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Maw89
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Inviato: 15/06/2011, 15:03 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Prendendo spunto da una discussione, mi interesserebbe approfondire l' argomento sul numero di esemplari di una data popolazione, oppure di una data localitá, che sarebbe opportuno utile avere in collezione studio. Ovviamente parlo in generale e non per specie dove averne 1 é giá un successo.
_________________ Nicola Dal Zotto
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Tc70
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Inviato: 15/06/2011, 22:55 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52 Messaggi: 4517 Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
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Bha penso sia tutto a discrezione dello studioso,c'è chi in collezione mantiene 1 coppia per località e popolazione, c'è chi di più ,ripeto penso sia solo discrezione personale,se io trovassi per esempio 10 ex di una specie rara e legata che so per sempio a fluttazioni periodiche magari anche di anni me li terrei tutti e 10,se invece sono di una specie comune che si può trovare sempre ne terrei qualcuna di meno,ma sempre a discrezione personale ,ognuno di noi interpreta come vuole la sua collezione e i suoi studi,i veri studiosi tendono a tenere giustamente i più esemplari possibili per far comparazioni e studi sulla specie,dipende tutto da come si imposta la propria collezione entomologica 
_________________ Tc70
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Maurizio Bollino
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Inviato: 15/06/2011, 23:28 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Se parli di collezione di studio, tutto dipende da varii fattori: distribuzione della specie, variabilità, appartenenza a gruppi o generi critici, numero di specie correlate. Mi spiego con degli esempi estremi: specie A) è ristretta ad un ambiente relitto, ha un areale molto limitato, non ha popolazioni disgiunte, è unico rappresentante di un genere e ha un pattern stabile: bastano pochi esemplari di rappresentanza. specie B) è molto adattabile come specie, ha un areale molto ampio, con molte popolazioni contigue, appartiene a un genere politipico con molte specie simili tra loro, il pattern varia sia nella singola popolazione che tra popolazioni distinte: più ne hai, meglio è, e della maggior parte delle popolazioni, per di più. A questo aggiungo che si deve anche decidere a cosa è finalizzata la collezione di studio: se è finalizzata allo studio tassonomico e sistematico di un gruppo, con la maturazione dell'esperienza specialistica sarai tu stesso a renderti conto che di alcune specie è meglio averne 1000 esemplari piuttosto che 10, mentre 10 ti basteranno per altre specie. Se la collezione è finalizzata ad uno studio faunistico, indipendentemente dall'ambito territoriale, basterà un esemplare per località o poco più. Il discorso potrebbe andare avanti ancora a lungo, ma credo di averti dato almeno qualche spunto di riflessione. Nel frattempo, in attesa di decidere, per non saper nè leggere nè scrivere, fossi in te non mi porrei limiti di numero: prepara TUTTO quello che ti capita a tiro e metti in scatola. Per scartare le eccedenze c'è sempre tempo....... e io spazio nelle scatole ne ho 
_________________ Maurizio Bollino
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Maw89
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Inviato: 16/06/2011, 10:05 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Grazie mille delle risposte Per ora seguirò il consiglio di Maurizio che comunque,dopo entomodena di settembre, avrà un poco di spazio in meno 
_________________ Nicola Dal Zotto
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Maurizio Bollino
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Inviato: 16/06/2011, 12:52 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 17/06/2011, 7:27 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maurizio Bollino ha scritto: specie A) è ristretta ad un ambiente relitto, ha un areale molto limitato, non ha popolazioni disgiunte, è unico rappresentante di un genere e ha un pattern stabile: bastano pochi esemplari di rappresentanza. specie B) è molto adattabile come specie, ha un areale molto ampio, con molte popolazioni contigue, appartiene a un genere politipico con molte specie simili tra loro, il pattern varia sia nella singola popolazione che tra popolazioni distinte: più ne hai, meglio è, e della maggior parte delle popolazioni, per di più. Peccato che spesso si faccia esattamente l'opposto. Di una specie di tipo A vengono quasi sempre raccolti tutti gli esemplari che si trovano, una di tipo B viene spesso snobbata.
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Tenebrio
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Inviato: 17/06/2011, 10:35 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Julodis ha scritto: Maurizio Bollino ha scritto: specie A) è ristretta ad un ambiente relitto, ha un areale molto limitato, non ha popolazioni disgiunte, è unico rappresentante di un genere e ha un pattern stabile: bastano pochi esemplari di rappresentanza. specie B) è molto adattabile come specie, ha un areale molto ampio, con molte popolazioni contigue, appartiene a un genere politipico con molte specie simili tra loro, il pattern varia sia nella singola popolazione che tra popolazioni distinte: più ne hai, meglio è, e della maggior parte delle popolazioni, per di più. Peccato che spesso si faccia esattamente l'opposto. Di una specie di tipo A vengono quasi sempre raccolti tutti gli esemplari che si trovano, una di tipo B viene spesso snobbata. Già, peccato! Anche perché studiando bene una specie di tipo B, a volte si ottengono delle nuove specie di tipo A. Meditate gente, meditate...  Ciao Piero
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Maurizio Bollino
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Inviato: 17/06/2011, 11:44 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Tenebrio ha scritto: Anche perché studiando bene una specie di tipo B, a volte si ottengono delle nuove specie di tipo A. Meditate gente, meditate... Per esempio: Specie B: Tropinota hirta, studiando la quale è venuta fuori una specie A: Tropinota paulae!!!
_________________ Maurizio Bollino
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