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Typhloreicheia (Typhloreicheia) ilvensis (Holdhaus, 1924) Dettagli della specie

13.XI.2011 - ITALIA - Toscana - LI, Marciana (LI) - Vagliatura substrato castagneta


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MessaggioInviato: 18/11/2011, 22:08 
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Iscritto il: 17/02/2009, 0:05
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Nome: Leonardo Forbicioni
Alcuni di Voi erano già al corrente che avevo catturato queste bestiole ;) ;) ....trovate in 4 esemplari, nelle ultime due manciate di terra, prelevata sotto una grossa pietra, moderatamente interrata. ;)
Ringrazio Piero per avermi fornito le immagini degli edeagi delle due specie presenti all'Elba, ma io davvero non ci capisco una m...za!! :msic :msic

ESEMPLARE 1

Typhloreicheia1.JPG



EDEAGO

Typhloreicheia edeago5.JPG



ESEMPLARE 2

Typhloreicheia2.JPG



ESEMPLARE 3

Typhloreicheia3.JPG



ESEMPLARE 1

Typhloreicheia4.JPG


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MessaggioInviato: 18/11/2011, 22:27 
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Località: milano
Nome: maurizio pavesi
ciao leo :birra: :birra: :birra: :hp: :hp: :hp:

FORBIX ha scritto:
Alcuni di Voi erano già al corrente che avevo catturato queste bestiole ;) ;) ....trovate in 4 esemplari, nelle ultime due manciate di terra, prelevata sotto una grossa pietra, moderatamente interrata. ;)
Ringrazio Piero per avermi fornito le immagini degli edeagi delle due specie presenti all'Elba, ma io davvero non ci capisco una m...za!! :msic :msic ...

in tal caso, sarà bene farle vedere a qualcuno :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :p :p :p ...

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MessaggioInviato: 18/11/2011, 22:30 
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Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
...urka urka, ma sei senza fondo ! (indovina cosa ? :mrgreen: )

Complimentoni davvero :ok: , visto che avevo ragione a spronarti a vagliare in terra (anzi la terra) elbana ?

:hi:

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Loris


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MessaggioInviato: 18/11/2011, 22:30 
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Nome: Luca Bodei
Uno specialista del genere chi potrebbe essere :roll: ...Potrebbe anche essere una bestiolina nuova :? :hi: :birra:

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MessaggioInviato: 18/11/2011, 22:53 
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24
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Nome: Andrea Petrioli
L'aspetto dell'edeago è indubbiamente quello di Typhloreicheia ilvensis (Holdhaus 1924) anche se una schiaritina all'edeago con del buon xilolo per vedere il sacco interno è sicuramente obbligatoria :D

In ogni caso sempre una bestiolina di pregio :p

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Andrea


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MessaggioInviato: 18/11/2011, 22:59 
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Nome: Augusto Degiovanni
Ciao Leonardo,
quando si trovano queste bestie è sempre un bel piacere :sma: :sma: :ok: :ok: , ottima cattura :ok: .

Per quanto riguarda la specie, all' Elba sono conosciute fino ad ora due sole specie,

Typhloreicheia ilvensis Holdaus, 1924
Typhloreicheia maginii Magrini & Vanni, 1990
,

ti posso dire che di Marciana M.te Grosso è conosciuta l' ilvensis , ed anche l'edeago assomiglia molto.

Ho visto ora la risposta di Andrea. :lov2:

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MessaggioInviato: 18/11/2011, 23:05 
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Nome: Leonardo Forbicioni
Grazie a tutti per le indicazioni. :lov2: :lov2: :lov2:
Prima di schiarire l'edeago e rischiare di rovinarlo, meglio che mi procruo altri esemplari e li mando a qualcuno di Voi per effettuare l'operazione. Io, onestamente non me la sento, visto che non ho molta pratica con questa attività. :cry: :cry:
Comunque è stato davvero emozionante vederle correre tra i detriti nel piatto bianco!! ;) ;) ....ho subito capito che il genere era quello, non appena le ho messo sotto il binoculare! :hp: :hp: :hp:

Notoxus59 ha scritto:
ti posso dire che di Marciana M.te Grosso è conosciuta l' ilvensis

Grazie Augusto! :lov3:
:roll: ...ma Monte Grosso è nel comune di Rio Nell'Elba, non di Marciana, che è praticamente nel settore occidentale dell'Isola. :? :? :?

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MessaggioInviato: 18/11/2011, 23:14 
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Nome: Augusto Degiovanni
Scusami Leonardo se non ho effettivamente completato la frase, doveva essere così trascritta (riporto dalla descrizione della T. maginii):

di questa forma (si parla dell'ilvensis) della quale abbiamo esaminato numerosi esemplari di Marciana e Monte Grosso (Cavo) raccolti da P. Magrini ecc.

Per quanto riguarda la distribuzione della T. ilvensis, questa specie è presente in tutta l'Isola, mentre la T. maginii è nota solo del locus classicus.

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MessaggioInviato: 18/11/2011, 23:19 
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Nome: Leonardo Forbicioni
Notoxus59 ha scritto:
Scusami Leonardo se non ho effettivamente completato la frase, doveva essere così trascritta (riporto dalla descrizione della T. maginii):

di questa forma (si parla dell'ilvensis) della quale abbiamo esaminato numerosi esemplari di Marciana e Monte Grosso (Cavo) raccolti da P. Magrini ecc.

Per quanto riguarda la distribuzione della T. ilvensis, questa specie è presente in tutta l'Isola, mentre la T. maginii è nota solo del locus classicus.


:lov2: :lov2:
:ok: :ok: :ok:

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MessaggioInviato: 18/11/2011, 23:24 
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Nome: Piero Leo
:) Ciao.
Anche secondo me si tratta di Typhloreicheia ilvensis. La silhouette dell'edeago (abbastanza caratteristica in questa specie) sembra proprio quella; in T. maginii l'apice dell'edeago è più tozzo e meno "pendente".
Leonardo, ti rinnovo i complimenti e ti incoraggio (come se ce ne fosse bisogno :lol: ) ad insistere.

:) Ciao
Piero


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MessaggioInviato: 18/11/2011, 23:32 
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Nome: Roberto Rattu
Fantastiche :shock: :shock: , grande Leonardo, come sempre dimostri di essere un segugio nello scovare le specie più interessanti :ok:
Quanto sono lunghe?

:hi:


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MessaggioInviato: 19/11/2011, 0:03 
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Nome: Leonardo Forbicioni
Tenebrio ha scritto:
Leonardo, ti rinnovo i complimenti e ti incoraggio (come se ce ne fosse bisogno :lol: ) ad insistere.

:lov2: :lov2: :lov2:
Non dubitare Piero.....lo sai che non mollo!! :ok:

Fumea crassiorella ha scritto:
Fantastiche :shock: :shock: , grande Leonardo, come sempre dimostri di essere un segugio nello scovare le specie più interessanti :ok:

Grazie Roberto! :lov2: ....la passione fa brutti scherzi!...quella mattina mi sono svegliato alle 07:00, perchè ero convinto di andare a cercare questo genere in un posticino a me tanto caro, dove ero sicuro che potevano esserci!!....in questo caso ho avuto il "naso molecolare"....tipo RIS!! :lol1: :lol1: :lol1:
Scherzo! Si tratta solo di fortuna e di una buona dose di passione.

Fumea crassiorella ha scritto:
Quanto sono lunghe?

Tutti e 4 gli esemplari si aggirano intorno ai 2mm, qualcuno forse 2,1/2,2mm! ;)

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MessaggioInviato: 19/11/2011, 10:48 
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Nome: Marco Uliana
Accidenti Leonardo, sei diventato davvero un raccoglitore DOC! :ok:
Complimenti davvero!
Bella l'emozione di vedere gli endogei che si accumulano sotto al setaccio eh? :birra:

Ma... una domanda: mi pare di capire che non usi una bacinella con un po' d'acqua per raccogliere gli esemplari. Secondo me corri il rischio di perderti qualcosa, tipo esemplari piccolissimi che cadono e, poco, mobili, si nascondono sotto i detriti, o aggrappati ad essi. Immagina di raccogliere degli staphylinidae Leptotyphlinae, lunghi poco più di 1 mm e sottili come un capello.
Inoltre, tieni presente che c'è sempre il rischio (anche usando l'acqua) che le bestiole vive si arrampichino sulle pareti del contenitore e... si disperdano per la stanza :( , io l'ho verificato di persona con Pselafidi, Scidmenidi, Curculionidi, Carabidi e altri. Per ovviare aggiungo un po' di alcool all'acqua. Ho più volte usato anche un po' di sapone, che essendo un tensioattivo fa cadere le bestiole sul fondo, ma... non ho mai capito se questo aiuta la causa oppure no.
Cosa suggeriscono gli esperti?


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MessaggioInviato: 19/11/2011, 11:02 
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Nome: Leonardo Forbicioni
Hai ragione Marco, ma se mi metto a lavare il terreno in casa, è la volta buona che mi mandano a dormire sotto un cartone!! :lol1: :lol1:
Purtroppo, sono certo che mi sto perdendo moltissime specie che, nonostante io esamini il terenno, manciata per manciata, inesorabilmente mi sfuggono!
Ho deciso che per le imminenti, prossime raccolte, laverò il terreno sul posto, portandomi a casa solo il "detrito galleggiante". ;) :ok:
Penso che seppur richieda maggior tempo "sul campo", potrei catturare specie molto più interessanti.
La caccia è solo all'inizio!!! :p :p

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Usare un metodo tipo colapasta :? Cioè,prendere un grosso contenitore sul quale fondo mettiamo 2 o 3 dita di acqua (saponata o con alcol),poi all'interno metterne un'altro un pò più piccolo al quale tagliamo il fondo e ci mettiamo una rete a maglia fine,inserito deve arrivare a 5/6 cm dall'acqua,poi ci mettiamo un pò di terra distribuita uniformemente, lasciamo lì e aspettiamo anche il giorno dopo,in teoria gli insettini tendono ad interrarsi,c'è solo da togliere il contenitore più piccolo e raccogliere ciò che è caduto nell'acqua dell'altro....non sarebbe un buon sistema :roll: ,si evita almeno di impiastricciare lavando la terra,tanto una volta asciutta bene non ne dovrebbero essercene più di insetti dentro.
Quale dei due sistemi risulta il più 'fruttifero',non lo so io non ho mai provato nessuno dei 2,ma se qualcuno ha già fatto entrambe le prove potrebbe aiutarci un pochettino.... ;) :hi: :birra:

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