per umidificare, e potrebbe essersi nascosto tra qualche piega della scatola per poi riemergere all'improvviso.
Come si fa in questi casi? cosa mi consigliate?


Il roscidus si evolve anche nel Carrubo. Devi cercare tra il legname un foro di uscita recente attribuibile ad un Agrilus delle dimensioni del tuo :hi: .

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Francesco Izzillo


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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 12:59 
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Nome: Claudio Deiaco
f.izzillo ha scritto:
Il roscidus Devi cercare tra il legname un foro di uscita recente attribuibile ad un Agrilus delle dimensioni del tuo.

:ohno saranno oltre 100 tra rami e rametti :no: piuttosto lo "brucio" :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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Claudio Deiaco
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 13:06 
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Nome: Francesco Izzillo
Pippistrello ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
Il roscidus Devi cercare tra il legname un foro di uscita recente attribuibile ad un Agrilus delle dimensioni del tuo.

:ohno saranno oltre 100 tra rami e rametti :no: piuttosto lo "brucio" :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Fai come ti pare; io però un paio di cose le farei. Prima cerca l'eventuale via di fuga dalle scatole: controlla se sono ben sigillate, principalmente negli angoli. Poi aspetta di vedere se ne sfarfallano altri. E alla fine, a seconda dei casi, decidi.

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Francesco Izzillo


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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 13:42 
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Nome: Claudio Deiaco
f.izzillo ha scritto:
E alla fine, a seconda dei casi, decidi.

Ovviamente farò di tutto per dargli una provvenienza.... e l'unica speranza è che ne sfarfallino altri per capire da dove veniva. :hi:

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Claudio Deiaco
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 13:50 
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Nome: Claudio Labriola
Julodis ha scritto:
...
Sono rimasto stupito dalla qualità delle foto, in particolare dalla ricchezza di dettagli nei particolari di testa e protorace. Parte del merito va certamente alla illuminazione che hai usato, ma deve contare molto anche qualità dell'obiettivo e del sensore. Forse te l'ho già chiesto in altra occasione, ma che cosa hai usato per fare queste foto?
...
Nel frattempo, ho visto che nei dati exif c'è scritto che hai usato Digital Photo Professional, che è in dotazione con le Canon, quindi penso di sapere già parte di quel che ti ho chiesto.


Perdonate il fuori tema, ma preferisco fare qui la richiesta perchè credo che la cosa possa interessare ai tanti bravi forografi presenti nel nostro forum.

Claudio, anch'io come Maurizio sono rimasto colpito dalla qualità di queste foto e mi farebbe piacere sapere, se è possibile, quale attrezzatura è stata usata (fotocamera, obiettivo, stativo, treppiede, ecc.) e soprattutto il tipo di illuminazione e schermatura adottata.


Grazie ;) :hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 18:54 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
clido ha scritto:
Claudio, anch'io come Maurizio sono rimasto colpito dalla qualità di queste foto e mi farebbe piacere sapere, se è possibile, quale attrezzatura è stata usata (fotocamera, obiettivo, stativo, treppiede, ecc.) e soprattutto il tipo di illuminazione e schermatura adottata.
Grazie ;) :hi:

Claudio è una altro del club del Canon MP-E 65. Beati loro!

Claudio, per vedere da dove è uscito, non è nemmeno tanto difficile. I fori di uscita degli Agrilus sono tipicamente a forma di D, quindi facili da distinguere da quelli degli altri xilofagi, che sono generalmente ellittici o rotondi. Ma è molto probabile che te ne esca qualche altro nei prossimi giorni.
Un consiglio: quando controlli legna in cui potrebbero esserci Buprestidi, cerca di farlo la mattina presto o verso sera, non nelle ore centrali del giorno, e se proprio devi farlo in questi orari, meglio farlo a casa con le finestre chiuse, altrimenti rischi di perderti buona parte di quel che sfarfalla. Non solo la cosa è piuttosto fastidiosa per l'entomologo che dopo aver tanto faticato per tagliare la legna, e tanto pazientato per vederne i risultati, si vede magari volar via qualche bestia assurda, ma c'è sempre il rischio di propagare qualche specie estranea alla fauna locale.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 12/05/2011, 23:51 
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03
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Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
clido ha scritto:
quale attrezzatura è stata usata (fotocamera, obiettivo, stativo, treppiede, ecc.) e soprattutto il tipo di illuminazione e schermatura adottata.


Ciao Claudio
Non parlo volentieri di questa materia su un forum di entomologia, ma siccome mi è stato chiesto altre volte, mi sia permessa questa divagazione.

Elenco attrezzatura per immagini oltre al rapporto di ripresa di 1:1 e Focus Stacking. (Focus stacking = particolare tecnica di unione, dove di un oggetto vengono fatte più immagini su diversi piani focali, e successivamente unite soltanto le parti a fuoco di ogni immagine in un unica Foto. L'oggetto risulterà cosi a fuoco in tutta la sua profondità)
Corpo Canon 5D MarkII
Ottica Canon MPE 65 ( rapporti d'ingrandimento da 1:1 fino a 5:1)
Duplicatore di focale EF 1,4XII ( permette ingr. fino a quasi 7:1 con l’MPE)
Illuminazione Canon Twin Lite MT 24X
Staffa Micrometrica motorizzata con gestione da PC
Testa snodata Gitzo modificata
Non uso un cavalletto ma una colonna verticale (tipo Binoculare) dove in cima è fissato il corpo macchina, e alla base è fissata la slitta micrometrica. Sulla parte mobile della slitta è fissata la testa snodata con la base ( dove di solito si monta le macchine fotografiche) modificata a Base supporto, rivolta verso l'alto.
Per facilitare la messa a fuoco uso una spia a LED USB con braccio pieghevole (tipo per PC)

Non uso batterie! Tutte le alimentazioni sono da rete con i rispettivi alimentatori.

Software: Helicon Remote, Zerene Stacker, Digital Photo Professional, Photoshop
Le riprese stesse vengono tutte eseguite in modalità Manuale, sia del Flash che diaframma. Tempo otturatore, 200esimo/Sec, il massimo possibile sincronizzando con flash, ISO 100.
Scatto tutte le immagini in formato RAW+L jpg
Uso diaframmi prevalentemente aperti (4,5-5,6) per sfruttare al massimo la qualità dell'ottica. La risultante scarsa profondità di campo, non mi interessa perché tutte le Foto finali sono comunque composte da 20-30, a volte anche fino a 60 immagini singole.
Per prima cosa focalizzo le elitre e faccio qualche scatto di prova per mettere a punto gli illuminatori, e i diffusori. Come diffusori uso strisce di carta bianca di diversi spessori, che piego e fisso a forma di tubo, e lo appoggio sulla base in modo che circonda l'insetto. Sia il diametro che lo spessore della carta influiscono sulla più o meno forte diffusione. Dare indicazioni univoche e precise quale sia la scelta migliore non è possibile perché dipende da insetto a insetto. Dal colore, se peloso o liscio, lucido o opaco, piccolo o grande ecc. ecc. Questo è il lavoro più difficile e influisce con maggiore effetto sull’immagine.
Trovata l'impostazione, misuro lo spessore dell'insetto da fotografare, mettendo prima a fuoco il punto più vicino e poi quello più lontano. Ora basta dividere lo spessore per la profondità di campo del diaframma impostato, e sappiamo quanti scatti ci vogliono.
Imposto il numero di scatti in Helicon Remote, e..... No, non faccio partire la sequenza.

Prima bisogna prendere l'insetto e sotto una potente lente d'ingrandimento ( purtroppo non ho un Binoculare) lo pulisco con un micropenellino il meglio possibile. Pare impossibile ma un minuscolo granello di polvere può rovinare tante ore di lavoro, perche spesso ci si accorge soltanto alla fine. Fatto questo, riposiziono l'insetto e do inizio alle danze e premo il tasto START.

Al termine delle riprese importo le immagini in Zerene Stacker e le unisco. Perdonatemi ma non posso spiegare qui anche le molteplici impostazioni da fare perchè il risultato sia quello desiderato.
Dopo una più o meno lunga attesa ( lo stacking è uno sforzo notevole per la CPU del PC e secondo la dimensione delle immagini ci può mettere anche diverse ore per unire 50-60 Immagini in una Foto) salvo l'immagine risultante, Pulisco lo sfondo (rigorosamente ececec) e ritaglio l'immagine in Photoshop
Ridimensiono l'immagine originale in file da 72 dpi e lunghezza massima lato 1000 pixel in Digital Professional per uso su FEI.

Tempo necessario per una foto di coleottero peloso, 6-7 ore dallo scatto alla Foto finale.

Spero di essere stato sufficentemente sintetico e nollo stesso tempo esaustivo, e che queste note possano essere di aiuto per chi si vuole cimentare.

Buon lavoro a tutti. :birra: :birra:

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Claudio Deiaco
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 13/05/2011, 0:22 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Pippistrello ha scritto:
Ciao Claudio
Non parlo volentieri di questa materia su un forum di entomologia, ma siccome mi è stato chiesto altre volte, mi sia permessa questa divagazione.
.............

Direi che tutta questa parte faremmo meglio a metterla in "Tecniche fotografiche", o a duplicarla lì, così si trova più facilmente e si può confrontare con le altre tecniche esposte da altri.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 13/05/2011, 10:15 
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Località: Portici (Napoli)
Nome: Claudio Labriola
Ciao Claudio,
ti ringrazio tantissimo per la più che esaudiente risposta. E' andata anche oltre le mie aspettative :lov2:

Pippistrello ha scritto:
...
Ciao Claudio
Non parlo volentieri di questa materia su un forum di entomologia, ma siccome mi è stato chiesto altre volte, mi sia permessa questa divagazione. ...

Sono d'accordo in parte.

Su un forum di entomologia al più dovrebbero essere tralasciate le informazioni riguardanti gli aspetti artistici di una foto (ma non le foto artistiche badate bene :D). Direi che è invece fondamentale avere i soggetti quanto più dettagliati possibili, da più angolazioni, con ingrandimenti di parti anatomiche, ecc. per permetterne bene l'osservazioni e cercare di giungere ad una determinazione che sia quanto più vicina alla realtà.
Le attrezzature e le tecniche usate per raggiungere i tuoi risultati così come quelli raggiunti da Macello o Cosmin, giusto per nominare qualcuno, ma qui sul forum ce ne sono anche altri, direi sono non utili ma utilissime :)

... ecco il mio "sono d'accordo in parte" quando dici di non voler parlare di questa materia in un forum entomologico.



Julodis ha scritto:
...
Direi che tutta questa parte faremmo meglio a metterla in "Tecniche fotografiche", o a duplicarla lì, così si trova più facilmente e si può confrontare con le altre tecniche esposte da altri.

Sì, Maurizio, sono d'accordo con te. Per me si può anche procedere ;)

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 Oggetto del messaggio: Re: Agrilus in fuga
MessaggioInviato: 13/05/2011, 17:24 
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03
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Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
clido ha scritto:
Ciao Claudio,
ti ringrazio tantissimo per la più che esaudiente risposta. E' andata anche oltre le mie aspettative :lov2:

Julodis ha scritto:
...
Direi che tutta questa parte faremmo meglio a metterla in "Tecniche fotografiche", o a duplicarla lì, così si trova più facilmente e si può confrontare con le altre tecniche esposte da altri.


:no1: Mi sono spiegato male, non Forum entomologico, ma sezione nuove richieste di determinazione....

clido ha scritto:
Sì, Maurizio, sono d'accordo con te. Per me si può anche procedere ;)


D'accordo anch'io! Grazie :hi:

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Claudio Deiaco
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