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Capretta pt.1 - Passeggiata in un piccolo uliveto



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MessaggioInviato: 24/06/2011, 18:39 
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Nome: Marco Selis
La "Capretta" è una strada di campagna che forma una zona a forma di semicerchio circondata per lo più da ville di dimensioni indicibili :shock:
Fortunatamente si sono salvati alcuni posti lasciati abbandonati in cui è ancora possibile trovare alcuni insetti anche abbastanza interessanti.
In varie puntate presenterò pressappoco tutti questi posti. Questa è la prima:

Ieri mattina, dalle 10:20 alle 12:30 mi sono permesso una piccola passeggiata in un posticino a meno di un chilometro da casa mia.
Si tratta di un piccolo uliveto lungo una strada di campagna costeggiata da molte villette.
Il posto in se è poco interessante, però il pezzo forte è l'insieme di piante spontanee che crescono lungo il bordo.
E' infatti possibile trovare molte piante di numerose specie: Ginestra, Quercus spp., Daucus carota, Prugnolo, Felci e altre piante che ancora non ho identificato(per questo chiedo anche il vostro aiuto).

Ecco una visuale dell'uliveto, sul fondo dove si vede la grossa Quercia si trova la strada.
SAM_0462.JPG



Ecco invece l'insieme di piante spontanee.
SAM_0463.JPG



Una piccola ombrellifera che credo possa essere Daucus carota, su quelle più grosse mi capita spesso di trovare Cerambicidi, Mordellidi, Trichodes e molti altri floricoli.
SAM_0458.JPG



Appena ho visto questa piantina invece mi è venuta alla mente la Musaria tirellii poichè credevo fosse una Crepis, però nonostante ne abbia esaminate almeno 50 ho trovato solo piccoli Apoidei sui fiori.
SAM_0460.JPG



Questa invece a prima vista la avevo identificata come appartenente al genere Inua, però vedendo i fiori mi sorgono molti dubi. Qui sopra ho trovato moltissimi imenotteri: Crisidi, Halictidi, Apidi...
SAM_0470.JPG



Numerose poi le Quercus di almeno 4 specie. Su queste tempo fa avevo piazzato delle trappole con vino e dentro ci avevo trovato alcune specie di Cetonini e Cerambicidi. Senza contare poi le Vespa crabro...
Di queste inoltre c'era anche una catasta di rami secchi di diametro variabile da 1 a 5cm che provvederò a raccogliere per vedere qualche nascita di Buprestidi, Cerambicidi e altri xilofagi.
SAM_0478.JPG



Erano poi presenti vari cespugli di questa pianta che insieme al prugnolo mi ha permesso di raccogliere 3 Capnodis tenebrionis nascoste sui rami. Erano presenti anche altre C. tenebrionis in volo, però mi ero portato solo 3 flaconi con etere e l'aspiratore perchè sarei potuto restare poco.
SAM_0480.JPG



Mi ha incuriosito poi la presenza di felci in un ambiente molto secco :shock:
SAM_0488.JPG



Questa invece dovrebbe essere una Euforbia, arrotolati intorno al fusto ho trovato alcuni Crisidi intenti a riposarsi.
SAM_0494.JPG



Il risultato finale è di 3 Capnodis tenebrionis, 2 Agrilus raccolti su rovo, 1 Cerambicide e uno Scarabeide. Non ho badato molto agli insetti perchè ero più preso a fotografare le piante raccogliendo solo quello che mi capitava subito sotto gli occhi.
Inoltre in questo posto mi ero dimenticato una trappola cromotropica e quando l'ho rivista ci ho trovato dentro(oltre a formiche, Anthaxia e qualche floricolo) molti carabidi tra cui un bellissimo Cychrus :o Se metto una trappola con aceto potrei trovarne almeno un altro?

Lista delle specie raccolte e avvistate

Coleoptera

Acmaeoderella flavofasciata
Agrilus viridicaerulans rubi
Anthaxia fulgurans
Anthaxia millefolii polychloros
Anthaxia scutellaris
Brachinus crepitans
Calathus cinctus
Calathus fuscipes graecus
Capnodis tenebricosa
Capnodis tenebrionis
Carabus convexus
Cetonia aurata pisana
Coraebus fasciatus
Cychrus italicus
Gynandromorphus etruscus
Lytta vesicatoria
Mylabris variabilis
Niphona picticornis
Nicrophorus vestigator
Paracorymbia fulva
Phymatodes testaceus
Protaetia cuprea cuprea
Protaetia morio
Ropalopus femoratus
Schistocerus bimaculatus
Stenopterus ater
Stenopterus rufus
Trachy troglodytiformis
Trichodes alvearius
Trichodes leucopsideus
Tropinota hirta

Hymenoptera

Andricus caliciformis
Andricus caputmedusae
Andricus coriarius
Andricus coronatus
Andricus dentimitratus
Andricus galeatus
Andricus gallaetinctoriae
Andricus lucidus
Andricus polycerus
Andricus quercustozae
Apis mellifera
Megascolia maculata flavifrons
Polistes dominulus
Vespa crabro
Vespula vulgaris
Vespula germanica
Xylocopa violacea


Heteroptera

Centrotus cornutus
Ischnonyctes barbarus

Lepidoptera

Papilio machaon
Iphichlides podalirius

Mantodea

Ameles spallanzania
Mantis religiosa

Dermaptera

Forficula auricularia

Blattodea

Loboptera decipiens

Orthoptera

Anacridium aegyptium

Neuroptera

Libelloides coccajus

Araneae

Agelena labyrinthica
Argiope bruennichi

Scorpiones

Euscorpius italicus


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MessaggioInviato: 24/06/2011, 18:53 
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Posto Carino, Marco. Se fossi in te mi porterei a casa la catastina per vedere cosa nasce, magari anche l'anno prossimo visto che ormai la stagione delle nascite è finita a quelle quote e latitudini :D :)

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Andricus ha scritto:
Questa invece a prima vista la avevo identificata come appartenente al genere Inua, però vedendo i fiori mi sorgono molti dubi. Qui sopra ho trovato moltissimi imenotteri: Crisidi, Halictidi, Apidi...


Hypericum sp.

Andricus ha scritto:
Mi ha incuriosito poi la presenza di felci in un ambiente molto secco


credo che Pteridium aquilinum, qui una specie comune in luoghi più o meno secco e aperto

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cosmln ha scritto:
Hypericum sp.


Inizia la caccia all'Agrilus hyperici :lol:

Grazie Cosmin per le identificazioni! :)

Comunque Riccardo avevo in mente di raccogliere la catasta questo inverno in modo tale che gli xilofagi estivi e autunnali abbiano modo di deporre e poter vedere quali specie si trovano nella mia zona ;)


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MessaggioInviato: 24/06/2011, 19:22 
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Ciao Marco!! :hi: :hi: :hi:
Conosco molto bene quel posto! ;) ;)
Io sono proprio di quelle parti, dove ho vissuto per 30 anni! :(
Intanto, se ti fa piacere, ti determino le piante.
La quercia = Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens (Roverella)...o almeno sembrerebbe lei. Da quelle parti è la più comune dopo il Cerro (Quercus cerris).
La pianta gialla = Hypericum cf. perforatum L. (andrebbero osservati bene altri caratteri per un ID certa)....ma mi sembra proprio lui.
La felce = Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum (Felce Aquilina), è una Dennstaedtiacea cosmopolita, diffusa praticamente ovunque, e predilige suoli acidi. Nei boschi incendiati è la prima ad uscire ed invadere completamente il terreno.
L'Euforbia = Euphorbia cyparissias L. (Euforbia cipressina).

Se sei proprio di Viterbo, ti consiglio di farti un giro a Castel d'Asso, che dista pochissimi Km dall'Università e quando frequentavo, nelle pause ed al primo momento favorevole andavo sempre lì e si tratta di un luogo davvero interessante. In pratica si cammina all'interno di una necropoli etrusca e si fanno "incontri entomologici" davvero interessanti!
Ahhh!!!....i bei tempi che furono!! :cry: :cry: :cry:
Fammi sapere!

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Nome: Marco Selis
Grazie Leonardo per le identificazioni!

Sono felice che qualcun altro conosca la zona :)
Si, io sono proprio di Viterbo, precisamente quartiere S. Barbara. Ho appena visto dove si trova Castel D'Asso e credo proprio che appena il motorino sarà pronto ci farò un salto anche perchè oltre di entomologia sono appassionato di archeologia;)


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MessaggioInviato: 24/06/2011, 20:15 
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Nome: Riccardo Poloni
Beato te che ti fanno prendere il motorino, a me no :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:

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MessaggioInviato: 27/06/2011, 7:54 
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Nome: Maurizio Gigli
Ciao Marco.
Ti hanno già detto quasi tutto quelli che mi hanno preceduto. Aggiungo solo qualcosa.
Quella che hai identificato come Crepis non è la pianta ospite della Musaria tirellii, che comunque vive solo ad una certa quota (dalle nostre parti, penso tra i 1000 e 1500 m). In quell'ambiente, soprattutto sul bordo dell'uliveto, potresti invece trovare le Opsilia, visto che quasi certamente ci saranno delle Borraginaceae (in genere, vanno su quelle a fiori blu/viola).
Sulle varie specie di Quercus, oltre a guardare sul fogliame per varie specie di Agrilus e forse qualche altro Buprestidae (preferiscono le parti ben esposte al sole in posizione riparata dal vento), dovresti vedere se in primavera si vedono dei rami secchi (del diametro di 2-3 fino a 5-6 cm) alla cui base si nota un ricaccio di germogli, quasi a formare un manicotto verde intorno al punto da cui il ramo diventa secco. Se entro i primi giorni di maggio seghi un pezzetto di ramo di una ventina di cm di lunghezza, partendo da pochi cm prima del punto secco, in fuori, da ogni pezzo dovresti ottenere entro un mesetto un bel Coraebus fasciatus.
Negli stessi rami, dopo l'uscita del Coraebus (che è la causa della morte del ramo, visto che prima di impuparsi scava una galleria ad anello sotto la corteccia che non fa più passare la linfa), è possibile trovare le larve di diverse specie di xilofagi, soprattutto Anthaxia e Cerambycidae vari.
Le cataste di rametti lasciale lì, per ora, ma non aspettare quest'inverno a raccoglierle. Ti consiglio di prenderle a fine luglio. Tanto in autunno non ci andrebbe a deporre nessuno xilofago dalle nostre parti, e nella parte finale dell'estate potrebbero invece deporci vari parassitoidi. Quindi se ti porti via i rami prima, ottieni un maggior numero di Buprestidi e Cerambycidi (se invece ti interessano gli imenotteri parassitoidi, meglio se prendi i rami in autunno/inverno).

Gli Agrilus su rovo sono quasi certamente Agrilus viridicoerulans rubi, la specie più comune, da noi, su questa pianta, su cui dovresti trovare facilmente anche Coraebus rubi.

Darei un'occhiata anche sul terreno, perchè sembra un buon posto per Mutillidae.

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MessaggioInviato: 27/06/2011, 8:15 
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Come sempre, preziosissimi i consigli di Maurizio!! Seguili e vedrai che avrai piacevolissime sorprese.

Julodis ha scritto:
Gli Agrilus su rovo sono quasi certamente Agrilus viridicoerulans rubi, la specie più comune, da noi, su questa pianta, su cui dovresti trovare facilmente anche Coraebus rubi.


Proprio seguendo questo suo consiglio, datomi qualche giorno fa, proprio ieri, mi sono messo ad osservare un lungo cespuglio di rovo "in pieno sole" ed è bastato restare fermo ad osservare per alcuni minuti e mi sono accorto di quanta vita gira intorno a questa, spesso bistrattata, essenza. Gli A. viridicoerulans rubi, sono piuttosto piccoli e si spostano in maniera molto veloce, quindi devi stare molto attento. Personalmente, una volta che li vedevo fermi, piazzavo il retino sotto la foglia dove si posava e gli davo "una manata". Questi coleotteri, per loro natura, oltre che volare, si lasciano cadere ed una volta finiti nel retino, si fingono morti per alcuni secondi. Il risultato finale in soli 20 minuti di caccia è stato 10 exx di A.viridicoerulans e 5 di Coraebus rubi. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
BUON DIVERTIMENTO!!!! :birra: :birra:

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Nome: Marco Selis
Grazie per i preziosi consigli :lov1:

Li avevo già letti stamani e quindi sono andato subito a provare.
Sul rovo ho trovato solo un Agrilus viridicoerulans rubi e un'Anthaxia (Melanthaxia) perchè ci sono potuto stare solo pochi minuti, però di Coraebus rubi nemmeno l'ombra :cry:
Questa sera metto la sveglia per le 10:00 per andare a documentare un altro posto sempre alla Capretta in cui mi sembra ci siano alcuni grossi cespugli di rovo, però da 30m di distanza potrei anche aver sbagliato :lol:

Una domanda riguardo alla raccolta del Coraebus fasciatus, devo tagliare anche parte del ramo vivo o solo la parte secca?


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MessaggioInviato: 27/06/2011, 22:38 
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Nome: maurizio pavesi
Andricus ha scritto:
... Questa invece a prima vista la avevo identificata come appartenente al genere Inua, però vedendo i fiori mi sorgono molti dubi. Qui sopra ho trovato moltissimi imenotteri: Crisidi, Halictidi, Apidi...

:p :lov3: :D

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MessaggioInviato: 27/06/2011, 23:15 
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Nome: Marco Selis
gomphus ha scritto:
:p :lov3: :D


Capito, domani inizio coi piattini gialli :mrgreen:


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MessaggioInviato: 28/06/2011, 0:37 
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Nome: Maurizio Gigli
Andricus ha scritto:
Sul rovo ho trovato solo un Agrilus viridicoerulans rubi e un'Anthaxia (Melanthaxia) perchè ci sono potuto stare solo pochi minuti, però di Coraebus rubi nemmeno l'ombra :cry:
Questa sera metto la sveglia per le 10:00 per andare a documentare un altro posto sempre alla Capretta in cui mi sembra ci siano alcuni grossi cespugli di rovo, però da 30m di distanza potrei anche aver sbagliato :lol:

Una domanda riguardo alla raccolta del Coraebus fasciatus, devo tagliare anche parte del ramo vivo o solo la parte secca?

Vedrai che il Coraebus rubi lo trovi sicuramente. Per essere un Buprestide è anche abbastanza lento a scappare.
Hai trovato una Melanthaxia? Da quelle parti ci dovrebbe essere, forse, l'istriana, se ci sono ginepri. Altrimenti potrebbe essere qualche specie che si è insediata su eventuali pini piantati lì intorno (quadripunctata? godeti? sepulchralis? nigritula? o che altro?). Non è che è una Anthaxia del gruppo funerula (chevrieri o mendizabali)? Hai scritto che ci sono ginestre, e potrebbero venire da lì (controlla, perchè se ci sono, facilmente stanno sui fiori di ginestra, soprattutto la mendizabali).
Per il Coraebus fasciatus,meglio prendere anche due-tre cm della parte viva, per evitare di beccare proprio la larva/pupa/adulto in celletta, se magari l'ha fatta proprio nel punto in cui ha scavato l'anello. Non preoccuparti per la pianta, perchè le fai un piacere, visto che da questi rami morti spesso entrano altri parassiti, che poi attaccano anche la parte viva.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 28/06/2011, 0:48 
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
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Nome: Marco Selis
Ho visto che era una Anthaxia grigio-marrone scuro quasi nero e quindi ho pensato a una Melanthaxia perchè non sapevo ci fossero anche Anthaxia nere. Comunque vicino al rovo c'erano proprio due Ginestre e inoltre in tutto il campo ce ne saranno una ventina tra secche e vive. Però poco lontano ci sono anche dei pini :roll:
Appena la preparo faccio delle foto, anche se con i miei scarsi mezzi credo che dalle foto si possa capire ben poco :oooner:

Grazie per le precisazioni sul fasciatus :)


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MessaggioInviato: 29/06/2011, 15:18 
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
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Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
Brutte notizie, questo è l'unico posto rimasto al naturale ancora accessibile lungo la strada Capretta :cry: Tutti gli altri campi sono stati recintati, spero solo che non li trasformino in altre ville...

Ho inoltre scoperto che 300m più in là dell'uliveto si trova un bellissimo bosco con prevalenza di Quercus ma adibito all' addestramento dei cani con sparo :devil:


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