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conan
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Inviato: 30/07/2011, 22:56 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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Ciao a tutti, oggi ho fatto il giro di raccolta trappole in appennino e, oltre a un sacco di kaelheri , in una ho trovato 2 di questi. So che dalle nostre parti c'è solo il kaehleri .... non so però se può avere delle macchie rosse come questo in foto. Da manuale, a veder le macchie, vien in mente il globulicollis..... chi sa dar una risposta? ciao e grazie
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Maurizio Bollino
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Inviato: 30/07/2011, 22:59 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Con le discussioni già presenti sul forum, dovresti aver risolto il dubbio da solo.
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 30/07/2011, 23:05 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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La maggior parte degli esemplari di kaehleri ha quelle macchie rosse sul protorace.
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conan
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Inviato: 30/07/2011, 23:12 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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ah cavoli! non ci avevo pensato di vedere i post precedenti ... sorry! la maggior parte? io su venti solamente 2 ne ho trovati con le macchie. grazie ciao
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Julodis
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Inviato: 31/07/2011, 0:36 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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conan ha scritto: ah cavoli! non ci avevo pensato di vedere i post precedenti ... sorry! la maggior parte? io su venti solamente 2 ne ho trovati con le macchie. grazie ciao Dipende da popolazione a popolazione. Qui sono molti di più gli esemplari che le hanno, anche molto estese. Così come capitano esemplari che hanno testa, protorace, corpo e la macchia elitrale molto estesa di colore nero. Suppongo che esistano anche esemplari completamente neri, anche se non ne ho mai visti.
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Entomarci
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Inviato: 31/07/2011, 12:17 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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So che adesso scatenerò un vespaio, ma sono sicuro di aver letto un articolo anni fa di un certo Antonio Busetto, mi pare di Parma o Reggio Emilia, dove citava di aver raccolto nell'appennino emiliano il purpuricenus globulicollis. Qualcuno per caso lo conosce? Quindi, assumendo il mio ricordo come vero e assumendo che questo Busetto non sia un mistificatore, Conan ti esorto ad insistere con le trappole perchè in effetti il globulicollis potrebbe saltare fuori...
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Plagionotus
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Inviato: 31/07/2011, 13:06 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Questo è senza dubbio un kaehleri. Le macchie rientrano nella normale variabilità intraspecifica. Che io sappia il globulicollis da noi non è mai stato trovato, ma chissà, magari una volta...
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Julodis
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Inviato: 31/07/2011, 19:10 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Entomarci ha scritto: So che adesso scatenerò un vespaio, ma sono sicuro di aver letto un articolo anni fa di un certo Antonio Busetto, mi pare di Parma o Reggio Emilia, dove citava di aver raccolto nell'appennino emiliano il purpuricenus globulicollis. Qualcuno per caso lo conosce? Quindi, assumendo il mio ricordo come vero e assumendo che questo Busetto non sia un mistificatore, Conan ti esorto ad insistere con le trappole perchè in effetti il globulicollis potrebbe saltare fuori... Per caso il lavoro è questo? BUSETTO A., PARISI V. - Revisione dei Coleotteri presenti nella collezione “A. Leosini”, Parte II. Scarabaeidae, Lucanidae, Cerambycidae. Parma 1992. Ho visto che è in vendita a 13 Euro su Natura Edizioni Scientifiche
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Isotomus
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Inviato: 31/07/2011, 20:17 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Sante parole Marcello Nel lavoro, di pertinenza del solo Antonio Busetto (come risulta dalla prefazione del prof. Parisi), Purpuricenus globulicollis è citato dell’Appennino Parmense,” in località M. Sant’Antonio, rilievo situato lungo il basso corso del F. Taro.”. Purtroppo l’autore non ne fornisce una foto né i caratteri, per cui non è possibile chiarire se di questa specie si tratti veramente. Probabilmente l’esemplare è conservato nelle collezioni del Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma per cui non sarebbe male se qualcuno potesse verificarne la determinazione, magari prendendone una fotografia. La presenza di Purpuricenus globulicollis in Emilia è resa verosimile da un recente ritrovamento in Romagna (dintorni di Meldola), segnalato sul Forum fratello FNM. Ne riporto una fotografia per la gioia di Marcello e di cui forse il reperto è sfuggito. http://www.naturamediterraneo.com/forum ... _ID=150366Ho cercato, senza riuscirci, per ora, di contattare l’autore del reperto per avere maggiori ragguagli.
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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conan
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Inviato: 31/07/2011, 20:31 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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Gianfranco ma in cosa si diversificano .... dall estensione della macchia e il disgno sul protorace?
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pedux
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Inviato: 31/07/2011, 20:40 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:07 Messaggi: 1464 Località: Val Camonica (BS)
Nome: Davide Pedersoli
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anche in Val Camonica il Kaeleri ha il pronoto sempre nero, per lo meno quelli che ho trovato io, e sulle pesche mature è molto comune  !!!
_________________ Pedux Camuno
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hpl
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Inviato: 31/07/2011, 21:09 |
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Iscritto il: 04/04/2010, 22:20 Messaggi: 1041 Località: S.Pelagio (TS)
Nome: Alessandro Drago
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_________________ - SoNo un PoMpIeRe -
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Plagionotus
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Inviato: 31/07/2011, 21:23 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Qui Pierpaolo Rapuzzi spiega eccellentemente i caratteri tipici del P.globulicollis. Interessante il ritrovamento a Meldola, a dispetto di chi dice che nelle nostre zone ormai non c'è più nulla da scoprire  . Quando ritorno dalle vacanze cercherò di verificare la veridicità della determinazione del Busetto e vi farò sapere  .
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Entomarci
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Inviato: 31/07/2011, 21:45 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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Isotomus ha scritto: Sante parole Marcello Nel lavoro, di pertinenza del solo Antonio Busetto (come risulta dalla prefazione del prof. Parisi), Purpuricenus globulicollis è citato dell’Appennino Parmense,” in località M. Sant’Antonio, rilievo situato lungo il basso corso del F. Taro.”. Purtroppo l’autore non ne fornisce una foto né i caratteri, per cui non è possibile chiarire se di questa specie si tratti veramente. Probabilmente l’esemplare è conservato nelle collezioni del Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma per cui non sarebbe male se qualcuno potesse verificarne la determinazione, magari prendendone una fotografia. La presenza di Purpuricenus globulicollis in Emilia è resa verosimile da un recente ritrovamento in Romagna (dintorni di Meldola), segnalato sul Forum fratello FNM. Ne riporto una fotografia per la gioia di Marcello e di cui forse il reperto è sfuggito. http://www.naturamediterraneo.com/forum ... _ID=150366Ho cercato, senza riuscirci, per ora, di contattare l’autore del reperto per avere maggiori ragguagli. Purpuricenus globulicollis_Meldola_FNM.jpg A Meldola!!! Fantastico! C'è da dire una cosa: ma qualcuno mette attualmente, o ha mai messo, trappole in Romagna? Mi spiego: è vero che la Romagna è stata oggetto di ricerche approfondite da parte di fior di entomologi, però si parla sopratutto di tempi non recenti, in cui magari si cacciava a vista e poi con la tecnica dell'allevamento delle larve. Sappiamo tutti ormai che la tecnica del trappolamento con esche dolci sta rivelando nuove scoperte in posti classici e non sospetti, quindi dovremmo applicarla approfonditamente anche in quei posti in cui si pensa ormai tutto chiaro! Allora Gianfranco quest'altranno sappiamo cosa fare! 
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Julodis
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Inviato: 01/08/2011, 0:54 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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pedux ha scritto: anche in Val Camonica il Kaeleri ha il pronoto sempre nero, per lo meno quelli che ho trovato io, e sulle pesche mature è molto comune  !!! Ho appena controllato in miei "kaehleri", almeno quelli nelle cassette, non quelli nelle bustine, per vedere se per caso non c'era in mezzo qualche globulicollis. Tra quelli preparati, niente da fare. Quando possibile controllerò gli altri, che sono in gran quantità, frutto del periodo in cui piazzavo spesso le trappole sugli alberi. Comunque, tra quelli preparati di località laziali, queste sono le percentuali: 10% a protorace completamente nero 50% con le due macchie rosse più o meno sviluppate 40% con le macchie rosse unite tra loro da una fascia rossa lungo il bordo anteriore, a volte ampia quanto o più di metà della lunghezza del protorace, tanto da rendere quasi tutto il protorace rosso, eccetto una macchia nera dal centro alla base. Anche la macchia nera elitrale è normalmente molto meno sviluppata che in quelli che ho preso in altre località (ad esempio nei Balcani), fino a scomparire totalmente in alcuni esemplari. Evidentemente la colorazione prevalente varia da una zona all'altra.
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